#sRGB and Rec. 709 PD3200U
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Monitors BenQ GW2406Z 23.8 inch LED IPS Monitor - Full HD 1080p, 5ms, HDMI
Monitors BenQ GW2406Z 23.8 inch LED IPS Monitor – Full HD 1080p, 5ms, HDMI
Features
Exclusive AQColor technology covers a wide variety of color spaces such as Adobe RGB, sRGB and Rec. 709 ensuring the colors on your screen are the brightest, boldest and most accurate
View files side-by-side with DualView. Easily compare photos and videos in specialized CAD/CAM, Darkroom or Animation display modes next to each other on one screen. Pantone Validated
Ergonomi…
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#4K UHD Monitor#BenQ#BenQ 32 inch#CCL COMPUTERS LIMITED#cclonline.com#IPS Panel#sRGB and Rec. 709 PD3200U
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BenQ 32 inch, 4K UHD Monitor, IPS Panel, sRGB and Rec. 709 PD3200U Gray/Gloss Gray
BenQ 32 inch, 4K UHD Monitor, IPS Panel, sRGB and Rec. 709 PD3200U Gray/Gloss Gray
Price: (as of – Details) Designed to meet the rising demands for large-sized viewing and ultra-high definition, The PD3200U boasts a 32″W 4K display built with BenQ advanced IPS technology, providing creative professionals over 300% working space to work confidently in 100% sRGB and Rec. 709 color spaces. Revolutionary CAD/CAM, animation and darkroom modes enhance display settings to bring out…

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BenQ 32 inch, 4K UHD Monitor, IPS Panel, sRGB and Rec. 709 PD3200U Gray/Gloss Gray
BenQ 32 inch, 4K UHD Monitor, IPS Panel, sRGB and Rec. 709 PD3200U Gray/Gloss Gray
Price: (as of – Details) Designed to meet the rising demands for large-sized viewing and ultra-high definition, The PD3200U boasts a 32″W 4K display built with BenQ advanced IPS technology, providing creative professionals over 300% working space to work confidently in 100% sRGB and Rec. 709 color spaces. Revolutionary CAD/CAM, animation and darkroom modes enhance display settings to bring out…
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PD3200U 32 inch 4K UHD Monitor, 100% sRGB & Rec. 709, IPS | BenQ US
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®^* BenQ PD3200U 32" 100% Rec. 709 and sRGB, 4ms(GTG), 20M:1 DCR, 4K IPS Monitor https://ift.tt/347XRJn
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The Tech-Guide: Top Monitors For Logo Designers

To create an outstanding logo design, one needs to know how to balance technology and creativity. In case, you wonder if this is the only recipe in logo designing!
Wait! There’s more to it.
Creativity can be molded in its best shape, only when you use the right technology. The techno-asset for logo designers is Monitor. If you are a logo designer, we understand the real struggle to find the right monitor with accurate specifications. However, in this article, you will learn briefly about the top-best monitors with advanced technology for logo designers.
Let’s Proceed!
1. Eizo ColorEdge CG318-4K
Screen size: 31.1″ | Resolution: 4096 x 2160 | Refresh rate: 60Hz | 2 x DisplayPort (HDCP), 2 x HDMI (HDCP), 3 x USB 3.0 downstream (Type A) ,USB 3.0 upstream (Type B)
Released on April 5, 2018, Eizo ColorEdge CG318-4K is the most preferred monitor for the logo designers with panel technology of IPS-Pro. When compared to full HD, Eizo’s resolution is more than four times. You will get improved clarity with an enhanced pixel density of 149 PPI. Both the horizontal and vertical viewing angle is approx. 178 degrees. Eizo’s self-calibration sensor enables automation of the monitor’s color calibration.
2. Dell UltraSharp UP3216Q
Screen Inch: 31.5″ | Resolution: 3840 x 2160 (4K) | Refresh Rate: 60Hz | HDMI (MHL), DisplayPort, Mini DisplayPort
Dell UltraSharp UP3216Q is considered as the powerhouse of one of the best high-end 4K display monitors. The 31.5″ In-Plane Switching (IPS), the monitor offers comfortable ultra-wide 178°/178° viewing and offers a clear and consistent view of undistorted colors and supreme quality display. Additionally, it offers 99% Adobe RGB coverage, 100% of the sRGB, and 87% of the DCI-P3 color spaces. Furthermore, it offers an extremely high pixel density.
3. Philips Brilliance BDM4065UC
Screen Inch: 40″ | Resolution: 3840 x 2160 | Refresh Rate: 60Hz | 2 x HDMI 1.4, 2 x DisplayPort 1.2a, 2 x audio jacks, 4 x USB 3
Philips Brilliance BDM4065UC is an excellent choice for the logo designers. It is a great value for money and serves up a great image. It offers the option of connecting it with other devices with the help of DP-in and DP-out ports. Furthermore, with a VESA-compatible 100mm x 100mm, wall-mount kit, the monitor can be mounted on the walls.
4. Acer S277HK
Screen size: 27″ | Resolution: 3840 x 2160 | Panel technology: IPS | 1 x DisplayPort Cable, 1 x HDMI Cable, Power Cord
Acer is always under the radar of logo designers. Therefore, Acer S277HK is the best choice for logo designers. Acer S277HK monitor provides the display resolution up to 4K, which comes with a 100,000,000:1 dynamic contrast ratio. The brightness level is up to 300 cd/m² rating. It features one of the lowest response time of 4 milliseconds. Interestingly, Acer S277HK is built with a power-consumption, which consumes only 49.87W during operation and 470 mW on standby.
5. BenQ PD3200U
Screen size: 32″ | Resolution: 3840 x 2160 | Refresh Rate: 60Hz | USB 3.0 upstream, 4 x USB 3.0 downstream, 2 x HDMI
The BenQ PD3200U comes with a contrast ratio of 1,000:1. The monitor offers to work on 4K images and 3D work with its widescreen. BenQ monitor supports 100% Rec 709. Furthermore, the monitor supports Dual View. It allows you to switch between sRGB and CAD/CAM mode. The most interesting thing is that the monitor supports 1.07 billion colors and features a low-response time of 4 milliseconds.
The Wrap
For the designers, it is important to stay updated and in-touch with the latest technology in this cluttered marketplace of logo designing. The monitors mentioned above are great at providing advanced features for high-end results. These gadgets help in competing better and standing out from the competitors.
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Recensione BenQ PD2720U: il monitor perfetto per i creativi a 360°


Ho lavorato nel settore della grafica per oltre dieci anni ed è in quel periodo che ho imparato a prestare particolare attenzione ai monitor. Avendo un piccolo studio ho dovuto tenere sotto controllo le spese, dunque ho evitato i modelli più costosi del mercato, ma ho utilizzato degli ottimi CRT di Nec e LaCie. Considerando la qualità dei primi pannelli LCD ho tardato ad adottarli nella filiera produttiva, ma con il tempo la mia attività si è spostata lentamente dalla stampa al web, dunque i criteri della scelta sono cambiati. In effetti gli schermi proposti da Apple hanno iniziato ad essere abbastanza validi per il mio lavoro verso il 2007 e in quel periodo ho iniziato ad usare quelli degli iMac. Non avevo neanche necessità di grandi capacità di calcolo al tempo, poiché facevo illustrazione bidimensionale ed impaginazione, sempre più spesso destinata agli schermi dei computer e in seguito anche a quelli degli smartphone.
