Tumgik
#Rita Ingrassia
rbuxxx-blog · 7 years
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Joseph Metheny was quoted as stated in a police confession: “My murder rampage started out as revenge but ended up as a passion for the taste of blood and the overwhelming sense of power one gets for taking the life of another.”   According to his own statements, the murderous rage began in the summer of 1994. He was a truck driver at the time living in South Baltimore, Maryland with his, in his words, crack-addicted ol’ lady and their six-year old boy.  One night after work, Metheny came home to an empty household. His wife had run away with their child. This, is apparently what brought on his lust for blood and revenge. Six months after the incident, he learned his ex had fallen on hard times and staying with another man on the side of the city under a bridge. Their son apparently, had been taken away by the authorities due to neglect. Upon hearing this, Metheny grabbed an axe and went to the bridge to search for the drug-induced pair. Quoting his statements: “They were not there. But the two homeless motherfuckers they got high with were down there. They were passed out on some old stinking mattress and that’s where they were when I left, except there were dead from being chopped up.” He went on to state that after the murder, he doped up a prostitute and lured her under the bridge to pump any information out of her. “She acted like she didn’t know, so I beat the hell out of her and raped her ass then killed her.” He went on to claim in reports he did the same to another woman, and then beat an old man’s head in with a steel pipe who he stated had seen him. “I killed seven people (confessing to three more later), three men, and four women. Two men I chopped up with an axe under a bridge in South Baltimore. I was found not guilty for them ’cause they couldn’t prove I did it. Under that same bridge I also killed two women and one man who was fishing, who just happened to be in the wrong place at the wrong time. I weighed their bodies down and put them in that river. I showed the police where I put them about 3 years later, but they couldn’t find them. So they could not charge me for them.” In 1995, Cathy Ann Magaziner and Kimberly Spicer were lured to his trailer home, where they were both stabbed and strangled.  Now, here’s where it starts to get overly gruesome, and how he became known as “The Cannibal Killer”. Metheny made claims as to dismembering the corpses and serving the flesh from his victims to paying customers at a beef stand he was running at the time. Metheny to police: “I cut the meat up and put it in some Tupperware bowls then put it in a freezer. I opened up a little open-pit beef stand. I had real roast beef and pork sandwiches. They were very good. The human body taste was very similar to pork. If you mix it together no one can tell the difference.” Metheny’s own cannibal holocaust came to a screeching halt in December 1996, Running low on his “special meat”, he requested the presence of another prostitute to his trailer of horrors. Rita Kemper entered the residence and Metheny immediately began his assault. He turned his back on her for what he stated was a split-second, and Rita seized her opportunity and fled out the door. She managed to run to a phone and called the police. Authorities rushed to the scene, and Metheny, who didn’t put up a fight, surrendered to the cops. Ending his reign of twisted terror. Even with the confessions of these murders, Metheny was only charged with three. Lack of evidence seemed to be the ruling factor in the latter seven. But according to his tale of horror, we can take a guess on where those bodies just may be. Kimberly Spicer’s remains were found buried under a trailer ten feet from his own, and he was charged with the murders of Spicer, Magaziner and another local women Toni Ingrassia. Three of the deaths where the evidence they found was overwhelming and conviction worthy. Joe Metheny was sentenced to death, but this ruling was overturned in 2000 and was ultimately kicked down to life without parole. When the jury handed down the news, Metheny turned to them and said, “I dug up the skull of Cathy Magaziner then washed out the maggots and made love to it. The words ‘I’m sorry’ will never come out, for they would be a lie.” 
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Il  Lions Club Catania Gioeni dona alla Città i Libri di canto liturgico del Monastero di San Nicola L’Arena”
Emozionante, suggestiva, interessante, affascinante! Queste alcune esclamazioni che abbiamo sentito all’uscita dalla monumentale “Sala Vaccarini” della Biblioteca “Civica e A. Ursino Recupero” dopo la cerimonia di consegna del volume: “I libri di canto liturgico del Monastero di San Nicola L’Arena” donato dal Lions Club Catania Gioeni alla Città di Catania nelle mani del Signor Sindaco, Avv. Enzo Bianco.
La manifestazione è stata suddivisa in due fasi. Una prima, svoltasi nei locali dell’ex “Refettorio Piccolo” dei Benedettini (con circa 20.000 volumi costituisce parte della Biblioteca), nel corso della quale l’autrice ha presentato la propria opera e una seconda, svoltasi nella “Sala Vaccarini”, dove è stata celebrata la consegna del simbolo lionistico alla città di Catania.
Il volume -frutto dell’impegno del Lions Club Catania Gioeni e finanziato grazie ad una raccolta fondi alla quale hanno collaborato i Club: Catania Etna, Catania Nord, Catania Faro Biscari, Catania Val Dirillo e Catania Ovest– è stato pubblicato dalla casa editrice EDAS di Messina ed inserito nella collana “Musica e Musicisti”.
