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Vacanze estive: tra le mete più gettonate c'è la Campania
Tra le mete più gettonate per le vacanze estive 2024 c'è la Campania. A dirlo è l'ultima ricerca AstraRicerche per Emma Villas, azienda specializzata in affitti brevi di ville e casali di pregio. La survey ha tratteggiato quella che sarà la vacanza preferita dagli italiani per la prossima estate. Il turismo in Italia Le previsioni dell'indagine Demoskopika 2024 per la prossima estate parlano di 65,8 milioni i turisti stimati tra italiani e stranieri, oltre 266 milioni di presenze per una spesa che supererà i 43 miliardi di euro. Per il settore è prevista, inoltre, da Stime World Travel & Tourism Council (Wttc) una crescita che entro 10 anni potrebbe valere fino al 12% del PIL italiano. Come saranno le vacanze estive 2024 degli italiani Il sondaggio AstraRicerche - Emma Villas ha evidenziato che il 96,2% degli italiani farà almeno una vacanza la prossima estate. Al 77% piacerebbe ripeterla più volte, il 48,6% ne farà una più lunga possibile mentre il 66% la vivrà all'insegna del relax e dei ritmi lenti. Spezzare la routine vissuta nel resto dell'anno ed entrare in contatto con la natura saranno i due must dell'anno. Per questo motivo il 75,6% degli italiani sceglierà una vacanza con attività outdoor: andare in bici, a cavallo, nuotare (66%). Molto gettonati saranno anche gli sport adrenalinici come il rafting, lo sci d'acqua o il deltaplano (38,6%). Sempre più apprezzata anche la vacanza in villa che offre tutta una serie di comfort ed esperienze immersive. I plus più richiesti sono la piscina esterna (45,8%), luoghi di ristoro all'aria aperta (34,9%) mentre sono ricercate escursioni alla scoperta di tesori artistici (48,1%), della storia del territorio grazie a tour enogastronomici e l'artigianato locale (34,1%). Vacanze estive: le mete più gettonate dagli italiani L'84,4% degli italiani trascorrerà le sue vacanze estive in Italia. Il nostro Paese è considerato il luogo ideale per vacanze con attività sportive all’aria aperta (75,3%) per concedersi del relax per ricaricare le batterie (65,4%). Cresce, inoltre, la preferenza per la vacanza green (59,2%), e il desiderio per una vacanza all’insegna del pregio (64,3%). Quali saranno, dunque, le mete italiane più gettonate per le prossime vacanze? Il 31,6% dei vacanzieri italiani sceglierà il Salento, il 28,9% la Costiera Amalfitana mentre il 23,6% andrà sul Lago di Garda. Sono così scalzate altre mete generalmente in testa alla classifica sulle preferenze come Sardegna, Cinque Terre e Costiera Romagnola. Chi invece sceglierà l'estero, preferirà per lo più la Spagna (50%), la Grecia (44,6%), il Portogallo (26,4%) e la Costa Azzurra (20,6%). A seguire Baleari, la Croazia le Alpi Austriache, la Provenza e le Alpi Francesi. In copertina foto di Anemone123 da Pixabay Read the full article
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paulpette · 7 years
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La Danimarca è un complesso di oltre 400 isole, di cui oltre 300 disabitate. I danesi sono 5,5 milioni: 1,5 milioni di loro vive nell'area metropolitana di Copenhagen, 560mila danesi vivono nel centro della capitale. In Danimarca non ci sono montagne. È tutto piatto, verde, blu e grigio. I danesi pagano molte più tasse di noi: dal 38 al 63%. La percentuale di tasse da pagare varia in base allo stipendio percepito, al numero di figli, alle proprietà immobiliari, ecc. Tutti i beni sono tassati al 25%, dal latte all'abbigliamento. Quando compri una bottiglietta di acqua paghi sia l'acqua che la bottiglietta di plastica, quindi se riporti al supermercato la bottiglia vuota ti ridanno quanto dovuto. Con 3 bottigliette di acqua da 500 ml ricevi indietro 1€. Il 40% dei danesi possiede un'auto; in Italia il 120% degli italiani ne ha una. In Danimarca non c'è la Fiat e il governo scoraggia l'acquisto e l'uso delle automobili facendole pagare il doppio di quanto costino in Italia. Il 45% dei danesi va al lavoro in bicicletta. Ogni strada ha una corsia riservata ai ciclisti. Le piste ciclabili hanno i semafori. Ho impiegato quasi tre giorni a capire come i ciclisti danesi attraversino