#ictus ischemico
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Progetto “ILLUMINATE”: Alessandria in prima linea nella gestione dell’Ipercolesterolemia primaria
Un innovativo cruscotto digitale per monitorare e migliorare l’assistenza ai pazienti a rischio cardiovascolare.
Un innovativo cruscotto digitale per monitorare e migliorare l’assistenza ai pazienti a rischio cardiovascolare. Un progetto rivoluzionario per la sanità alessandrina È ufficialmente avviato il progetto “ILLUMINATE”, una ricerca multidisciplinare dedicata alla gestione dell’ipercolesterolemia primaria, una patologia che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie…
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Il consumo di latte tradizionale e il rischio di malattie cardiache nelle donne: evidenze e implicazioni
Negli ultimi anni, il consumo di latte tradizionale è stato al centro di numerosi studi epidemiologici e nutrizionali per il suo potenziale impatto sulla salute cardiovascolare, in particolare nelle donne. Un recente studio condotto in Svezia, pubblicato su BMC Medicine, ha analizzato dati provenienti da oltre 100.000 individui seguiti per decenni, evidenziando un’associazione significativa tra…
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martedì scorso mio padre ha avuto un ictus. da qualche tempo c'erano dei segnali: era assente, non capiva sempre le cose, si addormentava senza motivo; pensavamo potesse essere l'inizio dell'alzheimer, ma la visita aveva dato esito negativo. oltre alla demenza, questi sintomi sono precursori di un'ischemia, e la mattina di martedì, dopo diversi giorni in cui si svegliava agitato, si è alzato con un crampo, che è un altro possibile sintomo, è andato in bagno ed è caduto, per fortuna senza farsi male. a mia madre, come sempre, ha detto che non fosse niente: lo fa sempre – sto bene, sto bene, non ti preoccupare, sto pensando di iscrivermi alla maratona, come a voler confermare il suo stato di salute. l'ha aiutato a tornare a letto e poi hanno fatto colazione, quindi lui è tornato in bagno, ma con la porta aperta, e da lì mia madre ha visto una parte del viso cadente. i miei vivono in campagna e l'ambulanza, nel rispetto di un protocollo incomprensibile, lo ha prima portato in un centro ospedaliero sì più vicino ma non attrezzato per le ischemie – anche se era evidente che quello fosse un episodio di pre-ictus. portarlo in quella clinica, fargli fare una tac con strumenti insufficienti, per poi avere come esito: "bisogna portarlo in un altro ospedale", il tutto con oltre due ore di tempo perse. nel frattempo, a mio padre è venuto l'ictus vero e proprio – e se era entrato, pur con fatica, al pronto soccorso camminando, ne è uscito paralizzato
i miei vivono in sicilia, e in tutta la regione ci sono meno di cinque centri specializzati per l'ictus; in lombardia ce ne sono trentuno. una volta trasportato d'urgenza, l'operazione è durata a lungo, forse due ore. io intanto avevo prenotato un volo d'urgenza, e mio fratello pure. ci hanno detto che l'attacco ischemico è stato grave; mia madre è distrutta, le mie sorelle pure. il giorno dopo lo vedo ed è forse la visione più dolorosa che abbia mai avuto. gli occhi velati, lo sguardo fisso verso l'alto, la bocca storta, gli arti paralizzati, incapace di deglutire. soffre di diabete e ipertensione, ma ha sempre vissuto in modo sano; in tutta la vita si è preso l'influenza soltanto due volte. ha una moglie e quattro figli e gli vogliamo tutti un mondo di bene. è un tipo silenzioso, taciturno, ma positivo e sempre sorridente, e non ci ha mai fatto mancare nulla. quarantotto anni di matrimonio e tratta mia madre con lo stesso amore del primo giorno, ed eccolo lì, come se dovesse espiare una colpa infinita per cui però non ha alcuna responsabilità
