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#Sicurezze
mostro-rotto · 14 days
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"Mi attraggono solo i malesseri"
Fino a quando non lo trovi davvero e vorresti non averlo mai incontrato. Fino a quando non aspirerà tutte le tue energie rendendoti un corpo vuoto. Tutto quello che eri prima di incontrarlo viene annullato. Diventerai ciò che lui vuole. Non avrai più sicurezze in te stessa, non avrai più un tuo pensiero. Il suo darti e toglierti attenzioni in continuazione ti renderà dipendente da lui. Penserai sia colpa tua. Farai di tutto per essere il suo 100%. Da un taglio di capelli che lui ti chiederà al metterti dei pantaloni e una maglia più accollata. Sarai isolata da tutti. Tratterai male chi sarà contrario alla vostra storia. Farai soffrire chi ti ama davvero, famiglia e amici di una vita. Per uscirne dovrai farti aiutare, ma la tua mente, ormai annientata, penserà che tutto va bene e che magari lui "cambierà".. tornando ad essere quello dei primi giorni.
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adolescenza-e-amore · 2 years
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I nostri se ed i nostri ma quando stiamo insieme diventano certezze
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alexsaal · 2 years
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Sento spesso di volere avere delle garanzie per poter proseguire, ma mi rendo conto che questo mio volere non è sempre possibile e a volte mi frena
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didivola · 4 months
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Voglio un Amore
Concreto
Tangibile
Reale
Manifesto
Invece ho te, che non sei certezza ma presenza
Costanza nell'alternanza
Perché in amore non si può vivere di sicurezze
Le prove contrarie e le prove provate non esistono
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luluemarlene · 4 months
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Esercizio retorico: poca attenzione a sintassi e grammatica. 6
"E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre mai s’era potuta riconoscere così."
(Italo Calvino-Il Barone rampante)
Riconoscermi è stato un processo veloce, gioioso e sorprendente
Prima ero solo un'anima errante che chiedeva passaggi a viaggiatori distratti e banali, incapaci di portarmi esattamente dove avevo bisogno di andare.
Poi è arrivato L'Oreste.
Lui mi ha fatto salire sul suo treno colorato di buone maniere e risolutezza e insieme abbiamo iniziato un viaggio verso la comprensione di un sesso che io non avevo mai incontrato.
Non c'è dubbio che fossi predisposta e che la mia attitudine abbia contribuito a tessere il filo che mi ha legata ad una condizione di appartenenza che è prerogativa solo di pochi umani.
Indipendentemente dal ruolo, il filo che lega due menti che hanno avuto il privilegio di
appartenersi, non è recidibile
La mia mente veniva costantemente nutrita dalle nostre prospettive, da un punto di fuga comune
Ci sfamavamo di confronti verbali e a volte stupivamo delle affinità, facendo nostre le differenze.
Ci imparavamo.
Mi manca tanto descrivergli sfacciatamente ciò che mi rende liquida, parlargli delle mie pulsioni mi manca come l'idrogeno all'acqua, senza il quale non può chiamarsi tale
Ed io volevo continuare ad essere acqua fresca per la sua gola assetata
Viaggiava a tutta velocità, l'Oreste.
A volte provavo a saltare sul quel treno, con l'illusione che restare sospesa per un attimo avrebbe rallentato il mio incedere
Ma la fisica è universale in questo tempo e in ogni luogo, e lui era il mio sistema di riferimento inerziale
Procedeva costante e dinamico, senza attrito, senza freni, ed io con lui.
Una volta lo paragonai al bosone di Higgs
Gli dissi che la materia, come la conosciamo oggi, si è creata solo grazie a quel bosone
Io ero la particella elementare che riceveva la sua massa dal bosone Oreste, e da lì iniziavo ad esistere.
Ancora oggi, sopraffatta dalla tristezza che provo nel non poterlo accudire, la mia fica si desta dal suo torpore solo se penso alla sua voce e mi
ricorda che sono stata. lo ERO
Appartenevo al suo ciclo vitale e lui al mio e mi piaceva gonfiare il suo cazzo e il suo già enorme ego... quello era il mio compito : custodirlo, riempirlo, esaltarlo...
Come è mio il compito di raccontare cosa c'è dietro a tanto impegno
È dovere di chi è rimasto appassionare chi non ha conosciuto lo sviluppo di questi legami
Appartenere è euforizzante e nel momento in cui si viene sopraffatti, non può più essere lo stesso
È metamorfosi.
È uno stato volontario che scorre sulla pelle ed è spesso percepito da chi lo incontra, come felicità, sicurezza e quasi mai riconosciuto per quello che è: infinita fiducia
Altera tutti i livelli di neurotrasmettitori cerebrali e un po' subdolamente, entra sotto pelle.
