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#solchi sperimentali
alchimilla · 5 years
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Camminando sopra i tetti • Walking over the roofs
La vita ai tempi della pandemia - Mondo, Zona Rossa / giorno 19
Cose belle e cose brutte, che s’intrecciano e si mischiano, come fili di una matassa ancora intricatissima.
Prima le cose belle:
- I contagi in Lombardia sembrano timidamente continuare a rallentare, anche se la situazione resta comunque gravissima.
- La pressione su ospedali e pronto soccorsi del nord, sembra lievemente allentata, solo un pochino, quel tanto che basta per riuscire a tirare il fiato, sotto mascherine e visiere, che fanno sudare, e lasciano solchi sulla pelle, e nell’anima, come ferite (indelebili) di guerra.
- Ieri a Brescia, si sono registrati “solo” 299 nuovi contagi, contro i 393 del giorno precedente. A Brescia città, intanto, siamo arrivati a 1000 contagi ufficiali da Covid-19, mentre ad Orzinuovi, paese della bassa bresciana, che è stato uno dei focolai principali del virus, da tre giorni non si registrano nuovi casi.
- Sono arrivati tanti aiuti, tra dispositivi, apparecchiature mediche e personale sanitario, in primis dalla Cina, poi dagli Stati Uniti, da Cuba, dalla Russia.
- E poi c’è l’ingegno, e il genio, tutto italiano (e del resto, se l’Italia ha sfornato i più grandi geni dell’umanità, da Leonardo a Dante e così via, un motivo ci sarà), di un ingegnere bresciano che ha trasformato le maschere da snorkeling full face (che si comprano da Decathlon), in respiratori d’emergenza.
- Si sperimentano sui pazienti Covid-19, alcuni farmaci già esistenti per altre patologie, che sembrano dare buoni risultati: Tocilizumab, Avigan, Plaquenil, Remdesivir.
- Finalmente si è capito che, le moltissime persone a casa, malate con Covid-19, non vanno lasciate a loro stesse senza alcuna assistenza medica o monitoraggio, abbandonate lì a cercare di curarsi da sole con tachipirina e antibiotici, fino a quando non muoiono nei loro letti. No, è inaccettabile tutto questo, anche se gli ospedali sono al collasso, non si può e non si deve più lasciar morire la gente a casa da sola. E così, a qualcuno del governo, si è accesa una lampadina, e ha dotato i medici di base di saturimetri, da dare a tutti i pazienti domiciliati, che presentano sintomi da Covid, per controllare i livelli di ossigeno nel sangue, e, forse, cercare di salvare loro la vita, facendogli chiamare il 118, quando il saturimetro segna 90 di saturazione. Perché sotto questa soglia, poi, non si respira più.
E finalmente, i medici di base, non danno più solo tachipirina e antibiotici, ma cominciano a prescrivere anche i farmaci sperimentali contro Covid, già usati in ospedale, oltre a segnalare e tenere traccia di tutti i pazienti che presentano sintomi Covid compatibili.
Ovviamente, questa cosa, bisognava farla prima, non un mese dopo lo scoppio dell’emergenza.
- E, in ultimo, gli scienziati hanno diffidato legalmente Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio per le bioemergenze del Sacco di Milano, per “affermazioni pericolose sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche”. Era ora. Finalmente. Ricordiamole ancora una volta le sue deliranti affermazioni sul Covid: << Il Coronavirus Covid-19, è poco più di un’influenza, tutto questo allarmismo è pura follia>>. Io mi aspetto che questo soggetto venga radiato dall’albo dei medici.
E ora le cose brutte:
- Due giorni fa, si è suicidata a Monza un’altra infermiera di terapia intensiva, che lavorava con i pazienti Covid (dopo quella di Jesolo di una settimana fa). Anche lei era risultata positiva al virus, ed era a casa in quarantena con sintomi. Purtroppo, non sarà l’ultimo caso questo. Quello che vedono ogni giorno i medici e gli infermieri, negli ospedali pieni di malati Covid, noi non possiamo nemmeno immaginarcelo. E non tutti riescono a reggere a questo orrore, soprattutto se sperimentano su loro stessi i sintomi del virus.
- Bertolaso, l’uomo dei miracoli, chiamato a salvare l’Italia da un’epidemia senza fine, ha contratto il virus a sua volta, e ora si trova ricoverato al San Raffaele, per il momento con sintomi lievi.