Ancora oggi mi capitano saltuariamente lavori di progettazione grafica e siti internet, ma ho chiuso l'azienda che si occupava esclusivamente di quello per dedicarmi alle nuove passioni. Mi riferisco in particolare alla fotografia ed al video, con quest'ultimo che è diventato preponderante nell'ultima decade. Il montaggio video è una brutta bestia, perché può essere qualcosa di leggero o incredibilmente pesante, tutto dipende dai file che si devono elaborare. Prima erano per lo più quelli leggeri della Canon C100 Mark II, che il Mac Pro 2013 (il cilindro) non aveva troppe difficoltà, ora tra gli HEVC 10bit e i BRAW della BMPCC, l'iMac Pro che uso vacilla. Vero è che le finanze mi hanno consentito di arrivare al massimo a quello base con 8-core, 32GB di RAM e Vega 56, ma parliamo pur sempre di un computer da oltre 5000€.
Comunque è già da qualche anno che alla postazione Mac ne abbino una PC, riavvicinandomi a quel mondo che avevo tagliato fuori dalla mia attività e dalla vita privata nel 2006. Non sono felice di Windows. Certo vedo i miglioramenti che ha avuto nel corso degli ultimi anni, ma non era difficile considerando che l'avevo abbandonato all'epoca di Vista, probabilmente la peggiore release dopo Me. Tuttavia sono ormai completamente assuefatto a macOS, alle sue infinite shortcut ed a quelle piccole grandi utility che non hanno una controparte valida su Windows, come Alfred, Hazel, Keyboard Maestro e simili. Comunque quando apro un software a tutto schermo, che può essere Photoshop o DaVinci Resolve, in fin dei conti le differenze si assottigliano, e dunque riesco a sopportarlo dato che in genere con 2000€ ottengo prestazioni superiori a quelle di un Mac da 5000€ (e molto dipende dalle GPU NVIDIA). Quindi tra Mac Pro (o mini) senza schermo e PC assemblati, ho iniziato di nuovo ad acquistare schermi non Apple. Ho provato tanti modelli di differenti diagonali e risoluzioni, passando tra marche come Asus, Dell, LG e Samsung (in ordine alfabetico), ma da un paio di anni a questa parte ho notato l'importante affermazione di un altro brand: BenQ.
Il produttore non è nuovo nel panorama degli schermi per computer, però negli ultimi anni si è focalizzato sempre di più nel settore coprendo un po' tutte le fasce e con un'interessante linea destinata al mercato professionale. I modelli PhotoVue sono specifici per la fotografia, i VideoVue per la post-produzione video, entrambi con caratteristiche tecniche di altissimo profilo. Io mi affaccio in entrambi i settori ma faccio anche altro, dunque ho trovato più adatta alle mie esigenze la famiglia DesignVue. In questa si trovano comunque molte delle peculiarità che contraddistinguono i modelli superiori, tra cui la tecnologia AQCOLOR che è caratterizzata da quattro fasi: selezione dei migliori pannelli, cura nella progettazione, calibrazione e certificazione con report su ogni monitor.
Un paio di anni fa ho testato il modello 2017 di questa linea nel taglio da 32", precisamente il BenQ PD3200U (recensione). Io amo questa diagonale, perché mi sento più produttivo lavorando su un singolo monitor di ampio respiro, ma quest'anno ho optato per il nuovo PD2720U, ritornando sui più canonici 27". I motivi della decisione sono molteplici, ma prima di tutto c'è quello della flessibilità. Il 27" occupa meno spazio, quindi riesco ad utilizzarlo su tutte le scrivanie e anche a trasportarlo senza troppa fatica, costa di meno e rimane ampio a sufficienza per la produttività, ma soprattutto è il taglio ideale nel caso in cui se ne vogliano affiancare due. Già perché con l'accentuarsi dell'attività in campo video ho ricominciato a valutare l'idea del doppio monitor, così da poter dividere il layout dei vari controlli su una superficie maggiore ma senza scendere con la risoluzione per pollice come spesso avviene sugli schermi allungati (che per altro non si possono "dividere" in caso di necessità). Diciamo che ho visto questo 27" come un jolly, adatto al momento a coprirmi la necessità di un nuovo schermo sulla seconda postazione di lavoro (il precedente Dell U2718Q ha mostrato difetti di luminosità dopo 8 mesi e per fortuna Amazon mi ha rimborsato) e al tempo stesso valido per testare nuovamente un setup a doppio monitor dopo 4 anni dall'ultimo esperimento.
Prima di addentrarci sui vari aspetti della prova, vediamo qualcuna delle principali caratteristiche tecniche. Il BenQ PD2720U ha uno schermo da 27" con tecnologia IPS e risoluzione UHD, ovvero 2840 x 2160 pixel, comunemente nota come 4K. Sul fronte colori abbiamo la prestigiosa validazione di CalMAN e Pantone, con una copertura del 100% dello spazio colore sRGB e del 96% di quello P3 (quindi sostanzialmente completa anche questa). Ma il motivo che mi ha spinto nella direzione del DesignVue è che completa la gamma con una copertura del 100% sia di AdobeRGB che REC. 709. In pratica per un uso avanzato, anche se non magari super specialistico, ci offre già il supporto adeguato per poter gestire con la giusta accuratezza non solo la grafica ma anche la modellazione, le foto e il video. Tanto per capirci i modelli VideoVue hanno funzionalità ancora più avanzate come il supporto nativo per LUT 3D e la certificazione Technicolor, ma la dotazione di serie del BenQ PD2720U è già sufficiente ad uso multi disciplinare evoluto.
È uno schermo poliedrico che si adatta benissimo al lavoro di un creativo a 360°.
Non è invece lo schermo indicato al gaming considerando risoluzione elevata e tempo di risposta (che comunque non è poi troppo male con i suoi 5ms gray to gray) e a mio avviso neanche per l'esclusivo consumo di materiale audiovisivo, perché supporta HDR10 ma la luminosità è comunque limitata a 350 nits e dispone di due speaker integrati da 2W che sono solo "di servizio". Di certo si dovranno aggiungere delle casse esterne per ascoltare musica o video in qualità soddisfacente e in tal senso è utile l'uscita audio 3,5mm, che funziona automaticamente con la sorgente attiva al momento (nel caso se ne utilizzi più d'una).
Parliamo dunque dei collegamenti, uno degli aspetti più interessanti di questo monitor. Abbiamo due ingressi HDMI 2.0, una DisplayPort 1.4 ed una Thunderbolt 3, la quale supporta anche la ricarica con PD da 65W. In pratica si può usare come schermo per ben 4 sorgenti contemporanee e quando si collega un portatile sulla T3 lo alimenta ed offre una seconda T3 in uscita per altri dispositivi in cascata, come ad esempio un altro monitor o una docking station. Ha poi una USB da connettere al computer per far funzionare un piccolo hub di 2 porte USB (3.1 gen 2), oltre ad una speciale porta destinata al controller esterno Hotkey Puck G2.
In alcuni modelli precedenti questo aveva un proprio alloggiamento sulla base del monitor, cosa che non si trova nel PD2720U. Il controller è piuttosto comodo perché dispone di una rotella con cui regolare al volo la luminosità che può anche essere premuta per accedere al menu. Ai lati ci sono 5 tasti, uno per uscire dal menu (o andare indietro), uno per cambiare sorgente e tre personalizzabili per le funzionalità o i profili colore che si usano con maggiore frequenza. L'Hotkey Puck di prima generazione era piatto e senza rotella, infatti lo trovavo meno utile, mentre questo è davvero comodo. L'unica cosa che non mi piace è il collegamento cablato: spero che in una prossima generazione riescano ad introdurre una piccola batteria interna per farlo funzionare anche wireless, cosa che consentirebbe di mantenere un maggior ordine sulla scrivania.
