#basino

[baskino-se]

Режиссер DC защитил решение сократить роль Эмбер Херд в фильме «Аквамен 2: Потерянное царство»

После того, как роль Эмбер Херд (Мера) была сокращена в фильме «Аквамен и потерянное царство», режиссер Джеймс Ван прокомментировал свое решение.

Место Херд в «Аквамене 2» стало главной темой для разговоров среди поклонников киновселенной после громкого судебного процесса о клевете против ее бывшего мужа, звезды «Пиратов Карибского моря» Джонни Деппа. Хотя Ван и другие руководители Warner Bros. поддержали возвращение Эмбер в актерский состав сиквела, общественное мнение вокруг актрисы вызывает беспокойство по поводу потенциального успеха блокбастера.

Общаясь с Empire Magazine, режиссер Джеймс Ван поддержал решение о сокращении роли Меры в исполнении Эмбер Херд во второй части по сравнению с первой. По его словам, «она не была в планах» во время работы над фильмом, который всегда планировался как «приятельская комедия», сосредоточенная на Артуре Карри (Джейсон Момоа) и его брате Орме (Патрик Уилсон).

Это справедливо, что [Херд] сказала это [о сокращении своего экранного времени], потому что она не была в планах, когда я работал над этим фильмом. Актеры не обязательно знают, о чем мы [режиссеры] за кадром думаем. Но это всегда был мой план. С самого начала я заявлял, что первый фильм будет приключенческой романтической комедией, а второй – откровенной приятельской комедией.

Херд во время судебного разбирательства с Джонни Деппом прямо заявила, что Warner Bros. вырезали некоторые из ее сцен в «Аквамене 2». По ее словам, студия «не хотела включать [ее] в фильм».

Поклонники лишь мельком увидели Меру в исполнении Эмбер Херд в первом трейлере «Аквамена 2», и сообщения о том, что ее роль в сиквеле сильно меньше, похоже, оказались правдой.

«Аквамен 2» выйдет в кинотеатрах 19 декабря 2023 года. Недавно стало известно, что из ленты вырезали еще несколько сцен.

[girulicchio]

Magari, tra dieci anni...

Dall'ultima volta che ci siamo visti saranno passati circa quattro anni. Cinque, al massimo. Sarà stato ottobre, ne sono quasi sicuro. E io, inutilmente, avevo ancora una sorta di rancore, qualcosa che s'era accumulato nelle viscere per tanto, tanto tempo. Senza alcun motivo, davvero. Sono passati secoli, manco mi ricordo perché avrei dovuto avercela con te. Se ricordo bene, eri col tuo ragazzo - che chissà se c'è ancora, se è sempre lo stesso. E mi salutasti, con un sorriso enorme e due baci sulle guance, come se nulla fosse mai successo. Certo, perché per te era così. Per me no. Senza alcun motivo, davvero, ma non era così.

Ricordo il viaggio di ritorno in auto, ricordo la rabbia che trasaliva e il volante stretto forte tra le dita e i palmi. Ecco, questo è uno dei miei pentimenti dell'ultimo periodo: non aver scambiato due chiacchiere con te. T'avrei chiesto come stava tuo padre, ti avrei detto - all'epoca - che ero felice, che avevo finalmente incontrato una persona che mi faceva sentire come quando stavamo insieme io e te, dopo tanto tempo. Forse, quattro, cinque, sei anni fa, erano già passati i dieci anni di cui avevamo parlato. Non sono mai stato bravo a tenere a mente le date. Poi, eravamo ragazzini. Chissà come ci siamo piaciuti all'epoca, oggi dovremmo conoscerci daccapo. Che, in realtà, è esattamente come è nato tutto. Anche all'epoca, non ci parlavamo più da un po' e anche all'epoca, non ricordavo il perché.

Questo viaggio nella nostalgia - sentimento che non provavo da un po' - mi porta a riflettere su delle cose che ho volutamente accantonato da qualche mese a questa parte. Ogni tanto, il pensiero che solo oggi sto mettendo nero su bianco, è tornato. E sarà un caso, oppure no, ma è sorto dopo aver conosciuto una persona che mi ha colpito, in poco tempo, e interessato, per la prima volta negli ultimi sei mesi - e qui, all'attento lettore, dovrei contestualizzare qualcosa; per mia fortuna, l'attento lettore sono io e so a cosa mi riferisco. Ancora, Natale e Santo Stefano: il primo giorno ero pazzo di lei, poi ho capito quanto mi fossi illuso di vedere qualcosa che non c'era - e non parlo di una possibile reciprocità di desiderio o di intenzioni, ma proprio del fatto che non è tutto oro quel che luccica.

