#Ombra Films
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Retribution (2023)
Directed by Nimród Antal
Cinematography by Flavio Labiano
#Retribution#Nimród Antal#Flavio Labiano#Liam Neeson#Chris Salmanpour#Steven Mirkovich#Harry Gregson-Williams#Lionsgate#Roadside Attractions#StudioCanal#The Picture Company#Ombra Films#TF1 Films Production#Studio Babelsberg#action thriller#Movies Frames#movie in pictures#movie in frames#movie frames#movie#movies#film frames#film#films#cinematography#filmography#filmmaking#2023
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Susurrante, Perugia.
#street photography#fotografia callejera#italia#italy#ombra#luce e ombra#urban#portfolio#blanco y negro#black and white#35mm#film photography#black and white photography#analog photography
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Anakin Skywalker (per gli amici Darth Vader) si converte al lato oscuro per "amore". Fa di tutto per salvare sua moglie e si corrompe a tal punto che finisce con l'ucciderla.
Controllo, supremazia, arroganza, potere e distruzione dell'altro, per distruzione e mancata realizzazione di Sé.
L'amore della maggioranza, spiegato semplice.
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Sei un uomo o una donna?
Delle semplici parole ti fanno vedere mille volti e nessuno, io vorrei tanto sapere chi ti piacerebbe che io fossi. È strano, ma è bello a volte se rimani nell’ombra, perché la persona che desideri la immagini come vorresti che fosse: come sono io, come sei tu, come saremmo se mai ci conoscessimo.
#sei stato superficiale#essere#ombra#frasi belle#frasi tumblr#frasi tristezza#frasi tristi#citazioni tumblr#frasi citazioni#citazioni vita#citazioni vere#citazioni film#citazioni libri
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Il cosiddetto male...ha pazienza.

https://creanavt.tumblr.com/archive
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#lavoro su di sè#consapevolezza#bene e male#volontà#servizio#film#crescita interiore#crescita spirituale#conosci te stesso#ombra#luce#discernimento#responsabilità#se o sè
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L'Ombra di Caravaggio: Un Dipinto Cinematografico di Luci e Ombre
Il genio e la tormentata vita di Caravaggio, l’artista barocco dal cuore conteso tra ombre e luci, sacro e profano, sono stati trasportati sul grande schermo da Michele Placido in “L’Ombra di Caravaggio”. Questo film affronta il perpetuo conflitto interiore del pittore, cercando di dipingere un ritratto autentico e complesso del suo essere. La Soggettività dell’Artista Come i capolavori di…

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Queste feste di Pasqua tra vari ponti e altre festività che si susseguono sono interminabili . Cibo e vino a non finire, pranzi infiniti e parenti e amici di amici si ritrovano tutti a brindare poi non so a cosa...
Durante uno di questi pranzi noiosi ( odio in generale le ricorrenze) faccio conoscenza di una coppia, lui circa 60 anni o forse più, tipico uomo che si occupa di politica, un tantino viscido. L ho notato subito perché mi guardava con insistenza e sentivo la sua presenza ovunque e quando sono così evidenti un pochino mi urtano e siccome ero parecchio annoiata ho pensato di divertirmi un po', come ? Stando al suo gioco e provocandolo. Sguardi sorrisi e quando ho avuto modo di stargli vicino passandogli davanti con il sedere mi sono strusciata a lui, , ho visto il suo volto cambiare era super eccitato.. l ho guardato dritto negli occhi e sono andata fuori a fumare, naturalmente lui mi ha seguito , ho sentito la sua ombra dietro di me, mi ha messo la mano sul sedere e avvicinandosi all orecchio mi ha detto " Me lo hai fatto diventare duro e ora ? ".. Mi sono girata l ho guardato e sorridendo gli ho detto E ora ... Sai che ti dico Non sei il mio tipo mi dispiace tu abbia capito male .......ho visto crollare tutto il film che si stava facendo, è rimasto serio tutta la sera e non mi ha più guardata .. Spero abbia imparato la lezione