Autrice dell’opera è stata la Dott.ssa Giuseppina Lo Coco, Conservatore Beni Musicali, la quale, dopo un prezioso lavoro di ricerca svolto all’interno della Biblioteca, ha fatto emergere e descritto il ricco patrimonio culturale costituito dai preziosi libri di canto liturgico dei “Corali del Fondo Benedettino” che raccontano l’erudizione, la passione e la fede dei monaci dell’antico Cenobio.
La suggestiva cornice del “Refettorio Piccolo” ha visto al tavolo dei lavori il Governatore, Dott. Vincenzo Spata, il Sindaco di Catania, Avv. Enzo Bianco, il Past Presidente del Consiglio dei Governatori, Avv. Salvatore Giacona, il Presidente del Lions Club Catania Gioeni, B.ne Beniamino Sorbera de Corbera, il promotore dell’iniziativa, Dott. Ing. Francesco Pezzella, la Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Rita Angela Carbonaro e l’Autrice del volume, Dott.ssa Giuseppina Lo Coco.
Presenti alla cerimonia le seguenti personalità Lions: il 1° Vice Giovernatore Avv. Ninni Giannotta, i Past Governatori, Avv. Silvio Cavallaro e Dott. Ing. Salvatore Ingrassia, il Presidente della IV Circoscrizione e Coordinatore LCIF, Dott. Maurizio Gibilaro, il presidente della V Circoscrizione, Prof. Vittorio Galvani, i Presidenti della Zona 14 (in sede), Prof.ssa Mirella Furneri e della Zona 12, Dott. Carlo Maugeri. Erano altresì presenti numerosi delegati del Governatore, Officer Distrettuali, Presidenti e Officer dei Club della IV Circoscrizione.
Fra le altre personalità presenti si citano il Questore di Catania Dott. Giuseppe Gualtieri; il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, Prof. Ing. Santi Maria Cascone; Il Presidente della Casa di Cura Morgagni, Prof. Dott. Salvatore Castorina; il Vicario episcopale e Direttore dell’archivio storico diocesano di Catania, Mons. Gaetano Zito; il Coordinatore Eventi Comune di Catania, Avv. Paolo Patanè e il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso.
Il Cerimoniere del L.C. Catania Gioeni, Avv. Matteo Licari, dopo avere ringraziato gli intervenuti, ha evidenziato che il service -richiamante il punto 5 degli scopi di L.C.I. “Partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità”- mira alla valorizzazione, alla tutela e alla fruizione di beni culturali della città di Catania, in occasione della ricorrenza del centenario della fondazione di Lions Clubs International, in linea con le manifestazioni che si stanno svolgendo in tutti i paesi del mondo per suggellare il senso di appartenenza dei soci Lions alla comunità civile.
Dopo i saluti di rito della “padrona di casa” la Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Rita Angela Carbonaro e dal Presidente del Club organizzatore, B.ne Beniamino Sorbera de Corbera, ha introdotto i lavori, il Dott. Ing. Francesco Pezzella, promotore dell’iniziativa.
L’idea del progetto nasce nell’estate 2013 -ricorda Francesco Pezzella– in occasione dell’incontro con la studiosa Giuseppina Lo Coco che da poco tempo aveva completato una ricerca sui libri manoscritti dei “Corali del Fondo Benedettino”, redatti tra i secoli XIII-XVIII che attestano il cospicuo patrimonio librario, giunto sino a noi, posseduto dal grande e ricco monastero di San Nicolò l’Arena. Francesco Pezzella nel presentare la Dott.ssa Giuseppina Lo Coco ha speso parole di grande riconoscenza per il suo lavoro e ha introdotto la studiosa che ha riassunto brevemente la sua pubblicazione.
I libri di canto liturgico del Fondo dei Benedettini -ha riferito Lo Coco– sono una preziosa testimonianza storico-artistica dell’espressione culturale della Sicilia apprezzata da studiosi italiani e di fama internazionale. Custoditi nelle Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” di Catania, sono pergamenacei formati da diciannove manoscritti e da quattro testi a stampa e presentano differenti livelli di esecuzione. I libri sono tutti di grandi dimensioni, 700 mm di altezza, visto che i confratelli che cantavano potevano così guardare un unico testo che fosse leggibile contemporaneamente da tutti i cenobiti intorno al leggio. I libri del canto liturgico sono identificati come “Corali”, essi indicano la loro destinazione e il formato del codice e spesso sono di natura miscellanea in quanto derivano da tagli e accorpamenti operati dai monaci, i cosiddetti palinsesti, con aggiunta di diversi frammenti. Un codice particolarmente decorato -afferma la dottoressa- è dedicato alla Vergine Maria e a Sant’Agata il cui martirio è rappresentato da una miniatura che impegna gran parte della carta. Il contenuto dei “Corali” è costituito da canti monodici disposti sempre su tetragramma in inchiostro rosso. Nei manoscritti, inoltre, le decorazioni ornano i codici con un livello artistico differente perché ciascun rubricatore/decoratore ha decorato secondo la propria creatività. Alle modeste iniziali calligrafe in blu e rosso si affiancano grandi capitali acantiformi policrome, riccamente miniate su fondo in oro e ricchi di festoni floreali che introducono il canto liturgico. Questi manoscritti, dunque, custodiscono le melodie che scandivano le attività dei monaci tra preghiera e lavoro emergendo in modo innegabile la dotta fusione tra sensibilità musicale rivolta alla parola divina, e l’estrema abilità decorativa.
