#nipote di mubarak
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Aeroporto amico della nipote di Mubarak
Pensate le risate che si faranno i turisti che arriveranno inscenando il ballo del bunga bunga.
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Ridere della #Meloni che confonde il "paptest" con una "mammografia" non è bello, sono cose che capitano. Pensate che una volta una ministra della gioventù, in parlamento, ha scambiato una mignotta per la nipote di Mubarak...
Carmelo Pulvirenti
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GIORGIA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
C'era una volta una regina cattiva che non voleva nel suo paese nemmeno mezzo straniero. Il suo ciambellano era ancora piu' cattivo, per lui potevano affondare tutti in mare che non avrebbe mosso un dito per salvarli. I sudditi erano contenti di tutto quel pugno di ferro ma nel reame c'erano anche i lupi famelici che cercavano pecore nere, quelle che, lavorando, li arricchivano di piu'. La regina non sapeva come accontentare quei lupi dopo aver detto per anni che avrebbe rincorso gli stranieri per tutto il globo terracqueo. Provo' a chiedere aiuto al Bianconiglio ma la soluzione la tiro' fuori dal suo cilindro il Cappellaio Matto: "Inventiamo le quote legali per chi viene per lavorare. Tu, regina, farai finta che nel reame non ci sono stranieri e i lupi faranno finta di richiedere gli stranieri nei loro paesi d' origine". Poggiato sul trono reale, il MarsiLollo se la rideva sotto i baffi, anche se aveva capito niente del sotterfugio inventato: "Ma come si fa..come si fa..Ma i lupi come le richiedono le pecore nere? Non si conoscono e non si sono mai parlati in vita loro, anche perche' le pecore nere non conoscono la lingua dei lupi famelici." Lepre Piantedosi, che conosceva bene le paranoie della popolazione, disse di essere preoccupato che si potesse scoprire l'inganno. "E se qualcuno chiede di controllare il visto d'ingresso nel reame sul passaporto o la data sul biglietto d'aereo o nave? La falsa tartaruga, una che sapeva il fatto suo, propose di allertare giornali e media amici finche' non facessero troppe domande, anzi, dovevano impegnarsi a convincere tutti gli abitanti del reame che era tutto vero, come avevano fatto ai tempi della nipote di Mubarak. Il piano era pronto. L'ingresso nel reame di 500mila stranieri richiesti dai lupi famelici poteva diventare legge. E vissero tutti felici e contenti.. @ilpianistasultetto
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Ma ha fatto anche cose buone: ha tolto le accise

