#auto-soppressione
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antoninomazzeo-blog · 2 months ago
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LEI RICORDA.
Lei ricorda quello che ha fatto, seduta davanti ad un caffè, servito al vetro macchiato a freddo. Lei lo ricorda il rumore del mare quando la pioggia cade dentro e tutti non sentono l’agonia. Lei ricorda il respiro dei corpi disidratati per la fame di sesso selvaggio carnale. Lei ricorda gli occhi sporchi di lacrime, dove ogni tanto una bugia compra l’anima al peso di ogni dolore. Ti sei adagiata…
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Misseri verso libertà, stop alle auto in via Deledda ad Avetrana
Il Comune di Avetrana (Taranto) ha emanato l’annunciata ordinanza che vieta, a partire da oggi, la sosta e il transito veicolare in via Deledda e nelle vie limitrofe, “in ragione del prossimo rientro” a casa di Michele Misseri che domani lascia il carcere di Lecce per fine pena, dopo aver scontato una condanna a otto anni per la soppressione del cadavere della nipote 14enne Sarah Scazzi. A…
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personal-reporter · 2 years ago
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DRIVE DIFFERENT. Dall’Austerity alla mobilità del futuro
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Il sogno generalizzato di possedere un’automobile, un parco circolante che quadruplica negli anni Sessanta, lo sconvolgimento delle città che si riempiono di auto, la viabilità nei centri storici che si congestiona e le piazze artistiche che si trasformano in immensi parcheggi. Poi, nel 1973, il conflitto in Medio Oriente con gli eserciti di Egitto e Siria che attaccano a sorpresa Israele. E il prezzo del petrolio che sale da tre a dodici dollari al barile. E così il 23 novembre del 1973 l’avvio di una fase storica nota come Austerity, sancita dal Decreto Legge 304 del Governo Rumor con nuovi e improvvisi divieti e restrizioni per contenere i consumi di energia: proibito l’uso delle auto la domenica, ridotti i termostati nelle case, l’illuminazione nelle strade e i limiti di velocità; cinema, teatri e attività commerciali costretti ad abbassare le serrande anticipatamente e le pompe di benzina chiuse dalle ore 12 del sabato e per tutta la domenica.A partire da questo 50° anniversario, la mostra “DRIVE DIFFERENT. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”, al Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024, propone una riflessione sulle sfide della mobilità e sulle domande che è necessario porsi perché la ricerca tecnologica, da una parte, e le abitudini individuali, dall’altra, convergano sull’obiettivo comune di salvaguardare il pianeta. Un racconto multimediale, unico nel suo genere, che parte dalla crisi petrolifera degli anni Settanta, ripercorre decenni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche, e attraverso scatti, documenti, filmati, modelli, installazioni si interroga sul passato e analizza le sfide della Future Mobility, indissolubilmente legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La mostra è l' ennesimo assist alla follia green del veicolo elettrico, per cui viene arrecato un danno ambientale e sociale enorme,  sia nei paesi sviluppati sia in quelli da cui provengono le materie  prime per le batterie. Oltre a costi infrastrutturali incalcolabili e soprattutto la soppressione della libertà individuale.  Basta che i GF stacchi la corrente e saremo tutti bloccati. DRIVE DIFFERENT è ideata e curata per il MAUTO da Giosuè Boetto Cohen, realizzata in collaborazione con Stellantis e Automobile Club Italia (ACI), con il supporto di Eni, Politecnico di Torino, Senseable City Lab (Massachusetts Institute of Technology – MIT), e Quattroruote, e con il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Piemonte e Città di Torino.Museo nazionale delk'automobile c. Unita d' ltalia 40 tel 011.677666   www.museoauto.com  aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 salvo il lunedì 10/114 Biglietto base 15€ con riduzioni ed opzioni varietà. Articolo di ERRECI Read the full article
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stefanoligorio · 2 years ago
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Alcuni articoli, di Stefano Ligorio, su: Codice Penale, Codice di Procedura Penale, Giurisprudenza, Procedimento e Processo Penale…
Legge e Diritto – La frode processuale art. 374 c.p.
Legge e Diritto – Il privato cittadino (ai sensi dell’art. 383 c.p.p.) ha il potere di arrestare, in flagranza di reati perseguibili d’ufficio (di cui all’art. 380 c.p.p.), il presunto colpevole.
Legge e Diritto – La corruzione: male comune più insidioso delle mafie…
Legge e Diritto – In tema di reato di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, o psicotrope, quando qualificare il reato da comma 1 o da comma 5 ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 309/1990?
Legge e Diritto – Reato di falsa perizia e di falsa testimonianza: chi è parte offesa?
Legge e Diritto – In tema di falso ideologico (art. 479 c.p.), falso materiale (art. 476 c.p.), e soppressione e distruzione di atti veri (art. 490 c.p.), i registri nosologici (ambulatoriali) sono equiparati alla cartella clinica, e alla sua valenza medico legale.
Legge e Diritto – La registrazione -anche di nascosto e, dunque, senza autorizzazione degli altri interlocutori- di un colloquio ad opera di una delle persone che vi partecipino attivamente, o che comunque siano ammesse ad assistervi, è del tutto lecita e legittima.
(brevi note su legge e diritto) – Elemento soggettivo del reato di maltrattamenti in famiglia – dolo specifico o solo generico?
(brevi note su legge e diritto) – Ricettazione: l’ipotesi attenuata.
(brevi note su legge e diritto) – Reato di falsa perizia (art. 373 c.p.) nel processo civile – punibilità.
(brevi note su legge e diritto) – Deposito documenti probanti in sede di udienza camerale.
(brevi note su legge e diritto) – Reato di falsa perizia – il dolo del perito.
(brevi note su legge e diritto) – Lasciare da solo l’anziano genitore, incapace di badare a se stesso, è reato.
(brevi note su legge e diritto) – Prendere a parolacce il coniuge è reato.
(brevi note su legge e diritto) – Ai sensi dell’art. 1587 c.c. le molestie ai condomini, da parte del conduttore, legittimano la risoluzione del contratto di locazione.
(brevi note su legge e diritto) – Reato di corruzione in atti giudiziari la promessa o la dazione di denaro rivolta al teste e da questi accettata.
(brevi note su legge e diritto) – E’ reato di maltrattamenti, art. 572 c.p., usare la violenza per educare i figli.
(brevi note su legge e diritto) – Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 319-ter c.p. è ‘atto giudiziario’ anche l’atto, funzionale a un procedimento giudiziario, del funzionario di cancelleria.
(brevi note su legge e diritto) – E’ violenza sessuale costringere la moglie ad avere rapporti sessuali.
(brevi note su legge e diritto) – E’ reato di violenza privata bloccare un’altra auto.
(brevi note su legge e diritto) – E’ reato (art. 490 c.p.) coprire la targa della propria auto.
(brevi note su legge e diritto) – Fattispecie aggravata del reato di falso in atto pubblico -art. 476, co. 2, c.p.-.
(brevi note su legge e diritto) – Anche il disprezzo nei confronti del coniuge integra il reato per maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.).
(brevi note su legge e diritto) – Reato di falsa testimonianza (art. 372 c.p.).
(brevi note su legge e diritto) – Nel reato di falsa testimonianza parte offesa è unicamente lo Stato-collettività.
(brevi note su legge e diritto) – Il reato è improcedibile se nella querela non viene esposta la volontà punitiva.
(brevi note su legge e diritto) – Impossessarsi di un cellulare smarrito integra il reato di furto.
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dilebe06 · 5 years ago
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Sospensione dell’incredulità
Il pubblico accetta le limitazioni nella storia presentata, sacrificando realismo e occasionalmente logica e credibilità per il bene del divertimento.
