#borchie
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Prossimamente tutto ciò avrà un senso
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#diy#lavoretto#creatività#il pianeta del tesoro#tesoro#treasure#treasure planet#Disney#disneyana#perline#borchie#pietrine
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Ma che stai dicendo lambrateeeeeeeeeeeeee
#no hai rotto il cazzo tu adesso mi dici se ci siamo mai visti ero quella con le borchie e il rossetto nero#eddai
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Toca fitas na Casa Lúpulo - 30/09/2023
No sábado passado, fiz a minha segunda playlist ao vivo na Casa Lúpulo, para os Ibejis dançarem. O tema era uma festa em homenagem ao dia dos santos Cosme e Damião, representados na tradição Iorubá pelos Ibejis, orixás gêmeos, filhos de Iansã e Xangô que driblaram a morte com música. A história deles tá contada com mais detalhes no post do Instagram da Casa Lúpulo que eu deixo aqui: View this…

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#Abc Dialect#Airto Moreira#Aldo Sena#Antônio Carlos & Jocafi#Aparecida#Aroop Roy#BaianaSystem#Banda Black Rio#BNegão & Seletores de Frequência#Borchi#Bossacucanova#Bruce Leroys#Caetano Veloso#Canyons#Carlos Malta e Pife Muderno#Chico Buarque#Copacabana Club#Cris Delanno#Daniel T.#Deezer#Diogo Strausz#DJ Mam#DJ Marky#DJ Zé Pedro#Ed Lincoln#Elis Regina#Elza Soares#Fafá de Belém#Gal Costa#Geovana
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Little White Chapel, 1301 Las Vegas Blvd - est. 1954
Photo c. '62. Unknown photographer, Roger-Viollet collection.
The chapel was built by Arvid and Neva Barnhart in 1954 and operated by Neva’s mother Lorene King in its early years. Charolette Richards bought the chapel from the Barnharts in ‘81, expanded in the 90s, and operated the chapel until selling to Vegas Weddings in 2022.
The original chapel built in 1954 still exists with several additions on the property in the Richards years: The flower shop next door was demolished in the late 80s and replaced in ‘91 with a small office building and the “Tunnel of Love” drive-through. In the mid 90s they acquired the neighboring property at 1299 LVBS and replaced it in ‘99 with a new chapel, flower shop, and office building.
Charolette Richards proved to be a master promoter. Her drive-through earned the chapel its fame. Other efforts included “A Little Chapel in the Sky” a hot-air balloon chapel, and weddings in a hospital, on a roller coaster, at the finish line of Las Vegas Motor Speedway, and in a helicopter (“Too noisy, not a bit romantic,” she said). She was dubbed “Wedding Queen of the West” by Las Vegas Woman magazine in ‘92. Richards owned the chapel until 2022, and died in 2023.
Photos of Little White Chapel
About the opening date.
The chapel has used the tagline “since ‘51” in recent years. Barnhart family states the chapel was built in 1954, a date supported by all of the earliest public records of the chapel. Whether the chapel was built from an existing house is unclear. Clark County’s Assessor record dates the chapel even later at ‘55.
Charolette Richards was ex-wife of Merle Richards who owned Little Church of the West until the 80s. Mr. and Mrs. Richards also opened Algiers’ Little Church. Mrs. Richards many interviews often blurred the details of her long history in the chapel business. Some of the reports have erroneously stated that Richards opened the chapel. In an interview with Vintage Las Vegas in 2021, she could not recall the date she bought the chapel. The Barnhart family stated the chapel was sold to Richards in ‘81.


Postcard c. 1954

c. 1950s

Kodachrome slide Jun. '62


10-inch record of Harvey and Loretta Davenport's wedding on 12/7/63. The record was mailed to the couple a month after the ceremony.

Postcard, '70s

Review-Journal, 3/30/84. Photo by Scott Henry.

Charolette Richards in her office in the Little White Wedding Chapel, 7/19/94. (Photo by Massimo Borchi/Atlantide Phototravel)