gli incroci senza morire sotto un autobus. In Danimarca nascono molti bambini, la maggior parte dei quali viene al mondo tra giugno e settembre: questi bambini vengono chiamati “figli del piumino”, perché concepiti nei primi mesi della stagione fredda. Lo stato contribuisce al mantenimento dei figli con un assegno familiare trimestrale fino al 18esimo anno di età di ogni bambino. Se sei una ragazza madre l'assegno familiare triplica. Non esistono i nonni a cui smollare i pargoli: chi fa i figli se li guarda. Asili nido e scuole materne costano circa 500€ al mese. I bambini iniziano la scuola a 7 anni e nessuno ha intenzione di anticiparne l'inizio. La scuola dura 9 anni ed è totalmente gratuita. I libri non devono essere acquistati perché la scuola li presta agli studenti, i quali si impegnano a restituirli nelle condizioni in cui li hanno avuti. La scuola fornisce anche quaderni e penne. Le famiglie devono alla scuola un contributo annuale di 15€: servono per acquistare le caramelle che vengono distribuite nei giorni dei compleanni. A scuola si studiano anche falegnameria, educazione domestica, francese e tedesco. I bambini hanno 6 settimane di vacanze estive, una settimana a fine ottobre, due settimane a natale, una settimana a febbraio, 10 giorni a Pasqua. Alla fine del percorso scolastico i ragazzi ottengono un diploma e un voto finale. Più il voto è alto, più è alta la possibilità di accedere alle facoltà con meno posti disponibili. Le università sono a numero chiuso: quando servono più ingegneri si abbassa il voto minimo per entrare nella facoltà, quando servono meno ingegneri si alza il voto minimo. Non esistono test d'ingresso. Le università sono gratuite. Per tutti, non solo per i danesi. Non esistono università private. I corsi sono in lingua inglese. Ogni iscritto all'università riceve dallo stato un piccolo stipendio di 750€ al mese. Riceva la metà dei soldi se vive ancora a casa dei genitori. Lo stato stipendia anche gli studenti stranieri, a patto che loro, oltre al loro lavoro di studenti, abbiano un secondo lavoro di almeno 10 ore a settimana. I 100 studenti migliori di Copenhagen, non necessariamente danesi, vivono gratuitamente nella casa dello studente, una struttura meravigliosa nel centro della città, dove hanno vissuto anche Andersen e Kierkegaard. Nessuno vive a casa dei propri genitori superati i 22 anni. Dopo la laurea si trova lavoro. Se non lavori è perché non vuoi. Chi ha un progetto di ricerca lo può comunicare all'università e l'università stessa finanzierà il progetto, se interessante. Nonostante gli studi universitari siano gratuiti, sono relativamente pochi i danesi che frequentano l'università. Tutti i percorsi professionali necessitano di formazione. Per fare lo spazzino si studiano 3 anni. Per fare il muratore 5. Il muratore guadagna bene quasi come l'avvocato, ma sa fare molte più cose di lui. Il parlamentare guadagna come l'insegnante. Il politico fa il politico per passione. Una cassiera del supermercato guadagna 3000€ al mese. Il tasso di disoccupazione è del 4%. Il 75% delle donne lavora. La settimana lavorativa è di 37 ore e l'orario quanto più flessibile possibile. Chi lavora in ufficio solitamente inizia il weekend il venerdì alle 14. In Danimarca si inizia a lavorare a 13 anni. A quell'età si lavorano circa 4 ore a settimana, si dispone di un proprio conto bancario e di un bancomat e ovviamente si pagano le tasse. A 18-20 anni si va fuori di casa. A 26-28 anni ci si sposa e si mette su famiglia. La sanità è gratuita. Il medico di base è gratuito. E sono gratuite le visite specialistiche. Il dentista è gratuito per tutti gli under 18; anche l'apparecchio ortodontico è gratis. Non esiste ticket. Gli anziani non pesano sulle loro famiglie. Lo stato provvede a loro. Chi è ancora abbastanza autonomo e vive nella propria casa riceve la visita giornaliera o settimanale di un'infermiera specializzata e di un'assistente che provvede alla consegna della spesa. Chi non è autonomo può usufruire delle case di riposo, molto sfruttate. Non c'è una retta da pagare: lo stato intasca la pensione dell'ospite, che sia alta o bassa. Nessuno è troppo povero da non potersi permettere la casa di riposo. Le