La sospensione dell'incredulità è una componente essenziale del teatro, dell'opera lirica e del musical, dove lo spettatore non ha alcun problema ad accettare comportamenti innaturali che spesso sono necessari alla fruizione dell'opera stessa (come ad esempio il fatto che i personaggi, entrando in scena, si dispongano in una fila orizzontale per essere visibili dal pubblico). È anche un ingrediente fondamentale per le opere di fantasia e di fantascienza, in cui il fruitore – in nome del "senso del meraviglioso" accetta l'esistenza di esseri, poteri soprannaturali o tecnologie inesistenti nel mondo reale e che spesso sono contrari a princìpi scientifici già noti (il superamento della velocità della luce, la gravità artificiale, le esplosioni udibili nello spazio) o alla semplice logica (come il fatto che diverse razze extraterrestri abbiano un aspetto antropomorfo e parlino tutte la stessa lingua).
 L'importante è che tali "violazioni" avvengano all'interno di determinati canoni e che non risultino incoerenti tra di loro. Ad esempio, se in un film di fantascienza ambientato sulla Terra è accettabile la presenza di extraterrestri in grado di volare o comunicare telepaticamente, difficilmente il pubblico può trovare coerente il fatto che anche i terrestri possano presentare poteri simili (in quanto il canone di questi film prevede solitamente che la natura degli esseri umani sia identica a quella reale).
La sospensione del dubbio non implica la soppressione totale della logica e della coerenza, ma un loro adattamento in base al tipo di opera a cui va applicata. In alcune situazioni la spettacolarità di alcune scene è spesso subordinata alla loro scarsa credibilità. È il caso, ad esempio, delle scene d'azione in cui l'eroe protagonista riesce a sconfiggere un'intera squadra di avversari che, pur essendo adeguatamente armata e addestrata, soccombe senza mai riuscire a colpirlo. Vi possono essere situazioni in cui la sospensione dell'incredulità si rende necessaria per poter accettare soluzioni cinematografiche che nascono a loro volta da esigenze tecniche. Un esempio frequente è quello per cui i finestrini anteriori delle auto vengono tenuti costantemente abbassati per evitare che il vetro rifletta la luce o addirittura la troupe che sta filmando la scena, anche se questo implica che l'auto rimanga aperta anche durante i parcheggi o in pieno inverno. Tuttavia l'abuso costante della sospensione può portare alla creazione di cliché che, sebbene siano spesso funzionali all'opera, spesso ne diventano un indice di bassa qualità, essendo oggetto di ironia e parodia.
Grazie Wikipedia.
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Se mi dite ancora una volta che i drama/serie Tv/ film NON DEVONO ESSERE CREDIBILI vi sparo. 
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kon-igi · 6 years ago
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Ciao Kon,
Come stai? Spero bene, davvero.
Ti prego di non pubblicare il mio nome, vorrei che fosse anonimo.
Mi sono resa conto di avere alcuni pensieri negativi, non so quando siano iniziati, so però che ci sono da un po’. Quasi ogni volta mentre guido penso che non ci voglia davvero nulla a sterzare e finire contro il guard rail e restarci secca, e al pensiero sento una specie di sollievo che poi cerco di mandare via il prima possibile. Poi mi succede in pullman quando spero quasi di voler fare un incidente, o anche in aereo quando penso che magari cade. Il solo pensiero che tutto questo succeda e che poi non debba preoccuparmi più del resto mi rende serena, subito peró prendo consapevolezza del pensiero e lo mando via, chiedendomi perché l'ho pensato.
Spesso, soprattutto nell'ultimo periodo, sento una pressione addosso che non mi fa respirare e vorrei solo sparire. Però non pianifico la mia morte, non faccio programmi su come concludere la mia vita, né mi metto in situazioni pericolose. Eppure ci sono questi pensieri che ho costantemente, della serie: “io non lo volevo, però è capitato” .
Quando guido e penso che basterebbe sterzare per accartocciarmi tra le lamiere e morire sento una forza incredibile dentro e mi chiedo cosa mi stia trattenendo dal farlo. È normale pensare queste cose? Sono depressa?
Mio padre soffre di depressione. Ha un problema ai recettori della serotonina mi sa, o una cosa simile e prende le medicine. Non voglio soffrire di depressione anche io.
A volte però sento tutto estremamente lontano e irraggiungibile e vorrei chiudere gli occhi e sparire..
Fatico a parlarne con i miei per il motivo sopra e ho paura di una loro minimizzazione della cosa.
Ti ringrazio per aver letto :)
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L’altro giorno un’amica mi ha detto che parlare con me ‘è meglio dello Xanax’ ma ti dico che quello era un complimento davvero immeritato perché in realtà il sollievo non è dato tanto dall’interlocutore quanto dal fatto stesso di parlare del problema. Un luogo comune quello di ‘buttare fuori i propri problemi’ che nasconde un meccanismo psicologico semplice e deleterio allo stesso tempo: il pensiero negativo ossessivo è come un castello di sabbia umida, di cui tu costruisci le fondamenta con una prima manciata di sabbia, a cui aggiungi manate piene senza avere idea della forma e dell’altezza che il castello prenderà. Non ti piace particolarmente e lo fai perché ti senti sola e triste su quella spiaggia ma d’altro canto non trovi la forza di smettere o di darci un pugno sopra gridando ‘È SOLO SABBIA!’.
Questi sono i tuoi pensieri che fanno capolino, per i quali non posso (e non voglio) darti conferma di ‘depressione’, un termine che -- in realtà -- fuori da un contesto professionale specifico non ha molto significato, se non quello di definire un malessere, un ‘male d’essere’.
Comunque, tuo padre non ha un problema ai recettori della serotonina bensì prende un tipo di farmaco antidepressivo che agisce aumentando la permanenza su questi della serotonina (per semplificare ignorantemente, il neurotrasmettitore della felicità) quindi sta tamponando gli effetti e non le cause, probabilmente cause simili a quelle che ti fanno sorgere i pensieri a cui facevi accenno.
Avere un’ideazione di auto-soppressione non significa che tu voglia davvero suicidarti (e leggo che lo hai ben capito) però di sicuro questo desiderio di ricerca di ‘reset’ ti avverte che le cose non stanno andando bene e che c’è qualcosa che ti sta sottraendo il desiderio di essere.
Cosa?
Io non lo so e forse nemmeno tu lo hai ben presente MA di sicuro hai bisogno che qualcuno venga su quella spiaggia, ti dia un mano ad alzarti e ti dica quanta forza mettere nel tirare indietro la gamba e mollare un calcio a quel cazzo di castello.
Per quanto possa valere (e di sicuro non basterà), io sono qua in qualsiasi momento, per leggere quanto avrai da raccontarmi o per sentirmi chiedere qualsiasi cosa ma ti prego di non considerarti perduta, malata o irrecuperabile.
Perché sono sicuro che ti ricordi quando le cose avevano quel colore brillante, quel suono stupendo e quel profumo meraviglioso. Ecco, quelle cose sono ancora lì, immutate, e aspettano solo di essere nuovamente rimirate, ascoltate e annusate com'eri solita fare un tempo.
Un abbraccio
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bewareofthesquirrel · 2 years ago
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Anestesia
Quando provi dolore tutto ciò che vuoi è smettere di provare dolore.
Inizialmente si agisce attivamente per ridurre il dolore: cure, pastiglie, psicoterapia, ginnastica, quello che meglio si applica allo specifico tipo di dolore.
Ma se il dolore non passa diventa logorante, una presenza costante che influenza tutti gli aspetti della vita.
Nel caso sia sopportabile, il compromesso ridurrà la qualità della vita ma permetterà di proseguire, attestandosi su un livello qualitativamente più basso ma accettabile.
