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Cultural Platform by Michela Bassanelli
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contentscontexts · 1 year ago
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Gli spazi delle donne. Casa, lavoro, società
A cura di Michela Bassanelli e Imma Forino
DeriveApprodi 2024
Nell’attualità come nel passato, il lavoro produttivo, riproduttivo e di cura condiziona l’esistenza delle donne, ma segna altresì con forme di inclusione o di segregazione socioculturale l’organizzazione dei luoghi domestici e pubblici da loro abitati. Alla luce dei contemporanei dibattiti sulle questioni ambientali, sociali ed economiche che mostrano la persistenza di forti disuguaglianze, la questione degli spazi quotidiani entro cui le donne vivono e lavorano resta un campo d’indagine da esplorare con attenzione. Il volume affronta il rapporto fra le donne, le attività produttive e di cura e gli spazi per narrare la sua evoluzione nel corso delle diverse epoche e mettere in rilievo le strutture gerarchiche o d’innovazione presenti nella società occidentale e i loro riflessi sul luogo abitato.
Contributi di: Annalisa Avon, Michela Bassanelli, Gisella Bassanini, Silvia Bottinelli, Sandra Burchi, Matilde Cassani, Carlotta Cossutta, Carola D’Ambros, Imma Forino, Alessandra Migliore, Alessandra Pescarolo, Cristina Rossi-Lamastra, Roberta Sassatelli, Raffaella Sarti, Massimiliano Savorra.
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contentscontexts · 1 year ago
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LIBRO In-Between Rooms. Dispositivi architettonici nel contesto naturale
di Michela Bassanelli, Enrico Scaramellini
Collana  ii inclusive interiors #10, Maggioli Editore
Il libro affronta alcuni temi fondativi del progetto architettonico che uniscono paesaggio e architettura degli interni applicati nel contesto naturale del Parco Regionale Delta del Po dell’Emilia-Romagna. Il concetto di In-Between è assunto come principio interpretativo che individua nella dialettica tra interno ed esterno e nello “spazio delle relazioni” i suoi caratteri principali. Il progetto di dispositivi, intesi come architetture alla “piccola scala”, ha come fine ultimo quello di determinare un flusso di relazioni tra gli utenti e il contesto in cui si collocano. Il volume raccoglie gli esiti dell’attività progettuale del Laboratorio Tematico coordinato da Michela Bassanelli ed Enrico Scaramellini, attivo presso il Corso di Laurea Magistrale in Architettura Ambiente Costruito Interni della Scuola di Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano.
Con interviste a:
LCA Architetti; Nicola Martini; ErranteArchitetture; Associates Architecture; act_Romegialli; Zarcola; a25 Architetti; Captcha
Ludovica Bacchi, Alice Baggio, Danilo Salvatore Bagnato, Alessandro Biacca, Letizia Biccheri, Valentina Bocus, Marco Boldori, Jessica Bombelli, Luca Bulgarelli, Sofia Canali, Elena Caramia, Elena Conti, Ottavia De Martino, Diletta D’Inverno, Alessio Facci, Martina Ibba, Lucrezia Innocenti, Alessia Lusverti, Alessia Minicelli, Giulia Molteni, Gen Jimenez Moya, Carlotta Oliosi, Matteo Pala, Elisabetta Pedegani, Alessandro Perin, Aurora Carlotta Pernice, Elena Pietropoli, Salvatore Pinna Nossai, Andrea Puglielli, Giada Ranaldo, Kristine Rentz, Annalisa Schiavon, Michela Scuri, Chiara Servienti, Elena Sorace, Giovanni Sorrentino, Antri Spyrou, Andrea Daniela Stetco, Elisabetta Vanni, Chiara Volere, Claudia Zinchiri.
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contentscontexts · 2 years ago
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Call for Paper PAD#24
Post-domestic Habitat By Michela Bassanelli, Vera Sacchetti (Guest Editors) PAD Pages on Art and Design, Issue Number 24 will be published in December 2023.
