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Ti ricordi quando volevi quello che hai adesso?
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Temo di dare, alla mia attuale fidanzata, quello che la precedente avrebbe voluto ricevere da me. È un dispiacere, se ci penso. 
Forse non c’è dolore più grande di vedere la persona che amiamo donare ad altri ciò che abbiamo sempre desiderato ricevere da lei. E restare lì, spettatori silenziosi del nostro stesso vuoto.
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Unpopolar opinion
(perché usiamo l’inglese anche quando abbiamo equivalenti espressioni in italiano?)
Immergersi in situazioni di dolore diffuso, amplifica il proprio.
Ieri sera ho parlato con un amico che ha il padre morente. Mi ha detto che non avrebbe superato la notte e lo ha fatto con la freddezza che gli riconosco. Questa mattina, a casa della mamma che piangeva, in presenza dei fratelli disperati, mi ha annunciato in lacrime che il padre era morto.
Perché era in lacrime anche lui? Che fine ha fatto la freddezza di ieri sera? Penso che veder soffrire le persone gli abbia tirato fuori la propria sofferenza.
Il che è un bene??
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Di ritorno in macchina dalla Sicilia, J comincia a rimproverarmi perché certe volte non la ascolto e perché prendo decisioni da solo, come se lei non esistesse. “Delle volte mi sembra di essere la tua cuoca, una che ti scopi, e poco altro”.
Mi sono sentito male. Tutto ciò che credevo, tutto il mio vederci coppia… gettato nel cesso.
La prima reazione: ok, è finita. Non posso stare con una che si sente così. Che pensa che per me lei sia solo questo. Non posso stare con una che “mi tradisce” così - ha un pensiero simile e lo cova e non mi dice niente. Non posso. Addio.
La seconda reazione io la devo ai miei incontri con lo psicologo. Tanto per cominciare, la reazione precedente ha un nome (“FUGA”) che NON mi piace neppure un po’. Eppoi, (1) sta con me, rimane con me, vuole stare con me NONOSTANTE delle volte le sembri di essere… (2) mi ha messo in contatto e costretto a dialogare con una parte di me che non mi piace; ha messo in discussione la mia infallibilità; mi ha fatto desiderare di lavorare su me stesso per essere migliore (e a me questo piace da morire).
E allora non solo sono rimasto. Ma (1) l’ho ringraziata per la chiarezza, (2) mi son detto dispiaciuto perché ha portato un peso da sola per troppo tempo (e questo è un errore: siamo una coppia, devono essere affrontate subito le cose che faccio e si riverberano su di lei in questo modo) e (3) mi sono scusato.
E niente. Sembra proprio che tutte le cose della vita ci spingano a stare insieme - ci saremmo lasciati se un anno fa non avessi cominciato ad andare dallo psicologo. Tutto si incastra sempre perfettamente. Sembriamo un film d’amore.
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Solitudine ed isolamento non sono la stessa cosa. Non facciamo confusione.
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Ho appena inaugurato un secondo blog che conterrà tutto ciò che mi è piaciuto della giornata appena trascorsa. Se solo riuscirò con regolarità ad aggiornarlo… sarà stato utilissimo. Eppoi… io le conosco queste cose. Fra un anno lo rileggerò, e ricordare le soddisfazioni mi regalerà momenti favolosi.
Sta qui: https://www.tumblr.com/diarioseraledellesoddisfazioni
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Per tanti motivi adoro il lago sulle cui rive sorge la mia attuale casa. Uno, per me davvero importante, è la fauna: papere, cigni e nutrie riempiono l’acqua di vita. Qualche tempo fa avevo notato che una papera adulta aveva avuto sette paperine. Poco dopo, però, ne erano scomparse due, e questo mi aveva sorpreso e addolorato più di quanto pensassi.
Stamattina mi è sembrato di rivedere la famiglia, non più di cinque ma di sei papere. Sono corso alla riva per esserne certo, ma, contate bene, le piccole erano sempre cinque. Nessuna era tornata, nessuna era stata ritrovata.
So com’è fatto il mio cuore: sono un sognatore, e forse anche un po’ scemo, se ho creduto possibile che una paperina potesse ricomparire. Impossibile, lo so. Ma resto pur sempre il bambino che giocava con Big Jim, l’astronauta che partiva per lo spazio a recuperare Laika.
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Voglio raccontare una cosa da vecchietto.
Tempo fa, in un talk show, si parlava di musica e, fra gli ospiti, c’era anche Mauro Pagani. Il quale, essendo poco “televisivo”, non interveniva spesso, era un po’ ai margini delle conversazioni. Fino a quando un altro ospite (purtroppo non ricordo chi fosse - ma è un Illuminato) disse: “Scusate. Mauro Pagani è stato il produttore di Fabrizio De Andrè. Perciò, quando si tratta di musica, lui parla, e voi ascoltate”.
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RETROCESSIONI
In amore vince chi ama. Punto e basta.
Può sembrare strano, e infatti sta cominciando a sembrare strano persino al sottoscritto, ma a me importava poco che certe volte mi sembrava di stare sul cazzo alla mia donna. Mi importava poco… perché la amavo.
Mi sono accorto che era (davvero) finita quando il mio sentimento ha cominciato a diminuire. Quando la mia passione ha cominciato a scemare. Quando l’attrazione che provavo per lei ha iniziato a calare.
Il sentimento non sopravvive quando cala. Appena comincia a diminuire, muore.
PS da oggi, con questo, comincio a parlare della mia vita sentimentale. E mi interessa di più esplorare gli oltre vent’anni di relazione con M piuttosto che raccontare il mio presente con la mia J. INFORMAZIONE DI SERVIZIO I post che hanno un titolo scritto tutto in carattere maiuscolo parlano del vissuto del mio cuore.
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Semplicemente… entrambe. Dipende da come ti senti momento per momento. 
Buongiorno anime 🖤🥺...

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Ispiratissimi i post che Tumblr mi sta suggerendo stamattina
....🖤

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Molto interessante

Quello è stato "l'aiuto" fondamentale per farmi comprendere moltissime cose
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"Baciami come se io fossi
fiato e tu senza aria"
— Alda Merini
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youtube
Giù il cappello.
GIÙ
IL
CAPPELLO
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E ma io non sono tanto d’accordo con questa cosa. Se gli altri pensano che io sia uno stronzo e lo vanno a dire in giro… io sarò uno stronzo, per chi non mi conosce. La nostra identità è un fatto sociale. E la nostra identità ci riguarda, eccome.
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