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#dieta per dimagrire sulle gambe
edsitalia · 3 years
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Soluzione d'amore By @giada_occhiverdi
Ma come? Viene a trovarmi la prossima settimana dopo tre mesi che ci sentiamo solo in chat? E come faccio ora? Devo trovare una soluzione. E anche alla svelta! Mi volto e dò un’occhiata al buco dove vivo: ultimamente a causa del lavoro ho  trascurato un po’ le pulizie e… beh diciamocelo chiaro e tondo,  sembra che qui sia scoppiata una bomba! Abiti, piatti e posate, avanzi di cibo si fondono in un unico quadro astratto; la sera sono così stanca che mi spoglio sulla soglia di casa e butto tutto dove capita, non ho voglia di cucinare e mangio solo cose che posso infilare direttamente dal freezer al microonde, per addormentarmi infine esausta davanti alla tv. Non è un quadro molto invitante, lo ammetto, ma non è di questo che stiamo parlando, bensì di Matteo! Il mio dolcissimo Matteo,  conosciuto su instagram dopo che entrambi abbiamo commentato un post che parlava di terrapiattismo: dopo due commenti un po’ sarcastici ci siamo spostati nei messaggi direct e lì abbiamo chattato tutta la notte. Ci siamo scambiati il follow e ho subito sbirciato tra le sue foto: è un figo da paura,  lavora  per una società di comunicazione e marketing a Milano  ed è single. Inoltre è dolcissimo e sensibile…morale della favola: alla seconda chiacchierata in chat il mio cuore aveva già la consistenza di un budino al crème caramel,  soprattutto perché abbiamo cominciato a flirtare  scambiandoci messaggi sempre più piccanti, e abbiamo un’intesa da paura! Solo pensare a lui mi fa venire gli occhi a cuore e scaldare il sangue, erano settimane in effetti che parlavamo di vederci, ma pensavo che avrei avuto più tempo per organizzarmi. Sarà qui il 9 alle tre, e io sono nel panico totale! “Cosa vuoi che sia" penserete voi “un paio di giorni di pulizie e tutto tornerà in ordine”. Certo, l’appartamento si, ma a me ci vorranno molto più di due giorni! Mi prende lo sconforto e mi accascio sul pavimento,  con le mani tra i capelli.  Il fatto è che…che…beh che a Matteo ho detto qualche piccolissima bugia, ho nascosto qualche dettaglio, tipo quanto sono alta e soprattutto quanto peso. Faccio un rapido calcolo di quanto dovrei mangiare per dimagrire dieci chili in tre settimane e già comincio a sudare freddo al solo pensiero di non fare colazione con le gocciole, per non parlare della merenda con i grisbí,  e lo spuntino pre-nanna con gli smarties davanti alla tv. Basta, da oggi si cambia, dieta ferrea! Ah poi ci sarebbe il dettaglio dell’intimo:  lui crede che io indossi sempre intimo di pizzo, ma la verità è che le uniche foto in lingerie che gli ho mandato sono quelle che mi sono scattata nel camerino di Intimissimi con tre reggiseni super sexy e una sottoveste tutta pizzo;  devo dire che ho un bel seno, e in quelle foto con le tette in bella vista ho fatto la mia porca figura. Per non parlare delle scarpe con il tacco dieci che mi sono fatta prestare da Lucia per fare delle foto un po’ fetish: solo per averle indossate un’ora mi hanno gonfiato il piede al punto che quando le ho tolte hanno fatto il botto, come quando stappi le bottiglie di spumante. Ok lo so che queste cose - il peso, le scarpe, la lingerie -  sono solo dettagli, quello che conta è come sono io intimamente, lui è cotto di me, non delle mie scarpe ecc., si però ci sono io in questa situazione, sarà comunque un primo incontro e ho tutto il  diritto di essere nel panico. Stasera farò l’ultimo festino a base di popcorn e, da domani, il mondo cambia! E’ sabato sera, ieri ho preso un giorno di ferie e sono da 48 ore tappata in casa a fare Cenerentola senza nemmeno l’aiuto dei topini. Indosso la mia salopette jeans  oversize da battaglia e sono alle prese con il riordino della camera: guardo sconsolata il disordine che impera,  e mi convinco che l’unica soluzione sia il