Ecco un idea di che tipo era

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NAMES︰ abigail. abyss. abyssa. achey. adam. adelaide. adeline. agatha. agnes. albert. alexander. alfred. alice. amelia. angel. annabelle. apparition. arch. archie. arthur. atticus. augustus. beatrice. beetle. benedict. benjamin. birdee. bliss. bubbles. bug. bugby. buggy. bunny. cain. calvin. cardee. catherine. cecilia. celeste. chaos. charlotte. chev. chevrotain. chimera. clara. clementine. cloudi. cloudy. compass. crow. dahlia. daisy. daphne. daze. decay. deja. delusion. dorothy. doubt. dove. dream. dreamy. drift. echo. eleanor. elizabeth. emily. enigma. erebos. erebus. ernest. error. eve. evelyn. exite. eyes. fading. fady. faid. faint. fawnly. felicity. felix. fish. fisshu. flaw. flower. forky. foxy. frog. froge. froggy. frost. frosty. ghost. ghosty. gideon. gin. ginnungagap. glitch. glitchy. graham. gray. grey. hare. harriet. hattie. haunt. haven. hazel. heartbeat. heartbreak. henry. hoarfrost. hollow. howl. hugo. icey. illusielle. illusion. imogen. infinesse. infinitie. ink. iris. ivy. jane. juliet. juno. jupiter. kai. key. khali. khaos. khora. kit. larkling. lichen. lichy. lilith. lily. liminal. link. locket. love. lucy. lulu. luminal. luna. mabel. margaret. mars. matilda. matrix. meadow. meddy. mercury. mirage. mirror. misty. mo. mold. moon. moss. mossy. moth. mothy. mug. murmur. mush. mushy. mysterie. nada. nameless. nemo. neptune. night. nightmare. nihil. nobody. noir. noire. noiresse. noirette. nostal. nostalgesse. nostalgette. nothing. nox. null. nyx. oblivionne. obscuritie. obsidian. oceana. ocina. ocula. odditie. oddling. olive. oliver. olivia. ombra. orion. pale. penelope. phantom. phoebe. phone. pin. pluto. poppy. portal. post. pulse. pup. rain. rainy. rippel. ripple. rose. salem. saturn. scythe. scythette. serene. shadow. shivver. shroom. shrum. silver. sky. smile. snak. snake. snek. snowy. socket. sombra. sophie. sparrow. spook. spookie. spooks. spooky. spoon. spotty. sprite. stacy. static. stitch. storm. stormy. stream. sugar. sunny. teeth. telle. theodore. thread. thunder. thunderly. ticket. tide. tooth. tripp. twilight. unknown.���vac. vacancy. vacuify. vazio. vega. velvet. venus. victoria. vinyl. vivian. void. vortex. walter. worry. wraith. wren. yearn. zero. zeta.
PRONOUNS︰ ?/?. ?t/?t. [redacted]/[redacted]. _/_. abandon/abandon. ap/ap. backroom/backroom. being/being. bizarre/bizarre. blank/blank. blur/blur. clock/clock. cloud/cloud. cold/cold. creature/creature. creep/creep. dark/dark. daze/daze. deja/vu. deranged/deranged. dim/dim. dream/dream. echo/echo. eerie/eerie. em/empty. empty/empt. empty/empty. end/end. entity/entity. error/error. eye/eye. familiar/familiar. film/film. flower/flower. fog/fog. forget/forget. fru/fru. ghost/ghost. glitch/glitch. h?/h?m. hollow/hollow. hx/hxm. hy/hym. illusion/illusion. ina/ina. infinite/infinite. ink/ink. jpeg/jpeg. key/key. lim/lim. lim/liminal. liminal/liminal. lost/lost. lurk/lurk. mist/mist. moss/moss. mush/mush. mush/shroom. mystery/mystery. night/night. no/exit. no/non. noir/noir. nos/nos. nostal/nostalgia. nostalgia/nostalgia. not/nothing. nothing/nothing. nox/nox. null/null. obsidian/obsidian. odd/odd. one/one. penumbra/penumbra. phantom/phantom. pitch/pitch. pop/pop. rem/ember. scythe/scythe. sh?/h?r. sha/shadow. shade/shade. shadow/shadow. shrooms/shroom. shx/hxr. shy/hyr. silhouette/silhouette. space/space. spiral/spiral. stat/stat. stat/static/static. static/static. stone/stone. strange/strange. surreal/surreal. tele/vision. th?y/th?m. that/thatthing. thing/thing. thon/thon. thxy/thxm. thy/thym. tooth/tooth. tv/tv. twilight/twilight. un/canny. uncanny/uncanny. vae/vaer. vast/vast. venta/venta. voi/voi. voi/void. void/void. vor/tex. watcher/watcher. weird/weird. where?/where?. winde/winde. x/x. yellow/yellow. ⚫. ⚫️. ❓. ❔. 🌀. 🌑. 🌚. 🌫️. 🏚️. 👁️. 💭. 🕳️. 🗝️. 🚪.