During the last three years, different crises, such as health, environmental, social, and economical crises, characterised the international debate on architecture and design (Antonelli and Rawsthorn 2022). The ecological issue (Sacchetti 2023), the Anthropocene (Rahm 2023) and animal exploitation (Caffo 2017) force us to redefine the meaning of “dwelling” in its deepest origins. The pervasiveness of new technologies in the domestic space, and more generally in interior places, has changed the use of these spaces (Colomina 2006). From the first breakthroughs of television screens, and computers, interiors are now under constant assault by the presence of social networks, video games, and artificial intelligence, which redefine its fields of action.
Download the Journal:
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contentscontexts · 2 years ago
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contentscontexts · 2 years ago
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IN-BETWEEN ROOMS. Dispositivi architettonici nel contesto naturale
Il laboratorio tematico “In-between rooms” guarda all’architettura nella sua essenza, al tema della continuità tra interno ed esterno, alla ridefinizione dei suoi confini, al suo innesto in differenti contesti. Lo spazio architettonico viene ripensato alla luce di una diversa posizione che concepisce l’abitare in una dimensione relazionale, inclusiva e aperta.
Lavoreremo alla scala del territorio e del corpo attraverso progetti molteplici che abiteranno temporaneamente il luogo di progetto. Queste installazioni che denominiamo “rooms” conterranno spazi per usi e attori differenti: per riposare, per mangiare, per giocare, per l’osservazione della natura, per eventi, per la convivenza tra specie diverse, per la sosta delle barche.
In particolare, il laboratorio si focalizzerà sull’uso di alcuni materiali e sulle loro peculiarità della lavorazione. Esploreremo il fare in relazione a uno o più materiali per produrre un'architettura incentrata sulla relazione tra corpo e spazio.
L’architettura è intesa nella sua dimensione oggettuale, come dispositivo in grado di innescare dei fenomeni di cambiamento attraverso ricadute nel territorio. Una delle basi teoriche di tale idea di architettura è teorizzata da Andrea Branzi nel celebre saggio “Modernità debole e diffusa”, in cui individua dei modelli non più definitivi, forti e concentrati, ma dei dispositivi flessibili, deboli e diffusi che rappresentano delle possibili risposte alla "Vita Liquida" di Zygmunt Bauman (2000). Branzi definsce un’architettura enzimatica, in grado di inserirsi nei processi di cambiamento del territorio: “un’architettura rivolta a superare i limiti dell’edificio come concentrazione strutturale e tipologica, per attivare modalità e prestazioni diffuse nell’ambiente, oltre i confini tradizionali della singola costruzione (…) un’architettura evolutiva, dove la variabile tempo è un elemento strutturale e dinamico” (Branzi 2006). Le potenzialità di questo di tipo di architettura, unite alle possibilità offerte dall’incontro con i luoghi, possono aprire a sguardi e letture diverse dello spazio. La posizione di queste stanze o macro-oggetti verifica gli effetti di una presenza in una determinata area e del suo rapporto con le preesistenze naturali e costruite e con le diverse forme di vita che abitano i luoghi.
_Contesto
Il laboratorio assume come ambito di sperimentazione progettuale il Parco del Delta del Po (Emilia Romagna http://www.parcodeltapo.it/it/). Il Parco si estende su una superficie eterogena di oltre 52.000 ettari, e comprende differenti habitat ricchi di biodiversità, dalle aree umide alle pinete, dalle acque salmastre alle acque dolci. Oltre al valore ambientale e naturalistico, il Parco è tra le Aree Protette più antropizzate ed economicamente sviluppate in Italia, testimonianza del crocevia culturale ed economico tra Occidente e Oriente presente fin dal passato. Da questo incontro tra Uomo e Natura coesistono ancora oggi pregi naturalistici, testimonianze d'arte e di cultura e tradizioni storiche ancora vive, che hanno permesso al territorio del Parco di essere riconosciuto come Riserva di Biosfera MaB UNESCO. Alla luce della recente crisi idrica, il laboratorio proverà a confrontarsi con questo difficile quanto attuale tema, offrendo soluzioni architettoniche in grado di rispondere ai differenti scenari ambientali, per esempio preservando acqua dolce.