Se il dolore è varia tra il sopportabile e l’insopportabile, nei momenti peggiori la priorità sarà far smettere il dolore, quali che siano le conseguenze, comprese quelle definitive.
Uno dei modi per smettere di provare dolore è l’anestesia, definita come “mancanza o la soppressione della facoltà di sentire”.
Nel caso di dolore non fisico, l’anestesia si può applicare tramite il distanziamento dalla realtà, oppure con letture alternative dei fatti.
Ci sono due problemi in questo approccio:
a meno di forti bias o modi di pensare dogmatici, l’interpretazione della realtà lascia sempre molti dubbi e non convince completamente, causando frequenti ricadute soprattutto in persone che tendono a tornare col pensiero più volte al ragionamento, in cerca di falle logiche e notando la mancanza di fatti che provino l’interpretazione in modo plausibile
il distanziamento ha un immediato effetto anestetico ma toglie sia il dolore che il piacere, e con quello la motivazione. Il distanziamento diventa quindi effetto e causa del dolore, in un circolo vizioso molto difficile da rompere
L’anestesia, per interpretazione o per distanziamento, non è quindi un approccio che migliora la gestione del dolore.
L’approccio migliore, quasi banale, consiste nell’affrontare ed elaborare le cause del dolore, per imparare a ridimensionarlo e proseguire nella vita con qualche cicatrice in più ma senza il limite auto-imposto di vivere nell’incertezza o nel distanziamento.
Purtroppo questo approccio è molto difficile da avvicinare se si è dentro un meccanismo di interpretazione o distanziamento, dato che richiede una esplicita ricerca di aiuto esterno.
Chi si trova dentro uno dei due loop a volte reagisce in modo rabbioso (rabbia come meccanismo di difesa) verso sé stessi o verso gli altri, a seconda che la causa individuata sia esterna o interna.
Altri vivono tutta la vita dentro uno dei due loop, o entrambi (non si escludono a vicenda) e purtroppo si condanna ad una vita infelice. Come sia possibile vivere una vita infelice è chiaro se si considera l’infelicità un’alternativa migliore al dolore:
felicità > infelicità > dolore
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antoninomazzeo-blog · 2 months ago
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LEI RICORDA.
Lei ricorda quello che ha fatto, seduta davanti ad un caffè, servito al vetro macchiato a freddo. Lei lo ricorda il rumore del mare quando la pioggia cade dentro e tutti non sentono l’agonia. Lei ricorda il respiro dei corpi disidratati per la fame di sesso selvaggio carnale. Lei ricorda gli occhi sporchi di lacrime, dove ogni tanto una bugia compra l’anima al peso di ogni dolore. Ti sei adagiata…
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camminidiliberta · 4 years ago
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J.S. Spong TESI 12: Tutti gli esseri umani portano l’immagine di Dio e ogni persona deve essere rispettata per quello che è. Pertanto nessuna descrizione esteriore di un essere umano, sia basata sulla razza, l’etnia, il genere o l’orientamento sessuale, può propriamente essere usata come base per il rifiuto o la discriminazione.
Commento: senza dubbio, ci sono molte cose nella storia della Chiesa di cui bisogna pentirsi. Dall’oppressione delle donne, alla conversione violenta dei non credenti, alle crociate e ai roghi degli eretici; questi mali nati nel cristianesimo e dal cristianesimo hanno una radice comune nella discriminazione e, quando possibile, nella soppressione di quanto percepito come diverso, deviante dalle norme auto-imposte.
Ecco che l’inclusività, allora, può trasformarsi in medicina per guarire dagli errori passati.
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federicobaranzini · 5 years ago
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Coronavirus, aumentano i suicidi. Creare task force per fronteggiare emergenza psichiatrica e sociale
L'emergenza sanitaria che negli ultimi mesi ha coinvolto tutto il mondo ha a che vedere anche con un'emergenza psichiatrica e sociale. Accanto ai disturbi dell'umore e ai disturbi d'ansia sembra siano aumentati anche i casi di suicidio.
  Così come affermato dal Prof A. Piccinni, psichiatra e presidente della Fondazione BRF-Istituto per la Ricerca in Neuroscienze e Psichiatria: "Al di là dei singoli casi, gli studi scientifici dimostrano che ogni qual volta siamo vittime di epidemie, crisi economiche, emergenze internazionali e cataclismi, assistiamo anche ad un incremento dei disturbi di natura mentale che possono portare, nei casi più estremi, a idee di auto-soppressione. Che i suicidi possano crescere numericamente è un rischio concreto se teniamo conto della gravità dei traumi che tante persone hanno subito. La Fondazione BRF ha presentato un progetto per fronteggiare l'emergenza psichiatrica e sociale con la creazione di una Task force".
  A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
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wdonnait · 5 years ago
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Castro: la perla del Salento
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/castro-la-perla-del-salento/107588?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=107588
Castro: la perla del Salento
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In provincia di Lecce esiste un paese tutto da scoprire: Castro.
Questa località non raggiunge nemmeno i 3000 abitanti, eppure ha tanto da raccontare. 
A livello territoriale, Castro si divide in due parti principali: quella medievale situata su un promontorio e la zona bassa, nota come Castro Marina.
Dal punto di vista storico invece, sembrerebbe proprio che Castro abbia origini secolari. 
Infatti, la denominazione deriva da “Castrum Minervae” (ossia fortezza di Minerva) e secondo una serie di testimonianze, ha a che fare con la dea greca risalente al III secolo a.C.
A tal proposito, qualche anno fu trovata una statua risalente a quel periodo e sembrerebbe proprio simboleggiare la dea Minerva. 
Castro luoghi religiosi
In questo splendido borgo salentino, si ha la possibilità di visitare le seguenti chiese
La Chiesa dell’Annunziata, risalente al 1171 e molto probabilmente fu costruita sulle rovine di un tempio greco. 
Tuttavia, nel corso dei secoli, la chiesa ha visto una serie di rinnovi, che hanno certamente modificato lo stile romanico iniziale.
Inoltre, all’interno è possibile trovare le tele della Madonna del Rosario, di Madonna Immacolata con i Santi Francesco d’Assisi e Francesco di Paola, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, della Madonna con i Santi Gaetano di Thiene, Madonna con Sant’Antonio di Padova e il Beato Luca Belludi, della Vergine Immacolata con i Santi Filippo Neri, Francesco di Sales, della Visita di Maria a Sant’Elisabetta, Carlo Borromeo, Andrea Avellino e dell’Annunciazione.
Poi, tra i luoghi di culto bisogna citare certamente la basilica bizantina, che rappresenta il ricordo di una chiesa risalente al periodo medievale.
Nel corso del tempo, essa divenne un cimitero ma ancor oggi mostra le tracce del passato. 
Infatti, sulle sue pareti si possono notare i segni di numerosi affreschi appartenenti a tre stili differenti e che mostrano le immagini del Redentore, di sant’Onofrio, e di san Giovanni Battista.
Successivamente, bisogna citare l’ex Palazzo Vescovile, situato sul versante orientale della chiesa dell’Annunziata. 
Anch’esso, subì diversi restauri e rappresentò la residenza dei vescovi locali fino alla soppressione della Diocesi (nei primi anni dell ‘800).
Infine, tra le altre chiese simbolo di Castro, troviamo la Chiesa del Santissimo Sacramento (molto più recente, costruita durante la metà del ‘900) e la Chiesa della Madonna di Pompei.
Quest’ultima, fu edificata e resa santuario verso la fine del XIX secolo. 
Invece, nel 1986 divenne una vera e propria chiesa.
