Sono la ragazza dalla risata troppo rumorosa ma dentro troppo distruttiva. LiLLy, 22 anni, Italy.
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Winter is coming!
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Chi è il Dottore?!
“Tutti noi cambiamo, se provi a pensarci. Siamo tutti persone diverse nel corso di tutta la nostra vita. E va bene così, è bello, bisogna continuare a muoversi, non bisogna però dimenticare tutte le persone che siamo stati prima. E io non dimenticherò mai niente di quello che ho vissuto. Neanche un giorno. Lo giuro. Ricorderò quando il Dottore ero io per sempre”.

L’interprete ed il personaggio. L’attore ed il Dottore. Il Dottore nell’attore. L’attore nel Dottore. Ci sono ruoli e ruoli, storie che segnano più o meno la vita di chi le conosce, percorsi recitativi che segnano la carriera di un attore. Milioni di racconti, milioni di mondi da scoprire giorno dopo giorno. E poi c’è il Dottore, un caso a parte. Il caso per eccellenza nel mondo delle serie tv. Nel momento in cui lo si incontra per la prima volta, non se ne può fare più a meno. Il Dottore è la migliore droga mai concepita dall’uomo, ed il discorso d’addio di Matt Smith, l’Undicesimo, grazie al quale ha sfondato qualunque parete avesse di fronte, lo dimostra più di ogni altra sequenza di parole. Per un attimo, la dimensione che separa l’attore dal personaggio è venuta meno. C’è stato solo il Dottore, mai così reale. Smith parlava di sé, in fondo. E del Dottore. Soprattutto lui.
DOCTOR…WHO?
IL DOTTORE È UN BAMBINO – Si prenda un bambinone di 900 anni e passa, curioso e giocherellone come qualunque altro bambino al mondo, gli si dia il potere di viaggiare nella quarta dimensione, il tempo, e si raccolga tutto in 52 anni di storie. Il risultato è un personaggio dalla rara capacità di sorprendere sempre. E sorprendersi, più di chiunque altro. Nonostante tutto. Nonostante abbia visto tutto, o quasi. Nonostante abbia visto tutti, o giù di lì. Reggere le sorti dell’universo in bilico perenne tra passato, presente e futuro gli dona un’innata leggerezza: il Dottore danza sul tempo quasi fosse la Carla Fracci delle series.
Quindi è perfetto?
No, affatto. Il Dottore non riesce a stare da solo. Più di ogni rigenerazione, sono le persone di cui si circonda a renderlo un uomo nuovo giorno dopo dopo. E renderlo sempre più curioso, attraverso gli occhi di chi scopre l’universo per la prima volta. Si diverte facilmente, il Dottore, ma si annoia con la stessa semplicità. Quella strana cabina blu con la quale viaggia diventerebbe la sua tomba (e a quanto pare lo è realmente), se non vivesse con qualcun altro il piacere immortale della scoperta.
IL DOTTORE È UN EROE, MA NON DITEGLIELO – Se è vera la tesi secondo la quale gli uomini più grandi sono i più semplici, il Dottore ne è la massima espressione. In realtà non è uomo, è un gallifreyano con due cuori ed un sistema respiratorio alquanto particolare, capace di sfuggire alla morte attraverso la rigenerazione in un altro corpo, ma è un uomo. L’uomo per eccellenza. Fragile a tratti, sfrontato in altri. Giovane o vecchio. Giovane e vecchio. Un tipico gentleman inglese, un simpaticone dai tratti clowneschi, un mago serioso, un burlone col fez in testa, una sciarpa improbabile al collo, unterribile farfallino ed un paio di Converse ai piedi. Un lucido incosciente. Un seduttore, oppure un impacciato teenager alle prime armi. Tenebroso o solare. Un eroe che salva l’universo ogni giorno con un sorriso beffardo sul volto. Un uomo che tiene alla vita dello spirito più anonimo dell’universo con la forza che si deve ad un re. Il Dottore è tutto ed il contrario di tutto. Come ogni uomo, in fondo. Capirlo al cento per cento è impossibile: si può solo vivere.
IL DOTTORE È UN’ENCICLOPEDIA – Viverlo, e scriverlo. Innovarlo, rinnovarlo, raccontarlo e interpretarlo con personalità. In 52 anni di storia, la penna di molti autori ed il volto di 13 attori l’hanno vissuto a modo loro. In fondo, il Dottore è un foglio bianco, nel quale si può costruire di tutto, ovunque e in qualunque tempo. Gli spunti, potenzialmente, sono illimitati. Impossibile inquadrarlo in un genere: il Dottore è comico, drammatico, protagonista di un horror, romantico, realistico, surreale, a tratti quasi deus ex machina di un documentario. Un personaggio trasversale, buono per tutte le età. E per tutte le penne. La rigenerazione continua di una serie nasce da questo presupposto, donando al Dottore un fascino unico.