Per quanto questo monitor appartenga alla fascia professionale, dove solitamente l'estetica è seconda rispetto alla funzionalità, BenQ è riuscita ad unire le due cose in un bel design: semplice nelle forme e impreziosito dalla qualità dei materiali. La base piatta e lo stand tubolare sono infatti di solido metallo, la cornice è sottile e sporge di pochissimo rispetto al pannello. Solo il bordo inferiore è più spesso e in questo ho apprezzato moltissimo la decisione di non inserire alcuna scritta. Il frame stretto sui tre lati è perfetto nel caso si vogliano affiancare più monitor, in quanto l'interruzione orizzontale tra di loro sarà davvero minima. Per lo stesso motivo trovo logica la decisione di non mettere porte laterali e di lasciarle tutte nella zona posteriore: si perde la praticità dei collegamenti al volo sul monitor ma alla fine si risolve con un hub sul computer e si ha il vantaggio di mantenere il tutto più lineare e consistente.
Guardandolo di lato si capisce immediatamente che si tratta di un monitor di fascia alta dato lo spessore e l'ampia ventilazione, ottenuta con un profilo interamente traforato. Questo consente di mantenere elevata la qualità del pannello nel tempo anche quando si utilizza quotidianamente, riducendo il deterioramento dovuto all'eccesso di calore. Inoltre l'alimentatore è integrato, cosa decisamente comoda in quanto sarà sufficiente un semplice cavo per utilizzarlo.
Lo stand si alza e si abbassa grazie ad un efficace sistema a pistone che consente di trovare facilmente la posizione di lavoro ideale. Inoltre si può inclinare lateralmente e ruotare di 90° in modalità pivot. Pur avendo una base robusta il peso dello schermo si fa sentire e sulle scrivanie leggere si può notare un po' di ondeggiamento indotto dalle vibrazioni del piano di lavoro, ma è comunque contenuto rispetto ai monitor economici. La gestione dei cavi è semplice ma molto efficace, in quanto questi vengono convogliati nella zona centrale dal coperchio posteriore e poi girano sul retro dove si trova un anello che li contiene. Allineandoli con un minimo di cura non se ne vedrà neanche uno frontalmente, eccezion fatta per quello che si collega all'Hotkey Puck G2.
Il monitor dispone di tutti i pulsanti operativi sul retro, nella zona destra, con un piccolo joystick molto utile per navigare nei menu. Questi sono abbastanza semplici e direi canonici per BenQ, piuttosto ricchi di funzionalità evolute. Grazie ai quattro ingressi video possiamo lavorare in PiP oppure affiancando due sorgenti e addirittura anche con quattro contemporaneamente mostrate a scacchiera, ognuna delle quali avrà a disposizione una superficie di 13,5" di diagonale in FullHD.
Altra cosa davvero utile è la possibilità di utilizzare lo stesso set di mouse e tastiera su due diverse sorgenti. Ad esempio io ho collegato un PC sulla HDMI ed il MacBook Pro sulla Thunderbolt 3, mettendo il ricevitore Logitech Unifying dietro il monitor. Dal menu KVM si possono scegliere le due sorgenti correlate alla funzione così quando si passa dall'una all'altra il monitor sa che deve indirizzare lì il suo hub. Ovviamente non sarà il caso di utilizzare queste porte per dischi o altre periferiche dato il continuo attacca e stacca, ma sono perfette per mouse e tastiera, anche se io ne ho occupata una sola visto che il dongle Unifying li gestisce entrambi.
Sia su Mac che su Windows consiglio di installare subito l'app BenQ Pilot, perché cambia completamente l'esperienza di visione ed uso. Oltre ad offrire tutte le principali funzioni di controllo in punta di clic, evitandoci di entrare nel menu OSD, dispone della comodissima ICC Sync. Questa è in sostanza un ponte tra il computer e lo schermo, che va ad installare ed attivare i profili icc adeguati allo spazio colore selezionato. Sono rimasto davvero stupito di come cambia la qualità di riproduzione attivando il DCI-P3 su macOS, poiché ci porta ad avere quel contrasto tipico dei monitor Apple arrivando davvero vicino alla resa cromatica a cui sono abituato sull'iMac Pro e sul MacBook Pro, con un nero bello profondo e colori della giusta vividezza.
Parte del BenQ AQCOLOR è il fatto che ogni schermo arrivi con un report della calibrazione di fabbrica. Non ricordo di aver mai avuto uno schermo di terze parti capace di raggiungere questo tipo di allineamento con i colori dei Mac con pochissime correzioni manuali. Basterà attivare la modalità P3 per avere una resa già molto soddisfacente, al punto che in pochi sentiranno la necessità di andare oltre. Pur essendo già molto soddisfatto ho voluto fare dei test hardware con la sonda e riporto qui i risultati di quella Spyder5 che genera un report sintetico non super preciso ma comunque chiaro. Se si lavora con il P3 si perde chiaramente la copertura completa AdobeRGB, che scende più meno all'89% (difatti gli stessi valori si ottengono sui pannelli dei computer Apple). Ma per chi produce contenuti destinati ai dispositivi mobile, TV o computer, che siano foto, video o illustrazioni, lo spazio colore P3 è al momento il più interessante, perché inizia ad essere abbastanza supportato ed espande quello sRGB senza introdurre variazioni di rilievo.
Se invece si vuole sfruttare l'AdobeRGB si deve prima attivare la specifica modalità dal menu e in questo modo si arriva ad averne il 97% secondo la mia sonda (che comunque rimane un po' approssimativa). Devo dire però che nutro qualche riserva sull'utilizzo esclusivo di AdobeRGB a meno che non si lavorino fotografie destinate alla stampa fine art, alla conservazione storica di opere d'arte e simili. È una mia considerazione personale, non dico che sia giusto o sbagliato, vi voglio solo far riflettere sul fatto che se sviluppate una fotografia con quel profilo su un monitor calibrato che lo supporta, nel momento in cui la pubblicherete sul web quasi nessuno la vedrà come voi. E spesso neanche voi, dal momento che non tutti i browser web reagiscono adeguatamente ai profili colore incorporati nelle immagini. E se stampate presso servizi online la situazione non migliora, poiché il 90% di questi (e sono ottimista sul 10%) convertono tutto in sRGB, per giunta con profili standard. Per cui ancora una volta otterrete un risultato differente rispetto a quello previsto.
Vi consiglio dunque di riflettere con attenzione su questa scelta e se optate per lavorare in AdobeRGB assicuratevi di fare la conversione in sRGB voi stessi prima di pubblicare le immagini online o mandarle in stampa, almeno così potrete avere il pieno controllo sul risultato. Diverso è il discorso se avete uno stampatore locale di fiducia poiché in quel caso potete presenziare e/o allinearvi con i profili di stampa. Ed è diverso ancora il caso della stampa tipografica, poiché quella avviene solitamente in CMYK e non in RGB, con RIP e profili colore ancora una volta differenti.
Personalmente ho provato sia la modalità AdobeRGB che P3 (pure le altre, ovviamente) ma alla fine ho optato per quella personalizzabile Utente. Sempre dall'app Pilot, quindi senza accedere al menu OSD, ho modificato poi la luminosità all'80% (che è simile al 100% del MacBook Pro 15"), ridotto un po' la nitidezza (4 o 3 a seconda dei gusti) e infine sono intervenuto togliendo un po' di saturazione ai rossi e spostando leggermente la tinta del blu verso il verde. Ho messo diversi sfondi con colori molto accesi sullo schermo interno del Mac e su quello esterno, effettuando qualche altra leggerissima variazione su giallo e magenta, arrivando ad un grado di allineamento che mi sembra davvero ottimo, soprattutto in termini di contrasto e di neri, cosa che non è affatto facile comparando uno schermo lucido ed uno opaco.
Il pannello presenta una copertura opaca che svolge ottimamente il compito di ridurre i riflessi e non sottrae qualità e contrasto all'immagine. Con visione laterale la tenuta dei colori è davvero molto buona, mentre la luminosità scende mano a mano che ci si allontana dal centro, pur rimanendo del tutto apprezzabile nel range dei 120°. La compatibilità con HDR10 non offre la stessa resa che si può avere su un TV data la minore luminosità (ha 350 nits mentre lo standard ne richiederebbe 1000), ma i veri plus di questo monitor si ritrovano nei colori e nella stabilità dell'immagine, cose che offrono un elevato comfort visivo per non affaticare la vista.