Castro luoghi d’interesse
Come vi abbiamo già detto in precedenza, Castro è nota sia per la sua parte elevata su un promontorio ma soprattutto per quella costiera (Castro Marina).
Ed è proprio qui che è possibile trovare, la Grotta Zinzulusa, la Grotta Romanelli (e anche la grotta Palombara e la grotta Azzurra).
Grotta Zinzulusa
La Grotta Zinzulusa, è riconosciuta come unico sito carsico italiano tra i dieci mondiali indicati dal (KWI) dal Karst Waters Institute, per una questione di tutela ambientale.
A livello turistico, è certamente una delle località più belle del Salento. La sua denominazione, ha a che fare con la presenza di varie stalattiti e stalagmiti che di giorno, con luce del sole, fanno pensare ai tradizionali panni salentini, ossia gli zinzuli.  
È difficile definire con esattezza quando possa essersi verificato il suo insorgimento naturale. 
Tuttavia, stando alle testimonianze degli esperti, sembrerebbe proprio che la grotta Zinzulusa sia sorta tra i 3000-3500 anni fa, durante un’erosione avvenuta dall’acqua sul terreno.
Andando nello specifico, possiamo dire che la grotta si suddivisa in tre parti principali. 
Chi decide di visitarla, può tranquillamente prenotare un bel giro in barca e una volta entrati nella grotta, si avrà modo di percorrere un sentiero a piedi. Qui, la guida turistica vi spiegherà nel dettaglio tutta la storia, le tradizioni ma soprattutto le leggende legate a questa bellezza paesaggistica.
Inoltre, c’è una zona in cui si ha la possibilità di tuffarsi, grazie alla presenza di una scaletta. Per chi soffre di vertigini può sembrare un po’ pericoloso ma in realtà è tutto a norma e sotto controllo. 
Le acque in cui avrete modo di immergervi, vi regaleranno un’emozione unica…in quanto limpide e cristalline!
Grotta Romanelli
Non molto distante dalla Grotta Zinzulusa, è possibile trovare la Grotta Romanelli. 
Essa fu la prima grotta italiana a presentare dei resti d’arte parietale risalenti all’era Paleolitica. Infatti, gli archeologici hanno trovato una serie di motivi incisi su osso e varie pietre a tema zoomorfo o antropomorfo. 
Castro eventi
Tra gli eventi di maggior rilevanza a Castro, bisogna citare assolutamente la festa patronale in onore di Maria Santissima Annunziata.
Essa si celebra nei giorni che vanno dal 24 al 26 aprile: musica, luci, bancarelle, fuochi d’artificio, sono soltanto alcune delle caratteristiche di quest’evento.
Infatti, secondo la tradizione, ha luogo anche la sagra del pesce.
Poi, durante il periodo natalizio, troviamo un’affascinante rappresentazione storico medievale, denominata Natale in Contea. Si tratta di un presepe vivente ambientato nell’epoca medievale, esposto nella zona del centro storico.
E’ un’occasione davvero molto particolare, grazie anche alla presenza dei costumi, realizzati interamente a mano dalle sarte di Castro.
Tra gli altri eventi di Castro di una certa importanza, c’è la Madonna del Rosario di Pompei, che si celebra ad agosto (precisamente tra il 12 e il 13), attraverso uno spettacolo pirotecnico e una processione che avviene via mare.
Castro cucina
In questa magica perla del Salento, la buona cucina non manca affatto.
Infatti, a Castro avrete la possibilità di assaggiare numerose pietanze tipiche della Puglia ed in particolar modo della zona di Lecce. Tra i cibi più gettonati possiamo trovare:
Il pasticciotto
Il tortino di melanzane.
La pitilla (tipo di focaccia) e i calzoni
Le pucce, le pitte, le frise (ossia le friselle)
La scapece
Le faveneddhe e cicureddhe (purea composta da fave e cicorie)
Il pollo cusutu ‘n culu (il gallo ripieno)
La minata (ossia la sfoglia di pasta) …
Le pittule (le pettole)
E tanto altro ancora…
Castro come raggiungerla
A questo punto ci si chiede: come raggiungere Castro da altre località pugliesi?
Innanzitutto, bisogna dire che la località dista circa 48 km dalla città di Lecce. E’ un percorso che si può fare tranquillamente in auto (da Bari, percorrendo l’Autostrada A14 per poi passare all’Adriatica S.S. 16).
Anche da Taranto e da Brindisi, Castro si può facilmente raggiungere in auto, ma anche con i pullman regionali (in questo caso FSE).
Oppure, per chi dovesse provenire con l’aereo, gli basta scendere a Brindisi e poi scegliere il mezzo più comodo, in base alle proprie esigenze.
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gwallgaming · 6 years ago
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Sony lancia la fotocamera mirrorless di prossima generazione α6400 con Real-time Eye Autofocus, Real-time Tracking e l’Autofocus più veloce del mondo
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La nuova fotocamera mirrorless APS-C offre eccellente qualità dell’immagine, design compatto e molte tecnologie avanzate ereditate dalla gamma full-frame di Sony
Velocità di acquisizione AF[i] di 0,02 secondi[ii], la più veloce al mondo, con 425 punti AF a rilevamento di fase e di contrasto che coprono circa l’84% dell'area dell’immagine
Real-time Eye AF avanzato
Nuovo Real-time Tracking per il tracking degli oggetti
Sensore APS-C Exmor™ CMOS da 24.2MP[iii] e processore di immagine BIONZ X™
Display LCD touch screen orientabile a 180° per selfie e riprese video
Scatto continuo ad alta velocità fino 11 fps[iv] con otturatore meccanico / 8 fps[v] con Silent Shooting e tracking AF/AE continuo
Registrazione di filmati in alta risoluzione 4K[vi] con lettura completa dei pixel, senza pixel binning e prestazioni avanzate di velocità e stabilità AF
Registrazione a intervalli per filmati in time-lapse
Da oggi la gamma di fotocamere mirrorless con attacco E si arricchisce di un nuovo modello: la α6400 (modello ILCE-6400).
Con la α6400, molte delle avanzate tecnologie proprie dell'acclamata gamma di fotocamere full-frame di Sony vengono trasferite a una fotocamera compatta con sensore APS-C. Dotata della massima velocità di acquisizione AF al mondoi, pari a 0,02ii secondi, questa nuova fotocamera introduce anche le inedite funzionalità avanzate ‘Real-time Eye AF’ e ‘Real-time Tracking’. Inoltre, dispone di una funzione di scatto ad alta velocità fino a 11 fpsiv con tracking AF/AE, processore d’immagine BIONZ X di ultima generazione in grado di offrire una qualità d’immagine eccellente, funzione di registrazione video 4Kvi, display LCD touch orientabile a 180° e molto altro ancora: uno strumento irrinunciabile per tutti coloro che realizzano contenuti digitali, dai professionisti ai vlogger.
Prestazioni veloci per catturare l’attimo perfetto
L’incredibile sistema AF della nuova α6400 eredita molte delle sue tecnologie dall’ultimissima gamma di fotocamere full-frame di Sony, tra cui i modelli α9, α7R III e α7 III. La nuova fotocamera dispone di 425 punti AF a rilevamento di fase e 425 punti AF a rilevamento di contrasto, densamente posizionati sull’intera area dell’immagine con una copertura di circa l’84%. Il sistema di tracking AF ad alta velocità e alte prestazioni, in combinazione con un processore d’immagine BIONZ X di ultima generazione, consente alla fotocamera di acquisire la messa a fuoco in appena 0,02 secondiii e mantiene il blocco del soggetto in maniera estremamente efficace, per seguire e catturare con facilità anche i soggetti in rapido movimento.