E, visto che questo soliloquio è un epistola sia redatta dal e sia intestata al sottoscritto, veniamo subito al dunque: ormai mi è piuttosto chiaro che alcuni miei meccanismi - suppongo di difesa - si basino sul medesimo principio per cui i bambini ti istigano a ferirli per tentare di dimostrarti che loro sono inscalfibili. "Non mi fai male!". Allora, mi chiedo: quando cammino sui carboni ardenti - metaforicamente - e mi dico di non sentire nulla, mento a me stesso o sono così alienato da non rendermi conto del dolore? Perché, talvolta, mi sforzo. Come quando non riesci a piangere e t'impegni con tutto te stesso, perché magari esce una lacrima e passa tutto. Nell'esempio di cui sopra, quando il bambino ti invita a picchiarlo che-tanto-non-gli-fai-male, sa che proverà dolore? Perché quando lo prova, ne è stupito, il più delle volte. Deluso, forse. La sorpresa, magari, è anche solo nella fiducia tradita: magari, spera che tu non lo metta alla prova. Magari, spera che tu gli dica solo "vero, nulla può farti del male".

Il continuo e la chiosa sembreranno un salto di palo in frasca, ma la vera verità è che il filo rosso è chiaro ed evidente, almeno ai miei occhi. Asserisco di non provare alcun rancore, di non avere rimorsi o rimpianti, di non guardarmi alle spalle. Ho trovato certamente nuovi equilibri, labili quanto pericolosi, che convergono in una vita quasi del tutto nuova per me. A proposito di epistole, dovrei raccogliere, nei momenti di fermento, quando qualcosa torna a galla, tutti i pensieri. Tirare a riva la rete, sciorinare le maglie e analizzare il pescato. Preservare quelle entità troppo piccole per sapere cosa saranno da grandi, tenerle in coltura attenta e attendere il loro sviluppo. Analizzare attentamente tutto quello che ha già un'identità definita, senza dipingere romanticamente quello che pittoresco non è o fingere di non vedere l'orrido di altre essenze, che hanno pur sempre una loro dignità. Ecco, dicevo, di primo acchito potrebbe sembrare un vaneggiare parallelo, ma ha molto a che fare con quanto prima. Vorrei evitare di ritrovarmi, tra dieci anni, a pensare a quanto avrei potuto fare o dire, occasione alla mano, se non avessi avuto risentimento. Vorrei evitare di ritrovarmi, tra dieci anni, ad ammettere a me stesso con colpevole ritardo di aver coltivato ettari di sentimenti negativi per incuria, per il solo fatto di averne piantato semi.

E, sopra ogni cosa, vorrei poter non mentire più a me stesso. Non me lo merito, tutto sommato. (Quante volte questa frase è tornata da che ho iniziato questa presa di coscienza, che è come la Bastiglia per due facce della stessa medaglia, fatta dall'incarto di monete di cioccolato)

[affondarenellasolitudine]

Forse, e dico forse, vedere tutti questi film romantici, pieni d'amore, e leggere romanzi strappalacrime hanno scosso e fatto crescere in me un'ideale di persona che, molto probabilmente, non esiste. O forse sì? Che gli sceneggiatori e scrittori si basino sulla realtà o che vogliano farci sognare? Il punto non è nemmeno questo, ad essere onesti, è più un pensiero mio personale che ho bisogno di esternare a qualcuno, magari alla me del futuro che, mi auguro, rileggendo queste parole possa pensare quando io sia sciocca, del passato. Ci sono dei giorni in cui avverto un forte bisogno di scoprire come ci si senta ad essere amata. Sembra stupido, me ne rendo conto, ma vorrei capire e conoscere quel tipo di felicità per vedere e sentire ciò che si prova. Dovessi immaginarlo, penserei a un tocco delicato, dita che sfiorano la pelle, permessi che si chiedono, scuse quando si va troppo oltre; maneggiare anima e corpo come se fossero di cristallo, prendersene cura come se essi fossero la cosa più preziosa e cara che ci sia in questo mondo. Baci lenti, sorrisi, battiti talmente martellanti che il cuore rischia di esplodere fuori dal petto, di uscire e fare salti, capriole; sorrisi timidi, gote arrossate, sguardi fugaci. Mi immagino attenzioni, ricerca nei piccoli dettagli, mancanze, cercarsi ripetutamente tra la folla, fare l'amore con gli occhi, la bocca, i sorrisi, la mente, prima di farlo con il corpo. Qualcuno che ti sproni ogni giorno ad essere migliore, che non si vergogni di te, che sia orgoglioso e fiero della persona che sei; che riesca a baciarti il cuore, l'anima, e che i suoi baci rimangano incastrati sulla pelle. Io lo immagino così l'amore e forse, forse, è questo che vorrei provare.