Little White's cameo in Anora (2024).
Sources: “Mary Helen Bogut, Married to Ernest Harsany Sunday.” Review Journal, 7/25/54; Clark County Assessor; interview with Hollis Thompson Barnhart and Gerri Barnhart Barker; D. Sorrentino. “Valentine’s Day very busy.” Review-Journal, 2/14/81; J. Allen. “You Bet Your Life: Vegas-Style.” Sun-Sentinel, 1/24/99; P. Arrillaga, Associated Press. “A Vegas Valentine: What’s love got to do with it?” Cape Cod Times, 2/14/2006; D. Phenix. “A whole lot of love.” 8News Now, 8/3/22.
Published 12/14/2017, Updated Mar. 3, 2025.
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Ogni tanto torno, qui a Bologna, al mercato della Montagnola. Era il mio posto preferito quando ero più giovane, quando ero una piccola punk con 20mm di dilatatore all’orecchio.
Oggi in particolare sfilavo tra le bancarelle, alcune rimaste sostanzialmente invariate negli anni. I soliti gioielli, le solite magliette di gruppi, i soliti maglioni di lana norvegesi, i soliti paki con l’incenso.
Tutto il solito, tranne io, che intanto mi sono fatta grande e diversa. Così anche quell’odore intenso, sempre il solito, si è fatto ai miei occhi e al mio naso meno interessante, meno entusiasmanti i dilatatori in vendita, le borchie sfuse, l’abbigliamento hippie.
Bello crescere, ma come si fa a reggere al tempo che passa?
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vestiamoci di pelle e borchie e andiamo a scopare ad un qualche concerto metal
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Ieri sera sono stato all'Alcatraz. Non capisco molto di questo genere di musica, ma credo che tutta la fauna milanese appassionata di Techno aspettava l'evento da un anno, come quello più importante in assoluto della stagione. È stato come andare alla prima della Scala, ma agli antipodi per quanto riguarda lo stile musicale e il genere di invitati che ti aspetteresti ad ascoltare la Tosca in religioso silenzio.
Siamo entrati al tocco della notte e subito le droghe hanno fatto la loro selezione naturale. Ragazzi e ragazze che s'aspettavano troppo dalla serata, e non hanno saputo gestire l'ansia da prestazione sono cascati come birilli dopo le prime note. Sono rimasti così gli esperti del settore, i premi nobel dell'Md e della musica selvaggia proveniente direttamente dalla consolle di questi dj, evidentemente famosissimi, che hanno mosso i loro primi passi nella lande metanfetaminichendella Berlino ovest dei primi anni Novanta (non a caso la serata si chiamava Der Techno).
Io sono rimasto sobrio come un bicchiere d'acqua distillata. Mi sono concesso solo due morettone ipa a 10 euro ciascuna. Ammetto che la seconda l'ho presa solo per rivedere il viso della barista, una delle donne più belle che ho avuto il privilegio di potere guardare.
Ma ritornando alla gente presente alla serata... gli uomini avevano spalle grosse come portaerei, ogni addominale scolpito con la precisione maniacale di un cesellatore di mosaici, tutti a petto nudo e sudati come cavalli del palio di Siena. Le donne erano un tripudio di muscoli guizzanti e abiti che potevano benissimo restare negli armadi, dato che non servivano a coprire nemmeno le pudende. A un occhio poco attento poteva sembrare che queste creature eteree e bellissime avessero impiegato dieci minuti per mettersi addosso un pietoso velo di stoffa e uscire. Ma sapevamo tutti che il loro stile era ricercato fino al minimo dettaglio, dall'acconciatura, al numero di borchie che dovevano ricoprire il seno destro, al tipo di smalto che doveva colorare l'ultima unghia del piede sinistro.
Ma nelle donne tutta questa ipersessualizzazione, sapevo, da bambino abusato, in molte di loro era una risposta agli stessi traumi subiti da me. Il dolore lo si affronta o tacendo e digrignando in silenzio i denti o urlando fino a che la gola ti diventa un'unica macchia rossa e infiammata, che come una luce al neon dice solo guardatemi.
Non tutte, spero, avevano subito abusi sessuali ( molestie sì, tutte. le ho viste reiterarsi anche ieri sera purtroppo) ma la tristezza che mi accompagnava nel guardarle, bellissime e dannate, è stata quasi catartica.
Ho rivelato ai miei due amici, dentro un mccafè, alle sei del mattino, cosa ho subito da piccolo e perché avere ricevuto un piedino sotto al tavolo la sera prima è stato per me un evento epocale (io che inizio a inculare simbolicamente il mio abusatore). E ho rivelato questo arcano del mondo femminile delle molestie, dell'abuso, del tacere e dell'urlare.
Spero che abbiano capito. Io ho solo provato a dare loro un piccolo strumento per capire meglio il dolore di alcuni esseri umani. E che come sempre l'apparenza non solo inganna, ma copre. Perché sotto c'è una ferita che a vederla farebbe fermare gli orologi del mondo.
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C’è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov’è il tallone gridano dov’è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.
Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre, e come sotto
è tenero l’istrice.
Nelo Risi
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C'è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov'è il tallone gridano
dov'è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.
Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre, e come sotto
è tenero l'istrice.
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Le farfalle che ho nello stomaco hanno le borchie sulle ali 🥲
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Ci vogliono voci forti,
ugole di ferro, oggi, per dire
una sola sommessa parola d’amore
C'è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov'è il tallone gridano dov'è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.
Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre,
e come sotto è tenero l'istrice .
da Sotto i colpi in "Pensieri elementari" di Nelo Risi
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Sapessero che disarmato è il cuore dove più la corazza è alta tutta borchie e lastre, e come sotto è tenero l’istrice.
|| Nelo Risi
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oggi a pranzo voglio essere il centro degli sguardi di tutti. Indosso un vestito che mi fa sembrare una principessa gotica, borchie alle scarpe in caso debba pestare l'uva o altro,ametista a mani e collo per l'equilibrio,capelli sciolti per sudare anche l'anima.
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x: quante borchie volete?
la SAD: si.
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SOTTO I COLPI
di Nelo Risi
C'è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov'è il tallone gridano dov'è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.
Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre,
e come sotto è tenero
l'istrice.

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