Proff. Michela Bassanelli e Enrico Scaramellini
a.a. 2022-2023
Scuola AUIC, Politecnico di Milano
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Immagini di Piercarlo Quecchia, 2023
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contentscontexts · 2 years ago
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contentscontexts · 4 years ago
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_Content: Covid-Home _Context: Talk + Libro
A cura di Michela Bassanelli
Nelle lunghe settimane di quarantena la casa è diventata l’oggetto più discusso, osservato, trasformato, in certi momenti amato, ma anche odiato. Da custode dell’intimità, luogo in cui rifugiarsi, essa ha ospitato comunità intime, socialità virtuali, sessioni di lavoro, ricerca di benessere e necessità di cura. Non solo: alla casa è stato chiesto un adattamento e una trasformabilità come mai fino a ora. Covid-Home si interroga su alcuni temi chiave che ruotano attorno al progetto dell’abitare, alla sua costruzione anche fisica, alle ripercussioni sulla città, fino al ruolo del design inteso come pratica di abitabilità di uno spazio. Le riflessioni coinvolgeranno in modo trasversale studiosi, architetti, curatori, costruttori e designers, che con sguardi diversi proveranno, a partire dall’odierna crisi sanitaria, a immaginare possibili scenari sull’abitare del futuro.
Relatori: Imma Forino/Marcante Testa; Jacopo Leveratto/Giordana Ferri; Michela Bassanelli/Stefano Mirti; Pierluigi Salvadeo/Stefano Spremberg; Marco Borsotti/Marco Ferreri.
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contentscontexts · 4 years ago
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_Content: Abitare Postdomestico
_Context: Talk
A cura di Michela Bassanelli
La recente pandemia Covid19 ha evidenziato fragilità e limiti di assetti spaziali e sociali consolidati da tempo, insieme alla difficoltà di adattarli rapidamente seguendo i processi di trasformazione in atto. La casa, e più in generale l’abitare, ha assunto una nuova centralità. Nell’era pre-Covid19 abitavamo una costellazione di spazi, sia interni sia esterni, poi la casa ha assorbito la nostra intimità così come la nostra socialità. Alla casa è stato chiesto di accogliere nuovi ruoli e dare risposte a diverse necessità: dal lavoro, allo sport, dalla gestione dei figli, fino alla cura della malattia. Nell’ottica di una prefigurazione di un futuro possibile, il prefisso post- sembra accompagnare ogni campo del sapere, alla ricerca di nuove e diverse visioni progettuali. Pensare all’abitare post-pandemico significa riflettere sulla temporalità, sul riuso dei manufatti, sulla rigenerazione delle città. Una “nuova ecologia” in grado di concepire l’abitare come uno “spazio in cui le cose prendono vita e rendono la vita possibile”. Il ciclo di incontri offre una serie di riflessioni sui temi in oggetto attraverso il dialogo con alcune delle figure più autorevoli nell’ambito della progettazione, della filosofia, dell’antropologia, della semiologia e dell’economia.
Con: Leonardo Caffo, Maurizio Corrado, Pietro Meloni, Giancarlo Capitani, Gianfranco Marrone, Cristina Alga, Cino Zucchi, Emanuele Coccia
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contentscontexts · 4 years ago
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_Content: Urban Interstices in Italy. Design Experiences
_Context: allestimento virtuale
“Interstizi e fragilità urbane” è un Progetto di Ricerca atto a tracciare, leggere e narrare i migliori esempi di rigenerazione, riappropriazione e addomesticamento degli interstizi urbani italiani, restituendone i dati, mappandone la morfologia attraverso una campagna fotografica, interrogandone gli attori, al fine di mettere a punto un atlante di idee e linee guida per altri interventi. In relazione alle problematiche emerse con la pandemia Covid-19, il gruppo di ricerca ha deciso di realizzare una mostra virtuale open access, fruibile liberamente e in qualsiasi momento. La mostra racconta il processo di mappatura di circa settanta casi italiani paradigmaticidi interstizi urbani, dal 2000 a oggi, raggruppati secondo cinque categorie analitiche, atte a identificare altrettanti processi di rigenerazione: Urban Rewriting, Connecting Publicness, Architectural Threshold, Green Rooms, Ephemeral Devices. La mostra ha l’obiettivo di evidenziare alcuni strumenti concreti per affrontare i processi contemporanei di trasformazione fisica e sociale di questi spazi mettendoli a disposizione della comunità scientifica e delle istituzioni urbane.