napalm. Mi lascio cadere esausta, sono stanca, ho fame, non ho avuto tempo di pensare alla dieta – anche se a dire la verità quasi non tocco cibo da ieri. Improvvisamente un pensiero mi balena in testa: mi darò malata! Non ce la farò mai a rendermi presentabile in tempo, e i sensi di colpa non mi stanno facendo dormire la notte, ho bisogno di calma e pensare a come rimediare alla situazione. Ok, facile, qualche giorno prima lo chiamo e gli dico che ho l’influenza. No, no ci vuole qualcosa di più raccapricciante, che lo distolga dall’idea di venire lo stesso a farmi da infermiere: un virus gastrointestinale potrebbe andar bene! Abbastanza disgustoso direi, forse ho trovato la soluzione. Però poi Matteo potrebbe intuire che si tratti di una banale scusa per non vedersi, e comincerebbe a pensare che non ne vale più la pena, e magari non prenoterebbe il treno un’altra volta, pensando che gli darò di nuovo buca. Sto per piangere, ho la testa che mi scoppia quando, a un tratto, suona il campanello. Non aspetto nessuno, ma chiunque sia sarà la mia salvezza da questo stato di disperazione acuta in cui mi trovo, magari è Lucia che si è preoccupa per me e mi ha portato qualche dolcetto per tirarmi su. Mi precipito verso la porta, spalanco di botto e…davanti a me c’è Matteo! Ho le visioni, di sicuro ho le visioni, sento le gambe molli, cosa ci fa lui qui? E’ impossibile! Resto a bocca spalancata e non riesco neanche a pronunciare una sillaba, mentre i miei occhi lo percorrono da capo a piedi e, cazzo vorrei saltargli addosso qui, subito, sulla soglia di casa. Ci pensa lui a togliermi da questo stato catatonico: butta a terra il borsone, sorride emozionato, si avvicina di slancio, mi afferra per la vita con una mano e con l’altra mi sfiora la guancia, incendiandomi con i suoi occhioni “Oddio quanto sognavo questo momento”    mi dice con semplicità, per poi tuffarsi sulle mie labbra ancora incredule, ma più pronte di me, perché rispondo immediatamente al bacio, gustandomi per la prima volta  il morbido calore  delle sue labbra, mentre il suo profumo mi stordisce il cervello. Le nostre bocche hanno già sancito l’accordo perfetto, e ora Matteo insinua la lingua a cercare la mia. E d’improvviso lo circondo con le braccia, gli offro la mia lingua e tutta me stessa, e in quel momento spariscono le preoccupazioni, spariscono il disordine dalla mia testa, svaniscono le paure  e tutte le seghe mentali. Rimaniamo noi, un tutt’uno fatto di passione e di tanta attesa finalmente azzerata, così come la distanza fisica. Matteo si stacca dalle mie labbra, mi sorride e, mentre mi guarda, esplora divertito e curioso il mio corpo con le mani. “Sei stupenda Iris, non mi avevi detto di avere tutta questa bontà addosso” mi dice un po’ scherzando ma con la voce piena di desiderio. Avvampo all’istante ma gli rispondo sinceramente  “In effetti, non ti ho detto ancora tutto tutto di me ma…a proposito, cosa ci fai qui? Non saresti dovuto arrivare il 9 alle tre?”                                    Matteo fa un’espressione stupita ma poi sorride ancora di più “Ecco perché non sei venuta alla stazione! Piccola, non il 9 alle tre, ma il 3 alle nove” e mi dà un bacio sul naso. Io sgrano gli occhi incredula, ma rido a mia volta, imbarazzata per questo assurdo malinteso            “Mi fai entrare?” domanda Matteo “Si, certo, però…l’appartamento non è esattamente come te l’ho descritto” “Iris”, mi guarda serio negli occhi, continuando a tenermi stretta “facciamo così: ora tu mi fai entrare, e mentre faremo l’amore mi sussurrerai all’orecchio tutte le piccole bugie che mi hai raccontato, ok?”.        E a questa dichiarazione io mi sento sciogliere definitivamente, lo stringo ancora di più, spicco un salto, mi aggrappo con le gambe al suo corpo e questa volta sono io che cerco la sua bocca, affermando senza ombra di dubbio che sono felice che sia qui.  Ho trovato la soluzione: semplice, no?
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