- Borrelli, il capo della Protezione Civile, è febbricitante e in quarantena anche lui, ma il tampone ha dato esito negativo.
- Covid-19 sta decimando famiglie, generazioni, paesi interi. Persone “normali”, personaggi famosi, principi e reali. Tutti stanno cadendo colpiti dalla falce mortale di Covid.
- Il virus ha svuotato le megalopoli di tutto il mondo. Ha costretto 3 miliardi di persone a chiudersi in casa, per sfuggire al contagio. Ha bloccato le economie di tutto il globo.
- Il numero dei contagi e dei morti, è di molto superiore alle stime ufficiali, perche queste si basano solo sui tamponi fatti a chi viene ospedalizzato. Ma ci sono migliaia di persone a casa col Covid, che muoiono nei propri letti, e non vengono censite come contagiati, anche se lo sono.
- A Bergamo ci sono 1800 trentenni malati di Covid.
- Oltre agli elicotteri, le città vengono controllate anche dai droni, ora.
E così, per passeggiare un po’ da sola e “in libertà”, io cammino al tramonto sul tetto del mio palazzo, che ha una bella e grande terrazza. Prima le mie domeniche le passavo a passeggiare nei boschi, o nei vivai di bonsai, o a fare qualche gita fuori porta.
Ora le passo sopra i tetti, da dove il sole, sembra molto più vicino, e il cielo, meno nero.
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particellare · 8 years
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Solchi Sperimentali Fest, Modena 28-01-2017
Solchi Sperimentali Fest, Modena 28-01-2017
Malgrado i liguabuoi e i vaschirossi, se l’Emilia attrae per ben due volte un Solchi Sperimentali Fest, significa che c’e’ ancora speranza. Da Bologna s’e’ passati a Modena, quindi gioco in casa e devo dire che c’abbiamo guadagnato un po’ tutti. Io perche’ piu’ vicino, il Festival perche’ il pubblico presente in sala ha di gran lunga superato quello della serata bolognese. Promotore sempre…
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gazemoil · 5 years
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10 VOCI FEMMINILI DA TENERE D’OCCHIO NEL 2019
di Viviana Bonura
Ci piace parlare spesso di musica ponendo particolare attenzione sulle donne. Lo facciamo perché, finalmente, ci si sta accorgendo in massa che - anche in questa sfera lavorativa ed artistica - le donne sono state e sono attualmente in minoranza e qualora siano presenti la loro posizione è sempre più in ombra rispetto a quella degli uomini, specialmente in alcuni ambienti musicali. Finalmente, non si parla di questa discriminazione solo l’otto marzo o quando si verifica un evento eclatante, ma lo si fa sempre: ad ogni festival che cancellando immaginariamente i nomi femminili dalle lineup rimarrebbero benissimo in piedi, ad ogni cerimonia di premiazione che sin dalle candidature propone musica fatta da uomini per almeno due terzi, nella musica stessa delle donne che decidono di parlare di questo problema. In definitiva: vogliamo aggiungere la nostra voce sempre e comunque, a prescindere che il coro sia poco nutrito o che sia particolarmente infervorito. E’ vero, il pop brulica di donne di successo, pop star indiscusse che si arrampicano ai vertici delle classifiche e riempiono stadi senza problemi, ma esistono donne che si svincolano dai modelli ormai implicitamente imposti e che per questo fanno molta più fatica ad essere valutate con le stesse opportunità della controparte maschile. In questo articolo parliamo di loro, dieci voci femminili che non rispettano gli stereotipi, che si muovono nelle nicchie dell’alternative o che cercano di emergere nel mainstream per vie trasversali.
1. Charlotte Adigéry (o WWWater)
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Charlotte Adigéry è un’artista franco-belga-martinicana dall’interessante attitudine alla musica elettronica. Stilisticamente prende grandissima ispirazione da artisti come Santigold e le sue sonorità uniscono l’ipnosi della musica club con un senso del ritmo caraibico ed orecchiabilità synth pop. A volte palesemente ironici ed altre profondamente introspettivi, i suoi testi sono pieni di senso dell’umorismo ed assurdità - sempre persuasivi ed attuali - e raccontano di un mondo fatto di caramelle e latex dove regna la libertà d’espressione. A febbraio pubblica Zandoli, il suo secondo EP, contenente le due tracce edite Paténipat e High Lights. Quest’estate farà un salto in Italia all’Ypsigrock Festival di Castelbuono nelle vesti di WWWater, un suo side-project con all’attivo un EP ed un singolo.
