#Trend criptovalute 2024
Explore tagged Tumblr posts
guadagnoconcreto · 8 months ago
Text
“Criptovalute e Blockchain: Guida Completa per Investire in Modo Sicuro e Sfruttare le Opportunità del Momento”
Scopri come investire in criptovalute come Bitcoin ed Ethereum in modo sicuro. Esplora le opportunità offerte dalla blockchain e impara le strategie per navigare nel mercato delle criptovalute. L’Ascesa delle Criptovalute e della Blockchain Negli ultimi anni, le criptovalute sono passate da un concetto di nicchia a un asset globale con miliardi di dollari in transazioni giornaliere. Bitcoin,…
0 notes
jzmor · 6 days ago
Text
JZMOR analizza il percorso di finanziarizzazione degli asset digitali
Tumblr media
La Federal Housing Finance Agency (FHFA) degli Stati Uniti ha recentemente pubblicato una direttiva di valutazione in cui propone di includere le criptovalute nei modelli di rischio dei mutui per abitazioni unifamiliari. Questo intervento normativo, apparentemente marginale, riflette in realtà una rivalutazione profonda del ruolo degli asset digitali da parte del sistema finanziario statunitense: non più considerati strumenti speculativi ad alta volatilità, ma potenziali elementi stabili nell’ambito del credito e della pianificazione patrimoniale. JZMOR Exchange rileva che questo segnale potrebbe aprire una nuova porta alla fungibilità degli asset digitali all’interno della finanza tradizionale.
Negli ultimi dieci anni, le criptovalute sono state spesso associate a concetti come "speculazione", "volatilità" e "attacchi informatici". Tuttavia, con la crescente stabilità di prezzo e profondità di mercato di asset come Bitcoin ed Ethereum, insieme a un panorama normativo sempre più definito, gli asset digitali stanno silenziosamente passando da “investimenti alternativi” a “asset core”. L’iniziativa della FHFA di esplorare l’inclusione delle criptovalute nei modelli di rischio dei mutui rappresenta una manifestazione concreta di questa tendenza.
Secondo il rapporto, circa il 12% della popolazione statunitense possiede criptovalute, e quasi un terzo di questi sono detentori di lungo termine (oltre 3 anni). Questo segmento demografico mostra una forte capacità di sopportare il rischio e buone abitudini di gestione patrimoniale. Dal punto di vista delle banche, anche se il punteggio di credito tradizionale di questi utenti può essere basso, i loro asset on-chain sono trasparenti, liquidi e facilmente verificabili grazie alla natura pubblica della blockchain. Questo rappresenta un nuovo modello di garanzia: la valutazione del valore degli asset on-chain si sta progressivamente trasformando in affidabilità creditizia reale.
Secondo l’analisi di JZMOR Exchange, l’essenza di questa politica non è tanto l’immediata disponibilità delle criptovalute come garanzie per i mutui, ma piuttosto il tentativo dei regolatori di rispondere a una domanda più profonda: "Gli asset digitali possono far parte del sistema di credito finanziario?" La risposta a questa domanda potrebbe ridisegnare la struttura del rischio tradizionale, la logica dei collaterali e i modelli di valutazione del credito.
L’iniziativa della FHFA non è un caso isolato, ma parte di un trend progressivo di accettazione normativa nei confronti delle criptovalute. Dalla seconda metà del 2024, la SEC ha approvato gli ETF su Bitcoin spot, mentre il Dipartimento del Tesoro ha avviato la creazione di un framework sui rischi legati all’emissione di stablecoin: segnali chiari che la logica normativa sta passando da “limitare l’uso” a “guidarne l’integrazione”. L’inclusione nel sistema dei mutui rappresenta un’accettazione a livello strutturale.
Va sottolineato che l’efficacia di questi meccanismi normativi dipende dalla capacità di lettura e interpretazione dei dati on-chain. Ed è proprio qui che le piattaforme di scambio conformi alle normative dimostrano un vantaggio competitivo chiave. Rispetto ai wallet anonimi e ai protocolli decentralizzati, le piattaforme con identificazione utente, registri trasparenti delle transazioni on-chain e sistemi di gestione del rischio in tempo reale diventeranno intermediari affidabili per l’attuazione delle politiche future.
In quest’ottica, JZMOR Exchange ha sempre perseguito la strategia del “Compliance is the Future”. Attualmente, JZMOR è registrata come MSB (Money Services Business) negli Stati Uniti, ha creato un sistema di valutazione del rischio per indirizzi on-chain e sta collaborando con enti normativi per sviluppare meccanismi di audit e modelli di prova per indirizzi a custodia autonoma. Questi strumenti e risorse, sia tecnici che normativi, non solo rafforzano la profondità e la compliance dei servizi offerti dalla piattaforma, ma offrono anche un canale affidabile per l’integrazione degli asset digitali nel sistema finanziario.
L’evoluzione del sistema finanziario non è solo un aggiornamento digitale, ma una ricostruzione della struttura della fiducia. Quando una società comincia a valutare la capacità di acquisto di una casa in base alla quantità di Bitcoin posseduti, significa che la definizione di “credito” sta già cambiando.