badanti non esistono. Nemmeno i cimiteri esistono. I defunti vengono cremati e le ceneri vengono sepolte in parchi e giardini. Raramente i danesi lasciano grandi eredità ai figli: le eredità fanno solo litigare. Sono molti quelli che, raggiunta la pensione, spendono in viaggi quello che hanno. I danesi viaggiano infatti moltissimo. Amano viaggiare e lo fanno in media 4 volte all'anno. Un'altra cosa che i danesi amano fare è andare a teatro e leggere. Leggono moltissimo e, dal momento che i libri costano molto, spesso li prendono in prestito. Ogni quartiere ha la sua biblioteca. Quasi tutto quello che passa in TV è in inglese con i sottotitoli in danese. Così come al cinema. I danesi sono pochi e costerebbe troppo dover doppiare tutto in una lingua che parlano solo 5 milioni di persone. Tutti sono bilingue. In 4 giorni ho incontrato solo due mendicanti, e anche loro parlavano inglese. La religione di stato è il protestantesimo, ma solo il 2% della popolazione è praticante. I pastori sono stipendiati dallo stato e le chiese sono mantenute dallo stato. Non esistono offerte. Le chiese non vengono usate solo per le messe, ma ospitano concerti, incontri e lezioni di canto. Le chiese che non vengono utilizzate a sufficienza vengono chiuse. La maggior parte dei pastori protestanti danesi è donna: i pastori possono sposarsi, fare figli, divorziare, fare sesso al di fuori del matrimonio. La Danimarca è una monarchia e la regina Margherita è molto amata dal suo popolo, forse anche perché mantenerla costa davvero pochissimo. 5,5 milioni di euro all'anno per mantenere lei e tutti gli interni delle sue residenze. Praticamente 1 € all'anno per ogni cittadino del paese. Oltre a essere regina, è anche il capo religioso di stato. La papessa, per intenderci. Nei tribunali non c'è scritto che la legge è uguale per tutti; c'è scritto: è sulla legge che si costruisce uno stato. Non esiste criminalità organizzata. Il clima non è un granché ma nemmeno troppo terribile. La temperatura più alta raggiunta in questa estate è di 25 gradi. In inverno la temperatura media è di 1 grado sotto lo zero, ma l'escursione termica tra giorno e notte è minima. In inverno le ore di luce sono 7. Le case sono piene di candele per illuminare un po’ le giornate. La depressione di molti danesi è causata dalla mancanza di luce. I negozi sono aperti 7 giorni a settimana, dalle 10 alle 18. In famiglia si cena alle 18 e alle 19 i bambini sono già a letto. Il cibo è abbastanza terribile. Il piatto tipico è lo smorrebrod. Già il nome non invoglia. È una fetta di pane di segale imburrata e guarnita con ingredienti locali e salse. Tipo salmone e maionese. O gamberi e maionese. O maionese e altra maionese. O cetrioli. E capperi. Molti cetrioli e capperi. Le pasticcerie non hanno idea di cosa siano i dolci buoni. Mangiare al ristorante è un lusso, così come fare colazione al bar. La moneta locale, la corona danese, è in grado di far sentire poverissimo qualsiasi europeo spenditore di euro. Ecco che una colazione costa 10€ e una cena mai meno di 30. La capitale non ha un grande patrimonio artistico o storico. La città è stata incendiata più e più volte e tutto è stato ricostruito più o meno negli ultimi 150 anni. È tutto molto poco interessante se paragonato a ciò che c'è in Italia, eppure tutto sembra interessante, e non è interessante sapere che i vecchi alloggi dei marinai sono stati costruiti nel tal anno, ma diventa interessante vederli utilizzati ancora oggi, ristrutturati e destinati a usi contemporanei. Ed ecco che le vecchie caserme diventano zone residenziali affascinanti e vecchie navi diventano musei. Ecco che una vecchia zona di caserme militari è stata concessa agli hippy di Christiania, pur di trovare una seconda vita. Poco fuori dalla città c'è una costruzione alta 87 metri. È nuova, scintillante e moderna. Molto bella. Ha la forma di una montagna. È l'inceneritore cittadino e presto diventerà la prima montagna di Copenhagen. Copriranno l'inceneritore di neve e i danesi potranno sciare giù per una montagna senza uscire dal loro paese. Non sarà come essere sulle Alpi, o in Norvegia, ma loro saranno molto fieri di poter sciare sul loro inceneritore di ultima generazione.