Come una sostanza tossica , si impossessa delle cellule e ne muta il genoma
Ricorda l'innamoramento dove avvengono modificazioni biologiche che con il tempo rientrano nei parametri e si trasformano in affetto o in casi più rari , in amore
Ma l'appartenenza non riguarda questi sentimenti comuni
È quello che prova un suddito per il suo Re, un soldato per la Patria, una vittima per il suo carnefice
Quando l'Oreste ha fermato il nostro mondo non ha rallentato, l'ha fatto all'improvviso, bruscamente, stop, fermo, fine
Ora immaginate un crash test e di guardarlo in slow motion
Godetevi il mio schianto contro le pareti di quello che erano state le mie sicurezze
Guardatemi schizzare a rallentatore, in avanti, lasciando indietro le leggerezze, i capelli, vestiti
Poi anche loro, una frazione di secondo dopo, hanno raggiunto la faccia, i denti, vene, ossa e si sono appiccicati al miscuglio di organi e umanità che mi avevano reso la sua schiava
Ed ero sua, anche sfatta e agonizzante
Appartenere mi aveva messo delle radici all'anima e non si può estirpare un albero per farlo radicare altrove senza rischiare di ucciderlo e ho deciso, forse vigliaccamente, che nessuno poteva prendere il suo posto
Avevo curato il mio giardino, l'avevo reso unico. Privarlo della fonte che lo disseta avrebbe
seccato le arterie rimaste , mi avrebbe resa orfana della parte più sanguigna di me, la sua parte
Ma anche nell'assenza io volevo preservarlo, non volevo che entrasse nessuno nel tempio sacro che avevo costruito e plasmato, nella mia personale visione di religione monoteista.
Non ho mai voluto scrivere di lui perché uso la scrittura per esorcizzare la fine delle cose, la dipartita emotiva e questo avrebbe dato l'addio definitivo
... e poi ho sempre solo scritto per eccitare lui.
Non è mai stato il protagonista, era il beneficiario! Quei racconti parlano delle nostre fantasie e dei piaceri che avevamo creato insieme e scrivere e rileggere mi eccitava come scoparlo, anzi di più
Intendiamoci, adoravo scopare con l'Oreste, ma paradossalmente la mia fica vibrava e sbavava più a parlarci che a toccarlo.
Rispondere alle sue domande, impegnarmi a non trasgredire, rispettare il suo volere, la faceva colare e per difendersi dalle banalità pornografiche che ci circondavano, lei aveva umori solo per la sua voce
Trasudava sugo solo per i suoi neuroni erotomami e libidinosi
Sessualmente seduttivo, il porco!
Ed è quello che segue che lo eccitava, non questa montagna di spazzatura da scribacchina patetica
" Così ieri ho pisciato dentro ad un bicchiere, poi ho preso lo speculum, l'ho riempito di saliva e me lo sono infilata nella fica
Allargarmi la fica con quel coso mi arrapa da morire, ma so che tu preferisci il mio culo
Mi sono masturbata un po' tormentandomi il clitoride e quando l'eccitazione è diventata incontrollabile, l'ho sfilato e sporco di sangue del ciclo me lo sono infilato in culo
Mi sono girata a culo all'aria , ho appoggiato la faccia per terra, ho girato la vite che apre lo strumento
Il mio sfintere si dilatava e ti immaginavo, vestito, dietro di me, che eseguivi quell'operazione lentamente, con fare da chirurgo, ma con lo sguardo e il respiro da lupo affamato
Ho immaginato il rumore della zip dei tuoi pantaloni e cristo se ho pregato che arrivassi davvero a pisciarmi in culo
Dentro quella scarico vuoto, bisognoso di appartenerti , con movenze da contorsionista, ho rovesciato ancora caldo il mio piscio.
E di nuovo clitoride e ancora pensieri che mi facevano colare
Cosa avresti preferito?
Levare lo speculum e incularmi o vedermi svuotare davanti alla tua faccia?
Entrambe le cose, probabilmente.
Sono entrata nella vasca dopo aver tolto dolorosamente quell'oggetto di tortura
Mi sono accovacciata come per pisciare e dopo aver atteso un tempo che nn passava mai, ho spinto energicamente e un fiotto di piscio, da subito limpido e poi sporco del mio sudiciume, ha invaso la vasca da bagno
Guardando quello schifo mi sono masturbata
Ti volevo lì, a osservarmi fiero ed eccitato
Orgoglioso della tua puttana."
Ecco.
Io resto comunque inchiodata a tutte queste oscenità , per scelta o per bisogno , per divulgare lo tsunami di nefandezze emotive, il vortice concupiscente.
Sono comunque una sopravvissuta, implosa, collassata, come una stella che, terminato il suo carburante, cede alla gravità
Ecco, io cedo al buco nero che resta, dove nulla sfugge, nulla di quello che ricordo, che ho vissuto, nulla di ciò che sono diventata per volere suo, potrà mai vincerlo
Lui resta attrattivo, ineluttabile...