E’ seguito l’intervento del primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, che ha salutato calorosamente le autorità lionistiche e i presenti, porgendo parole di stima al Governatore del Distretto e al Presidente del Club Catania Gioeni, per aver sostenuto l’importante progetto di alto valore culturale che la città di Catania che è orgogliosa di ricevere e custodire nella biblioteca comunale. Enzo Bianco ha ricordato che nel gennaio 2014, nella medesima sede, fu presentato il progetto di ricerca da parte del Lions Club Catania Gioeni quale partecipazione attiva lionistica al bene civico, culturale e morale della comunità. Oggi -ha sottolineato Bianco- vediamo realizzato il progetto grazie alla generosità degli amici del Lions Club Catania Gioeni e degli altri Club della Circoscrizione di Catania che si spendono ogni giorno in Service di grande valore sociale e culturale.
Ha quindi preso la parola il Past Presidente del Consiglio dei Governatori, Avv. Salvatore Giacona che ha elogiato il Club Catania Gioeni per la pluriennale attività del Service, oggetto della manifestazione, che Egli stesso ha seguito fin dal suo sorgere nell’anno 2014.
Ha concluso la prima parte dell’evento il Governatore del Distretto, Dott. Vincenzo Spata, il quale complimentandosi con il Club Catania Gioeni per l’impegno profuso ha affermato che, dopo la recente attività di servizio svolta dal Lions Club Catania Bellini, riguardante l’apertura della mostra sul barocco catanese, i Lions catanesi confermano, con questo altro segno tangibile e di alto contenuto culturale, l’attaccamento alla loro Città.
A questo punto tutti i partecipanti si sono trasferiti spostati nella “Sala Vaccarini” per assistere alla solenne cerimonia di consegna del dono lionistico. Non deve sembrare eccessivo il termine “solenne” in quanto esprime in modo verosimile la percezione di quanto accaduto all’interno della monumentale sala.
Il corteo, -preceduto dal Sindaco Bianco, affiancato dal Governatore Spata, dal Presidente Sorbera de Corbera, dalla Direttrice Carbonaro, dal Past Presidente del Consiglio dei Governatori Giacona, dall’Autrice del Libro Lo Coco, da chi aveva avuto l’onore del progetto e dell’organizzazione, Francesco Pezzella e a seguire da tutti gli altri Ospiti- con lento andare si portava, accompagnato dalle meravigliose melodie dei canti gregoriani gorgheggiati dalla corale “Tovini”, in fondo alla sala ove spiccava il libro, simbolo della celebrazione del centenario Lions, per essere donato alla Città di Catania.
E’ stato un momento veramente toccante che si leggeva nei volti delle tante persone presenti estasiate dai luoghi e dalle note della Corale che si diffondevano in modo armonioso nello splendido ambiente che circondava i partecipanti (guarda il video).
Al completamento del canto gregoriano “Gaudeamus omnes in Domino …. “, sono state attuate le seguenti formalità:
il Governatore, Vincenzo Spata, ha consegnato il libro, quale donazione del simbolo Lions per la città di Catania, al Sindaco, Enzo Bianco.
Il Presidente, Beniamino Sorbera de Corbera, ha porto una targa ricordo alla Direttrice della Biblioteca, Angela Rita Carbonaro.
Il Past Presidente del Consiglio dei Governatori, Salvatore Giacona, ha porto un targa di ringraziamento alla Corale “G. Tovini”.
Il Past Presidente del Club Viviana Sodoti, ha porto un copia del libro ai presidenti, o loro delegati, dei Club Catania Etna, Catania Nord, Catania Faro Biscari, Catania Val Dirillo e Catania Ovest, in segno di gratitudine per avere supportato la serata musicale di raccolta dei fondi, svoltasi nel 2016, per consentire la pubblicazione e stampa del volume.
La cerimonia si è conclusa con l’intonazione di altri due canti gregoriani: “Victimae paschali laudes” e l’antifona pasquale “Regina coeli letare …”, quest’ultima contenuta in due manoscritti dei Corali custoditi nella Biblioteca e con il tradizionale tocco di campana, vibrato dal Presidente del Lions Club Catania Gioeni.
Francesca Condorelli – Redattore d’area per la 4a Circoscrizione
Targa ricordo evento per Biblioteca e targa ringraziamento per Corale “Tovini
Guarda il Video :
Seguono: targa ricordo evento per Biblioteca; targa ringraziamento per Corale “Tovini”; foto
LC Catania Gioeni Il  Lions Club Catania Gioeni dona alla Città i Libri di canto liturgico del Monastero di San Nicola L’Arena”
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