La destra è:
- un governatore che manda avanti la regione dai domiciliari
- un generale che chiede di usare simboli fascisti per votarlo
- dei minchioni che non sanno bere l'acqua dalla bottiglia
- una esaltata che fa le faccette
- una che si fotte il tfr dei dipendenti.
A posto.
@La_manina__
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Dopo la "Nipote di Mubarak" tutto è possibile per i collezionisti di busti del PP (Pelato Penzolante).
Comunque Gennarino ci sta pensando.
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Chiagne e fotte
In un imbarazzante telegiornale in prima serata, ormai trasformato in orinatoio del governo dei patrioti, il ministro della subcultura, si autoproclama innocente.
Parla, straparla, mostra fogli in formato A4, chiede scusa e conclude (captatio benevolentiae), in lacrime, il proprio soliloquio.
Lo so, fare i confronti con i "paesi normali", preferisco chiamarli paesi con alto livello di senso civico e civiltà, rischia di diventare lo sport nazionale, laddove, nei menzionati paesi, il rispetto di sé e della carica pubblica che si riveste, proprio per senso istituzionale (siano esse repubbliche parlamentari, presidenziali o semipresidenziali, monarchie costituzionali etc.), funge da freno inibitori alle pagliacciate.
Un esempio, furono le dimissioni di J. Profumo nel 1963, perché di fatto, discredito' il governo.
Ma noi siamo il paese del bunga bunga, delle cene galanti, della nipote di Mubarak, del corpo femminile esposto come trofeo, del 'ce la possono sucare' e del gatto in auto blu, del 'a Fra che te serve?'.
Un paese dove il curriculum degli atti processuali e delle condanne, consente l'ingresso in parlamento, ma, impedisce di partecipare ai pubblici concorsi.
Ciò che accaduto al telegiornale, altro non è che lo specchio del sistema italia, marcio fin dalle fondamenta, dove le pubbliche virtù sono ormai solo un ricordo di chi, frequentate le scuole di formazione politica, sarebbe stato votato per la gestione della res publica.
La trasformazione antropologica e irreversibile degli italiani, è avvenuta.
Zio Silvio ringrazia
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Anni fa, dopo il caso della "nipote di Mubarak", il proprietario di una discoteca invitò Ruby nel suo locale. Era l'ospite d'onore di una serata che nelle intenzioni di quell'uomo avrebbe registrato il tutto esaurito, certo che i ragazzi avrebbero sgomitato pur di incontrare una delle escort di Berlusconi.
Le cose non andarono come l'uomo aveva previsto.
Non ci fu più affluenza del solito e i ragazzi presenti si dimostrarono infastiditi dalla presenza di Ruby.
Alla fine della serata, il proprietario della discoteca, stizzito per gli scarsi guadagni e forse temendo un danno d'immagine al proprio locale, rilasciò a un giornalista un commento stizzito sulla presenza della ragazza nel suo locale, qualcosa del tipo "Quella ha irritato tutti!". Come se Ruby fosse entrata nella discoteca di sua spontanea volontà, con l'obbiettivo di rovinare la serata a clienti e gestore, quando invece era stata invitata da quest'ultimo.
Quanto è avvenuto al museo MAXXI mi ricorda tanto quella vicenda.
Il ministro SanGiuliano invita un critico d'arte dalla dubbia educazione, etica e coerenza, un individuo che ovunque va fa venire un travaso di bile in chi lo ascolta.
Forse temendo che il pubblico si sarebbe annoiato, decide di affiancargli una spalla, un cantante dall'ego altrettanto ipertrofico.
Accade l'inevitabile: i due soggetti, sulla stessa lunghezza d'onda, discutono di eleggere il loro pene come nuova misura universale (parafrasando un vecchio titolo di "Cuore").
Ovviamente a chi li ascolta viene un travaso di bile e lo manifesta a voce alta.
Il ministro Sangiuliano, analogamente al proprietario della discoteca, si smarca e si indigna a sua volta.
Come se Sgarbi e Morgan si fosse intrufolati al MAXXI a sua insaputa.
Come se non avesse previsto, visto i soggetti, che sarebbe finita così.
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Poi si dirà che della merda che sicuramente farà la Von der Leyen lei non è stata coresponsabile.
Come quando la banda bassotti vota per la Fornero o il Jobs Act o la nipote di Mubarak e TUTTI sanno che passerà, ma qualcuno se ne tira fuori per dare l'illusione che si sia in una democrazia e che c'è ancora qualcuno che è "oneshhhto".
Sei mesi..Sei mesi e' durato quel tam tam ossessivo del nuovo istituto luce made in Italy: "Giorgia Meloni la nuova Merkel europea". Piu' di Draghi, piu' di Churcill, piu' di Willy Brandt. L'incoronazione sarebbe dovuta esserci a Giugno, all'indomani delle elezioni Europee. Le dx a far bottino pieno fino a diventare un fiume in piena che travolgeva tutto il vecchio di prima. Poi sono arrivati i numeri, quelli che la matematica ne fa una scienza esatta e quei numeri raccontano un altro mondo. "E adesso? Aiuto! Aiuto! Come la raccontiamo? Ed ecco la nuova strategia: lo spauracchio dei franchi tiratori. "La Von Der Leyen in ginocchio da Giorgia a mendicare i suoi voti per essere rieletta". "Senza i voti della Meloni La Von Der Leyen non avra' il secondo mandato e Giorgia vuole una sostanziosa contropartita, un asso pigliatutto o muoia Sansone con tutti i filistei". Fitto e Giorgietti scaldano i motori e tutti a valutare quali portafogli avrebbe gestito l'Italia grazie alla scaltrezza della nostra Premier. Ieri si e' finalmente votato. Ursula ha strizzato l'occhio ai verdi, cosi Fd'I ha votato contro la rielezione della tedesca ma lei e' stata rieletta lo stesso. Per fare la Merkel, Giorgia dovra' aspettare almeno altri 5anni e di pesante, per ora, abbiamo portato a casa solo due enormi cojioni per tutti i fiumi di parole e inchiostro spesi dal nostri Istituto Luce. @ilpianistasultetto
#Von der Leyen#eu#europe#europa#meloni#fdi#fratelli d'italia#renzi#fi#forza italia#berlusconi#aeroporto#malpensa#lega#fornero#jobs act#nipote di mubarak#ruby#olgettine
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Alla fine, il famoso “Liberation Day” è stato in realtà la cerimonia di apertura delle porte dell’inferno. Tra gli oligarchi di corte, il povero Elon Musk tira fuori a tempo scaduto il santino di Milton Friedman, chiede la creazione di aree a dazio zero tra Europa e Stati Uniti e punge il Dottor Stranamore Peter Navarro, il trade warrior che ha conquistato il cuore, la mente e l’orecchio di Trump mentre il presunto adulto nella stanza, l’ex gestore di hedge fund Scott Bessent scopre i provvedimenti a fatto compiuto ma si presta fedelmente ad andare a spiegare davanti alle telecamere decisioni alla cui formazione non ha partecipato. Sapete, mi accade una cosa stranissima, con Bessent: ho una visione, lo vedo che spiega al mondo che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak.
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Mozione di sfiducia alla pitofessa
Che poi ruby rubacuori era nipote di Mubarak e mussolini ha fatto anche cose buone.

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Giorgia Meloni a Cernobbio su Maria Rosaria Boccia "la mia idea di come una donna debba ritagliarsi il proprio spazio nella società è diametralmente opposto a quella di questa persona"
In effetti partecipare a "cene eleganti" è molto più comodo e remunerativo. Se poi hai ministre disposte ad avallare che sei la nipote di Mubarak ...
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Dal paradiso un aiutino per Giorgia:
😎"Almasri è il nipote di Mubarak".
A.. già 🤣 🤣 😔😔😔
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Dopo Ruby la nipote di Mubarak va bene tutto, anche una clownessa.
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Berlusconi non ha mai investito abbastanza in Telecinco.
Ha però anche li investito in avvocati.

#vox#spagna#meloni#nipote di mubarak#telecinco#fdi#forza italia#gasparri#fratelli d'italia#berlusconi
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