Il modello α6400 introduce la funzione avanzata ‘Real-time Eye AF’, versione più recente dall’apprezzata tecnologia Eye AF di Sony. Questa incredibile nuova funzione sfrutta il riconoscimento basato sull’intelligenza artificiale per rilevare ed elaborare i dati visivi in tempo reale, con risultati superiori in termini di precisione, velocità e prestazioni di tracking dell’Eye AF. In tutte le modalità di autofocus, la fotocamera ora rileva automaticamente gli occhi dei soggetti e permette di attivare la funzione Eye AF con la pressione parziale del pulsante dell’otturatore; in modalità AF-C o AF-A, è possibile scegliere l’occhio preferito (sinistro o destro) come punto di messa a fuoco. Le opzioni disponibili prevedono Auto / Right Eye / Left Eye e la funzione Switch Right / Left Eye assegnabile a un profilo personalizzato. Grazie a questa nuova tecnologia, il fotografo può dedicarsi totalmente alla composizione, certo che la messa a fuoco rimarrà costantemente fissa sull’occhio del soggetto. Il componente che supporta l’Eye AF per gli animali[vii], ideale per i fotografi naturalistici, verrà integrato nell'estate del 2019 mediante un aggiornamento del software di sistema.
Altra innovazione, al suo debutto sulla α6400, è la funzione ‘Real-time Tracking’ sviluppata di recente da Sony. Questa modalità utilizza l’algoritmo di ultima generazione di Sony e l’intelligenza artificiale basata su riconoscimento degli oggetti ed elabora colori, distanza dei soggetti (profondità), pattern (luminosità) come informazioni spaziali, allo scopo di garantire che tutti i soggetti vengano catturati con eccellente precisione. Inoltre, quando si realizzano foto e filmati di persone e animali, le informazioni sulla posizione del volto e degli occhi vengono riconosciute dall’AI e l’occhio del soggettovii viene monitorato in tempo reale con la massima precisione di tracking. Questa funzione si può attivare premendo parzialmente il pulsante dell’otturatore[viii], oppure si può assegnare a un profilo personalizzato.  
In termini di velocità complessive di scatto, la nuova fotocamera è in grado di scattare a 11 fpsiv con tracking AF/AE completo, utilizzando un otturatore meccanico, e fino a 8 fpsv con tracking AF/AE completo in modalità “Silent Shooting”. In entrambe le velocità, può scattare fino a 116 frame JPEG Standard / 46 frame RAW compresso, aumentando così sensibilmente le possibilità di catturare l’attimo perfetto.
Miglioramenti complessivi della qualità dell’immagine
La nuova fotocamera α6400 di Sony è dotata di sensore di immagine APS-C da 24.2 MPiii che lavora in combinazione con un processore avanzato BIONZ X per offrire prestazioni nettamente superiori in termini di qualità dell’immagine e riproduzione dei colori in tutte le condizioni di scatto. Il range ISO standard arriva fino a ISO 32000 sia per gli scatti che per i filmati ed è espandibile fino a ISO 102400 per le foto, con una riduzione eccellente del rumore alle sensibilità medie e alte.
La fotocamera inoltre eredita molti degli algoritmi di elaborazione delle immagini dalle più recenti fotocamere full-frame di Sony che garantiscono una notevole soppressione del rumore, conservando, al tempo stesso, la risoluzione e migliorando la resa delle texture.  
Registrazione di filmati ad alta risoluzione 4Kvi con Autofocus ibrido veloce
La versatile α6400 si rivela anche una straordinaria videocamera, grazie alla funzione di registrazione interna in 4K (QFHD: 3840 x 2160) con lettura completa dei pixel, senza pixel binning, per catturare fino a 2,4 volte la quantità di dati necessari per i filmati in 4K, i quali vengono poi sovracampionati per produrre video in 4K di alta qualità, con spettacolari risultati in termini di dettaglio e di profondità. La messa a fuoco durante la realizzazione dei filmati è rapida e stabile, grazie al miglioramento della tecnologia di Autofocus ibrido veloce, che mantiene il soggetto sempre a fuoco indipendentemente dalla scena, anche in caso di attraversamento di un oggetto. Questa funzionalità avanzata di messa a fuoco, unita al Touch Focus, rende la fotocamera la soluzione ideale per vlogger e creatori di video che condividono i propri filmati online.
Per la realizzazione di filmati in time-lapse[ix], la nuova fotocamera è provvista di una funzione integrata di registrazione a intervalli, impostabili a scelta tra 1 e 60 secondi, con un numero totale di scatti da 1 a 9999. Durante gli scatti con intervalli, la sensibilità del tracking AE si può regolare su “Alta”, “Media” o “Bassa” per limitare le variazioni di esposizione nell’intervallo di scatto.
Inoltre, per la prima volta in assoluto in una fotocamera mirrorless APS-C di Sony, questo nuovo modello comprende un profilo di immagine HLG (Hybrid Log-Gamma) che supporta il flusso di lavoro Instant HDR e consente di riprodurre bellissime immagini realistiche in formato 4K HDR sui TV HDR compatibili (HLG)[x]. Sono inoltre disponibili i formati S-Log2 e S-Log3[xi] per una maggiore flessibilità nella regolazione del colore, oltre alle funzionalità Zebra, Gamma Display Assist e alla registrazione Proxy. Tra le altre funzionalità della fotocamera spicca anche la registrazione in Full HD a 120 fps[xii] fino a 100 Mbps, che permette di rivedere e infine editare il girato, creando file video in slow motion 4x o 5x con risoluzione Full HD e tracking AF.
Versione ottimizzata per la massima versatilità
La nuova fotocamera è concepita per offrire un livello elevato di funzionalità e personalizzazione e regalare la massima libertà creativa. Novità assoluta della α6400 è lo schermo LDC da 3 pollici, orientabile a 180°, con risoluzione di 921.000 punti, che permette di realizzare in modo semplice ed efficace inquadrature di selfie per foto e video. Sfruttando questa funzione, i vlogger potranno controllare e monitorare la composizione durante l’intero processo creativo. Lo schermo LCD offre inoltre funzionalità touch, con le seguenti opzioni: Touch Pad, Touch Focus, Touch Shutter e il nuovo Touch Tracking che attiva rapidamente il tracking in tempo reale attraverso lo schermo touch.  
La fotocamera è dotata di mirino di elevata qualità XGA OLED Tru-finder™, ampie possibilità di personalizzazione grazie a 89 funzioni assegnabili a 8 tasti personalizzati, nuova funzione My Dial e My Menu, menu complessivamente più funzionale, schermata di help per i menu, sistema di classificazione delle immagini basato su stelle e molte altre funzionalità che consentono di vivere un'esperienza di utilizzo perfetta. Realizzata in robusta lega di magnesio, la fotocamera è resistente alla polvere e all’umidità[xiii] e possiede un otturatore estremamente durevole, testato per 200.000 cicli[xiv]. Se collegata alla nuovissima applicazione “Imaging Edge Mobile”[xv] la fotocamera permette, infine, di trasferire immediatamente i file a smartphone o tablet.
Disponibilità
La α6400 sarà disponibile in Europa da febbraio 2019. Verrà proposta anche in kit con obiettivo SELP1650 o con SEL18135. Per i dettagli completi del prodotto, consultare il sito https://www.sony.it/electronics/fotocamere-obiettivo-intercambiabile/ilce-6400
Sul sito https://www.sony.co.uk/alphauniverse è possibile consultare una serie di esclusive stories, video e nuovi appassionanti contenuti realizzati con le fotocamere di ultima generazione e gli altri prodotti α di Sony. Il portale fotografico europeo di Sony è disponibile in 22 lingue e riporta dettagliatamente novità di prodotto, concorsi e l’elenco aggiornato degli eventi di Sony in ciascun paese.