durante l'operazione ha ingoiato del sangue e solo uno dei due trombi è stato rimosso: l'altra arteria si è chiusa, irrimediabilmente. poi, la polmonite – denominata ab ingestis, che si sviluppa quando nei polmoni finisce un agente esterno, e che è mortale fino al trenta percento. queste giornate sono state un inferno, tra angosce e pianti isterici, qualcosa che non pensavamo di meritarci e che sicuramente lui non merita. la polmonite, però, sembra in regressione, i farmaci funzionano e lui inizia a stare meglio. dopo una vita passata a essere ottimista e sorridente, si commuove nel vederci, sussurra "ti amo" a mia madre, lui che in quarantotto anni di matrimonio l'avrà detto non più di dieci volte, per tenere preziose quelle parole. gli occhi sono più lucidi e ha ancora un ausilio per la respirazione, ma i medici dicono che sta migliorando. da sabato la polmonite è in regressione; nel saperlo sono scoppiato a piangere, poi ci siamo abbracciati tutti, i quattro figli e nostra madre. tra ieri e oggi, finalmente, abbiamo ricominciato a riconoscere il suo sguardo di sempre: il coagulo si sta assorbendo e forse hanno diminuito le benzodiazepine. ha iniziato la fisioterapia e sta rispondendo bene; lui è lucido, il cervello sembra non essere stato intaccato. la ripresa sarà lunga, mesi o forse anni e non è detto che sarà completa, ma non vediamo l'ora di riabbracciarlo
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Oggi è ancora martedì. Papà è stato caricato appena fuori da una chiesa su un'ambulanza. Dicono che ha avuto un ictus ischemico. Mi sembra di rivivere il ventiventi. Martedì ha lo stesso dolore bisestile. Questa volta però la mia sala d'attesa è l'Emilia-Romagna.
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Ictus emorragico o ischemico? Un esame del sangue per distinguerlo

Un esame del sangue potrebbe permettere di distinguere rapidamente tra ictus emorragici e ictus ischemici causati da coaguli, anche prima che i pazienti con sintomi di ictus arrivino in pronto soccorso, secondo uno studio preliminare presentato alla International Stroke Conference 2025 dell’American Stroke Association. Più tempo passa prima che un ictus venga diagnosticato e trattato, maggiore…
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#esame di laboratorio#glial fibrillary acidic protein (GFAP)#ictus emorragico#ictus ischemico#International Stroke Conference 2025#Love-Preet Kalra#M.D.#test laboratorio
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Ictus cerebrale, quando il cervello è sotto attacco
L’ictus cerebrale è una condizione clinica acuta dovuta al fatto che il flusso sanguigno in un’area del cervello è bloccato o per un’improvvisa emorragia cerebrale.Nel primo caso, chiamato ictus ischemico, il cervello non riceve ossigeno e nutrienti, quindi le cellule iniziano a morire entro pochi minuti. Nel secondo caso, chiamato ictus emorragico, il sangue fuoriuscito esercita una pressione…
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"Fisioterapia cognitiva: una nuova speranza per il recupero degli arti malati
Con il tempo e la dedizione, la fisioterapia cognitiva può aiutarti a migliorare l'utilizzo degli arti malati e la tua qualità di vita.
La riabilitazione neuromotoria si propone di offrire supporto a coloro che subiscono un ictus nel recupero delle abilità perse a causa di un danno cerebrale improvviso, che può essere causato da un’hemorragia (ictus emorragico) o da una brusca riduzione del flusso sanguigno (ictus ischemico) in una specifica area della testa. Quali disabilità possono derivare da un ictus? Le disabilità…
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Buongiorno dottore! Stamattina mi è successa una cosa che mi ha spaventato molto, stavo scrivendo un biglietto per un'amica e mi sono dimenticata come si scrivesse "congratulazioni" (non riuscivo proprio a ricordarlo -complice anche il panico- mi veniva "congru..." "crongu...", alla fine ho dovuto cercarlo su google!). Mi consiglia di parlarne con il mio medico? Considerando che ho 26 anni e non mi era mai successa una cosa del genere. Grazie.
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Hai da poco completato la fase dello sviluppo della tua neuroanatomia e d’ora innanzi la plasticità del tuo telencefalo andrà via via irrigidendosi, esitando in fenomeni tipo ‘Prendi l’affare dentro il coso, quello sopra l’aggeggio che serve a cosare’.
Per fortuna esistono fenomeni adattivi che ti permetteranno di comunicare parimenti in maniera efficace le tue necessità e le tue intenzioni, tipo accompagnare l’espressione verbale con gesti che mimano la funzionalità dell’oggetto o richiamare nell’interlocutore episodi mnemonici associativi del tipo ‘Sì, dai! Il coso che ci ha venduto la tipa in quel posto, quella volta che c’erano delle persone!’.