Sono riuscita a tirare un piccolo sospiro di sollievo solo poco prima di tornare in Italia, quando ho visto un danese in bicicletta passare con il semaforo rosso e rischiare di investire un pedone. Ho passato in questo paese 4 giorni irritanti. È tutto così funzionale e funzionante che non può che essere irritante essere un italiano in Danimarca. Ho dovuto persino chiedere rassicurazioni alla mia guida italo-danese per allontanare il pensiero di essere finita in una piccola Utopia: mi sono ripresa solo quando mi ha confessato che in Danimarca ci sono le zanzare, piccole, ma ci sono. Quindi no, niente Utopia. Sono tornata a casa. Ho mangiato le tagliatelle al ragù, una pesca cresciuta al sole italiano, mi sono fatta il bidet. L'irritazione, però, è ancora lì.
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freedomtripitaly · 5 years
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Programmare un viaggio in Slovenia non è una delle alternative più comuni, ma sicuramente una delle più sorprendenti. Questo Paese viene spesso scartato da moltissimi viaggiatori in quanto non è particolarmente turistico, soprattutto per gli italiani. Negli ultimi anni però sempre più turisti hanno scelto questo Stato per trascorrere le proprie vacanze all’insegna del relax, del buon cibo e della natura. Inoltre la vicinanza della Slovenia all’Italia la rende anche una destinazione comoda da raggiungere e pratica, ideale quindi anche per famiglie e gruppi. Tra i vantaggi di trascorrere una vacanza in Slovenia c’è sicuramente il rapporto qualità/prezzo. Questo Stato è infatti molto economico rispetto alle tariffe italiane e offre ai viaggiatori panorami mozzafiato. Cosa vedere in Slovenia Dal mare ai panorami carsici, dalle colline alle città: la Slovenia offre moltissimi luoghi e paesaggi differenti in grado di soddisfare ogni preferenza del viaggiatore. Percorrendo questo paese è possibile infatti attraversare ogni tipo di territorio, nonché laghi unici come il Lago di Bled e il Bohinj. Grazie alla presenza del terreno carsico per oltre il 43% del territorio è possibile visitare poi moltissime grotte, come le Grotte di San Canziano e quelle di Postumia. Tra le cose da vedere in Slovenia durante una vacanza di più giorni ci sono sicuramente il Castello di Predjama, il Castello di Lubiana, la biblioteca della capitale costruita nel 1936, il Parco di Tivoli, il Ponte dei Draghi, Nova Gorica e Logarska Dolina. Il Paese oggi è famoso anche per il turismo sostenibile e quello balneare, con le città di Portorose, Pirano, Capodistria, Delfinček, punta Gallo e molte altre. Sempre più persone scelgono infatti queste località per trascorrere le proprie vacanze estive, all’insegna del mare e della cultura. Un fiore all’occhiello del Paese è poi Isola, una località balneare molto piccola ma ricca di storia medievale e di vie strette in grado di affascinare chi le percorre. Alba sulle Alpi Giulie in Slovenia – Fonte: 123rf Lo spettacolo delle Grotte di San Canziano Le Grotte di San Canziano sono tra le più famose dello Stato e rinomate in tutta Europa per dimensioni. Il terreno incredibilmente carsico della Slovenia rende i paesaggi estremamente affascinanti e questo fa sì che il numero di grotte in Slovenia sia molto alto. Queste cavità naturali creano dei panorami mozzafiato sul Carso e tra i villaggi, che