[i] Tra le fotocamere digitali a obiettivi intercambiabili dotate di sensore di immagine APS-C a gennaio 2019, sulla base di una ricerca condotta da Sony
[ii] Misurazione effettuata secondo le linee guida CIPA, mediante metodo di misurazione interna con obiettivo E PZ 18-135mm F3.5-5.6 OSS, fermo immagine disattivato e mirino in uso
[iii] Megapixel effettivi approssimativi
[iv] Con modalità scatto continuo impostata su “Hi+”. Il numero massimo di frame al secondo dipende dalle impostazioni della fotocamera
[v] Il numero massimo di frame al secondo dipende dalle impostazioni della fotocamera. In caso di soggetti in movimento veloce o di rapido spostamento laterale della fotocamera mentre si scatta è possibile che si verifichino alcune distorsioni
[vi] La registrazione di video in formato XAVC S richiede una scheda SDHC/SDXC di Classe 10 o superiore. Per la registrazione a 100 Mbps serve una scheda UHS di Classe 3 o superiore
[vii] Con certi soggetti e in determinate situazioni potrebbe non essere possibile ottenere una messa a fuoco perfetta
[viii] Il “tracking” deve essere preventivamente abilitato dal menu
[ix] È necessaria l’ultima versione delle applicazioni desktop Imaging Edge “Viewer” e PlayMemories Home
[x] I filmati HDR (HLG) si possono vedere su un televisore di Sony compatibile con la tecnologia HDR (HLG) collegando la fotocamera con un cavo USB
[xi] S-Log2 e S-Log3 si riferiscono all’elaborazione delle immagini
[xii] I pixel leggibili sono limitati all'area del sensore richiesta per i filmati in Full HD
[xiii] La resistenza a polvere e umidità non è garantita al 100%
[xiv] Sulla base di prove interne condotte da Sony con tendina anteriore elettronica
[xv] La capacità di trasferimento / riproduzione dipende dalle prestazioni dello smartphone o tablet
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goodbearblind · 8 years ago
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I RIBELLI LIBERTARI DI KRONSTADT CONTRO L'AUTORITARISMO ZARISTA E CONTRO QUELLO BOLSCEVICO - Cannibali e Re Kronstadt è una città fortificata piazzata sull'isola di Kotlin nel golfo di Finlandia. Voluta da Pietro il Grande per difendere la sua capitale San Pietroburgo divenne nel corso delle rivoluzioni russe un teatro unico di disordini e ribellioni. Abitata prevalentemente da marinai della flotta, dagli operai dell'arsenale navale e dalle loro famiglie, la città salì per la prima volta alla ribalta della storia nel 1905 durante la Rivoluzione che attraversò l'Impero russo dopo la sconfitta nella guerra contro il Giappone. L'8 novembre alcuni marinai che propagandavano idee ostili al regime zarista vennero arrestati provocando la reazione dei loro commilitoni, che dopo averli liberati, presero possesso della città. 3000 ribelli disorganizzati e senza uno scopo politico chiaro furono poi sopraffatti dall'esercito imperiale mandato a reprimere la rivolta. Nel febbraio del 1917 i marinai di Kronstadt appoggiati dalla popolazione civile tornarono a sollevarsi e si organizzarono in un soviet di cui facevano parte anarchici, bolscevichi e socialrivoluzionari. Dopo la cacciata dello Zar i ribelli rifiutarono di sottomettersi all'autorità del governo provvisorio, proponendo una forma di auto-governo basata sulla democrazia diretta. Quando scoppiò la Rivoluzione d'Ottobre il Soviet di Kronstadt da tempo era orientato verso un comunismo di stampo libertario fortemente anti-autoritario. La cittadinanza si riuniva nella grande piazza dell'Ancora, che poteva arrivare ad ospitare 30.000 persone, e tutte le decisioni più importanti passavano per l'assemblea. Kronstadt che i bolscevichi avevano definito "l'orgoglio e la gloria della rivoluzione russa", collaborò con il nuovo governo leninista, cercando di mantenere la propria autonomia. Nel febbraio del 1921 però i marinai e gli operai della città insorsero nuovamente. Alla base della loro scelta la deriva profondamente autoritaria che i bolscevichi avevano impresso alla rivoluzione, la burocratizzazione del potere, la soppressione della libertà dei soviet. Sulla scia di una serie di scioperi che colpirono Pietrogrado nella grande piazza dell'Ancora i rivoltosi di Kronstadt votarono quattordici risoluzioni che si contrapponevano alle politiche del governo centrale. La propaganda bolscevica cercò di far passare la rivolta come un tentativo contro-rivoluzionario a favore delle vecchie istituzioni zariste, diffondendo informazioni false sui capi e sulla natura della ribellione. Poi mandarono l'Armata Rossa, comandata dal colonnello Tuchačevskij a reprimere nel sangue la rivolta. A nulla valsero i tentativi di mediazione che rivoluzionari del calibro di Emma Goldman e Alexander Berkman cercarono di mettere in atto. A nemmeno un mese dall'insurrezione la ribellione era stroncata. L'anima libertaria della rivoluzione soccombeva a quella autoritaria. #Kronstadt #ribelli #libertari #autoritarismo #rivoluzione
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paoloxl · 5 years ago
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La risposta alla ferocia fascista viene ancora dai Gruppi d’Azione Patriottica.
15 aprile 1944: Gap in azione obiettivo Giovanni Gentile
Il bersaglio, l’uomo che deve pagare non per rappresaglia, ma per il contributo che ha dato e che dà ai misfatti fascisti, dei quali porta piena la responsabilità, non è scelto a caso. È Giovanni Gentile. Gentile ha appoggiato il fascismo fino in fondo e quanto più la guerra diventa impresa disperata, quanto più la coscienza del paese reclama pace e libertà, lui si erge accanto a Mussolini per garantire con il suo peso morale la legittimità della guerra e la giustezza della causa fascista.
Negli ultimi mesi ha avallato anche il fascismo repubblichino, l’edizione degenerata del fascismo. Dopo il ritorno di Mussolini, in un discorso a Roma, ha chiamato i giovani alla ricostruzione della « patria fascista». Ha continuato sulla “Nuova antologia” l’apologia del fascismo. Il 19 marzo, inaugurando l’attività dell’Accademia d’Italia, ha fatto una folle esaltazione di Mussolini. Direttamente o indirettamente garantisce che tutto ciò che i fascisti fanno è legittimo, giusto, morale, dando così altra forza al fascismo, gettando dubbi e confusione nella coscienza di tanti studiosi e tanti giovani.
In questo sforzo per subordinare la cultura ed il popolo ai poteri «costituiti », Gentile è, in certo modo, coerente con se stesso, con le sue idee.
In occasione dell’inaugurazione dell’Accademia d’Italia Giovanni Gentile aveva affermato: «La risurrezione di Mussolini era necessaria, come ogni evento che rientra nella logica della storia. Logico l’intervento della Germania, che i traditori avevano disconosciuta… Cosi l’Italia fu subito ritrovata attraverso Mussolini e aiutata a rialzarsi dal condottiero della grande Germania. Con Mussolini è risorta l’Italia dì Vittorio Veneto… e la voce del capo non è spenta, perchè era quella della patria immortale».