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TRACCE CONSIGLIATE: Paténipat; Cursed And Cussed; High Lights
2. Stella Donnelly
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Stella Donnelly è una cantautrice e musicista australiana che unisce quel tipico jangle-pop sbarazzino fatto di arrangiamenti elettroacustici poco articolati e melodie ingenue ad un inusuale senso dell’umorismo provocatorio e sensibile, affrontando senza mezzi termini tematiche delicate come il sessismo, ingiustizie sociali e squilibri di genere nell’industria musicale e nella vita privata. Ha da poco pubblicato il suo album di debutto, Beware Of The Dogs, in cui dimostra l’importanza di farsi avanti per sé stessi, gli amici e per ciò che è giusto.
 TRACCE CONSIGLIATE: Old Man; Boys Will Be Boys; Lunch
3. Tierra Whack
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Tierra Whack, rapper di Philadelphia, ha capito come sfruttare al meglio gli effetti della contemporaneità come l’attenzione indistintamente sfuggevole verso le cose frivole e quelle importanti, una deconcentrazione di fondo nell’affrontare piccoli e grandi incarichi quotidiani. In poche parole: i mille impulsi ed i paradossi di questa società super caotica. Il suo punto di vista teatrale, bizzarro, distorto ed indubbiamente particolare sulla realtà che ci circonda ne coglie la velocissima mutevolezza, le tante sfumature quante sono quelle dell’hip-hop. Lei, giusto per rimanere attuali, spunta fuori proprio da Soundcloud e nel 2018 arriva il suo primo disco, Whack World, che ha la particolarità di essere composto da quindici canzoni dalla precisa durata di un minuto l’una, tutte con le carte in regola per essere delle hit fortissime, ma che durando soltanto un minuto cambiano il loro senso d’essere. Presentato visivamente con videoclip dagli scenari cangianti e coloratissimi, la sua è sicuramente una trovata anormale che ha perfettamente senso, un progetto conciso, inquadrato e facilissimo da ascoltare che si sposta rapidamente in atmosfere ed umore, da giocoso ad introspettivo ed ancora ad irritato. Attualmente, continua a pubblicare singoli senza sosta, convincendoci sempre di più che sia una delle promesse più interessanti del rap attuale. 
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TRACCE CONSIGLIATE: Mumbo Jumbo; Bugs Life; Only Child
4. SASAMI
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Sasami Ashworth bazzica nel mondo della musica da ormai dieci anni ed è passata dal suonare in orchestra fino ad arrangiare e produrre musica per altri artisti dal calibro di Soko e Wild Nothing, per poi suonare con delle rock band in giro per il mondo e fare l’insegnante. Da poco intercettata dalla Domino Records, sicuramente il suo stile non è tra i più facili ed immediati in circolazione. L’esordio da solista arriva solo quest’anno e si chiama SASAMI, un album in cui l’artista riprende da un lato quegli echi cantautorali americani al femminile tutti chitarra-e-voce e dall’altro i sintetizzatori danno alla sua musica un taglio più futuristico. La sua voce, invece, è cupa ed ipnotica e ricorda quasi il grunge anni 90′.
TRACCE CONSIGLIATE: Jealousy; I Was A Window; Pacify My Heart
5. Little Simz
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Simbi Ajikawo, in arte Little Simz, è una dei più talentuosi e prolifici rapper della scena inglese, ma purtroppo è anche una dei più sottovalutati. Con tre album all’attivo ha dimostrato di saper curare complesse strutture concettuali, come nel caso dell’intricato Stillness In Wonderland, ma anche di costruire dischi più coincisi e diretti, come l’esplosivo GREY Area, uscito giusto qualche mese fa. E’ anche una di quelle che sa quando è il momento di non rimanere in silenzio, difendendo con sicurezza d’animo il suo percorso attraverso l’esplorazione di un nuovo territorio artistico, decidendo che a parlare del suo indiscutibile talento sia la musica stessa, continuando ad affinare la sua arte senza farsi distrarre dall’ingiustizia dell’industria musicale ed approdando ad un audace nuovo sound che la vede sfruttare il suo agile flow ed i suoi superbi giochi di parole, spaziando tra un’eclettica gamma di diverse influenze musicali tra cui jazz, funk e soul fino al punk ed il rock, tra un’attitudine più apologetica e pungente fino ad una più introspettiva e vulnerabile. Insomma, Little Simz ha davvero tutto.