rendono indimenticabili le escursioni in boschi e non solo. Insieme alle Grotte di Postumia quelle di San Cinziano sono tra le destinazioni più turistiche del paese. Queste grotte vengono scoperte nel 1823 e vengono aperte al pubblico solo nel 1884, dopo numerosi lavori atti a scavare percorsi e sentieri all’interno della roccia. L’intero complesso di caverne e gallerie è lungo circa 5 chilometri ed è ricco di stalattiti e stalagmiti. L’intera grotta è ricavata da un complesso lavoro di erosione della roccia e non solo, svolta dal fiume Timavo che sfocia 34 chilometri più a valle. Le grotte sono numerose e tra le più famose ci sono la piccola voragine, la grande voragine, la caverna preistorica, la grotta del silenzio, la grotta Michelangelo e la particolare sala delle fontane. Le Grotte di San Canziano in Slovenia possono essere visitate tramite delle visite guidate con guide che parlano inglese e sloveno. Il percorso all’interno di questa grotte va svolto a piedi, dopo una breve camminata è possibile infatti accedere subito ad una grande grotta. L’intero percorso è illuminato a rendere unica l’esperienza, durante la quale è possibile percorrere dei piccoli ponti e ammirare i processi innescati dall’acqua e in corso tutt’oggi. Come raggiungere le Grotte di San Canziano Raggiungere le Grotte di San Canziano con i mezzi pubblici è molto difficile, in quanto la zona non è ben collegata. È possibile utilizzare un tram con partenza da Trieste fino a Opicina, dove è presente il treno diretto a Lubiana. Fermandosi prima è possibile prendere una navetta a Divaccia e raggiungere la località delle grotte, Skocjan. Le grotte si trovano circa a 185 chilometri da Venezia, per raggiungerle in auto è possibile seguire le indicazioni per Lubiana, seguendo per Koper. Bisogna percorrere l’autostrada fino all’uscita Divača dove viene imboccata una strada regionale in direzione di Škocjan. Seguendo per il paese Matavun il centro informativo del Parco si trova sulla sinistra. https://ift.tt/2OcV7ob Grotte di San Canziano: una tappa imperdibile della Slovenia Programmare un viaggio in Slovenia non è una delle alternative più comuni, ma sicuramente una delle più sorprendenti. Questo Paese viene spesso scartato da moltissimi viaggiatori in quanto non è particolarmente turistico, soprattutto per gli italiani. Negli ultimi anni però sempre più turisti hanno scelto questo Stato per trascorrere le proprie vacanze all’insegna del relax, del buon cibo e della natura. Inoltre la vicinanza della Slovenia all’Italia la rende anche una destinazione comoda da raggiungere e pratica, ideale quindi anche per famiglie e gruppi. Tra i vantaggi di trascorrere una vacanza in Slovenia c’è sicuramente il rapporto qualità/prezzo. Questo Stato è infatti molto economico rispetto alle tariffe italiane e offre ai viaggiatori panorami mozzafiato. Cosa vedere in Slovenia Dal mare ai panorami carsici, dalle colline alle città: la Slovenia offre moltissimi luoghi e paesaggi differenti in grado di soddisfare ogni preferenza del viaggiatore. Percorrendo questo paese è possibile infatti attraversare ogni tipo di territorio, nonché laghi unici come il Lago di Bled e il Bohinj. Grazie alla presenza del terreno carsico per oltre il 43% del territorio è possibile visitare poi moltissime grotte, come le Grotte di San Canziano e quelle di