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Conclusione
BenQ PD2720U è un monitor che non ho dubbi nel valutare eccellente. Si basa su un pannello di qualità molto elevata, ha un'ottima resa cromatica, è costruito davvero bene e con un piedistallo ergonomicamente riuscito, ha un ricco set di connessioni ed una bella linea, il tutto condito da un'elettronica affidabile, funzionalità utili ed un software validissimo. Certo il prezzo sfiora quasi i 1000€, dunque inizia ad essere davvero importante, avvicinandosi a quello di alcuni medio-gamma di EIZO, ma il PD2720U ha più frecce al proprio arco sia in termini di connessioni che di design. In una parola direi che è molto più versatile e anche se non sarebbe certo la prima scelta per il gaming o per la fruizione di contenuti multimediali, se la cava dignitosamente pure in questi ambiti. In base alla mia personale esperienza, si tratta di un monitor professionale completo e forse anche un po' insolito, perché si spinge decisamente più in là di quello che ci si aspetterebbe da un prodotto definito "per designer" e riesce a raggiungere una qualità più che sufficiente anche nei settori a me più cari della fotografia e del video. Non mi stupisce che non abbia delle casse interne più potenti o che manchi un hub di porte laterali, perché sono scelte assolutamente giustificate dalla sua natura, però mi dispiace che non ci sia la palpebra che troviamo nei modelli superiori, neanche a volerla acquistare separatamente.
Considerando le sue qualità mi avrebbe fatto piacere completare con questa l'ottima esperienza di visione offerta. Infine una nota doverosa per gli utenti Apple, sempre alla ricerca di monitor di elevata qualità da affiancare ai propri Mac e mai davvero soddisfatti dopo l'uscita di scena del vecchio Thunderbolt Display. Non è facile trovare una certa continuità con i profili colore degli schermi usati nei Mac ma questo BenQ ci riesce molto meglio di tutti quelli che ho provato finora e, soprattutto, senza dover fare nulla: basta installare l'app e attivare l'ICC Sync. Pur non avendo lo schermo lucido riesce ad allinearsi piuttosto bene a quella resa visiva e costa meno del solo stand del nuovo Apple Pro Display XDR 32". Non voglio dire che siano prodotti completamente comparabili, ma se si guarda da questa prospettiva i suoi circa 900€ sembrano decisamente più moderati. A questo punto mi piacerebbe provare anche i modelli specifici per foto e video per capire cosa davvero possano offrire in più di questo ottimo DesignVue.
PRO
Design elegante e pulito, bordi sottili
Ergonomia ottima, stand e base in metallo
Buona gestione dei cavi
Pannello IPS 100% sRGB, P3, Adobe RGB
Modalità colore specifiche per Video, CAD, Animazione, Camera oscura
Comodo controller Hotkey Puck G2
Eccellente app Display Pilot con ICC Sync
Calibrazione di fabbrica abbastanza valida e già quasi perfetta abbinata ad un Mac
Angoli di visuale molto ampi con buona tenuta di luminosità e colore
4 Ingressi video di alta qualità
Connessione Thunderbolt 3 con PD da a 65W
Uscita Thunderbolt 3 in cascata
KVM sposta l'upstream dell'hub USB in base alla sorgente attiva
Funzionalità molto evolute di PiP e PbP fino a 4x con molte opzioni
Possibilità di selezionare un metodo colore diverso in base all'app attiva
Alimentatore interno
Possibilità d'uso in verticale (con rilevamento automatico)
Colori vividi e ottimo contrasto per un IPS
Supporta HDR10
Ha due piccoli speaker integrati (di servizio, ma utili)
CONTRO
Qualche scricchiolio delle plastiche mentre si orienta
Uniformità di luminanza solo soddisfacente
Le connessioni sono tutte posteriori ed un po' scomodo arrivarci in seguito
DA CONSIDERARE
Prezzo parecchio superiore rispetto al PD2700U
L'articolo Recensione BenQ PD2720U: il monitor perfetto per i creativi a 360° proviene da SaggiaMente.
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from Recensione BenQ PD2720U: il monitor perfetto per i creativi a 360°
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BenQ PD3200U
As the graphics cards in our PCs get ever more powerful, having a 4K (3840 × 2160 pixels) resolution monitor is increasingly viable for many people, and the BenQ PD3200U is an excellent example of a stylish and desirable UHD screen that can handle both business and pleasure.
At such a high resolution, you really need a large screen to avoid having to squint at tiny text and minuscule icons, and with a 32-inch diagonal screen size, the BenQ PD3200U certainly provides that while avoiding being obnoxiously large – remember, this is a monitor for your desk, not a TV for your living room.
BenQ is a trusted brand when it comes to monitors, and we’ve had plenty of nice things to say about its other displays, such as the BenQ EW2770QZ and BenQ EW3270ZL, so we’re expecting big things from this big monitor. Will it live up to our expectations? Let’s begin…
Price and availability
A 4K monitor of this size is never going to be a budget proposition; however at £800 (around $1,000, AU$1,300), the BenQ PD3200U is actually pretty reasonably priced.
It means that having a large 4K monitor isn't going to necessarily break the bank. However, there are 4K monitors out there that are cheaper. The Acer XB281HK, for example, is a 28-inch UHD monitor with G-Sync and a 1ms response rate, and can be had for £600 (around $800, AU$1,000).
The Philips 328P6VJEB is another 4K monitor that's the same size as the BenQ PD3200U, but can be had for around £530 ($700, AU$900). It doesn't feature some of the BenQ PD3200U's professional-orientated features (about which we'll go into more detail later on), but if those don't appeal it's a good alternative for a more affordable price.
Design and features
Design-wise the BenQ PD3200U looks simple yet elegant. It’s clear this is a monitor made with work and productivity in mind, and there are none of the garish design flourishes you'll find on some gaming displays. BenQ describes it as a ‘simple, functional design for increased efficiency’, which we’d broadly agree with.
That statement lacks the hyperbole many companies use to describe their high-end products, but that doesn’t mean you shouldn’t be excited about the BenQ PD3200U.
At 32 inches this is a large monitor, but thanks to the thin bezels that surround it, its actual footprint isn’t that big, so it doesn’t feel like it's taking up an inordinate amount of space on your desk. The adjustable stand can be put together and attached to the screen without the need for any tools, which makes set-up nice and easy, yet it still feels sturdy. A carry handle at the top of the neck makes the BenQ PD3200U easily portable as well (although its size means you won’t be wanting to lug it over long distances).
The monitor also handily comes with a KVM (Keyboard Video Mouse) switch, which lets you plug in a second PC and switch between the two while using a single monitor, keyboard and mouse. It’s a great productivity tool to have, and it means that if you use multiple machines you can potentially clear up your desk by using the BenQ PD3200U and getting rid of any secondary monitors, keyboards or mice.
On the right-hand side of the monitor are two HDMI 2.0 ports, a DisplayPort 1.2, mini DisplayPort, SD card slot, two USB 3.0 ports and a 3.5mm audio port. With HDMI 2.0 you can now use HDMI to display 4K visual at 60Hz, which means you can also plug a PS4 Pro or Xbox One X into the monitor and use it as a display for those.
Going back to the neck, it’s fully adjustable, allowing you to tilt and swivel the screen as well as adjust the height. The screen can also be rotated 90 degrees into portrait mode, which again gives you more flexibility.
The thin neck is set quite far back into the base, which means the screen itself is also pushed back, giving you more space if you have a cramped desk.
