Class '94 ; half mexican && half american ; 24 yo ; soccer, boxe && music ; Hotel manager; DNCE lead singer
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GUYS!! We need a vERY SERIOUS TALK!!! *_*
I wish I could hug him every daaaay😻😻😻
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prompt: #lightmyfire
Il volume della musica è alto, assordante, ormai fastidioso, o almeno per te. Il tuo sguardo è rivolto verso un punto ben preciso dell'enorme salone. Serri ancora più forte le dita attorno all'ennesima bottiglia di birra ormai quasi vuota quando vedi Agnes stringersi al suo attuale ragazzo - non ti sforzi nemmeno di ricordare il suo nome. Ti appoggi al muro, distogli lo sguardo, ti guardi attorno ma ogni volta finisci inevitabilmente per tornare a fissare quello spettacolo pietoso ai tuoi occhi. Ma forse lo spettacolo pietoso lo stai offrendo tu. "Sei tu che la rifiuti, lasciala in pace ora" dici a te stesso mentre svuoti anche quella bottiglia di birra. - Ma quello non sei tu. Lo sai che presto finirà e tornerai a invadere i suoi pensieri. Anzi, continui a farlo anche adesso mentre è con lui. Hai visto che ti ha guardato? - Annuisci, come se fosse stato qualcun altro a parlare, ma è tutto nella tua testa. Questa lotta infinita che continua a imperversare silenziosa per gli altri e assordante solo nella tua mente, questa guerra ancora senza vincitore. Due fazioni nemiche. Il diavolo e l'angelo sulla spalla. La ragione e il desiderio. Il cuore e la mente? Non sai nemmeno tu quali siano queste due fazioni a dirla tutta. Imprechi sotto voce; perché non abbassano questa dannata musica? Ti sta facendo male alle orecchie ma allo stesso tempo sai che restare lì con tutta quella confusione è la cosa migliore. Il silenzio fa ancora più rumore. - Quello è una nullità, non vale nulla e non è giusto per lei. Si merita di meglio e credimi, sei tu il meglio. - "Lo pensi davvero? Sai quanto le fai male ogni giorno? Pensi di poterle dare il meglio?" - Vai a dare un pugno a quel cazzone! - " Ti odierà! " - Già ti odia. - « Mi odia? » Lo dici ad alta voce, come se l'avessi realizzato solo in quel momento. Sembri quasi un bambino sperduto mentre quelle voci tacciono e tu rimani a rimuginare su ciò che hanno detto, su ciò che hai pensato, ma (s)fortunatamente quel "silenzio" non dura molto. - Pensa, Elias. Quando siete soli non ti senti forse bene? Non è forse l'unica che riesce a farti sentire /così/ bene? E tu non sei forse l'unico capace di scuoterla nel profondo? Non sei forse l'unico a farla stare altrettanto bene mentre la tocchi e la baci? Mentre fate l'amore? Non sei cieco, lo vedi come ti guarda? Quello non può competere con te! Agnes è tua! - " Tua? Non è una tua proprietà! Sai cosa? Vai pure, rovina tutto ancora una volta e poi, quando tu e lei sarete di nuovo insieme, quasi felici, scappa ancora come un codardo! " La testa inizia a farti seriamente male ma non sai se imputare la colpa all'alcol o a quella "guerra". Le altre due voci si ammutoliscono mentre pensi a quanto detto. Dilaniato in due, non c'è nessun angelo e diavolo, pensi, non c'è nessun "buono", nessun buon consiglio perché il tuo modo di pensare ti porta a sbagliare in qualunque caso. Hai voglia di urlare per quell'ennesimo pareggio, l'ennesima battaglia conclusasi senza portare alla fine della guerra. Sei stremato. Non riesci a smettere di pensare a lei, ora è lei che infesta la tua mente come un fantasma. Senti il suo sospiro sulla tua pelle, le sue mani tra i tuoi capelli che prima li accarezzano dolcemente e poi li stringono e tirano, sempre