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TRACCE CONSIGLIATE: Offence; Sherbet Sunset; Picture Perfect
6. Weyes Blood
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Weyes Blood è il progetto solista della californiana Natalie Mering, polistrumentista sempre in bilico tra l’avanguardia ed il pop. Nel corso della sua ormai decennale carriera ha dimostrato una certa crescita artistica, progredendo dagli inizi sperimentali fino alle modalità tradizionali del folk e del soft rock. Il suo quarto disco, Titanic Rising, uscito qualche mese fa, è decisamente quello più a fuoco di tutti, qualcosa che suona più contemporaneo di quanto sembri, in equilibrio tra il “vecchio” classicismo e gli slanci moderni, dimostrando che Weyes Blood non è un soggetto al di fuori dal tempo ed indifferente alle mode, ma capace di sensibilizzare sull’attualità pur continuando a far musica che ti immerge in un universo onirico e suggestivo in cui si perdono di vista tempo e spazio.
TRACCE CONSIGLIATE: Andromeda; Mirror Forever; Do You Need My Love
8. Celeste 
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Celeste è veramente ancora agli esordi e sulle piattaforme di streaming è ascoltata da una centinaia di migliaia di persone. Non è difficile, però, collocarla già in uno scenario musicale, magari accanto a Jorja Smith con la quale condivide tantissime similitudini sonore ed estetiche, ma anche ad una Charlotte Day Smith e perchè no, Solange. Nata a Los Angeles ma cresciuta tra Essex e Brighton, la cantante porta nelle vene il meglio della tradizione della musica di colore, un salto indietro nel passato che onora le grandi voci potenti del soul di Aretha Franklin e Nina Simone. Il suo EP d’esordio si chiama Lately - uscito quest’anno - ed è un ottimo spiraglio di basi jazz languide e testi poetici e drammatici, atmosfere  rilassate, malinconiche ed anche sensuali. 
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TRACCE CONSIGLIATE: Lately; Both Sides Of The Moon; Summer
7. Billie Eilish
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Billie Eilish, cantautrice statunitense, non ha quasi bisogno d’introduzioni. A soli diciassette anni è una degli artisti dell’alternative pop più seguiti su internet e da un paio di mesi non si fa altro che parlare di lei. Il suo debutto, WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO? sta andando alla grande, come la sua tourneé che non sembra non essersi mai fermata dal 2017, anno in cui si è fatta conoscere dal pubblico con il primo EP don’t smile at me. La sua musica ha quel sapore da cameretta, quella vulnerabiltà adolescenziale sussurrata tra le mura di una stanzetta, data da una voce morbida e vellutata come la sua, ma ha anche dei tratti più esplosivi ed estroversi, sonorità sintetiche creative pronte a cavalcare i palchi. Billie, poi, sembra un personaggio dell’anti-pop già formato, con quell’estetica che unisce l’innocuo al macabro, l’atteggiamento infantile e quello provocatorio: insomma, estremamente carismatico.
TRACCE CONSIGLIATE: idontwannabeyouanymore; when the party’s over; bad guy
9. Julia Jacklin
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Quest’anno la cantautrice australiana Julia Jacklin ha fatto qualcosa di molto importante. A primo impatto può semplicemente sembrare un’altra di quegli artisti che si muovono sui solchi da poco percorsi da Lucy Dacus, Julien Baker e Big Thief, condividendo con loro le sonorità elettroacustiche con radici nel folk americano rimodernato indie, l’attenzione verso una scrittura sempre intima e vulnerabile, una voce intensa e sincera spesso prediletta rispetto al resto e capace di arrivare al cuore. In una seconda ispezione, però, il suo secondo disco Crushing - uscito qualche mese fa - è più di un monologo sulla fine di una storia d’amore e si rivela anche il percorso dell’artista, in quanto donna, proprio verso la riaccettazione del proprio corpo, sia a livello fisico sia figurato. In un album che esplora la fine di una relazione a favore della scoperta di sé stessa, la cantautrice australiana dimostra talento nel distillare complesse situazioni in brucianti versi. 