As far as features go, the BenQ PD3200U’s main selling point is its 4K UHD resolution (3840 x 2160), which provides excellent image quality. When working, you have a large amount of desktop real estate, enabling you to have numerous windows and programs open at once.
The 32-inch screen size (which amounts to a 708.4mm x 398.5mm display area), means that, despite the high resolution, text, icons and other visual elements aren’t too small, with the PPI (pixels per inch) count coming in at a comfortable (yet still great-looking) 137.68.
The panel type is IPS, with a native contrast of 1000:1. This ensures viewing angles are very good, which is essential for a screen of this size, as when sitting in front of it at a desk it really does take up almost all of your peripheral vision.
With BenQ is pitching this as a monitor for professionals, color accuracy at any angle is important, and the 100% sRGB color gamut adheres to industry standards. It also boasts Rec. 709, which is a standard for video production.
The BenQ PD3200U is part of BenQ’s Designer Monitor range, which means it has been individually factory-calibrated before being shipped. It also comes with a range of modes for professionals, such as CAD/CAM mode, which ups the contrast for lines and shapes in technical illustrations when using CAD programs.
The BenQ PD3200U also includes Low Blue Light and Flicker-free technology, which make using the monitor at night more comfortable.
Animation Mode boosts the brightness of dark areas without overexposing light areas of an image, while Darkroom Mode, which enables you to work comfortably in dark environments. An included round switch connects to the monitor and allows you to quickly switch between presets and options, and this can be easily customized.
Both the straightforward design and the breadth of features makes the BenQ PD3200U an excellent monitor for productivity, while a good selection of ports allow it to perform as a great entertainment screen as well.
Performance
In use, the BenQ PD3200U performed very impressively. Windows 10 scales brilliantly at 4K, and even at that high resolution, menus, text and icons are easily readable, mainly because of the large screen size. We’ve found that 4K monitors with screen sizes below 27 inches can be difficult to use, unless you up the scaling, which negates some of the advantages of using a 4K screen.
We were able to work comfortably on the BenQ PD3200U with a large number of programs and windows open, including web browsers (full of tabs, naturally), which were able to show almost entire web pages without the need for scrolling, along with a word processor, image editor and more. The resolution of UHD is equivalent to four 1080p screens, and it really does feel like you have a huge amount of space when using the BenQ PD3200U – without the fuss and extra space you'd require if using four separate monitors.
Images and video files also looked excellent on the BenQ PD3200U. This is where the factory calibration really comes into its own, as we’ve often had monitors in for review on which we’ve had to fiddle around with some of the settings to get the optimum image quality. That wasn't necessary with the BenQ PD3200U, as it looked fantastic straight out of the box.
The various modes bring some enhancements, although ones such as CAD/CAM mode will only be of use to a small market of professionals. If you’re buying this as a business monitor for your work you'll be pretty impressed with its performance, especially considering its price.
But what about performance for non-professional applications? The BenQ PD3200U supports HDR, which along with the HDMI 2.0 support makes this a viable screen for 4K games consoles and UHD. We also hooked it up to a gaming rig with a mighty Nvidia GTX 1080 Ti graphics card, which does a pretty decent job of pushing games at 4K resolution, and they really did look superb.
Although the 60Hz refresh rate won’t impress any gamers used to higher refresh rates and G-Sync or FreeSync technology, if you’re playing modern games at 4K, 60Hz is pretty much all you need. However, the 4ms response time will be too much for people who need almost instant reflexes in online games; a gaming monitor with a 1ms response time will be required for those situations.
So, if you’re looking for an excellent high-resolution monitor with accurate color reproduction, which can also do a good job of displaying films and games in your downtime, the BenQ PD3200U is a great choice.
Final verdict
Monitors like the BenQ PD3200U give us hope for a 4K future. It performs brilliantly, and the large screen size really gives you an insight into how a large 4K monitor can improve your productivity.
Going back to a 1440p screen after experiencing 4K with the BenQ PD3200U has been painful, with our still-pretty-high-resolution monitor feeling cramped and claustrophobic by comparison.
The BenQ PD3200U also does a decent job of showing off media and games in 4K, so don’t dismiss it because of its professional-focused design and features.
Looking for the best business monitors? Here's out list of the top displays for work
BenQ PD3200U
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BenQ SW271 4K UHD: made for photographers
Engineered for Adobe RGB color management accuracy and high dynamic range visualization, the BenQ SW271 also offers 100% Rec.709/ sRGB, 93% DCI-P3 and supports HDR content. Photographers should check it, but it may also interest anyone dealing with sensitive color editing.
The SW271 builds upon the success of its award-winning predecessor, the 27″ SW2700PT QHD display, and sets, claims BenQ, “a new benchmark for wide gamut monitors taking image quality to the next level with the addition of HDR capabilities.”
Engineered for Adobe RGB color management accuracy and high dynamic range visualization, the SW271 ensures extraordinary clarity of fine details and textures for an optimal viewing and visual-intensive work experience. BenQ states that “outdoor and nature photography will never look more true-to-life thanks to the greater range of color reproduction for shades of blue and green, and HDR capability that allows the image to appear closer to what people see in the natural world.”
Complemented by 10-bit color depth, creative professionals can, adds BenQ, “enjoy the smoothest color gradations with more than one billion colors. A USB-C port quickly transmits video and data, including 4K content, with only one convenient cable and performs hardware calibration with ease.”
“We are proud to present SW271, which joins our full line of professional monitors purpose-engineered for photographers,” said Conway Lee, President of BenQ Corporation when the monitor was first announced. “SW271 brings photo enthusiasts professional-grade performance, specialized tools, and advanced calibration for color-critical applications.”
To display each color across its broad color gamut with perfect accuracy, SW271 utilizes an advanced 14-bit 3D LUT to achieve Delta E values of two or better. Technicolor Color Certified to meet strict color accuracy standards used in Hollywood and entertainment media, SW271’s 10-bit 27″ IPS panel delivers authentic colors as envisioned by content creators. Producing intense photographic realism and color depth by expanding the dynamic range between true darkness and high brightness, SW271 clearly displays high-resolution images from sophisticated DSLRs and other HDR source devices.
“The progression of visual tools and applications in this digital era calls for display technologies to advance at full capacity to meet the rising demand for larger screens, and 4K resolutions to fill them,” said Steve Yang, senior director at BenQ America Corp. “BenQ is committed to ensuring that the finest detail is precise, so designers are never caught off-guard with their finished piece. At Siggraph, attendees will see our latest color-accurate displays, including our new PD2500Q, which meets the strictest color space standards, and the SW271, which offers photographers convenience and clarity for exacting details.”
The two monitors are showcased alongside BenQ’s lineup of displays created for graphic design, photography, CAD/CAM, animation and video post-production professionals. One of the monitors on show is the BenQ PD2710QC 100% sRGB and Rec. 709 monitor, the world’s first design monitor to include a USB-C Docking Station for MacBook and PC users, allowing designers to charge devices, transfer data, transmit audio and video and connect to the internet, all through the convenience of a single cable. Simultaneously delivering up to 61 watts of power to a laptop or mobile device, the 27″ (2560×1440) IPS LED display’s single 5-Gbps Super Speed USB-C connection powers its integrated hub and features multiple audio, video, network and USB ports, in addition to uncompressed crystal-clear 2K QHD video quality.
For graphic design creatives, the Technicolor Color-Certified 32″ 4K UHD BenQ PD3200U monitor with workflow-efficient features will be on display. This creative canvas features 10-bit color depth color, 100% sRGB and Rec. 709, giving designers a wide, one-billion-color-accurate palette to meet their artistic requirements. The panel expands the working space and offers a wider viewing angle (178 degrees in both horizontal and vertical planes) with crystal-clear clarity at all angles. Three premium display modes are tailor-made for designers to easily configure settings to best fit their preferences, including a Dark Room Mode for dimmed environments, a CAD/CAM Mode for superior image contrast and an Animation Mode, providing 10 levels of display brightness to enhance details in dark shadows.
