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#Non dimenticheremo mai che
lunamarish · 2 months
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Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme. E non importa se ci saranno giorni di stanchezza e di rabbia. Capirò il tuo bisogno di fermarti e di urlare un dolore che non sai raccontare: io sarò ad un respiro dalle tue paure, a proteggere le spalle che mi proteggono, a cullare il petto che è la mia casa. Capirò quando non avrai forza: io saprò sorreggerti e non sarai mai un peso per me. Diventerai la presenza che non mi farà arrendere. Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme. E quando avrò paura, siediti vicino a me. Non dire niente. Stringimi forte. Di parole il mio passato ne ha avute troppe. Ora ho bisogno di sentire il tuo cuore, sapere che nel tuo petto c’è spazio per me. Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme. A volte senza tempo. A volte con troppa distanza, tra noi, tra i nostri sguardi e i sogni da costruire. E quando dimenticheremo i passi e quando il tempo rivendicherà il suo spazio, la mia mano non lascerà la tua, la tua mano non lascerà la mia. È così che cammineremo insieme, Io e te.
Natascja Di Berardino
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conilsolenegliocchi · 6 months
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~ Solo un attimo ~
Riconoscersi dall'odore del sangue nascosto dietro un sorriso.
Ne abbiamo ingoiato tanto, insieme a lacrime che nessuno ha asciugato.
Le nostre parole imbrattate hanno un senso solo per noi e per chi, tra le righe, è riuscito a sentirci gridare.
Ma siamo solo voci clandestine in certe mattine di nebbia, ché nel nostro altrove è il solo modo per toccarsi.
Dureremo un niente, ma non dimenticheremo mai l'attimo in cui ci siamo sfiorati.
@conilsolenegliocchi 🐞
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Apparteniamo a quei brividi che non dimenticheremo mai,
quelli che ci fanno sentire vivi ….🌹
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bucodiverme · 5 months
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Cesare Pavese a Elena Scagliola, 1932
Sono stato male tutto il giorno a non vederti sulla strada di Crevacuore E., com’è brutta Torino. E il più triste di tutto questo è che ci dimenticheremo, senza esserci quasi nemmeno conosciuti. Non so quel che tu veda in me, ma io indovino in te un miracolo di femminilità e di tenerezza, che, come si è formato avanti agli occhi a poco a poco in tutta l’estate, così ora colla medesima lentezza andrà svanendomi nelle nostre lettere. E., ho paura che i nostri ultimi giorni di - li dimenticheremo mai? - siano stati come una crisi, un punto massimo, oltre il quale non andremo.
Questo per ora è un pensiero che mi dispera, ma il giorno in cui mi lascerà indifferente ci pensi, E.? Non è la disperazione, la sofferenza, che ci deve far paura - questo è nulla, è anzi ciò che ci può rendere più meraviglioso un altro incontro - ma il momento che non soffriremo più, che non ce ne importerà più, questo è il terribile.
E pensare che probabilmente noi tra poco dovremo perderci, senza quasi esserci conosciuti, senza sapere di noi più che uno sguardo, un bacio alle dita, qualche carezza.
Che cosa pensi tu, E.? Perché tremi quando sono con te? Cosa c’è dentro ai tuoi occhi quando mi guardi sorridendo e poi ti fai seria, quasi ostile, e poi torni a sorridere? Queste cose le perderò senza averle mai conosciute.
Io d’amore non so piangere E. - piango a sentire un’ingiustizia, una crudeltà, un dolore di bambino - e non posso nemmeno consacrarti delle lacrime per tutto il dono immenso che hai fatto a me in questi giorni. Piangerò forse quando ripenserò - e sarà tardi - al tesoro di quell’amore sprecato così, per uno che non ne vale la pena: tant’è vero che lo lascia ora morire senza nemmeno commuoversi, senza tentare di far nulla per conservarselo, meritarselo.
Ma che altro potremmo fare? È inutile mentire: in amore conta il corpo e il sangue, conta la stretta, la vita, e noi dobbiamo star staccati, dobbiamo avere giudizio, ragionare; mentre la ragione non conta dinanzi alla vita.