IL DOTTORE È IMMORTALE – A questo punto si torna alla questione iniziale: chi è il Dottore? Se si trattasse di una persona normale sarebbe sufficiente rivelare il suo nome, ma in questo caso si rivelerebbe inutile, oltre che portare alla distruzione dell’intero universo. Il Dottore è, semplicemente, un personaggio immortale. Continuamente in bilico tra la vita e la morte, però immortale. Finché ci sarà l’autore giusto capace di immortalarlo e l’attore perfetto per farlo proprio, il Dottore vivrà. E divertirà. Ci farà pensare. Ci farà piangere. Ci farà tremare. Ci farà tornare alla mente il discorso d’addio di Smith, attore in prima persona. Dottore in prima persona. Realtà e finzione, a quel punto, non esistono.“Doctor Who”, in questa prospettiva, non è più una serie tv, ma una pagina della nostra vita. Come ogni vita apparentemente semplice, “dentro è più grande”.
Basta scoprirlo.
E scoprirsi, grazie a lui.
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Ogni parola, per quanto sincera, è pur sempre una citazione. Non ci appartiene mai del tutto. E' già stata pensata, scritta, pronunciata e ascoltata da qualcuno prima di noi. I silenzi, invece, non si possono citare. Ogni silenzio è unico. Appartiene esclusivamente a chi lo vive. Ecco perché potrei dirlo a parole, ma per farlo dovrei spiegarlo in silenzio...
LiLLy
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Parliamone . . . credo di avere un grosso e scomodo problema!
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We will leave a mark on this city. We will spread across like a virus. Do you know why? There’s nothing more contagious than laughter.
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That’s Jerome’s line.
Never forget that.
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"You're all prisoners. What you call sanity, it's just a prison in your minds that stops you from seeing that you're just tiny little cogs in a giant absurd machine. Wake up! Why be a cog? Be free like us."
— Jerome Valeska (Gotham)
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La gente falsa non parla, insinua. Non conversa, spettegola. Non elogia, adula. Non desidera, brama. Non chiede, esige. Non sorride, mostra i denti. La gente falsa è povera di spirito, poiché non cammina, striscia nella vita, avendo come unico scopo quello di sabotare la felicità altrui. La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama, e così finisce per non vivere, ESISTE APPENA…
LiLLy
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Ovvero alcuni dei concerti a cui la mia migliore amica ha avuto la sfortuna di accompagnarmi (per lo più a titolo di sostegno psicologico). ⚫ Band vicentina che si sarebbe sciolta di lì a poco: io ancora sana di mente e rilassata e lei con le guance completamente fuxia al momento degli...
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Abbiamo un caos dentro di noi. Quel caos che ci permette di restare vivi. Se ci fermiamo, anche solo per un momento, siamo finiti.
Lilly
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Dovrei prendere esempio dal mio gatto: lui vede tutto, ma non si lascia intimidire o sconvolgere da niente; potrebbe sembrare indifferenza, ma credo sia solo immensa saggezza. Perché un gatto sta bene da solo, è pienamente soddisfatto di sè, eppure ama profondamente le carezze, ma soprattutto non ha paura di chiederle. E con gran classe sa sfruttare ogni angolo vuoto per ricavarne comodità. E' l'equilibrio perfetto tra curiosità e tranquillità, solitudine e compagnia, amore ed egoismo. Il suo è solo egoismo mascherato d'amore, perché per ottenere ciò che si vuole, occorre essere egoisti! La sua anima rimane comunque pura e non mi stupisce affatto se questi misteriosi felini venivano venerati dagli antichi egizi. Del resto vivono un po' di qua e un po' di là, sono gli unici esemplari più vicini all'uomo che riescono a percepire quella linea sottili tra REALTA' e ALDILA'...senza impazzire!

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Scusate, ma credo che San Valentino sia una ricorrenza inutile. Non perché non credo nell'amore, anzi proprio perché credo nel vero amore che trovo insignificante questa festa! È solo una usanza creata da un passato che ignoriamo. Non c'è bisogno di festeggiare l'amore che proviamo verso il nostro partner in questo unico giorno, riducendo la propria relazione al pari del valore affettivo che si da ad un regalo materiale! Chi si ama davvero lo fa sempre, ogni giorno della vita, fino alla fine e non ha bisogno di donare un regalo per dimostrarlo. Chi si ama non aspetta questo giorno per dire 'Ti Amo'...
LiLLy
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