JZMOR continuerà a monitorare i cambiamenti normativi, promuovere l’applicazione tecnica di percorsi conformi, e offrire infrastrutture stabili, sicure e sostenibili nel percorso verso una finanza crittografica sempre più integrata. Dopotutto, nel futuro del credito, non conterà da dove vieni, ma ciò che hai lasciato sulla blockchain.
0 notes
scienza-magia · 4 months ago
Text
Allarme cybercrime in tutto il mondo
Tumblr media
Attacchi hacker, boom in tutto il mondo. I gruppi che si occupano di cybercrimine stanno diventando sempre più organizzati: delle vere e proprie aziende. E attenzione alle criptovalute. E' allarme criminalità in ambito informatico: nel secondo semestre del 2024, si è registrato un notevole incremento degli attacchi informatici, con un aumento del 28% rispetto ai sei mesi precedenti. Anche il numero di Paesi colpiti è cresciuto, segnando un +9,1%. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto nella classifica dei Paesi più attaccati, seguiti da Canada e Regno Unito, mentre l'Italia scende al quinto posto. Il “Risk Report 2024” di Tinexta Cyber (Gruppo Tinexta) evidenzia che gli Stati Uniti hanno subito 1.561 attacchi, seguiti da Canada (158) e Regno Unito (118). L'India entra al quarto posto con 90 attacchi, relegando l'Italia al quinto con 80. In Italia, in particolare, si è registrato un incremento del 14,3% degli attacchi rispetto al semestre precedente. Tra le gang più attive nel nostro Paese, RansomHub è responsabile del 12,5% degli attacchi (10 in totale), mentre DragonForce ha quintuplicato la sua attività, passando da 1 a 5 attacchi in sei mesi. Anche Argonauts (6 attacchi) e BlackBasta (5 attacchi) si fanno notare. Il panorama delle minacce informatiche si sta trasformando rapidamente, spinto dall'integrazione massiccia dell'intelligenza artificiale nelle tecniche di attacco - spiega Andrea Monti, direttore generale di Tinexta Cyber - Le nuove normative europee, come NIS 2 e Cyber Resilience Act, impongono standard di sicurezza più elevati, ma i cybercriminali evolvono ancora più rapidamente. Oggi assistiamo a gang che utilizzano l'IA non solo per creare attacchi mirati e deepfake ultra-realistici, ma anche per negoziare autonomamente i riscatti o aggirare le difese. In questo contesto, la cybersecurity è diventata una priorità strategica per ogni organizzazione. Il 2024 ha visto un'escalation senza precedenti degli attacchi ransomware, con un aumento del numero di Paesi colpiti, passato da 99 a 108, e un incremento delle vittime, che sono state 3.081 rispetto alle 2.401 del primo semestre. Questo trend, che sembra contraddire la diminuzione del numero di gang attive, suggerisce una concentrazione del potere criminale in gruppi più organizzati, capaci di progettare e realizzare attacchi su larga scala. Le gang operano come vere e proprie imprese, con membri che ricoprono ruoli specifici per massimizzare l'efficacia e i profitti. Al vertice ci sono gli sviluppatori, che creano e aggiornano il malware. Gli operatori eseguono gli attacchi tramite phishing mirato e sfruttamento di vulnerabilità, mentre gli access broker vendono accessi a sistemi compromessi, facilitando la diffusione del ransomware. I negoziatori si occupano dei pagamenti dei riscatti, mentre i riciclatori convertono i proventi illeciti in valuta legale. Infine, gli amministratori coordinano strategie e obiettivi. Altri ruoli includono analisti di vulnerabilità, specialisti in ingegneria sociale, gestori di infrastrutture, esperti di anonimato e analisti finanziari. Questa struttura organizzativa consente alle gang di ottimizzare le loro operazioni e massimizzare i profitti, rendendo la lotta contro il cybercrimine sempre più complessa e sfidante. I nuovi gruppi, come RansomHub, Argonauts e Saarcoma, hanno adottato analogamente strategie più aggressive, combinando attacchi che utilizzano più di un metodo di accesso e tecniche di evasione avanzate, come l'uso di strutture decentralizzate per evitare il tracciamento. L'integrazione dell'intelligenza artificiale nelle campagne di phishing ha reso gli attacchi più realistici e difficili da individuare, con e-mail e messaggi personalizzati che imitano con precisione il linguaggio di istituzioni e aziende. In parallelo, il settore delle criptovalute è diventato un obiettivo privilegiato per strategie come l'address poisoning, che inducono le vittime a trasferire fondi a indirizzi corrotti. Inoltre, si è osservata una crescita esponenziale del modello Malware-as-a-Service (MaaS), in cui sviluppatori di malware creano e vendono l'accesso ai propri codici dannosi tramite piattaforme in abbonamento. Questo modello ha reso strumenti avanzati come FormBook, AgentTesla e RedLine Stealer accessibili anche a attori meno specializzati, abbassando la barriera d'ingresso per le attività cybercriminali.  Read the full article
0 notes