Contro Gentile polemizza Concetto Marchesi dalla rivista comunista clandestina “La nostra lotta”:
"Il merito di aver portato la legge e norma pubblica al livello dello scannamento più facile e più selvaggio saetta al fascismo ed al nazismo. E di questo voi, eccellenza Gentile, siete pienamente persuaso. Con chi debbono allora accordarsi i cittadini d’Italia? Coi tribunali speciali della repubblica fascista o coi comandi delle SS germaniche? Il fascismo è l’ibrido mostruoso che ha raccolto nelle forme più deliranti di criminalità gli eccessi della reazione, è lo stagno dove hanno confluito i rifiuti e le corruttele di tutti i partiti. E ora da questa preda immonda della paura e della follia si ardisce tendere le braccia per una concordia di animi? Concordia e unità di cuori, è congiunzione di fede e di opere, è reciprocanza d’amore; non è posatura inerte e fangosa di delitti e di smemorataggini. Quanti oggi invitano alla concordia, sono complici degli assassini nazisti e fascisti, quanti incitano oggi alla tregua vogliono disarmare i patrioti e rifocillare gli assassini nazisti e fascisti perchè indisturbati consumino i loro crimini.
La spada non va riposta finché l’ultimo nazista non abbia ripassato le Alpi, finché l’ultimo traditore fascista non sia sterminato. Per i manutengoli del tedesco invasore e dei suoi scherani fascisti, senatore Gentile, la giustizia del popolo ha emesso la sua sentenza; morte! ».
Dopo l’eccidio del Campo di Marte i giovani dei Gruppi d’azione patriottica decidono di metter fine alla complice attività di Gentile.
 
 
 
La soppressione di Gentile non è decisa da nessuna direzione di partito. Nè del resto ce ne sarebbe bisogno. Le unità politiche e militari di base della Resistenza si muovono secondo la direttiva generale di “guerra ai fascisti e ai loro ma­nutengoli!”. Ogni nemico quindi è un bersaglio da colpire. Gentile abita a villa Montaldo, al Salviatino, un riposante e ameno luogo a monte dei torrente Africo, sotto i declivi delle colline di Fiesole e di Settignano. Ha l’abitudine di rientrare a casa in un’auto guidata da un milite fascista.
I giovani dei GAP hanno fatto alcuni appostamenti per conoscere bene le sue abitudini ed evitare errori. Il 15 aprile entra in esecuzione il piano. Sono tre uomini, tre giovani tra i quali Bruno Fanciullacci e Antonio Ignesti. Verso le ore 15 come di consueto arriva alla villa la grossa auto del Gentile. L’autista rallenta per dar modo al guardiano di aprire il cancello. I gappisti si avvicinano alla macchina, si accertano che sia lui, estraggono le rivoltelle e sparano. L’azione gappista, approvata dalla maggioranza della popolazione, dà luogo a contrasti e polemiche nel CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale). L’esecuzione di Gentile non ha il consenso di tutti e il Partito d’azione è il più reciso nel condannarla ritenendo che sarebbe stato preferibile rimettere le sorti del filosofo a un tribunale dopo la liberazione.
Il rappresentante del Partito d’azione propone un ordine del giorno di deplorazione per quanto è accaduto. L’ordine del giorno è approvato con l’astensione dei comunisti i quali, pur non avendo il loro partito deciso l’uccisione di Gentile, non possono disapprovare quell’atto vindice e giustiziere compiuto da giovani patrioti col rischio della propria vita.
Il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (CLNAI), probabilmente valutando in modo politico e scevro da considerazioni locali, approva invece all’unanimità l’esecuzione di Gentile.
I Gruppi d’azione patriottica pubblicano un manifestino che riproduce l’articolo di Concetto Marchesi preceduto da questa introduzione.
«Ai clamori ed ai piagnistei della stampa fascista per l’uccisione di Giovanni Gentile crediamo sufficiente rispondere con il seguente articolo dal, titolo “Rinascita fascista: tribunali degli assassini” pubblicato il mese scorso su “La nostra lotta”, organo del Partito comunista italiano, che rispecchia efficacemente la posizione di Gentile quale esponente e difensore dello pseudo movimento fascista repubblicano. Ricordiamo anche che i patrioti fiorentini il 22 marzo giurarono di vendicare i loro cinque fratelli caduti sotto il piombo dei traditori fascisti. Alle promesse seguirono i fatti».
. Il 30 aprile, pertanto, “La libertà” organo del Partito d'azione pubblica un lungo articolo in cui è detto:
«Deploriamo l’assassinio di Gentile Giovanni. La violenza, per quanto giustificata come reazione ad altrui violenza, ha un limite, oltre il quale si ritorce su se medesima: e la brutale eliminazione di Gentile ha creato nelle coscienze di noi tutti un disagio che dev’essere analizzato, senza settarismi e con spregiudicata serenità.
Gentile s’era assunto responsabilità pesanti e inescusabili. Egli aveva avallato, con l’autorità della sua solida personalità di uomo e di studioso, la triste collana di violenze, di prevaricazioni, di inettitudini che recarono la rovina d’Italia; quel che è peggio, egli s’era schierato, dopo l’8 settembre, dalla parte della persecuzione e della tirannia, nel momento stesso che l’Italia del progresso e della libertà, incurante del sacrificio, scendeva animosamente in campo. Noi attribuivamo a Gentile una parte preponderante nel mercimonio e nella corruttela delle coscienze di intere generazioni di giovani. Ammantando l’essenziale carenza di ogni contenuto spirituale, caratteristica del fascismo, di una pseudo filosofia dello Stato etico, e legando questa dottrina alla propria dignità di studioso e di ricercatore, egli aveva gettato l’incertezza e lo scetticismo sull’effettiva essenza dei valori morali e sul dovere di difenderli fino alla morte nell’animo di molti, che subivano l’innegabile azione della sua forte personalità.
Tuttavia dobbiamo riconoscere che Gentile aveva incarnato, nei primi decenni del secolo, il migliore pensiero filosofico italiano; che le forze progressiste della cultura italiana si erano raccolte allora intorno al nome suo e a quello di Croce, intorno a due poli che più efficacemente rappresentavano le esigenze del rinnovamento spirituale del paese; e che la sua opera di quei decenni resta a testimonianza di un ingegno fervido e vivo, e di nobili interessi speculativi ed umani.
 
 
Anche la sua riforma scolastica, sebbene legata al fascismo e viziata da una concezione autoritaria ed hegeliana dello Stato, sostanzialmente sorda ad esigenze democratiche e liberali, costituì tuttavia, nel complesso, un’opera ammirevole alla quale l’amore sincero per la scuola ed il rispetto per l’autonomia dell’insegnamento infusero un severo carattere di dignità e di unità, che si ricollega alle tradizioni dello Spaventa e del De Sanctis: tant’è vero che poco dopo che il Gentile aveva abbandonato il potere, la sua opera cominciò a venire disintegrata, sminuzzata. falsata e sostanzialmente vanificata dalle forze oscure e torbide dello stesso fascismo che a partire dall’episodio di Matteotti presero definitivamente il sopravvento.
Da queste forze, pur con qualche riluttanza e incertezza, il Gentile finì per essere travolto e asservito: corrotta la sua coscienza morale e politica, divenne essa stessa fonte di corruzione agli altri. E più si andava ricreando e maturando, fra le persecuzioni e le violenze, una rinnovata coscienza politica di quanti avevano per tempo riconosciuto nel futile trionfo del fascismo null’altro che una esasperata manifestazione di materialismo cinico, di sfrontato nazionalismo, di corruttela morale, di oppressione classista, più la figura del filosofo siciliano, già amata e rispettata, si andava staccando – talora con violenza, tal’altra lentamente ma con fermezza – dall’animo di molti, fino a simboleggiare, nella forma più manifesta la diabolica potenza della tirannia tendente a piegare la libertà interiore degli uomini. Questo cammino, sull’orma di Croce, fu percorso da tutti gli spiriti migliori del paese, che inesorabilmente si trovavano sull’altra sponda, allorché più chiaramente cominciarono a delinearsi le conseguenze catastrofiche dell’esperimento fascista. Non saremo quindi noi a negare o sminuire le responsabilità di quest’uomo che, ormai accecato da un insensato spirito di parte e da una orgogliosa ostinatezza, aveva accettato d’imbrattare il suo nome, un tempo ben degno di rappresentare la cultura italiana, nella turpe e sanguinosa farsa dell’Italia repubblicana dell’8 settembre: già il suo discorso del 24 giugno alla vigilia del crollo del fascismo, e poi le manifestazioni successive scritte e verbali, avevano dimostrato fino a che punto la sua capacità di comprensione e di valutazione fosse ottenebrata da un tumulto di sentimenti e di passioni basse e inconfessabili. E ci sembrava legittimo che egli fosse chiamato un giorno a rendere conto, davanti a un tribunale straordinario del popolo, delle sue gravi colpe di lesa patria e di lesa coscienza, poiché a nessuno è lecito, e tanto meno ad un alto intelletto, tradire il proprio paese, e corrompere le anime dei cittadini.