Oppure potresti star sperimentando un evento ischemico/emorragico da ictus cerebri dovuto alla rottura di un aneurisma o per una meningite fulminante da Neisseria meningitidis ma se stai leggendo questo messaggio senza fluttuare in ispirito lo escluderei.
Purtroppo l’affare lì... come si chiama... il mondo è un luogo faticoso e credo proprio che ti toccherà aggeggiare parecchio per cosare le tue robe.
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L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria premiata per l'eccellenza nella cura dell'ictus acuto al Convegno ISA-AII Angels
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ottiene il prestigioso riconoscimento Platinum per la gestione tempestiva ed efficace dell'ictus, celebrando la qualità dell'assistenza ai pazienti.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ottiene il prestigioso riconoscimento Platinum per la gestione tempestiva ed efficace dell’ictus, celebrando la qualità dell’assistenza ai pazienti. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) ha recentemente ottenuto un riconoscimento di grande prestigio durante il convegno ISA-AII Angels, tenutosi a Torino il 4 ottobre,…
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L'ictus cerebrale ha un nuovo farmaco curativo: LK-2, nato da una collaborazione internazionale
L’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo e colpisce milioni di persone ogni anno. Un ictus ischemico si verifica quando il flusso sanguigno verso una parte del cervello viene interrotto, privando le cellule cerebrali di ossigeno e sostanze nutritive. Senza un trattamento tempestivo, le cellule cerebrali possono morire, provocando danni permanenti al cervello e…
#canale ionico#danno neuronale#eccitotossicità#glutammato#ictus ischemico#neurotrasmettitore#recettore NMDA
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Globuli bianchi immaturi responsabili del danno da ictus cerebrale
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Fibrillazione atriale: epidemiologia, diagnosi e approcci terapeutici
Negli Stati Uniti, la fibrillazione atriale (FA), una patologia cardiaca caratterizzata da un battito irregolare delle camere superiori del cuore, colpisce fino a una persona su tre nell’arco della vita. Questa condizione è associata a complicazioni gravi, tra cui ictus ischemico, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, malattia renale cronica, demenza e un aumento del rischio di…
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#cardiologia#Disturbi del ritmo#fibrillazione atriale#infarto cerebrovascolare#insufficienza cardiaca#Malattia cerebrovascolare#neurologia#Stroke
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SAM JYU ZI SEOI / A heart like still water nasce da una mancanza.
Nel 2009 Bruno, a causa di un ictus ischemico, subisce gravi danni alla vista che lo portano ad avere nel proprio campo visivo nove punti di buio totale. La necessità di affrontare questo vissuto personale, riportandolo proprio nella sua città natale, Bologna, fa da innesco a un progetto, nel contempo, performativo e installativo che mira a "fare pace" con quel vuoto attraverso la condivisione con il pubblico.
Dopo aver sovrapposto alla mappa di Bologna il proprio referto medico, Bruno ha individuato nove luoghi, nove punti "ciechi" nel campo visivo della città.
Nel corso del periodo di residenza, Bruno inviterà il pubblico - tante persone quanti sono i luoghi individuati - a seguirlo in esplorazione di questi luoghi. Ogni partecipante sarà bendato e dovrà affidarsi alla sola guida di Bruno. Potrà così esplorare uno spazio che, prima di essere fisico, è emotivo e appartiene all'esperienza del "vuoto" come mezzo per sentire con pienezza, percepire un luogo non con gli occhi ma con l'anima.
I diversi percorsi esplorativi si concluderanno negli spazi del Charly in un'installazione collettiva pensata per costruirsi mano a mano fino alla restituzione finale del 13 ottobre.
Foto e video di Nicola Santoro
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Giornata mondiale dell'ictus
Oggi 29 Ottobre, si celebra la giornata mondiale dell’ictus (World Stroke Day), malattia cerebrovascolare acuta causata dall’improvvisa ostruzione (da parte di un trombo o di un embolo; ictus ischemico) oppure dalla rottura (ictus emorragico) di un vaso sanguigno che irrora l’encefalo. Cosa vi devo dire? E’ un’esperienza tremenda, senza pari, che ti porta, almeno nel mio caso e’ stato cosi’,…
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