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Nulla è originale. Ruba ovunque ciò che risuona con la tua inspirazione o alimenta la tua immaginazione. Divora vecchi film, nuovi film, musica, libri, dipinti, fotografie, poesie, sogni, conversazioni casuali, architettura, ponti, segnali stradali, alberi, nuvole, corpi di acqua, luce e ombra. Seleziona solo cose da rubare che parlano direttamente alla tua anima. Se lo fai il tuo lavoro (e il tuo furto) sarà autentico. L’autenticità è inestimabile; l’originalità è inesistente.
- Jim Jarmusch
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A 9 anni, insieme agli amici, trova della polvere da sparo. Gli esplode in faccia. La sua vita è appesa a un filo. Ma Giorgio ha la tempra di sua madre, una donna straordinaria che, rimasta orfana, si è presa cura di 11 fratelli fino a quando il destino l’ha sorpresa con un matrimonio inaspettato: un ex calciatore del Piacenza e una nuova vita borghese tra la provincia emiliana e la Milano del dopoguerra. Da quell’unione nascono tre figli: Sergio, Giorgio e Rosanna.
Quando Giorgio si rimette in piedi, il confronto con suo fratello lo tormenta per tutta l’adolescenza. Sergio è sempre il più alto, il più bello, il più intraprendente. Giorgio vive nella sua ombra.
Prova a studiare Medicina a Milano, ma non fa per lui. Sopravvive con lavori precari fino a quando viene assunto come vetrinista alla Rinascente. Lì scopre il fascino del palcoscenico: luci e ombre da orchestrare per mettere in scena la sua idea di stile davanti agli sguardi dei passanti.
Dalla Rinascente diventa allievo di Nino Cerruti, poi inizia la sua avventura con Sergio Galeotti. Il successo arriva quasi a 50 anni, consacrato dalla copertina del Time del 1982 e dal film American Gigolò, che fa conoscere al mondo la giacca destrutturata e lancia un giovane Richard Gere, ripescato dopo i rifiuti di Christopher Reeve e John Travolta.
Da quel momento, Giorgio Armani non si fermerà più. Il suo lavoro diventa una condizione mentale, un impegno costante e senza età.
A 84 anni, stupisce i passanti di via Sant’Andrea a Milano, sistemando di persona gli abiti sui manichini in vetrina.
A 86 anni, è il primo imprenditore a donare camici, mascherine e aiuti allo scoppio della pandemia.
A 87 anni, il Presidente Mattarella lo nomina Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Alla Fashion Week di febbraio 2022, fa sfilare la sua collezione nel silenzio assoluto, interrotto solo dai passi sulla passerella, in segno di solidarietà all’Ucraina appena invasa.
A 88 anni, la Collezione Numismatica della Repubblica "Eccellenze Italiane" gli dedica cinque monete d’oro e d’argento.
Parliamo di un uomo che, in ogni locale in cui entra, si mette in fila come tutti, aspettando il proprio turno.
Un uomo che non rifiuta mai un selfie e che è sempre il primo a salutare chi lo riconosce per strada.
Un uomo che pochi giorni fa ha compiuto 90 anni e, come ogni mattina, si è recato al lavoro per preparare la prossima sfilata, pur avendo già pianificato la sua successione, nonostante l’assenza di eredi diretti.
Perché, per Giorgio Armani:
"Il successo è fatto di stile e sobrietà. L’importante non è farsi notare, ma ricordare."
#giorgioarmani
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Tanti anni fa sono stato sul set di un film. Non avevo un ruolo, ero semplicemente un osservatore che stava in disparte come un ombra (trovatomi per coincidenze dentro al set). Ed osservavo la preparazione degli attori nella scena da girare, i tecnici della fotografia gestire le luci del set, l'operatore fare prove sul carrello spostando la macchina da presa, gli addetti allestire il set per la scena da girare ed il regista, in lontananza, con gli occhi sullo schermo ad osservare che tutto fosse come se l'era immaginato. C'era tensione ma anche leggerezza, c'era sacrificio ma anche bellezza, c'era tutto ciò che il cinema regala come un sogno agli occhi di guarda.
Era il 2010 ed il film era La Prima Cosa Bella di Paolo Virzì.
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CALIFICACIÓN PERSONAL: 5 / 10
Título Original: The Woman in the Yard
Año: 2025
Duración: 85 min.