www.italianinterstices.polimi.it
Ex-Farb 2018, DAStU - Politecnico di Milano, 2019-2020 Funded Programme Scientific Responsible: Imma Forino Research Group: Michela Bassanelli, Luca Basso Peressut, Bertrando Bonfantini, Madalina Ghibusi, Marco Introini, Jacopo Leveratto, Pierluigi Salvadeo, Luigi Spinelli. Exhibition and graphic design by Michela Bassanelli Web development by Paolo Corti Visual Narration by Marco Introini Projects, images and drawings by
ASSEMBLE STUDIO
CAMPOSAZ
CECCHI & LIMA ARCHITETTI ASSOCIATI
EMERGENZE
LABICS
LAPS ARCHITECTURE
VINCENZO LATINA
ORIZZONTALE
NOWA
32mq DESIGN STUDIO
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contentscontexts · 5 years ago
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_Content: I tessili nella casa
_Context: conferenza 
Visita in Azienda Gegia Bronzini-Tessile Officina
Evento organizzato in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC di Como
«Il mio lavoro è prima di tutto una passione. Non esiste una vera produzione perché ogni telo tessuto è un’opera unica che prende vita man mano che la trama avanza sull’ordito: conquista personalità, aderisce all’ispirazione del committente, rispecchia l’armonia di ogni casa. La materia impiegata è assolutamente naturale poiché è la natura stessa a sostanziare le mie creazioni.» Gegia Bronzini
Oggi più che mai si sente l’esigenza di un ritorno al contatto con i materiali e ad un saper fare “artigiano”. L’evento mira alla riscoperta di alcuni temi legati alla definizione di un progetto d’interni studiato in ogni dettaglio. In particolare si pone l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione un settore caro alla provincia di Como che riguarda il tema del tessile e le sue applicazioni nel campo dell’architettura.Tra le diverse realtà della zona, spicca infatti la figura di Gegia Bronzini, tessitrice italiana tra le più importati del primo Novecento che, negli anni Trenta, apre la sua attività nelle immediate vicinanze di Venezia, dapprima come scuola di tessitura e subito dopo come laboratorio di produzione. Dalla fine degli anni Quaranta l’azienda si trasferisce a Cantù, dove riceve gli stimoli del comparto del mobile in piena espansione. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1976, l’azienda passa nelle mani della figlia Marisa che diviene figura di riferimento per le spiccate doti artistiche e la notevole sensibilità creativa.  A partire da un breve excursus storico sulla figura di Gegia Bronzini e sul ruolo del tessuto negli interni, verranno presentati prodotti e realizzazioni dell’azienda. L’intervento mira a fornire le basi per una comprensione delle possibilità offerte della tecnica della tessitura.
Con: GEGIA BRONZINI 
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contentscontexts · 5 years ago
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_Content: Incalmo
_Context: mostra
Dall’accostamento della “soave gentilezza dei progetti molli” con il vetro soffiato di Murano e il vetro retro laccato nasce una collezione di oggetti dal sapore unico in cui tattilità contrastanti instaurano un nuovo dialogo: tra caldo e freddo, morbido e duro, lucido e opaco. Aspetti opposti che caratterizzano le edizioni frutto della collaborazione tra Colleoni Arte e Purho in anteprima assoluta alla Milano Design Week 2019.Affidati alla creatività dell’arch. Filippo Feroldi, Holo e Magus — rispettivamente una serie di tavoli e lampadari declinati in nuove forme dal rigore geometrico e nella nuova variante da tavolo — sono stati presentati presentati negli spazi della Fondazione Lighea Onlus nel distretto 5vie Art + Design trasformata per l’evento milanese in un ambiente immersivo caratterizzato da colori caldi, velluti, lini, sete dalle trame e consistenze eterogenee.