Postumia. Tra le cose da vedere in Slovenia durante una vacanza di più giorni ci sono sicuramente il Castello di Predjama, il Castello di Lubiana, la biblioteca della capitale costruita nel 1936, il Parco di Tivoli, il Ponte dei Draghi, Nova Gorica e Logarska Dolina. Il Paese oggi è famoso anche per il turismo sostenibile e quello balneare, con le città di Portorose, Pirano, Capodistria, Delfinček, punta Gallo e molte altre. Sempre più persone scelgono infatti queste località per trascorrere le proprie vacanze estive, all’insegna del mare e della cultura. Un fiore all’occhiello del Paese è poi Isola, una località balneare molto piccola ma ricca di storia medievale e di vie strette in grado di affascinare chi le percorre. Alba sulle Alpi Giulie in Slovenia – Fonte: 123rf Lo spettacolo delle Grotte di San Canziano Le Grotte di San Canziano sono tra le più famose dello Stato e rinomate in tutta Europa per dimensioni. Il terreno incredibilmente carsico della Slovenia rende i paesaggi estremamente affascinanti e questo fa sì che il numero di grotte in Slovenia sia molto alto. Queste cavità naturali creano dei panorami mozzafiato sul Carso e tra i villaggi, che rendono indimenticabili le escursioni in boschi e non solo. Insieme alle Grotte di Postumia quelle di San Cinziano sono tra le destinazioni più turistiche del paese. Queste grotte vengono scoperte nel 1823 e vengono aperte al pubblico solo nel 1884, dopo numerosi lavori atti a scavare percorsi e sentieri all’interno della roccia. L’intero complesso di caverne e gallerie è lungo circa 5 chilometri ed è ricco di stalattiti e stalagmiti. L’intera grotta è ricavata da un complesso lavoro di erosione della roccia e non solo, svolta dal fiume Timavo che sfocia 34 chilometri più a valle. Le grotte sono numerose e tra le più famose ci sono la piccola voragine, la grande voragine, la caverna preistorica, la grotta del silenzio, la grotta Michelangelo e la particolare sala delle fontane. Le Grotte di San Canziano in Slovenia possono essere visitate tramite delle visite guidate con guide che parlano inglese e sloveno. Il percorso all’interno di questa grotte va svolto a piedi, dopo una breve camminata è possibile infatti accedere subito ad una grande grotta. L’intero percorso è illuminato a rendere unica l’esperienza, durante la quale è possibile percorrere dei piccoli ponti e ammirare i processi innescati dall’acqua e in corso tutt’oggi. Come raggiungere le Grotte di San Canziano Raggiungere le Grotte di San Canziano con i mezzi pubblici è molto difficile, in quanto la zona non è ben collegata. È possibile utilizzare un tram con partenza da Trieste fino a Opicina, dove è presente il treno diretto a Lubiana. Fermandosi prima è possibile prendere una navetta a Divaccia e raggiungere la località delle grotte, Skocjan. Le grotte si trovano circa a 185 chilometri da Venezia, per raggiungerle in auto è possibile seguire le indicazioni per Lubiana, seguendo per Koper. Bisogna percorrere l’autostrada fino all’uscita Divača dove viene imboccata una strada regionale in direzione di Škocjan. Seguendo per il paese Matavun il centro informativo del Parco si trova sulla sinistra. Dal mare ai panorami carsici, dalle colline alle città: la Slovenia offre moltissimi luoghi e paesaggi differenti, come le Grotte di San Canziano, assolutamente da non perdere.