País: Estados Unidos
Director: Jaume Collet-Serra
Guion: Samuel Stefanak
Música: Pawel Pogorzelski
Fotografía: Jac Fitzgerald
Reparto: Danielle Deadwyler, Russell Hornsby, Okwui Okpokwasili, Estella Kahiha, Peyton Jackson, etc
Productora: Blumhouse Productions, Universal Pictures, Homegrown Pictures, Ombra Films Distribuidora: Universal Pictures
Género: Drama; Horror; Thriller
TRAILER:
youtube
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"Ricordami”

(Cover lp Matchine Mole 1972)
Ricordami
come un uccellino caduto inavvertitamente da un ramo e destinato al cielo.
Ricordami come il profumo dell’aria dopo la pioggia nel bosco, quando i monti svettano all’improvviso e riesci a scorgere la neve eterna o come il sale spumeggiante del mare il mattino presto, quando nessuno ha ancora calpestato la sabbia e puoi vedervi le impronte dei gabbiani di notte.
Ricordami come la visionaria che si amalgamava a fatica nella vita ordinaria, fragile come un cristallo ma i cui cocci caduti ti faranno sanguinare.
Ricordami come un vento che ti porta avanti nell’estate e ti solleva rinfrescandoti le membra per un sole troppo deciso o come la pioggia che cadrà lenta nelle giornate buie in cui vedrai le luci delle case degli altri e il silenzio della tua sarà assordante.
Ricordami come un miraggio scampato alla morte e per questo così fragrante ,risentimi nel profumo del pane fresco e nelle piccole cose che nessuno vede , nei passi sul selciato che scricchiolano e restano nelle tue scarpe perfette, nei tuoi programmi che finalmente adempirai. Ricordami come queste foglie che sembrano tramonti caduti anche quassù dove i colori non riescono a filtrare e restano prigionieri di nuvole che anneriscono i polmoni e la vita. Ricordami in tutti i paesaggi e persone incontrati, in tutti i silenzi che ho riempito del suono monotono delle mie solite parole, ricordami quando il muschio sarà del verde uguale ai miei occhi e il cielo assumerà il colore dei miei capelli annegando il rosso nascosto tra i panorami che incontrerai lungo le tue nuove strade. Ricordami come il silenzio del mattino quando il cuore batte all’impazzata e i pensieri fanno paura, come una bestemmia che fa male e come un tempio spoglio che continua a brillare davanti al mare blu indaco che abbiamo tanto respirato e percorso insieme anche se tu non c’eri mai. Ricordami come la solitudine, come la folla anonima, come il grigio che imbianca i tuoi capelli a sancire il tempo che perderemo, ricordami come il sonoro di un film muto e nei gesti consueti che avrai , il suono della tua voce e i cassetti del tuo armadio vuoto .
Ricordami
come un‘emozione che credevi scontata o finita, come un ritornello che continui a canticchiare nonostante tutto, tienimi stretta alle tue bugie e al corpo di tutte le donne alle quali dirai le cose che hai già detto a me. Ricordami nell’impeto dell’inizio e nella spossatezza della fine, nel cerchio della tua ombra quando cammini solo e non hai più al fianco il nulla cosmico che ti cercava, ricordami in tutte le vetrine che non guarderai e nella crema che a Natale non assaggerò e sarà sulla lingua di qualsiasi altra donna che continuerai a chiamare con il mio nome.
(Tatiana Andena)
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Pensavo, oggi, a certi momenti: orari, frangenti di luce e ombra durante la giornata.
Nella mattina, appena sveglia, c'è un brevissimo arco temporale nel quale riesco a stare in una speciale dimensione sospesa. È un piccolo momento di vuoto, un vuoto bianco e morbido nel quale esiste pochissimo e quello che esiste è quasi muto ed è solo mio o io sono solo mia ed è tutto perfettamente circoscritto, misurato ed in equilibrio. Una specie di assetto appena uscito dalla casa madre dove tutto funziona ed è quasi a posto ma dura poco e basta pochissimo per fare il danno.
Poi esiste il primo pomeriggio. Quello dell'ora di pranzo o subito dopo, con l'indeciso raggio di sole che rompe la cortina bianca del cielo che per tutta la mattina peraltro ha fatto schifo. È il momento del malessere, della pesantezza sul petto che schiaccia il corpo contro il muro decrepito. Dentro quella luce livida e senza vita è tutta la provincia nel suo squallore. Il pianto dei cani, le sirene delle ambulanze, i botti di capodanno, le scritte senza senso sui muri che non stanno più in piedi.
Poi ho pensato a certe epiche scene dentro i film che amo.