For photography professionals, BenQ will also showcase its 32″ SW320 4K UHD HDR monitor, along with the award-winning 27″ SW2700PT QHD display, — TiPA’s Best Photo Monitor of 2016. Both the SW320 and SW2700PT offer 99% Adobe RGB, 100% sRGB and Rec. 709 spaces to deliver the most accurate color reproduction with the aid of easy-to-use tools for hardware calibration. The SW Series photography monitors offer unparalleled technology and have been built to reproduce images with the same precise detail in which they are captured, delivering true-to-life image quality.
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The Best Screen for Design, Photography and Art: how to choose and what to look for
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Within this manual that is skilled, we clarify just how to decide to the very best check for VFX, photography cartoon and style. We educate you on all you need to understand to obtain the ideal check to your requirements.
Muchas we’re today all residing our lifestyles on pills and telephones, for innovative work that is accurate you actually need a check in your table. Movie publishers and developers, performers, photographers, animators likewise invest extended hours before a pc show that is large.
However it can’t you need to be any check that is outdated. Anybody dealing with high resolution, color-crucial symbolism and movie – whether that’s for electronic, UX and graphic-design; personalisation and marketing; photography; 3D artwork and cartoon, digital artwork and example; or movie post production and visualeffects – requires a skilled show.
Simply do a web-based look for ‘pro and you’ll rapidly be overrun with conditions like AMVA or IPS, sRGB. We’ve created this manual, with aid from check maker BenQ therefore to guide you effectively through the planet of skilled sections and shows.
Table-friendly shows
Displays nowadays are based on panel TFT engineering that was flat, and certainly will possibly be LED or LCD based. You will find further engineering choices within these subcategories, such as for instance IPS, which creates LCD sections which show constant, correct color from all viewing perspectives, and AMVA, which creates sections that provide an additional-high-contrast rate, and less color washout than earlier systems.
Cell dimensions are simple enough to comprehend. Something between A – 24-inch to some 27-inch check is very good for style, and 32-inch is better still, however, you may be assured that using their trim bezels and form-factor, scenery element and lower-energy needs, today’s skilled shows won’t master a pc or even the energy bill.
A 32- widescreen check could possibly offer creatives dealing with movie and VFX a true aspect ratio, for compositing or editing. UX visual will take advantage of having the ability to evaluate site or task iterations alongside. On some screens, like the BL3201PT Custom Check, the Twin Aspect Ratio function that is initial requires this more, in a position to separate the 32-inch widescreen into two – displays with 4: 3 areas.
Bit-depth of sections can also be worth understanding. A-10-touch panel can make several million colors- 64 occasions colour’s quantity on an 8-touch cell. This type of cell may assure silky-smooth color gradation inside your style function.
Display technology that is additional includes – which it delivers using its screens that are AMVA+. This decreases the presence of color washout, or color change, providing constant color uniformity and accurate color description from left below and above. Additional improvements, for example Flicker-Free Reduced Blue-Light and, are to decreasing eye-fatigue dedicated.
Fresh promises
Quality is type in any check choice, but it’s another chance for phrase-centered distress. Like a design skilled, you’re apt to be taking a look at a screen with atleast 1,920 x 1,080 (Full-HD) local quality, or better yet a Quad-HD (QHD) display, that will be four-times HD resolution at 2,560×1,440 pixels.
Shifting to Full-HD or QHD from the regular pc check does mean pixel-density – that is higher more pixels-per for much-improved depth, and much more available operating conditions. WQHD screens mix QHD with elements, for display property that is sustained.
For truly high end style applications and you’re buying check that’s perhaps 4K, future-proof.
4K UHD quality (3840×2160) has become a well known option for movie experts, provided the development in UHD information being designed for loading Television stations. your workflow will be truly enhanced by operating in a local quality on 4K information on the display having a aspect ratio. Even when you’re more centered on still pictures, this type of jump in quality may be worth it for actually greater pixel-density during evaluation and picture-editing.
Color issues
Color administration is another crucial element that is determining, and workflow includes a component to perform for the reason that choice. Color range, the number of lighting and colors they are able to show rates screens, while color areas are regular users that use all of the various products within the style string. The standard show standard for graphic-design photography is sRGB, but additional color areas for photographers and developers, for example RGB, can chart a broader selection of colors. For color-trustworthy photo editing, there be completely assisting such colour areas, such as for instance SW2700PT, ought to a check about the grocery list.
You’ll be buying check that’s made to help the Rec if you’re dealing with broadcast tv. 709 color area. This certainly will make sure that every color inside your task is consistently displayed with optimum precision. if you like to begin editing for HDR nevertheless, you’ll have to locate a show that facilitates Rec, and is the industry-standard for HDTV. The following standard for broad color range products, 2020.
Comparison percentages, the percentage of the luminance of the best color (white) to that particular of the darkest color (dark) the show is with the capacity of creating, is another color problem; it decides how you may differentiate between colors, so the greater the percentage the greater.
Some screens, for example these in BenQ’s Color Administration Check variety mentioned previously, additionally have a display cover. You will find audio good reasons for covering although in the beginning this might appear to be a method item. Your capability cans often influence to understand color about the check show. The Sequence features where it’s difficult to manage normal lighting a removable covering cover created especially for glare decrease in surroundings. Therefore in case your function is color crucial it’s worth ensuring nothing upsets the total amount.
The very best check for style and artwork – and just how to select it
Therefore which check may be the one for the specific string of imagination that is electronic First you have to construct a fast record centered on your personal workflow.
Creatives dealing with top quality style for printing have them to worry as it pertains to result, within the type of CMYK. The PG2401PT (below), the very first item in BenQ Pro-Graphics Sequence, facilitates 100% of the color room for publishing, in addition to 99% of Adobe RGB. Additionally, it includes a 14-touch 3D Lookup Desk (LUT) which enhances color and greyscale copy with one of these color areas. BenQ PG sequence screens are Publishing-Business Color Licensed (G7/Fogra) based on worldwide ISO requirements.
We’ve mentioned previously the SW2700PT (below), that will be BenQ’s devoted 27-inch-wide QHD show for photographers. It functions a pixel-density of 109ppi along with IPS engineering at its indigenous quality that is 2560×1440. It includes a 14, and provides 99% protection of RGB, in addition to sRGB – . Distinctive functions like a one click style with which survey color pictures in dark-and- before incorporating white results, and a cover that is covering and the bundle add together.
A net/UX custom won’t usually require Adobe RGB, such as the BL2711U does therefore in case your check supports sRGB, that’s all require. Movie writers focusing on HD transmission also needs to look because it completely supports the Rec at choosing this 2K design. 709 color area. Are you apt to be showing focus on display to some quantity of customers? Then you definitely require the wide-viewing position the IPS engineering of the check will give you if yes.
The extensive 178° viewing position of the BenQ BL3200PT Custom Check is likewise well suited for on screen researching with numerous people within the space, with its 32-inch 2K QHD 10-touch IPS show, is a superb workhorse to get a wide selection of designers. It’s devoted settings for CAD CAMERA and cartoon that improve facets of items and the versions you’re focusing on for more detail. While for movie groups, it’s the support it provides 100% protection of the color room. 709.
If you like togo larger and broader, select a 4K BenQ check, like the BL3201PT (below) or even the PD3200U, whilst the greater local quality makes it more straightforward to work-in numerous editing windows or on numerous programs previously. The Custom Check that is latter offers Darkroom Style, which produces the perfect environment for work-in deeper article-running surroundings; it changes distinction and the lighting of pictures, providing sharpness and quality .