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   TRACCE CONSIGLIATE: Body; Pressure To Party; Head Alone
10. Rosalía
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La cantante e produttrice spagnola Rosalía potrebbe essere l’autrice di alcune delle poche canzoni latine perfettamente adattate ai gusti pop e a scalare le classifiche senza abbassarsi al culto del cattivo gusto che sorregge il successo dei tormentoni latino-americani degli ultimi anni. In El Mal Querer, il suo secondo album, ridefinisce l’esistenza del flamenco riuscendo a portarlo oltre ai confini della sua nazione con l’unione dell’elettronica e dell’urban pop più contemporaneo. Oltretutto, grazie ad una grandissima tecnica acquisita per padroneggiare i virtuosismi della tradizione canora andalusa, la sua voce sembra priva di barriere e completamente libera di espandersi, portando con sé un carico di espressione e potenza che poche artiste nel campo del pop riescono ad uguagliare. Il resto del mondo si sta accorgendo di lei e quest’anno ha cantato a fianco di James Blake nel suo ultimo album e di J Balvin. 
TRACCE CONSIGLIATE: MALAMENTE; PIENSO EN TU MIRA; BAGDAD
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seideegiapulp · 6 years
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Lungo i filari, gli erpici avanzano estirpando l’erba primaverile e rivoltandola per farne concime, dissodando la terra perché trattenga l’acqua più in superficie, scavando piccoli solchi per l’irrigazione, distruggendo le radici maligne che rubano acqua alle piante. E nel frattempo i frutti ingrossano e i fiori sbocciano in lunghi grappoli sui ceppi di vigna. E con l’avanzare della stagione avanza anche la temperatura, e le foglie si fanno di un verde più scuro. Le prugne si allungano come verdi uova d’uccello, e il loro peso fa curvare i rami sui puntelli. Le piccole pere dure prendono forma, e le pesche cominciano a farsi vellutate. I fiori della vite perdono i piccoli petali, e le perline dure diventano acini verdi, e gli acini si fanno pesanti. Gli uomini che lavorano nei campi, i proprietari dei piccoli frutteti, guardano e calcolano. La stagione è florida. E gli uomini sono fieri, perché è con la loro competenza che sanno rendere florida la stagione. Con la loro competenza hanno trasformato il mondo. Il grano corto e smunto l’hanno reso grosso e fecondo. Le piccole mele aspre sono diventate grosse e dolci, e quei vecchi vitigni che crescevano tra gli alberi, e nutrivano a stento gli uccelli con i loro minuscoli acini, hanno generato un migliaio di varietà d’uva, rossa e nera, verde e rosa pallido, porpora e gialla; e ogni varietà ha il suo sapore. Gli uomini che lavorano nelle fattorie sperimentali hanno creato nuovi frutti: nettarine, noci dal guscio sottile, quaranta tipi di prugne. E non smettono di lavorare, selezionare, innestare, ruotare colture, impegnando se stessi e impegnando la terra a produrre. E per prime maturano le ciliegie. Tre centesimi al chilo. Al diavolo, come facciamo a raccoglierle a questo prezzo? Ciliegie nere e ciliegie rosse, succose e dolci, e gli uccelli si mangiano la metà di ogni ciliegia e le vespe vengono a ronzare nei buchi fatti dagli uccelli. E i noccioli cadono a terra e si seccano, con i lembi di polpa ormai nera che gli marciscono intorno. Le prugne violette si fanno tenere e dolci. Perdio, non possiamo raccoglierle, asciugarle e ramarle. Non possiamo pagare nessun tipo di paga. Allora le prugne violette tappezzano il suolo. E la buccia comincia a raggrinzirsi, e nugoli di mosche si avventano per banchettare, e la vallata si riempie del lezzo dolciastro della putrefazione. La polpa si fa scura e il raccolto avvizzisce a terra. E le pere si fanno gialle e tenere. Cinque dollari la tonnellata. Cinque dollari per quaranta cassette da venticinque chili; alberi potati, terreno irrigato, e poi tutta la trafila: raccogli le pere, mettile nelle cassette, carica i camion, consegna la frutta al conservificio…quaranta cassette per cinque dollari. Non ce la facciamo. E le pere gialle e tenere cadono dagli alberi e si spiaccicano al suolo. Le vespe succhiano la polpa tenera, e c’è odore di fermentazione e marciume. E l’uva. Non possiamo fare vino buono. La gente non può permettersi il vino buono. Allora strappa i grappoli dalle vigne, grappoli d’uva buona, d’uva cattiva, d’uva mangiata dalle api. Pressa i gambi, pressa insieme polvere e acini marci. Ma nei tini ci sono peronospora e acido formico. Carica zolfo e tannino. L’odore della fermentazione non è quello corposo del vino, è odore di decomposizione e sostanze chimiche. Al diavolo. Almeno l’alcol