Tu sprechi il tuo amore, E. Io non so di volerti bene se non ti sono stretto vicino, e questo temo voglia dire che non ti voglio quel bene che tu desideri.
Ma di una cosa sarò gioioso, se non temessi che tutto fosse per finire con quello: i nostri pomeriggi a - a guardarci negli occhi e carezzarci. Quelli non li dimenticherò mai. Fa’, E., che tutto non finisca qui: dammi una probabilità di amarti meglio, di esserti più fedele nei miei pensieri, più degno di te!
Se mi scriverai, devi giurarmi che a Bra staremo sempre insieme senza stancarci.
Ma dove andremo a finire E.? C’è qualcosa di più assurdo dell’amore? Se lo godiamo fino all’ultimo, subito ce ne stanchiamo, disgustiamo; se lo teniamo alto per ricordarlo senza rimorsi, un giorno rimpiangeremo la nostra sciocchezza e viltà di non avere osato. L’amore non chiede che di diventare abitudine, vita in comune, una carne sola di due, e, appena è tale, è morto. A pensarci, si viene matti! È inutile, l’amore è vita e la vita non vuole ragionamenti. Ma possiamo noi lasciarci andare giù così alla disperata? Dove andiamo a finire? Non so trovare parole di conforto per te che valgano, se non ricordarti quel giorno che eravamo stretti insieme, in piedi, e pareva che uno dei due dovesse condurlo a fucilare e invece era tutta gioia. Ricordami quell’attimo, E., se mi scrivi, e dimmi di quando saremo a Bra.
Ti bacio così, come vuoi tu, anche se sei stata cattiva a non venire sulla strada di Crevacuore.
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canesenzafissadimora · 5 months
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C'è chi dice che col tempo dimentichiamo tutto. lo non lo credo. Possiamo dimenticare un numero di telefono, una password, un indirizzo. Ma non dimenticheremo mai una persona che abbiamo amato, che ci è stata amica. Le cose si dimenticano, non le persone, Non le emozioni, né i sentimenti. Perché lasciano sempre un segno indelebile, nel cuore.
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Agostino Degas
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vintagebiker43 · 1 year
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La dedica di una via di Grosseto a Giorgio #Almirante autorizzata dalla Prefetta di Grosseto (che è anche la moglie del ministro Piantedosi) celebra un signore definito da Giorgia Meloni: «Politico e patriota d’altri tempi, stimato da amici e avversari. Amore per l’Italia onestà, coerenza e coraggio sono valori che ha trasmesso alla Destra italiana e che portiamo avanti ogni giorno. Un grande uomo che non dimenticheremo mai» . Come è ben noto, Almirante prima di essere a lungo segretario del Movimento Sociale Italiano (la cui fiamma mussoliniana arde ancora nello stemma di Fratelli d'Italia, e che ebbe come presidenti criminali di guerra come Junio Valerio Borghese e Rodolfo Graziani), era stato segretario di redazione della fascistissima «Difesa della razza» (sulla quale scrisse, tra l’altro, «che in fatto di razzismo e di antigiudaismo gli italiani non hanno avuto né avranno bisogno di andare a scuola da chicchessia» , rivendicando un ben triste primato), oltre che, da gerarca della Repubblica Sociale, «servo dei nazisti» e «fucilatore di partigiani»: ‘titoli’ la cui legittimità fu sancita da una sentenza passata in giudicato in un processo per diffamazione incautamente innescato da una querela dello stesso Almirante. E bisognerà ricordare che il pubblico ministero che per primo chiese il proscioglimento dei due giornalisti (Carlo Ricchini e Luciana Castellina) era Vittorio Occorsio, poi ucciso dai terroristi neofascisti di Ordine Nuovo .
Tomaso Montanari
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greenbor · 6 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/conilsolenegliocchi
~ Solo un attimo ~
Riconoscersi dall'odore del sangue nascosto dietro un sorriso.