più forte mentre la musica viene rimpiazzata dai suoi gemiti. Ti è impossibile non immaginarla ora davanti a te, completamente nuda, che ti osserva, aspettando che tu faccia qualcosa, qualsiasi cosa che possa farla stare bene come tutte le volte che state insieme. Vorresti maledirla mentre il suo sguardo ti spoglia, lasciandoti nudo. Non solo privo di vestiti ma nudo in tutti i sensi. Ma poi perché maledirla? È così bello e ti fa sentire così maledettamente vivo. Sì, sei vivo mentre con labbra e denti marchi la sua pelle. Sei vivo, mentre senti quanto ti desidera, diversamente da come ti desiderano tutte le altre. Sei vivo mentre fai sentire viva anche lei con le mani esperte di chi non si è negato alcuna passione, di chi ha donato il proprio corpo al piacere, ai desideri erotici più audaci, all'Impeto sensuale del sangue senza alcuna paura*. Ti fa sentire una divinità. Il modo in cui ti guarda ti fa quasi pensare di essere una bella persona ma appena questo pensiero sfiora la tua mente non riesci a fare a meno di rabbuiarti. Lei porta il sole e tu fai in modo che l'eclissi cada in quell'esatto momento. Lei porta la luce e tu ti rifugi nella tua tana buia, disordinata, arredata con brutti pensieri. Ecco che quel pensiero fisso che cerchi di accantonare nei meandri più reconditi della tua mente insieme all'evento da cui si è scatenato, torna a tormentarti. Non ti abbandona mai, è come un flebile sussurro che ogni tanto riesci ad ignorare, ma che quando cerchi di dimenticare alza la voce, inizia a urlare come un bambino capriccioso in cerca di attenzioni. E tu, che magari stavi uscendo dalla tana, corri nuovamente a rintanarti nel tuo letto: l'auto commiserazione. Inizi quasi a dubitare che le cose possano andare diversamente. Sospiri e la tua attenzione viene catturata da una ragazza che ti passa davanti, senza premurarsi di non farsi notare mentre ti guarda. Lanci un'ultima occhiata ad Agnes e quando non incontri il suo sguardo compi la tua scelta sbagliata. « Ciao, sono Elias, piacere. Posso offrirti da bere? » È una vendetta la tua? Sentiti egoista mentre tenti di scaricare la colpa su di lei e poi smetti di sentire mentre appaghi il tuo desiderio carnale e ancora una volta dentro di te piange la tua vita vuota e si vestono a lutto i tuoi desideri*. Madido di sudore ti stendi per qualche attimo sul materasso del letto di...qual'era il suo nome? Chiudi gli occhi e il petto si alza e si abbassa rapidamente mentre tenti di riprendere fiato.
( . . . )
Il cuore batte forte, hai gli occhi ancora chiusi ma sul volto un sorriso non vuole saperne di andare via, anzi, diventa ancora più ampio quando riapri gli occhi e ti giri a guardare la donna al tuo fianco, nuda e bellissima. Più volte hai pensato a lei come alla più bella della opere d'arte. Allunghi una mano, la porti sul suo volto e dolcemente le accarezzi una guancia, mentre la fede nuziale sembra quasi brillare al dito. « Agnes » Richiami la sua attenzione e lei riapre gli occhi, puntandoli nei tuoi. « Ti amo. » Lei ti sorride mentre dalle sue labbra fuoriesce uno dei suoni migliori che tu abbia mai sentito. “ Anche io. ” Sei tranquillo mentre la stringi a te, mentre appoggia il capo sul tuo petto e tu le accarezzi i capelli. Stai bene ed è tutto tranquillo. Riesci a goderti anche il silenzio, la quiete. Quando chiudi gli occhi ti focalizzi sul suo respiro e, lentamente, scivoli tra le braccia di Morfeo, spogliato dai vestiti ma anche da ogni insicurezza, ogni dubbio e ogni paura. Alla fine abbiamo un vincitore.
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