[isteric4]

Va bene, proverò a fare come dici tu, cercando comunque di migliorare me stesso perché è una cosa a cui tengo.

Che una volta c'ero anche riuscito...

Poi sono finito in ospedale per un problema (esterno all'alimentazione) ed ho passato non so quanti mesi a cortisone che mi hanno dato fame e gonfiore.

Devo ricominciare di nuovo dall'inizio 😅🤣

credo che il problema di molte persone è che basino la propria autostima interamente sul loro aspetto fisico. purtroppo il nostro corpo è soggetto spesso a cambiamenti fuori dal nostro controllo. valorizzarsi significa anche andare oltre i propri difetti.

poi logico, ognuno deve pensare alla propria salute psicofisica, e a cosa lo fa stare meglio.

[firewalker]

Ciao, domanda semiseria che si ricollega alle domande sulle varie proposte di etichettatura o punteggi alimentocosi.

Conosci la app Yuka? Scanni il codice a barre e bam: giudizio sull'alimento immediato con colorini semaforici che poi puoi approfondire con valori nutrizionali, DgR e pure un comodo tastino "alternative" che sengala alimenti simili di altre marche / formati che sono più o meno buoni come punteggio. APPARENTEMENTE una figata assurda.

Ora, al di là dell'affidabilità della cosa mi piacerebbe sapere da che database pesca sta roba (c'è NutriScore sicuro, ma non solo), chi la paga (che se è altroconsumo è diverso da Barilla che è diverso da confindustria o SOROS!1!!), c'è praticamente tutto il supermercato commestibile dentro, e anche una categoria cosmetici che non ho ancora esplorato.

Detto ciò, rispetto a 15 anni fa ho molto meno tempo per stare su sto sito e qualcosa mi sfugge, se hai già risposto mi accontento di un link e un insulto :)

Riguardo a Yuka non ho mai risposto a nessun ask, @proust2000, quindi ti risparmi gli insulti.

Non conoscevo l'app e sono andato a guardare un po' quello che dicono sul sito riguardo a come gestiscono gli alimenti. Da quello che capisco sono autori francesi, quindi immagino si basino sulle tabelle alimentari francesi soprattutto, e usano pesantemente il Nutri-Score, anche se lo adattano leggermente. Dicono di usare anche dati presi da IARC e EFSA, ma ovviamente le etichette dei prodotti sono quelle date dai produttori, non c'è molto altro da fare.

Sempre sul sito, dicono che i finanziamenti vengono interamente dall'acquisto dell'app, nessun'azienda interviene con sponsorizzazioni dirette.

Mi fa un po' rimanere perplesso l'idea che spingano il Bio, ma non è così grave, tutto sommato.

Secondo me è un buono strumento.

[edo1948]

In Russia, prima dell’avvento della refrigerazione, la conservazione degli alimenti rappresentava una sfida, e il latte fresco veniva mantenuto utilizzando metodi insoliti. Uno di questi consisteva nel collocare rane marroni vive all'interno dei secchi di latte. Questa pratica, apparentemente bizzarra, si è tramandata per generazioni ed è stata utilizzata come soluzione efficace per rallentare il deterioramento del latte in assenza di tecnologie moderne.

Molti anni più tardi, il chimico russo Albert Lebedev approfondì lo studio di questo curioso metodo e scoprì un aspetto scientifico sorprendente: la pelle delle rane rilascia una serie di composti antimicrobici naturali. Queste sostanze chimiche, prodotte dall’organismo delle rane, sono in grado di contrastare la proliferazione dei batteri, svolgendo così un ruolo fondamentale nel mantenere il latte fresco e sicuro per il consumo. Questa scoperta ha fornito una spiegazione scientifica a un’antica tradizione popolare, dimostrando come spesso i rimedi tradizionali si basino su fenomeni naturali ancora poco conosciuti.