Ne abbiamo ingoiato tanto, insieme a lacrime che nessuno ha asciugato.
Le nostre parole imbrattate hanno un senso solo per noi e per chi, tra le righe, è riuscito a sentirci gridare.
Ma siamo solo voci clandestine in certe mattine di nebbia, ché nel nostro altrove è il solo modo per toccarsi.
Dureremo un niente, ma non dimenticheremo mai l'attimo in cui ci siamo sfiorati.
@conilsolenegliocchi🐞
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mikaelarebel · 1 year
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Apparteniamo a quei brividi
che non dimenticheremo mai...
Quelli che ci fanno sentire vivi.
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Un passo tu, un passo io.
Cammineremo così, insieme.
E non importa se ci saranno giorni di stanchezza e di rabbia.
Capirò il tuo bisogno di fermarti e di urlare un dolore che non saprai raccontare: io sarò ad un respiro dalle tue paure, a proteggere le spalle che mi proteggono, a cullare il petto che è la mia casa.
Capirò quando non avrai forza: io saprò sorreggerti e non sarai mai un peso per me.
Diventerai la presenza che non mi farà arrendere mai.
Un passo tu, un passo io.
Cammineremo così, insieme.
E quando avrò paura, siediti vicino a me.
Non dire niente. Stringimi forte.
Di parole il mio passato ne ha avute troppe, ora ho bisogno di sentire il tuo cuore, sapere che nel tuo petto c'è spazio per me.
Un passo tu, un passo io.
Cammineremo così, insieme.
A volte senza tempo.
A volte con troppa distanza, tra noi,
tra i nostri sguardi e i sogni da costruire.
E quando dimenticheremo i passi e quando il tempo rivendicherà il suo spazio, la mia mano non lascerà la tua, la tua mano non lascerà la mia.
È così che cammineremo insieme, lo e te.
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mancino · 5 months
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C'è chi dice che col tempo dimentichiamo tutto. lo non lo credo. Possiamo dimenticare un numero di telefono, una password, un indirizzo. Ma non dimenticheremo mai una persona che abbiamo amato, che ci è stata amica. Le cose si dimenticano, non le persone, Non le emozioni, né i sentimenti. Perché lasciano sempre un segno indelebile, nel cuore.
(Agostino Degas)
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our-verystudentgarden · 6 months
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Teniamoci stretti che c’è vento forte che ci porta via teniamoci stretti facciamoci stretti bellezza mia abbracciamoci coi bracci aggambiamoci con le gambe addentiamoci annodiamo i nostri capelli ai nostri capelli incastriamoci le dita dei piedi diamoci le mani guardiamoci senza mai dimenticarci di guardarci dentro gli occhi c’è un vento così forte che ci porta via teniamoci stretti che c’è vento forte ancoriàmoci l’una all’altro l’altro all’una finché non calma e se non calma perché potrebbe non calmare – bada – potrebbe se ci molliamo saremo scaraventati via lontano sarà poi difficile trovarci forse impossibile dimenticheremo le nostre voci le nostre facce dimenticheremo ciò che ci piaceva dirci e farci dunque teniamoci stretti che c’è vento forte bellezza mia ti tengo stretta mia unica bellezza che tu mi tieni ed io sia maledetto sia maledetto io, non dio se mollo questa presa di salvezza
(Guido Catalano)
Marco Cazzato illustratore
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elisa-ristori · 4 months
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Un pensiero con tutto il mio cuore va al grande attore Philippe Leroy
Ci ha lasciato ha 93 anni una lunga vita di successi tantissimi ma ne ricordo uno in particolare ero piccina e adoravo quella serie ...era Sandokan e lui interpretava Yanez De Gomera personaggio favoloso che ben preso lo vedremo pure interpretato da @alessandro_preziosi_official
E poi come non dimenticare da Elisa di Rivombrosa il Re Carlo Vittorio Emanuele lll
Non lo dimenticheremo mai 🙏
Cordoglio alla famiglia 🙏
🥺🥺
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ambrenoir · 6 months
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Più tardi. Più tardi.