con: PURHO + COLLEONI ARTE
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contentscontexts · 5 years ago
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_Content: Città opera aperta
_Context: conferenza e saggio
21.9.19
Città opera aperta 
Conferenza di Michela Bassanelli per "qui l'Arte è di casa"
I progetti di arte urbana realizzati da quattro artisti contemporanei per la città di Bergamo nell’ambito del concorso Qui l’arte è di casa saranno il punto di partenza dell’incontro, a cura dell’architetto Michela Bassanelli, che verterà sul ruolo dello spazio pubblico nella società contemporanea e sul rapporto tra individuo e ambiente urbano. Un excursus dagli anni Sessanta ai giorni nostri che consentirà di comprendere quanto oggi sia indispensabile riflettere sull’uso degli spazi cittadini, e che sottolineerà il ruolo chiave dell’arte in questo contesto.
L’evento rientra nel programma di eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio
Con GAMEC
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contentscontexts · 5 years ago
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_Content: Prima degli anni Sessanta
_Context: mostra
La mostra raccoglie alcune delle opere presenti nella collezione privata di Roberto, Giacomo, Gianandrea Colleoni, dagli anni Venti agli anni Sessanta del Novecento. L’esposizione tocca le correnti principali del periodo quali astrattismo, surrealismo e nuove geometrie in Italia, con alcuni incursioni nel panorama culturale bergamasco. Tra gli artisti in mostra: Gianni Bertini, Remo Bianco, Arturo Ciacelli, Paolo Ghilardi, Pegeen Guggenheim, Maurice Henry, Jaques Herold, Tony Mellara, Gualtiero Nativi, Orix, George Papazov, Cesare Rossi, Gala Solovieva, Carlo Toti, Valentivo Vago. L’allestimento rievoca l’atmosfera dell’installazione di Marcel Duchamp per la mostra “First paper of surrealism” organizzata da André Breton nel 1942 che celebrava il movimento surrealista. Velluti e stoffe invaderanno lo spazio per ricondurci nell’atmosfera di quegli anni.
Con COLLEONI ARTE
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contentscontexts · 6 years ago
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Interni
Oggetti
Arredi
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contentscontexts · 6 years ago
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_Content: Sulle tracce di Pan
_Context: libro
Fotografie di Davide Pagliarini Saggi di Francesco Bevilacqua Franco Farinelli Marco Martella Davide Pagliarini Massimiliano Savorra Antonella Tarpino Luciano Valle Roberta Valtorta Massimo Venturi Ferriolo Maurizio Vitta A cura di Michela Bassanelli
Dove dimora oggi il sacro? Attraverso quali forme si manifesta nel paesaggio contemporaneo?
Attraverso l’esplorazione fotografica dei paesaggi e delle architetture dell’Italia e dell’Europa meridionale e mediterranea, Sulle tracce di Pan va alla ricerca degli indizi di una sacralità diffusa e silenziosamente presente nei luoghi dell’oggi. Il sacro viene scrutato attraverso sette possibili declinazioni che si avvicendano seguendo una struttura circolare e ci raccontano altrettante qualità delle sue manifestazioni - Affioramenti, Oggetti misteriosi, Recinti, Hýbris, Santuari, Rituali, Status Naturae -, indagate attraverso i testi di autori che appartengono ad ambiti disciplinari diversi, dalla geografia alla letteratura di paesaggio e alla storia del giardino, dalla critica e storia dell’arte, della fotografia e dell’architettura alla filosofia, dando vita a un singolare colloquio con il racconto visivo, nel segno di una pluralità di interpretazioni a cui il sacro e lo stesso viaggio per immagini rinviano. Sulle tracce di Pan va alla ricerca di una possibile e mai ovvia armonia con la natura, invitandoci a riflettere e ad aver cura di quel paesaggio violato che attraversiamo ogni giorno nella nostra esistenza di abitanti metropolitani. Ciascun luogo, anche il più insignificante, può tornare ad essere oggetto di meraviglia e devozione, può essere abitato dal sacro, forza che sola lo può sottrarre alla cancellazione. Sulle tracce di Pan ci invita a rivolgere uno sguardo ispirato e partecipe alla realtà. Una realtà organica e vivente che si carica della fascinazione che i luoghi consacrati dal mito possono diffondere anche nei paesaggi del nostro quotidiano, nel segno di una concezione del mondo, e della vita, in cui tutto è in relazione.
