torneremoadamare

[torneremoadamare]

lo voglio dannato

che, quando ci litighi, ti cerchi ovunque per chiarire,

lo voglio pazzo

che, quando tu pensi sia finita, ti venga a prendere perché gli appartieni

lo voglio deciso

che, guardando le altre, pensi che non siano nulla in confronto a te.

-web

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E adesso togliti la giacca e l'elastico per i capelli e gli occhiali da sole e i dubbi e le scuse e il pensiero di fare tardi perdiamo tempo che se non perdi tempo ti resta solo tempo perso.

- Lo Stato Sociale (via confondersitralagente)

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Io ti penso ma non ti cerco.

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CAPITOLO UNO. La giornata non era iniziata nel migliore dei modi. La sveglia, come prima cosa, si era inspegabilmente ammutolita. Con ben 47 minuti di ritardo sulla tabella di marcia mi catapulto nel mondo reale. Non ho il coraggio di guardarmi allo specchio, ma devo farlo. Il mascara della sera prima era arrivato fin sotto il naso riuscendo così a coprire le due enormi occhiaia che il mio corpo aveva gentilmente procreato in solo 4 ore. Ok, iniziamo con lo struccante e proseguiamo con tre chili di correttore. Perfetto. O cazzo. Mi accorgo di avere un brufolo enorme proprio sotto il mento. Il problema però è che non è un Billy normale. Si, do un nome a qualunque cosa. E' un Billy sottopelle, di quelli che per almeno una settimana se ne stanno li a guardarti. E si gonfiano, eccome se si gonfiano. Ma non ho tempo per pensarci ora, sono in ritardo. Apro l'armadio, o meglio, l'ammasso di vestiti arrotolati e buttati li. Mi infilo un paio di jeans e una felpa. Prendo le ultime cose e mi incammino verso la fermata del tram. Come ogni mattina la città è piena di turisti. Li riconosci subito, sorriso smagliante a 32 denti, aloni di sudore sotto le ascelle e valigie enormi. Il tram arriva in orario, e dopo un lungo slalom tra bambini odiosi, sacchetti della spesa e borsoni, riesco a sedermi vicino ad un finestrino. Amsterdam è sommersa nel grigio. È da quattro mesi ormai che mi sono trasferista qui, ma ancora non mi sono abituata alla tranquillità e alla spensieratezza della gente del posto. Dove abitavo prima era tutto diverso. Le persone correvano da una parte all'altra, senza fermarsi nemmeno un secondo. Le facce erano tristi, stanche. Tutti soffocati dal lavoro o dallo studio. Una voce squillante interrompe i miei pensieri. - Amanda?Ma cosa ci fai qui? Sei in ritardo! E' Sofia, la mia migliore amica. Si siede di fianco a me e come al solito inizia a parlare di mille cose, ma io e il mio cervello stiamo ancora dormendo. Mi racconta dello shopping sfrenato del giorno prima, della ragazza che ha scritto male il suo nome sul bicchiere di Sturbacks, di un cliente che le ha rovesciato un intera birra addosso mentre lavorava. E mille altre cose di cui sinceramente, a quest ora del mattino, non me ne importava nulla. Una frase però mi fa sobbalzare sul sedile. Il cuore inizia a battere all'impazzata. - Ah, ti devo assolutamente dire una cosa! Ho visto Ale. Proprio quell' Ale che pensi tu. - Cosa? - Ho visto Ale! Era di fronte alla mia fermata, proprio 5 minuti fa. No, impossibile. Cosa cazzo ci fa qui? Il mio corpo trema. Non riesco a crederci. Non voglio vederlo.

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No, thanks. 

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Ho tirato su le mie quattro ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua

da “I Fiumi”, G. Ungaretti (via depth-of-the-sea)

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Treno Milano-Bologna.

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Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te, che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle. Ti meriti un amore che voglia ballare con te, che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi, che non si annoi mai di leggere le tue espressioni. Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti, che ti appoggi quando fai la ridicola, che rispetti il tuo essere libera, che ti accompagni nel tuo volo, che non abbia paura di cadere. Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.

Frida Kahlo (via ilmaredinverno)

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