Ci sentiamo dopo.
Ti chiamo dopo.
Ci vediamo dopo.
Facciamo una passeggiata più tardi.
Ti dirò come mi sento dopo.
Più tardi saprai quanto sei importante per me.
Più tardi, forse ci ameremo e forse dimenticheremo.
Teniamo tutto per dopo e dimentichiamo che il "Dopo" non è nostro.
Che le persone ′′Dopo′′ potrebbero non essere più con noi.
Che "Più tardi" potremmo non sentirle più.
Che i bambini ′′Dopo ′′ non sono più bambini, e che i genitori sono solo un ricordo.
Quel "Più tardi" fa trasformare il giorno in notte, la notte in impotenza, il sorriso in dolore e la vita in ricordo.
tratto da fb “Un sempre nel mai”.
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crazy-so-na-sega · 7 months
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Uno dei motivi principali per cui l'autoimmolazione di Aaron Bushnell sta avendo un impatto così sconvolgente sulla nostra società è perché si tratta dell'atto di sincerità più profondo a cui ognuno di noi abbia mai assistito. In questa civiltà fraudolenta dove tutto è falso e stupido, non siamo abituati a tanta sincerità. Siamo abituati a un'insulsa cultura mainstream fabbricata a New York e Los Angeles, a celebrità svampite che non parlano mai di nulla di reale, ad attivismo autoesaltante su Instagram, a fazioni politiche sintetiche progettate per radunare il malcontento populista nel sostegno alla politica dello status quo, a merdose "I" ascolta, sono con te [ma in realtà non farò nulla]” atteggiamenti, propaganda infinita e diversione dai mass media e dai suoi equivalenti online che sono potenziati algoritmicamente dai plutocrati tecnologici della Silicon Valley, e una distopia controllata dalla mente dove quasi tutti sonnambuli attraversano la vita in una nebbia indotta dalla psicoterapia. Questo è il tipo di esperienza che siamo stati condizionati ad aspettarci qui, all’ombra dell’impero occidentale. E poi, dal nulla, arriva un ragazzo dell'Air Force e fa qualcosa di reale. Qualcosa di autentico e sincero come qualsiasi cosa potrebbe essere, con le intenzioni più nobili. Ha trasmesso in live streaming se stesso dandosi fuoco e bruciando vivo per attirare l'attenzione della gente su quanto siano effettivamente orribili le atrocità sostenute dagli Stati Uniti a Gaza. Sapendo benissimo quanto sarebbe stato doloroso. Non si è tirato indietro. Non è andato a casa a riempirsi la faccia di snack e pettegolezzi nella chat di gruppo per vedere quali tipi di evasione insensata sono disponibili su Netflix o Pornhub. Ha acceso la fiamma. Non c'è niente nella nostra società che possa prepararci a quel tipo di sincerità. Quel tipo di altruismo. Quel tipo di purezza di intenzioni. Ci blocca di colpo, come se il tessuto del nostro mondo fosse stato fatto a pezzi. E, in un certo senso, lo ha fatto.. È stato un atto fin troppo sincero, commesso nella città meno sincera del pianeta. Ma ancora più importante, questo sta scuotendo le cose nella società tradizionale e non solo all’interno della folla filo-palestinese. Un membro dell’esercito americano si dà fuoco mentre grida “Palestina libera” è assolutamente devastante per gli interessi informativi di Israele e degli Stati Uniti, perché scuote le persone come nessun’altra cosa potrebbe mai fare. In tutta la nostra finta distopia plastica le persone stanno ora aprendo gli occhi, dicendo “Aspetta, eh? Quell'uomo cosa ha fatto? Perché? Pensavo che niente contasse tranne il mio conforto, i miei sentimenti e la mia piccola cerchia di persone a cui tengo? Il mio Paese è complice di cosa succederà adesso? È possibile che mi sia sfuggito qualcosa di importante?" Con il suo profondo atto di sincerità, Aaron Bushnell ha esteso al mondo un invito a un modo molto diverso di vedere la vita. Un invito a squarciare il velo della superficialità e del narcisismo verso un'autenticità radicale e una profonda compassione per i nostri simili. A una nostra profonda sincerità, con la quale possiamo scuotere il mondo nel nostro modo unico. All'una del pomeriggio del 25 febbraio, Aaron Bushnell ha acceso più di un tipo di fuoco. Un fuoco che ci spinge ad agire. Un fuoco che illumina la strada. Un fuoco che ci ispira. . Un fuoco che ci mostra un altro modo di essere. Un fuoco che ci mostri un mondo migliore è possibile. Non dimenticheremo il suo messaggio. Non potremmo se ci provassimo. con cui possiamo scuotere il mondo nel nostro modo unico. All'una del pomeriggio del 25 febbraio, Aaron Bushnell ha acceso più di un tipo di fuoco. Un fuoco che ci spinge ad agire. Un fuoco che illumina la strada. Un fuoco che ci ispira. Un fuoco che ci mostra un altro modo di essere. Un fuoco che ci mostri un mondo migliore è possibile. Non dimenticheremo il suo messaggio. Non potremmo se ci provassimo.