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freedomtripitaly · 5 years
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Sull’Italia, tempo instabile ancora per un po’. Rispetto alla prima metà della settimana, caratterizzata dal passaggio di bombe d’acqua, grandinate di dimensioni apocalittiche e trombe d’aria lungo tutta la costa adriatica il meteo sarà più clemente. Tuttavia, un nuovo impulso di correnti che scendono dal Nord Europa farà retrocedere l’anticiclone portando nuovi temporali anche nei prossimi giorni. Il grosso del maltempo, spiega 3B Meteo, interesserà l’area dei Balcani. Tuttavia, l’aria più fresca in quota innescherà dei temporali anche sulla nostra Penisola soprattutto sabato. Le zone più colpite saranno quelle di Nord-Est e l’Emilia Romagna, specie quelle interne appenniniche dove si scateneranno alcuni rovesci anche di forte intensità, accompagnati da grandine e da forte vento. Anche le temperature saranno in calo al Nord-Est e sul medio Adriatico. Brutto tempo anche al Sud, in particolare nel Molise, in Puglia e nelle aree interne appenniniche campane e lucane. Maggiore variabilità, invece, sulla costa tirrenica, ma non sono esclusi fenomeni anche qui. Sole tra Salento, Calabria e Sicilia. Domenica, invece, ci sarà bel tempo al Centro-Nord, salvo locali variabilità sulle Alpi orientali e l’Appennino settentrionale, mentre al Sud ci saranno ancora piovaschi o temporali in transito tra la Puglia salentina, la Lucania e la Calabria. La settimana prossima si assisterà a un’inversione di tendenza, con il maltempo al Nord e bello al Sud. Qualche pioggia è attesa dunque tra lunedì e martedì sulle Alpi, nonché lungo buona parte della dorsale appenninica, con locali sconfinamenti verso l’entroterra adriatico. Da mercoledì però il tempo tornerà a peggiorare, specialmente sulle regioni settentrionali, con una rapida estensione di maltempo anche al Centro-Sud. Insomma, l’estate non accenna a decollare. Almeno fino a metà luglio assisteremo a una forte instabilità su tutta l’Italia. Speriamo che per le vacanze estive il tempo si stabilizzi e ci regali una bella e soleggiata stagione. https://ift.tt/2xHhjx9 Meteo: tempo instabile ancora per un bel po’ Sull’Italia, tempo instabile ancora per un po’. Rispetto alla prima metà della settimana, caratterizzata dal passaggio di bombe d’acqua, grandinate di dimensioni apocalittiche e trombe d’aria lungo tutta la costa adriatica il meteo sarà più clemente. Tuttavia, un nuovo impulso di correnti che scendono dal Nord Europa farà retrocedere l’anticiclone portando nuovi temporali anche nei prossimi giorni. Il grosso del maltempo, spiega 3B Meteo, interesserà l’area dei Balcani. Tuttavia, l’aria più fresca in quota innescherà dei temporali anche sulla nostra Penisola soprattutto sabato. Le zone più colpite saranno quelle di Nord-Est e l’Emilia Romagna, specie quelle interne appenniniche dove si scateneranno alcuni rovesci anche di forte intensità, accompagnati da grandine e da forte vento. Anche le temperature saranno in calo al Nord-Est e sul medio Adriatico. Brutto tempo anche al Sud, in particolare nel Molise, in Puglia e nelle aree interne appenniniche campane e lucane. Maggiore variabilità, invece, sulla costa tirrenica, ma non sono esclusi fenomeni anche qui. Sole tra Salento, Calabria e Sicilia. Domenica, invece, ci sarà bel tempo al Centro-Nord, salvo locali variabilità sulle Alpi orientali e l’Appennino settentrionale, mentre al Sud ci saranno ancora piovaschi o temporali in transito tra la Puglia salentina, la Lucania e la Calabria. La settimana prossima si assisterà a un’inversione di tendenza, con il maltempo al Nord e bello al Sud. Qualche pioggia è attesa dunque tra lunedì e martedì sulle Alpi, nonché lungo buona parte della dorsale appenninica, con locali sconfinamenti verso l’entroterra adriatico. Da mercoledì però il tempo tornerà a peggiorare, specialmente sulle regioni settentrionali, con una rapida estensione di maltempo anche al Centro-Sud. Insomma, l’estate non accenna a decollare. Almeno fino a metà luglio assisteremo a una forte instabilità su tutta l’Italia. Speriamo che per le vacanze estive il tempo si stabilizzi e ci regali una bella e soleggiata stagione. Rispetto alla prima metà della settimana, il meteo sarà più clemente durante il weekend, ma già dalla prossima arrivano correnti fredde dal Nord Europa che riportano il maltempo.
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