Penso spesso alla camera che segue i due di In the mood for love. Mentre camminano per corridoi e stanze e strade e la camera li segue, di spalle.
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Wicked: il potere del grande musical

Adattamento dell'omonimo successo di Broadway a cui è estremamente fedele, il film di Jon M. Chu è un grande spettacolo trascinato dalle splendide protagoniste: Cynthia Erivo e la sorprendente Ariana Grande.
In Il mago di Oz, sia nel film del '39 con Judi Garland che nel libro di L. Frank Baum, tutti gioiscono per la morte della Malvagia Strega dell’Ovest. Ma perché era così odiata? E soprattutto: come si è guadagnata l'appellativo di malvagia? Lo è sempre stata, oppure è successo qualcosa che l'ha resa la villain del mondo di Oz? Lo scrittore Gregory Maguire si è fatto queste domande e nel 1995 ha pubblicato il primo di una serie di romanzi che espande l'universo creato da Baum: Strega - Cronache dal Regno di Oz in rivolta. È proprio da questo libro che prende ispirazione il musical Wicked di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, un classico di Broadway da 20 anni, a cui, a sua volta, si ispira il film di Jon M. Chu, arrivato al cinema.

Cynthia Erivo e Ariana Grande in Wicked
Anzi, non "si ispira": il Wicked cinematografico è uno degli adattamenti più fedeli mai visti di un musical. Al punto che, per non tagliare nulla, Universal Pictures ha deciso di dividerlo in due parti: la seconda arriverà a novembre 2025. Gli amanti dello spettacolo possono quindi stare tranquilli: chi ha realizzato il film è a sua volta un grande fan dell'opera originale.
Messi in conto quindi una grande disponibilità di mezzi e professionisti per la parte tecnica (lo sfoggio di costumi e scenografie è abbagliante), per far sì che Wicked fosse magico era fondamentale trovare le giuste protagoniste. L'impresa è riuscita: la "cattiva" Elphaba Thropp è Cynthia Erivo, dalla voce potentissima. La Strega Buona del Nord, Glinda, è invece Ariana Grande: la vera sorpresa del progetto. Sapevamo infatti che la pop star sapesse cantare, ma non che fosse un così grande talento comico. Le due in scena fanno, letteralmente, scintille.
Wicked: un cattivo non è mai solo un cattivo
Le fiabe, i miti e anche gran parte dei classici Disney ci hanno insegnato che esistono i buoni e i cattivi. Il viaggio dell'eroe (o dell'eroina) ha sempre al centro qualcuno che opera in funzione del bene, contro un antagonista che in genere è la sua ombra: ha uguale carisma (spesso anche di più), ma impegna le proprie capacità verso il male. E quindi, è matematico: l'eroe trionferà sul villain. Da qualche decennio però questo manicheismo è passato di moda: in nome di una maggiore complessità, i cattivi non sono più soltanto cattivi. Così come i buoni scoprono di avere dei lati oscuri.
Con Wicked accade esattamente questo: Elphaba è evitata da tutti perché ha la pelle verde. E poi perché è in grado di far accadere cose strane. In un regno guidato dal grande e potente Oz (Jeff Goldblum), che dice di essere un mago, quasi nessuno in realtà è davvero dotato di magia. Lei invece sì. Ed è per questo che diventa l'allieva di Madame Morrible (Michelle Yeoh), che vuole incanalare la sua rabbia per farle sviluppare sempre di più i suoi poteri. Per una serie di coincidenze, diventa amica di Glinda, la ragazza più popolare della scuola di magia. Il loro rapporto le porterà ad aprire gli occhi su una verità scomoda: la città di Smeraldo non è il regno perfetto che credevano.
Meglio volare liberi o non volare soli?
In un turbinio di glitter, magia e gorgheggi, Wicked è uno spettacolo emozionante, che non smette di fare domande allo spettatore. Dietro a ogni numero musicale si cela infatti un tema importante: sicuramente l'accettazione di chi è diverso, il bullismo, l'amicizia e perfino una riflessione su come trattiamo gli animali. Il cuore di tutto però è la ricerca della verità. Elphaba lo dice più volte ai suoi compagni di classe: come reagire una volta scoperto come stanno le cose? Meglio stare zitti, oppure battersi per ciò in cui si crede? Come spesso abbiamo scoperto in questi anni di social, la verità è una delle cose che oggi più fa paura: ed è proprio per questo che Elphaba diventa una figura scomoda. Perché non vuole piegarsi alle menzogne, azzerando le certezze di tutti.