Ma la sua uccisione per mano di quattro irresponsabili non solo ha generato una reazione penosa e negativa in vasti ambenti antifascisti ma ha vanificato l’efficacia di ammaestramento etico che sarebbe derivata dalla pronuncia di una condanna da parte di un tribunale nazionale, che fosse legalmente costituito e rappresentasse la vindice testimonianza di un’Italia risorta a libertà e giustizia ».
“L’Azione comunista” replica all’articolo de “La libertà” (11 maggio 1944) con questo breve trafiletto dal titolo « Agli amici del Partito d’azione » :
«Con grande interesse ed attenzione abbiamo letto il vostro articolo “L’uccisione di Gentile” pubblicato nel n. 7 de “La libertà”. Ci ha meravigliato però che il disagio creato nelle vostre coscienze non sia stato eliminato e superato “dall’analisi senza settarismi e con spregiudicata serenità” condotta attraverso tutto l’articolo suddetto. Se noi non avessimo conosciuto Gentile, vi assicuriamo che sarebbe bastata la lettura del vostro articolo per approvare incondizionatamente l’azione giustiziera compiuta dai patrioti fiorentini affrontando con tanta audacia il pericolo di morte per eliminare un nemico della propria patria ed impedirgli di continuare a nuocerle. Noi riteniamo che l’uccisione di Gentile non solo sia un « monito di giustizia e lavacro di purificazione ma un vero ammaestramento etico, capace di ispirare nella gioventù patriottica i più alti sentimenti di onore e di sacrificio, e verso i traditori lo spavento della inesorabile giustizia del popolo ».
Gli antifascisti, la maggior parte degli uomini di cultura, proprio quelli che avevano avuto fiducia e stima in Gentile e che se ne erano distaccati per il suo connubio col fascismo, i giovani studenti comprendono meglio del Codignola il significato morale e politico di quella condanna eseguita sul posto che Gentile aveva scelto: accanto al fascista oppressore
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myinformationus · 6 years ago
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La tecnica delle fecondazione in provetta ( in vitro ) è stata sviluppata negli anni ’70 del secolo scorso. Può differire lievemente da clinica a clinica, ma il primo step consiste nella stimolazione ovarica (detta tecnicamente iperstimolazione ovarica controllata) , salvo i rari casi in cui, per controindicazione alla stimolazione ormonale (ad esempio precedente tumore mammario o altri tumori ormono-sensibili), si procede semplicemente al monitoraggio ecografico dell’ovulazione naturale (ciclo spontaneo e minimamente stimolato).
La stimolazione ormonale delle ovaie serve ad aumentare la possibilità di successo del trattamento; è noto che il successo dei trattamenti di fecondazione assistita aumenta con l’aumentare del numero di ovociti (uova) prelevati.
Il monitoraggio ecografico è una procedura mediante la quale si effettuano ecografie transvaginali a vari intervalli durante la crescita del follicolo oppure durante la stimolazione farmacologica delle ovaie.
Il monitoraggio ecografico della stimolazione ovarica controllata è attualmente considerato il cardine del trattamento: consente infatti di valutare l’adeguatezza della crescita follicolare e effettuare il calcolo dell’ovulazione temporizzando la somministrazione dello stimolo ovulatorio (Gonasi o Ovitrelle).
Il monitoraggio di un ciclo di trattamento si effettua, secondo le linee guida della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, dosando il livello di estradiolo e l’ecografia. Tuttavia il monitoraggio dell’estradiolo non si correla sempre con la crescita follicolare, quindi il suo utilizzo non è considerato oggi obbligatorio in tutti i casi.
Gli step della stimolazione ovarica e del monitoraggio ecografico possono differire lievemente, ma sostanzialmente sono simili da clinica a clinica.
Step 1: sopprimere il ciclo naturale
Ti verrà prescritto un farmaco che sopprime il ciclo mestruale naturale e impedisce agli ormoni secreti nel tuo organismo di interferire con la stimolazione ovarica; inoltre, l’inibitore impedisce ai follicoli che contengono le uova di aprirsi prima del tempo, cioè prima del prelievo ovocitario (pick up) .
La soppressione del ciclo ovulatorio è temporanea e reversibile e può avvenire mediante:
farmaci agonisti del GnRh (esempio Decapeptyl)
farmaci antagonisti del GnRh (esempio Cetrotide o Orgalutran)
La differenza tra questi farmaci sta nel tempo necessario per sopprimere il ciclo che nel caso dei farmaci agonisti è lungo (almeno 10 giorni), mentre nel caso degli antagonisti è immediato. Per questo, inizierai a auto-somministrarti gli agonisti circa 10 giorni prima di cominciare la stimolazione ovarica, mentre con gli antagonisti inizierai la stimolazione ovarica dal 2°-3° giorno del ciclo mestruale e li prenderai solo intorno al 6°-7° giorno di stimolazione.
La somministrazione avviene per via sottocutanea, intorno all’ombelico (ti verrà insegnato come fare).
Step 2: stimolare lo sviluppo dei follicoli ovarici
Prenderai un farmaco contenente FSH (ormone follicolo-stimolante) che in natura viene secreto dalla tua ipofisi, una ghiandola che sta alla base del cervello e stimola le ovaie. Questo ormone è conosciuto come gonadotropina (cioè stimolatore delle gonadi).
L’FSH aumenta il numero di ovociti (uova) prodotte dalle tue ovaie. Questo significa che più ovociti possono essere prelevati e fertilizzati, con un aumento del numero di embrioni generati e una maggiore possibilità di gravidanza.
La somministrazione avviene sempre per via sottocutanea, intorno all’ombelico, e dura usualmente 9-12 giorni, ma può variare a seconda della tua risposta.
Step 3: controllare la tua stimolazione ovarica
La tua stimolazione verrà controllata a tempi ben precisi mediante ecografia vaginale e dosaggi ormonali (non sempre necessari). Circa 35-36 ore prima del prelievo ovocitario, ti verrà somministrata una ultima iniezione di Gonasi (intramuscolare) o Ovitrelle (sottocutanea), per aiutare le tue uova a maturare cioè diventare idonee ad essere fecondate.
Il monitoraggio ecografico dell’ovulazione (o della iperstimolazione ovarica controllata in caso di ciclo stimolato) è una procedura mediante la quale si effettuano ecografie transvaginali a vari intervalli durante la crescita del follicolo oppure durante la stimolazione farmacologica della stimolazione ovarica.
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Categories: trattamento di fivet icsi
Tags: ecografie transvaginali, il monitoraggio dell'estradiolo, il monitoraggio dell'ovulazione, il monitoraggio ecografico, il monitoraggio ormonale
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ggdbcheapsale-blog · 6 years ago
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