For that supreme in post-production, think about the PV3200PT (below). This check functions 32-inch Rec and 4K IPS engineering. 709 color room for video and picture editing. It’s Technicolor Colour licensed and includes a 14-tad 3d LUT, guaranteeing you’ll being dealing with the absolute most correct colors feasible, while an on site confirmation procedure ensures the efficiency of the check when it comes to lighting uniformity, Delta E and Gamma shapes.
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Recensione: BenQ PD3200U 32" 4K, sweet spot tra qualità e prezzo
Poco tempo fa mi è capitato di rivedere il mio NEC MultiSync 22", monitor che ha sostituto il precedente LaCie Electron 19blue in studio e che è stato l'ultimo CRT che io abbia usato. Ne conservo un ottimo ricordo, seppure fosse un vero bestione in termini di dimensioni e peso, ma è la diagonale che mi ha stupito. Ho davvero impaginato libri, depliant e locandine su schermi così piccoli? La corsa all'aumento della diagonale oggi la viviamo meno sui computer e più sugli smartphone, dove però cresce insieme agli svantaggi per la mobilità. Per i monitor, invece, l'aumento dei pollici non comporta alcun problema, se non quello del prezzo d'acquisto più elevato. Apple si è fermata ai 27" con gli iMac ed anche per i propri display, oggi dismessi in favore del 5K di LG. Io credo che ormai la dimensione ottimale non sia più questa per un uso avanzato o professionale e non è un caso che in tali ambiti si vedano sempre di più i 32". Sembrano tanti, è vero, ma da quando ho fatto questo passo mi sono accorto che è davvero impossibile tornare indietro. BenQ ha da poco presentato la sua nuova linea di monitor e tra questi ho trovato molto interessante il PD3200U, che ho potuto provare grazie alla gentile collaborazione del noto sito Graphiland.it. Si tratta di uno schermo 4K da 32" che l'azienda inquadra come "per designer", posizionandolo un gradino al di sotto di quello "per fotografi". Le differenze riguardano il gamut e la gestione del colore ma offre già delle specifiche più che adeguate per la maggior parte degli impieghi in ambito creativo.
Il monitor è principalmente realizzato con plastica dura, ad eccezione delle aree di snodo ed i rinforzi strutturali in metallo. La costruzione è davvero molto solida e il design rispecchia perfettamente la sua vocazione professionale. Sia la cornice dello schermo che il piede sono di un bel grigio scuro, elegante ed adatto ad ogni ambiente di lavoro. Non manca qualche guizzo di originalità, come il cerchio passacavi bordato di azzurro o il caratteristico controller staccabile, ma ogni dettaglio è indirizzato più sull'essere che l'apparire.
Un esempio concreto è quello della cornice della schermo, che è piuttosto contenuta ma comunque più spessa rispetto quella dei monitor consumer attuali. Nel settore più commerciale, infatti, va di moda il termine borderless per identificare una cornice davvero ridotta al minimo. Si tratta di una caratteristica visivamente accattivante in uno smartphone, perché ci dà l’impressione di avere le immagini nel palmo della mano, ed anche utile nei portatili, al fine di ridurre le dimensioni in pianta, ma che ha molto meno senso sul computer e per impieghi in cui l'immagine sia elemento rilevante, poiché i bordi sono utili per creare un distacco tra il contenuto e lo sfondo. È lo stesso effetto che si può apprezzare con i quadri, dove l'inserimento in una bella cornice non fa altro che valorizzarli. Non è un caso, tra l'altro, che gli iMac diventino sempre più sottili ma abbiano comunque un importante bordo nero che fa sembrare i display più grandi di quanto non siano realmente e consente di apprezzare meglio le immagini.
Continuando a parlare della struttura va certamente menzionata la sua ottima ergonomia, resa ancor più efficiente delle ottime possibilità di posizionamento dello schermo. Grazie all'alto braccio vi è ampia libertà di disposizione in altezza, con una cerniera che garantisce anche una buona inclinazione verticale, mentre l'aggancio sulla base permette l'orientamento in orizzontale.
Il retro del monitor presenta un supporto VESA da 100mm, ideale per l'installazione a parete o su una staffa orientabile. Infine è anche possibile disporlo in verticale, soluzione apprezzata da molti scrittori, programmatori, illustratori e fotografi di moda. Nell'angolo in basso a destra si trova il pulsante fisico di accensione e spegnimento, alla cui sinistra vi sono cinque tasti a sfioramento (con LED bianchi che si attivano al primo tocco) per l'accesso al menu OSD.
In dotazione vi è anche un controller staccabile, definito Hotkey Puck, che si collega ad una porta dedicata sul retro. Questo offre tre preset a cui si possono assegnare le funzionalità usate più di frequente oltre ad un pad direzionale per muoversi agevolmente nei menu.
La sua implementazione è abbastanza buona e il cavo è lungo per poterlo disporre sia nel suo vano alla base del monitor che più vicino all'utilizzatore (anche per chi optasse per l'attacco a parete). Tuttavia il cavo è un po’ fastidioso perché proprio quando si ripone il controller nella sua "vaschetta" tende a farlo rigirare ed è anche difficile da nascondere. Credo si potessero trovare soluzioni migliori, soprattutto perché non è un dispositivo alla sua prima implementazione e mi sarei atteso un miglioramento in tal senso. Mi chiedo perché non abbiano optato per il wireless che avrebbe offerto molta più comodità e pulizia (al netto della necessità di ricarica della batteria interna).
Le connessioni disponibili sono molteplici e variegate, sia nella tipologia che nella disposizione. Gli ingressi video sono quattro e tutti disposti sulla destra, in un’area leggermente arretrata per poter nascondere bene i cavi. Dall’alto troviamo due HDMI 2.0, una DisplayPort ed una Mini DisplayPort 1.2. In dotazione vi sono due cavi, uno solo HDMI ed uno che ha da un lato la DisplayPort nativa e dell’altro la Mini. In ottica di economia l’idea è giusta, perché avendo entrambe sul monitor si sceglie il verso a seconda della sorgente (e così BenQ ha risparmiato un cavo). Visto che c’è anche l’HDMI si risolveranno di sicuro le principali esigenze di connettività ma potrà capitare di dover acquistare un ulteriore cavo nel caso in cui si vogliano sfruttare tutti gli input del monitor con altrettanti dispositivi. Poco male, comunque.
Nell’area posteriore si trovano l’ingresso per l’alimentazione, il pulsante di accensione ed il blocco Kensington a destra del piedistallo (guardandolo da dietro), mentre sulla sinistra ci sono: la presa per l’Hotkey Puck, due porte USB 3.0 in entrata e due in uscita più l’ingresso audio. Quest’ultimo è motivato dalla presenza di speaker interni (2x5W) che però vanno considerati “di servizio” e non per intrattenimento. Vanno bene per le notifiche del sistema ma non sono adatti all’ascolto di musica o film.
Mi soffermerei un attimo sulla presenza della doppia porta USB 3.0 in ingresso, cosa non di certo usuale. Il BenQ PD3200U offre la possibilità di visualizzare l’output di due ingressi contemporaneamente (in modalità PIP o PBP), entrambi i quali possono essere usati come upstream per l’hub. In pratica possiamo collegare mouse e tastiera sulle due porte in uscita e con la funzionalità Switch KVM potremo spostarli sull’una o sull’altra postazione con la semplice pressione di un tasto (assegnabile anche sull’Hotkey Puck). Non è la cosa più comoda del mondo per lavorare su due computer in parallelo ma per passaggi occasionali è ottimo e consente di ridurre il numero di cavi e/o di dispositivi di input sulla scrivania.
L’ultimo set di connessioni è localizzato sul bordo destro della cornice. Qui troviamo un lettore di schede SD, altre due USB 3.0 ed un ingresso audio da 3,5mm. Come anticipato, la quantità di porte è davvero abbondante, ma queste ultime vanno considerate per un uso una tantum. Sono pensate per collegare un dispositivo di passaggio, come può essere una pendrive o una scheda di memoria, per cui sono facilissime da raggiungere ma hanno lo svantaggio di far vedere completamente i cavi, essendo proprio sull’esterno della cornice.