Una scena di Wicked
Nella scena più importante di Wicked, quella della canzone Defying Gravity, la strega si dice: "Anche se volo da sola, almeno volo libera" (And if I'm flying solo/At least I'm flying free). Che prezzo ha inseguire la verità? A quanto pare essere ricordata come la cattiva della storia. Ecco, il musical, tra un brano e l'altro, ci dice proprio questo: i mostri spesso sono semplicemente persone incomprese. E i veri cattivi sono quelli che sorridono, mentre ci tolgono la libertà.
Conclusioni
Tra gli adattamenti più fedeli dell'opera originale mai visti sul grande schermo, se siete fan dello spettacolo di Broadway Wicked non vi deluderà. Certo, se non amate i musical questo film non fa per voi, perché è "tutto cantato, tutto ballato, un grande spettacolo"! come si dice in Moulin Rouge! di Baz Luhrmann. Straordinarie le due protagoniste Cynthia Erivo e Ariana Grande, la vera sorpresa del film: era scontato sapesse cantare, meno che fosse anche un'attrice brillante. E non è finita: questa è la prima parte, la seconda arriverà nel 2025.
👍🏻
La fedeltà al musical originale.
La potenza vocale di Cynthia Erivo.
La sorpresa Ariana Grande: oltre a saper cantare è anche un'attrice brillante.
La sfarzosità di costumi e scenografie.
La presenza di due fuoriclasse come Jeff Goldblum e Michelle Yeoh.
👎🏻
Se non amate i musical questo film non fa per voi.
La divisione in due potrebbe lasciare con l'amaro in bocca nel finale della prima parte.
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Forse adesso, dopo quasi dieci anni, sento questa casa mia davvero mia e inizio a capire che tutto questo disordine è un rilfesso del disordine dentro la mia testa. Non so nemmeno se posso dire che la mia testa è disordinata, è più un discorso di : ci sono mucchi di cose, di ogni genere, in ogni angolo, senza un posto giusto o una collocazione. Proprio come in casa, so dove trovare tutto, ma obiettivamente è il caos, e per spostarsi da una stanza all'altra, a volte, bisogna scavalcare oggetti sul pavimento, mucchi di roba, appiattirsi alle pareti. Non molto feng shui, lo ammetto. Ma è così. Così, mentre penso alle incombenze quotidiane, il mio cervello vaga altrove; mentre suono, il mio cervello pensa ai servizi; mentre lavoro, il mio cervello mi riepiloga tutti i motivi che mi spingono a fare quello che faccio anche se non lo amo. Ma anche: mentre guido mi viene in mente una cosa che ho fatto vent'anni fa. Mentre parlo con qualcuno, mi viene in mente un film che ho visto, o cose che solo io posso capire, come quando una volta, quando vivevo a Roma, ascoltavo la radio e c'era "I Am Mine" dei Pearl Jam con la sua intro e il bus stava arrivando alla fermata e io sono salito sul bus ESATTAMENTE all'attacco della strofa, o quell'altra volta che ho fatto fino all'università, in via Salaria, tutto il percorso ascoltando "Babe, I'm Gonna Leave You" dei Led Zeppelin e sono arrivato davanti alla bacheca dei risultati dello scritto di Economia Politica proprio sull'accordo finale del pezzo (passato con 21, accettato senza orale, I regret nothing). Mentre parlo di altre cose, a tavola, mi viene in mente che in catanzarese c'è un verbo perfetto per chi passa il tempo a cazzeggiare e non fare nulla, ed è "paparijara", letteralmente "papereggiare". Prima, ho avvertito un'ondata di familiarità da questo appartamento, e ho pensato che forse dovrei davvero prendermene un po' più cura, e forse un po' di quell'ordine entrerebbe anche nel mio caos, dove ogni idea fa il pogo come facevamo noi ai concerti negli anni 90 (ma si chiama ancora pogo?). Ho contemporaneamente pensato che dovrei decidermi a entrare nella mia testa, aprire le finestre, spazzare via un po' di polvere e fare lo spazio giusto per sedermici dentro a gambe incrociate, schiena contro schiena con la mia ombra sempre vigile e attenta, e lasciare passare un po' d'aria. Ma c'è un calore ed un senso di vissuto, una voglia di stare sotto le coperte e un'idea di letargo che, pur uccidendomi silenziosamente, fatico ad abbandonare. Spero nella primavera, in questo anno che non ha conosciuto l'inverno.
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