-Caitlin Johnstone
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canesenzafissadimora · 7 months
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Ci sono persone che non dimenticheremo mai.
Sono quelle che abbiamo amato veramente
e con le quali le strade si sono divise.
Col tempo il loro ricordo non ci farà più male al cuore.
Ameremo altre persone. Ma le ricorderemo sempre.
Perché un posto segreto e discreto nella memoria
e nel cuore lo troveremo sempre per chi abbiamo amato veramente.
Perché non è vero che si dimentica.
Le cose si dimenticano.
Non le persone.
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Agostino Degas
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nereid-e · 1 year
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Torino, 24 luglio 1930
Se tu fossi una di quelle signorine stupide, di famiglia, che non sanno nulla della vita e pretendono di fare le civette, io fingerei d'essere innamoratissimo e sarebbe finito. Ma tu sei una ragazza buona, che sai già bastare a te stessa e che hai sofferto nell'esistenza quanto occorre per capire ciò che è sincero e ciò che è serio.
Noi non ci amiamo, Dinah. E nemmeno lo diciamo a noi stessi. Ci cerchiamo, cosí, per simpatia, per un qualche interesse che ognuno di noi crede di trovare nell'altro - io, in te, vedo una bambina bella intelligente e che ama i baci - perché stando insieme ci sentiamo felici, ma, come ci diciamo sempre, non ci amiamo.
Forse, anzi, noi lo diciamo troppo questo, la paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore? Tu, Dinah, hai paura che un giorno t'innamorerai. Temi che dovremo soffrire, che tu dovrai soffrire.
Carissima, la vita non è forse più bella perché da un giorno all'altro si può perderla? Non pensare al domani. È tanto triste e inutile. Perché non vuoi vivere contemplando ogni giorno questo miracolo di amore che potrebbe fiorire tra noi? Tu hai provata l'esistenza, sai com'è dura: non vuoi dunque godere di un istante che potrebbe, per tanto tempo futuro, esserti un ricordo un po' caro?
lo non parlo per me, Dinah. Io non so se ti amo, e certo se tu mi lasciassi ora, non ne morirei. Vedi, sono sincero Ma ti voglio del bene, bambolina, e a non vederti piú, a non baciarti piú, sarei triste. Molto triste.
Se forse un giorno ci dimenticheremo, se tu mi dimenticherai, perché quel giorno dev'essere proprio ora? Lascia, la vita è già cosí crudele, che s'incaricherà lei di separarci.
Tu sii allegra, Dinah. Sei una bella bambina. lo con te sono allegro pure. E se fra un mese piangeremo (chi sa?) perché piangere già ora? Talvolta bacio l'aria e penso a te, al tuo musetto. Mi par sempre di non stringerti mai abbastanza. Ti voglio bene, Dinah. Ne vuoi tu un poco a me?
-Cesare Pavese, da "Vita attraverso le lettere "
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