Manca all’appello la USB-C, non tanto per le periferiche in cascata quanto per l’ingresso del computer. Alcuni nuovi potatili (per la verità molto pochi) adoperano già questo standard o il più avanzato Thunderbolt 3 come sistema universale per gestire l’uscita video, la ricarica e un hub di altre connessioni “inferiori”. Nel mercato consumer si iniziano a vedere dei monitor che sfruttano tale paradigma e, seppur con qualche limitazione e difetto di gioventù, risultano effettivamente comodi per trasformare un laptop in un desktop con un unico cavo. Il BenQ PD3200U ha però una destinazione d’uso più specifica e, seppure sia un’ottima scelta a tutto tondo, punta prettamente ad un mercato di professionisti ed alle loro scrivanie di lavoro. Non che non si possa usare con un portatile (alla fine con HDMI e DisplayPort si collega tutto), ma l’impianto basato su USB-C avrebbe limitato drasticamente le applicazioni concrete nell’attuale panorama.
Definiti tutti gli aspetti principali di contorno concentriamoci sull’elemento principale: lo schermo. Il pannello da 32” con risoluzione 4K (più precisamente il classico UHD) è un IPS con una copertura del 100% dello spazio colore sRGB e di quello Rec. 709. Le versioni dei monitor BenQ di fascia più alta ed indirizzate ai fotografi offrono in più la riproduzione completa dell’Adobe RGB e possiedono delle ulteriori finezze nella gestione del colore. Dai test che ho eseguito emerge che il PD3200U fa quel che promette e copre anche un discreto 79% di Adobe RGB.
I preset disponibili sono diversi ed includono i due dedicati ad sRGB e Rec 709 più una serie destinata ad usi specifici, come CAD/CAM, Animazione, Camera Oscura, ecc… La taratura di fabbrica è discreta ma nell’OSD è anche disponibile una configurazione “Utente” con molte più possibilità di intervento su luminosità, contrasto, colore, tinta, nitidezza, saturazione e via discorrendo. Non mi è piaciuta però la scelta di dividere la temperatura colore in parametri descrittivi come normale, bluastro e rossastro, nonché di controllare quella personalizzata in base 100 sui canali RGB e non con i gradi Kelvin. In realtà i nomi citati corrispondono rispettivamente a 6500K, 5700K e 9300K, ma sarebbe stato meglio specificarlo e non doverlo scoprire dal manuale. Per come si presenta questo monitor sulla carta, che ha comunque un bel pannello a 10 bit con un'efficace copertura antiglare, l’uso in ambito fotografico è possibile anche se non consigliatissimo, però BenQ lo sa bene e per questo ha realizzato anche un modello superiore (non ancora aggiornato nell’edizione 2017) ed ha identificato il PD3200U come “per Designer”.
Tuttavia si riesce a raggiungere un’accuratezza cromatica davvero molto buona con l’uso di un calibratore esterno. È una spesa aggiuntiva ma che comunque andrebbe affrontata prima o poi da chi lavora nel mondo dell’immagine. Anche l’uniformità del colore è risultata buona, con un delta che solo in alcuni casi ha superato i 3 punti agli angoli più esterni. Il punto debole si è rivelato un altro, ovvero quello dell’illuminazione. Qui l’uniformità non supera la sufficienza, con una caduta misurata in un range che va dal 5% fino ad un massimo del 15% (verificatosi però in un solo angolo).
Al di fuori dell’analisi tecnica che un calibratore può tirar fuori, va detto che l’unico caso in cui si veda effettivamente una non perfetta uniformità è con tinte piatte delicate ma molto luminose e spalmate su tutta la superficie dello schermo. In sostanza me ne sono accorto guardando con attenzione le maschere tipiche di Windows nelle fasi di riavvio, ma nell’uso quotidiano del computer è impossibile percepirlo e lo è ancora di meno con illustrazioni o fotografie. Dopotutto anche monitor che costano ben di più, come il Dell UP3216Q che uso dall’anno scorso, presentano simili difformità se analizzati così nel dettaglio.
Sempre in termini di colore, c’è un’altra piccola considerazione che vorrei fare. Spesso chi fa fotografia professionale punta direttamente all’Adobe RGB o al ProPhoto, scegliendo monitor che ne offrano una copertura il più ampia possibile. Ovviamente il gamut è importante, così come l’uniformità del colore o della luminanza, ma si può benissimo fare ottima fotografia “guardando” il più piccolo spazio colore sRGB. Anzi, per chi lavora tipicamente su internet andare oltre può persino essere controproducente, in quanto il visualizzatore medio non avrà certamente monitor con supporto Adobe RGB. Il gamut più ampio è un bene per scopi di catalogazione e potenzialmente anche per la stampa, se il laboratorio utilizzato lo supporta, ma non è così importante come spesso si tende a dire. Si chiaro: io lavoro su uno schermo 100% Adobe RGB e non sto suggerendo che sia inutile, ma nella maggior parte dei casi lo “limito” su sRGB per avere maggiore fedeltà nella condivisione dei contenuti (oltre al fatto che le foto, in genere, le salvo ancora con sRGB per lo stesso motivo). Prendetelo come un punto di vista, nulla di più.
Aggiungo anche qualche informazione tecnica utile, iniziando dall’angolo di visione. Grazie al pannello IPS la resa è buona, con una perdita di luminosità minima fino a 30/40° e variazioni cromatiche davvero molto contenute. Il tempo di risposta gray to gray è di 4ms, la luminosità di 350 nits, il contrasto 1000:1 e la risoluzione massima di 3840 x 2160 a 60Hz.
Conclusione
Il BenQ PD3200U è un monitor onesto e molto valido, ma non facile da catalogare. Non è chiaramente un prodotto consumer e mira ad un mercato professionale esigente, arrivando molto vicino ad offrire quella fedeltà che è richiesta nell’illustrazione, nel design e nella fotografia. Si posiziona tuttavia un po’ al di sotto dei prodotti di riferimento per la categoria, almeno in termini di uniformità sulla luminanza, per cui potrebbe sembrare insufficiente per chi punta al massimo. Ciò non toglie che con un prezzo di 695€ +IVA su Graphiland non ha troppi concorrenti con medesime specifiche e qualità. Al punto che potrebbe sia stuzzicare anche l’appassionato che non vuole spendere troppo ma avere comunque un monitor al di sopra di quel che si trova in ambito consumer, sia per dimensione e caratteristiche che per realizzazione. Da un certo punto di vista potrebbe sembrare una via di mezzo non perfettamente indovinata ma la mia impressione è che BenQ abbia individuato uno sweet spot tra qualità e prezzo che merita le attenzioni di un’utenza vastissima. Grazie ad un buon pannello, ampio e risoluto, connessioni complete ed un’ottima ergonomia, ciò che gli si può criticare è solo di non essere perfetto.
PRO Costruzione solida Design molto professionale e sobrio Ampie possibilità di disposizione e orientamento Pannello IPS grande con una buona copertura antiglare Copertura 100% sRGB/Rec. 709 (79% AdobeRGB) Ricca scelta di connessioni in ingresso Dotato di molteplici porte USB 3 e di lettore SD Doppio USB upstream per spostare l'hub da un computer all'altro Pratico Hotkey Puck con preset e pad di controllo per i menu Piccole casse integrate "di servizio" Prezzo adeguato
CONTRO L'uniformità di luminanza è un punto debole, ma si nota spingendola al massimo La gestione dei cavi è migliorabile
DA CONSIDERARE Rispetto ai modelli più costosi non copre il 100% di AdobeRGB
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