c’è. Si possono sbronzare. I piccoli coltivatori vedono i loro debiti montare come una marea. Curano le piante ma non vendono il raccolto, potano e innestano ma non possono raccogliere la frutta. E gli uomini di scienza hanno lavorato, si sono impegnati, ma la frutta sta marcendo al suolo, e il mosto in decomposizione nei tini sta appestando l’aria. E il sapore del vino: nessun sentore d’uva, solo zolfo, tannino e alcol. L’anno prossimo il piccolo frutteto farà parte di una grande azienda, perché i debiti avranno strozzato il proprietario. Il vigneto apparterrà alla banca. Solo i grossi proprietari possono sopravvivere, perché possiedono anche i conservifici. E quattro pere sbucciate e tagliate a metà, cotte e inscatolate, costano appena quindici centesimi. E le pere in scatola non vanno a male. Possono durare anni. La decomposizione si estende a tutta la California, e il tanfo dolciastro diventa un’enorme piaga. Uomini che sanno innestare le piante e rendere fecondi i semi non riescono a trovare un modo per far sì che chi ha fame possa mangiare ciò che produce. Uomini che hanno creato e dato al mondo nuovi frutti non riescono a creare un sistema che consenta di mangiare i loro frutti. E la rovina incombe sul paese come un’enorme piaga. Il prodotto delle radici, delle vigne e degli alberi dev’essere distrutto per tenere alto il prezzo, e questa è la cosa più triste e amara di tutte. Camionate di arance rovesciate a terra. Gente che fa chilometri di strada per prendersi la frutta buttata, ma bisogna impedirlo. Come fai a vendergli le arance a venti centesimi la dozzina se possono pigliare la macchina e andarsele a caricare gratis? E allora uomini muniti di pompe spruzzano kerosene sui mucchi di arance, e sono furiosi per quel delitto, furiosi con la gente venuta a prendersi la frutta buttata. Un milione di persone affamate, bisognose di frutta…e le pompe spruzzano kerosene su quelle montagne dorate. E la puzza di marcio riempie il paese. Si brucia caffè nelle caldaie delle navi. Si brucia mais per riscaldare, col mais il fuoco viene bene. Si buttano patate nei fiumi e si mettono guardie sugli argini per impedire alla gente affamata di ripescarle. Si scannano maiali e si seppelliscono, e la putrefazione s’infiltra nella terra. Un delitto così abietto che trascende la comprensione. Una piaga che nessun pianto potrebbe descrivere. Un fallimento che annienta ogni nostro successo. La terra è feconda, i filari sono ordinati, i tronchi sono robusti, la frutta è matura. E i bambini affetti da pellagra devono morire perché da un’arancia non si riesce a cavare profitto. E i coroner devono scrivere sui certificati “morto per denutrizione”perché il cibo deve marcire, va costretto a marcire. Gli affamati arrivano con le reticelle per ripescare le patate buttate nel fiume, ma le guardie li ricacciano indietro; arrivano con i catorci sferraglianti per raccattare le arance al macero, ma le trovano zuppe di kerosene. Allora restano immobili a guardare le patate trascinate dalla corrente, ad ascoltare gli strilli di maiali sgozzati nei fossi e ricoperti di calce viva, a guardare le montagne di arance che si sciolgono in una poltiglia putrida; e nei loro occhi cresce il furore. Nell’anima degli affamati i semi del furore sono diventati acini, e gli acini grappoli ormai pronti per la vendemmia
John Steinbeck, Furore (1939) 
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petroliodark · 6 years
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Art Shelter #9 | Solchi Sperimentali Fest si è concluso..una piccola premessa: Filippo con i ragazzi di @Mattatoio5 sono tra quelle persone che si fanno degli sbatti incredibili per portare avanti con passione ed impegno un discorso di musica di qualità..quindi non lasciamoli soli, facciamo rete, che è l’unico modo per salvarsi.. Detto questo..grazie a 33 giri ,che è uno studio veramente cool, per l’accoglienza; un grazie enorme ad @ARTCOREMACHINE, @Fausto Crocetta (Faust Degada) e @Tommaso Mantelli con @Ama per l’altissima qualità espressa..veramente grandi compagni di viaggio..Petrolio torna live giovedì 7 con Ottone Pesante (Ottone Pesante e Petrolio dal vivo al Ligera) e venerdì 15 all’Arci Scuotivento Monza per Tutto Il Nostro Sangue #12 | Marnero, Petrolio, L'Oceano Sopra con Marnero e L'Oceano Sopra 🖤🖤🖤 https://www.instagram.com/p/BtdLUKWFTsf/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=187yoxec3qe3l
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senzalinea-blog · 5 years
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Venerdi 7 giugno esce il quarto album del gruppo free-form Illachime Quartet.