... E inesistente
Perché forse Oreste non esiste , se non come proiezione di fantasie e voglie inconfessabili, bisogni inespressi di una mente malata e volgare : la mia mente,
Lei è produttrice di scenari indecenti e lascivi che piano piano hanno soffocato tutta la parte poetica e dolce che c'era in me
Prometto che la seconda parte, se mai ci sarà, parlerà di quella parte della mia mente che ancora custodisce l'Oreste schifoso e depravato
Scriverò di facce schiacciate contro lo specchio con dietro un uomo che mi incula senza tregua, di mutandine tolte e abbandonate sugli scaffali dei supermercati, di cazzi sporchi e ripuliti dalla mia bocca affamata , di obbedienza e fluide attese ...
Tutto questo è intrappolato nella mia testa e mi ha mangiata, cazzo! Masticata piano piano
E io devo aver fagocitato il ricordo e alla fine non è rimasto niente, tranne il pesantore che sento al centro dello stomaco
Oppure è la peperonata di ieri sera.
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me-soltanto-me · 4 months
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“Mi piacerebbe cadere tra le tue braccia e sentirmi di nuovo al sicuro, perché non mi sono mai sentito meglio di quando hai le braccia intorno a me.”
“I'd love to fall into your arms and feel safe again, because I've never felt better than when you have your arms around me.”
Sicurezze
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elorenz · 1 month
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"Per amarti ho dovuto scavare nell'essenza stessa dell'uomo... ho lottato contro il mio carattere laddove facesse vacillare le sicurezze che avevo acquisito con l'esperienza, ridimensionato il mio credo alla sublime mortalità delle intenzioni che si mascherano con propositi utopici. Ho abbracciato la sventura come un qualsiasi altro fatto della vita ritagliandola dalla sorte per scindere le applicazioni che il tempo ha guidato sulle mie mani. L'amore, quel sentimento tanto dolce, aveva fatto rifiorire nell'anima i petali che il fato aveva arso per la ventura del destino. Calandomi ad esplorare le più antiche radici dell'umano ho scoperto quanto, di quella fredda e buia essenza che è la solitudine, potesse risplendere come una perla la rivoluzione dell'individuo; e così, ammaestato il dolore, ho riscoperto la bellezza e la sacralità del sentimento che ancora oggi mi porta sulla tomba del nostro desiderio, su quel unione spezzata dalla disgrazia. Ed ancora una volta, amore, sono qui davanti al tuo cuore a portare fiori a quel ricordo."
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anocturnalanimal · 7 months
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Che ragione c'è che un uomo e una donna si mettano assieme se non per espandere l'anima, l'immaginazione, se non per fare a pezzi le sicurezze e ricomporre il mosaico della vita in un altro disegno?
Erica Jong, da Come salvarsi la vita
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ambrenoir · 16 days
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A volte le persone bussano alla tua porta solo per vedere se le fai entrare.
Non sono veramente interessate a te, ma hanno bisogno di continue conferme, e si nutrono della tua attenzione.
Non sanno andare via dai luoghi tossici delle loro finte sicurezze, e in qualche modo devono respirare.
Spesso tu apri quella porta per la stessa ragione: il fatto che qualcuno bussi, ti fa sentire importante.
Dopo l’esplosione di emozioni e illusioni, scopri che non c’era nessuno, e ti senti ferita, delusa.
Richiudi la porta e giuri che non la aprirai più.
Ma appena ribussano, corri a vedere se qualcosa è cambiato.
Hai bisogno di crederci, esattamente come la persona che torna a bussare, e gioca con le tue emozioni perché non sa sentire le proprie.
È un gioco di specchi, dove non c’è vittima né carnefice, ma solo due anime che si sono date appuntamento per evolvere.
È un gioco diffuso, negli ultimi anni più che mai.
Raramente, entrambi trovano il coraggio di restare l’uno accanto all’altra per crescere insieme.
Il più delle volte, a un certo punto, uno dei due si stanca di bussare o di aprire la porta.
E magari cambia la porta, ma non il gioco.
A volte ritorna, ma mai per rimanere.
Li sentirai chiamare “narcisisti”, ma se alla tua porta bussa un narcisista, significa che è stato attirato dal tuo stesso nucleo narcisista.
Tutti abbiamo quella parte, e attiriamo qualcuno che ce la mostra in modo chiaro proprio per riconoscerla e guarirla.
Di solito, solo uno dei due riesce a imparare qualcosa di sé.
E di solito, con qualche eccezione, è la polarità femminile che impara.
Impara a non aprire più quella porta.
A non aspettare più che qualcuno le dia quello che non ha avuto da bambina.
Impara a dare lei stessa a quella bambina tutto quello che le è mancato.