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contentscontexts · 7 years ago
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_Content: Guida all’Architettura di Bergamo 1907-2017
Contexts: Libro Un progetto a cura di Michela Bassanelli Maria Cristina Rodeschini Introduzione a cura di Maria Cristina Rodeschini Giacinto Di Pietrantonio Nicola Di Battista Testi a cura di Michela Bassanelli Fotografie a cura di Enrico Bedolo Casa editrice LetteraVentidue Main Sponsor Kilometro Rosso Innovation District Brembo s.p.a. Con il patrocinio del Comune di Bergamo Con la collaborazione di Gamec - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Quale senso e quale ruolo può avere una guida di architettura oggi? Il volume raccoglie 100 casi di architetture presenti nei confini comunali della città di Bergamo, con lo scopo di definire una geografia di luoghi da riscoprire, per ri-abitare la città e per costruire una memoria storica che diventi uno strumento attivo di conoscenza per il presente e strumento utile per il futuro. La guida ripercorre più di cento anni di architettura, dalla fondazione della città moderna fino a oggi, con l’obiettivo di farci comprendere l’evoluzione dello spazio della città e del suo rapporto con l’uomo. La raccolta apre e termina il suo percorso con due progetti di riconversione che hanno segnato il centro cittadino con gradi e intenzioni progettuali differenti: la riconversione dell’area della Ex Fiera di Marcello Piacentini (1907), progetto che ha portato alla definizione di un nuovo centro per Bergamo bassa, e l’intervento previsto per l’area delle ex Caserme Montelungo-Colleoni. Il progetto della guida è un racconto per immagini di architetture abitate, abbandonate, trasformate. La guida diventa così un dispositivo accessibile, aperto e partecipato che identifica nella fruizione la questione principale del rapporto tra cittadino e architettura, in grado di ristabilire quel sentimento di appartenenza ai luoghi, fondamentale per prendersi cura della città e dei suoi spazi.
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contentscontexts · 8 years ago
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_Content: Superoggetti
Contexts: Allestimento
MIART 2017
Progetto curatoriale ed espositivo di Michela Bassanelli
Colleoni Arte Galleria
La Galleria Colleoni Arte si presenta al Miart 2017 con il progetto espositivo “Super-oggetti” dove cinque designer e studi di design/architettura del panorama italiano contemporaneo – Martinelli Venezia Studio, SERVOMUTO, Vi+M studio, Matilde Cassani, Co.arch –  sono stati chiamati a re-interpretare gli elementi tipici dell’abitare attraverso il tessuto. Nella creazione di questi “progetti molli” come pezzi unici, i designer hanno il supporto della Colleoni Roberto & C., azienda che opera da oltre sessant’anni nel settore dell’interior design e dei tessuti.
Tema costante sarà il tessuto, elemento che ha caratterizzato il mondo degli interni sin dalle sue origini. Alessandro Mendini nell’editoriale intitolato “Elogio della stoffa”, uscito sul numero 626 di Domus, esaltava “la soave gentilezza dei progetti molli” immaginando “stanze soffici, fatte solo di stoffa, facciate di stoffa, archi di stoffa, statue di stoffa, mobili e automobili di stoffa, oltre che vestiti, materassi, tovaglie, tende, paraventi e aeroplani di stoffa”. L’obiettivo è quello di creare un legame affettivo e culturale tra l’oggetto e il suo utilizzatore. Stabilire un nuovo valore emozionale attraverso variazioni cromatiche, sensazioni tattili, forme plastiche e la sapiente manipolazione di materiali speciali.
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