Venerdi 7 giugno esce il quarto album del gruppo free-form Illachime Quartet.
sce venerdì 7 Giugno “Soundtrack (for Parties on the Edge of the Void)” Il quarto album del gruppo free-form di Napoli viene pubblicato grazie al supporto di Patamù/Solchi Sperimentali discografici e con il fondamentale supporto del Centro Culturale Occupato Autogestito L’Asilo. La distribuzione del disco è affidata alla Marocco Music/Belive.
Gli Illàchime Quartet, ovvero Fabrizio Elvetico (basso…
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mello-w-tron · 8 years
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SOLCHI SPERIMENTALI FEST a MODENA con Max, Massimo, Dario e me + Arvo Part e Robert Bresson
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luciamosca14 · 5 years
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Venerdi 7 giugno esce il quarto album del gruppo free-form Illachime Quartet
Venerdi 7 giugno esce il quarto album del gruppo free-form Illachime Quartet
Esce venerdì 7 Giugno “Soundtrack (for Parties on the Edge of the Void)“ Il quarto album del gruppo free-form di Napoli viene pubblicato grazie al supporto di Patamù/Solchi Sperimentali discografici e con il fondamentale supporto del Centro Culturale Occupato Autogestito L’Asilo.  La distribuzione del disco è affidata alla Marocco Music/Belive. Gli Illàchime Quartet, ovvero Fabrizio Elvetico (basso…
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puglialink · 6 years
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ultimenotiziepuglia · 6 years
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simonettiwalter · 7 years
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Solchi sperimentali rassegna sulla musica sperimentale italiana Fano #bastionesangallofano #solchisperimentali (presso Fano)
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my-right-of-frost · 8 years
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My Right of Frost è su: https://www.musicraiser.com/projects/6650-solchi-sperimentali-italia-the-movie
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particellare · 8 years
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DVD Solchi Sperimentali Italia Dalla pagina Facebook di Antonello Cresti: "I movimenti particellari di Massimiliano Scordamaglia, presente sul DVD Solchi Sperimentali Italia.
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petroliodark · 6 years
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DOMENICA 3/02/19 SOLCHI SPERIMENTALI FEST W/@Ama @ARTCOREMACHINE @faustdegada https://www.facebook.com/events/396989244387586/?ti=ia (presso 33 giri) https://www.instagram.com/p/BtLA40xlD2J/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=v9di3n39pcid
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petroliodark · 6 years
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SABATO!!! With @uochi_toki_official + Petrolio \\ open @bluskaya_docneo \\ @cinemavekkio \\ 03/02 Art Shelter #9 | Solchi Sperimentali Fest 07/02 Ottone Pesante e Petrolio dal vivo al Ligera 15/02 Tutto Il Nostro Sangue #12 | Marnero, Petrolio, L'Oceano Sopra https://www.instagram.com/p/Bs7l3O0lq5e/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=ospanwv3vbni
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mello-w-tron · 8 years
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SOLCHI SPERIMENTALI FEST a MODENA, il 28 gennaio, La Tenda
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