Ogni tanto avrà nostalgia dell’illusione e dell’emozione che si presentavano a quella porta, e sbircerà ancora in attesa di un miracolo.
Ma certe anime non sanno vibrare.
Certe anime arrivano solo a insegnarti a chi non aprire la porta.
E bussano, e poi si dileguano, e poi bussano ancora per dileguarsi di nuovo, fino a quando non ti spaccano il cuore.
Vai oltre la paura, e guarda bene cosa c’è tra le macerie del tuo cuore a pezzi.
Ti basterà riconoscere il dolore, e accoglierlo un po’ di più a ogni passo.
Quel dolore ti rende bisognosa dell’attenzione che cerchi ovunque.
Un giorno lo ringrazierai, e si trasformerà, e ti trasformerà.
E non aspetterai più che qualcuno bussi alla tua porta per salvarti.
RobertaT
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Ho avuto paura, quando ti ho conosciuto, perché sapevo che saresti stata una di quelle persone che avrei sempre, sempre, sempre avuto paura di perdere. Ho avuto paura quando ho capito che con te ero pronta a rischiare, e a reinventarmi, e a mettere in gioco tutte le mie sicurezze, perché ho capito che avrei rischiato, un giorno, di restare a pugni stretti stringendo solo vuoto. Ho avuto paura quando ho cominciato a notare che tu eri in tutte le cose che facevo, che dicevo, che vedevo, che ascoltavo, perché ho pensato che un giorno, se te ne fossi andato, non avrei avuto più niente da dire, da vedere, da ascoltare. ho avuto paura quando per la prima volta ti ho detto ‘vieni qua, stammi vicino, perché temevo di vederti andar via. Ho avuto paura tante altre volte, perché le cose belle fanno paura, perché si ha paura della loro fine. Ma ho smesso di aver paura, ho rinchiuso queste paure in una scatola che abbiamo buttato via, insieme, quando abbiamo capito che la paura non ci avrebbe portati da nessuna parte, che solo col coraggio saremmo andati avanti. Ora ti ho raccontato di quando ho avuto paura e di come, guardandoti negli occhi, ho smesso di farlo.
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incaxxatanera · 1 month
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mi manchi così tanto che sento tutte le mie sicurezze crollare quando non ci sei
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tettine · 10 months
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D mi ha detto che, oltre ad aver proiettato le sue insicurezze personali nella nostra relazione, ha proiettato anche il terrore che ha maturato durante la scorsa relazione nel perdere la persona con la quale stava. Io ricordo che anni fa mi disse "io l'ho persa come fosse stata sabbia tra le mani, senza accorgermene" ed ha avuto paura stesse succedendo la stessa cosa quando io l'ho trascurato da giugno in poi. (L'ho trascurato perché ero felice e soddisfatta di come stesse procedendo la mia vita).
Quando sentii quella frase mi si accese una lampadina e sventolò una bandierina rossa ma non ci diedi molta importanza, ma forse è arrivato il momento di attribuirgli il giusto peso e mettermi l'anima in pace che questa relazione è nata e crescita all'ombra della precedente. Speravo che dopo cinque anni (contro uno) fossero bastati per fargliela dimenticare, per acquisire le sicurezze che necessitava.
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be-appy-71 · 3 months
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Anche se già fidanzati, sposati o con a fianco
una compagno o una compagna,
in mancanza di attenzioni, viviamo perennemente nell'attesa di trovare una persona che sappia distinguerci da tutti gli altri.
Una persona che capisca qualcosa di più di noi. Una persona che non si soffermi all'apparenza e che provi in qualche modo a conoscerci.
Non solo superficialmente.
Perché, anche vivendo insieme a qualcuno, per anni, non significa che questa persona ci conosca veramente e nemmeno che ci abbia mai provato altrettanto veramente a farlo. Qualcuno che decida di "ballare sul mondo" insieme a noi.
Qualcuno che sia un aggiunta alla nostra vita, non un complemento. E allora vogliamo qualcuno che ci entri dentro e ci legga come nessuno ha mai fatto.
Qualcuno disposto ad aprirsi con noi, qualcuno che collabori con noi e che trasformi le nostre paure in sicurezze. Una persona che resti e che non vada via al primo ostacolo. Qualcuno che conosca bene il significato della parola "insieme".♠️🔥
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(Claudio Del Pizzo)
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ricorditempestosi · 2 years
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ho un costante bisogno di sicurezze e certezze
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Ho bisogno di attenzioni, affetto, sicurezze, conferme, passione e considerazione, e se non posso essere una priorità allora preferisco non essere niente.
-laragazzadagliocchitristi
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apropositodime · 9 months
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Quante verità è sicurezze che avete in mano di sabato mattina?
Ecco questa è l'unica cosa che potrei forse invidiare alle persone, forse appunto (di alcune anche il conto in banca)
Ciao
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