[gdsradio7]

Ucraina, Pellegrino (FdI): al corteo nazionale per Giorno Indipendenza per lavorare alla libertà e alla democrazia dei popoli

“Ho voluto partecipare al corteo nazionale per il Giorno dell’indipendenza dell’Ucraina per ribadire che l’Italia non può che essere da una sola parte, quella della libertà e della democrazia. In un clima di crescente tensione internazionale, è fondamentale ribadire quanto su questi principi si basino la sicurezza e la prosperità dell’intera Europa: essere al fianco del popolo ucraino è dunque…

[hippoportamus]

#hippo on the #bridge of #paglia in front of the #sanmarco #bassin #punta della #dogana and #santa #maria della #salute #church in #venice #italy #hipopotamo en el #puente de la paglia frente al #basino de san #marco con la #puntadelladogana y la #iglesia de #santamaria de la #salud en #venecia #italia #nilpferd auf der #puentedellapaglia vor dem bassin von san marco, der punta della dogana und der #basilica #santamariadellasalute in #venedig #italien #schleich #kirche #venezia #flusspferd #reise #travel #viaje #viajar

[briziorea]

Un giorno vecchio e uno nuovo si incontrano, come in un abbraccio, e noi, per degli istanti, siamo messi di fronte al tempo che passa, alla gioia del nuovo e al ricordo del passato ❤️

E’ tempo certamente di bilanci, di pianificazioni, ma anche e soprattutto tempo di sogni e speranze. Augurarvi salute, successo e felicità sarebbe scontato. Così, vi auguro di rafforzare i legami con le persone che vi amano, di crearne di nuovi che vi aiutino a tenere l’ombrello aperto affinché non piova mai dentro. Vi auguro legami d’amore e di amicizia che si basino sull’affetto, incondizionato e incontaminato, perchè solo chi ha la fortuna di creare dei legami saldi, può sperare in un futuro migliore. E che non ci sia mai nessun rimpianto per ogni mano stretta, per ogni abbraccio donato, per ogni sorriso regalato.🤍 Auguri dì cuore a tutti voi, nessuno escluso, con un sorriso 🥂🍾💫

[nemoetquisquilie]

A volte fa paura questa vita, ti senti solo e tutto cambia o resta uguale, temi di non darti valore, di non imparare una lezione. Ma sai, se ti guardi dentro in fondo sai , non è soltanto il cambiamento, è solo una sola parte od una fase del tormento, eppure la costante resta sempre, come fissa nel cemento. Tra la rabbia e lo spavento c'è solo una luce e non la spengo. Sei tu.

A volte devo mettere le parole in rima e fare il poeta, quello misterioso con una vita di merda e una serie di storie da raccontare, a te o ad altre persone, ma ormai mi sai a memoria ed ho bisogno di dirti anche parole che non si basino su note, ma su tutto quello che ci avvolge. Siamo in una fase molto rara della nostra relazione e della vita, mi ritengo fortunato perché nel mondo in cui viviamo è altrettanto raro avere per le mani lo sfiorarsi delle nostre dita. Ci sono momenti di puro terrore, in cui vivo il trauma che sia di nuovo finita, ma siamo grandi e siamo forti, e qualsiasi cosa storta non ci avrà, avremo sempre un'altra via di uscita. Ora concludo davvero di fare il poeta o lo scemo, perché voglio star sereno, e in questo serenità dirti ti amo, davvero.

Ci rinnoveremo sempre, vedremo sempre più il mondo, sapremo sempre più come leggerci e leggere, sapremo darci spazi ed asfissiarci, sapremo essere tossici e spontanei, farci male e poi curarci.

[ravenclawsflame]

Impara.

Impara la storia, per capire come siamo arrivati fin qui.

Impara la filosofia, per comprendere meglio il mondo in cui vivi.

Impara la tua lingua, per poterti esprimere al meglio.

Impara le leggi, per poter essere un cittadino consapevole.

Impara la psicologia, per comprendere il prossimo.

Impara ad amarti, per poter amare il prossimo in maniera sana.

Impara ad essere te stesso, per far sì che le tue relazioni non si basino sul falso.

Impara ad essere forte, per riuscire ad alzarti quando inciamperai nel percorso della vita.

Impara ad amare, per non perderti l'affetto che la vita ti offre.

Ed, infine, impara a vivere, perché il tuo tempo sulla terra non sia solo un battito di ciglia, ma una storia degna di essere vissuta.

[restlessmuseum]

sbobinatura d’artista

da fredegonda a meridiana la donna senza interruzioni tre quarti d'ora per fare un viaggio. documenti istituzionali a parte, diplomi, l'epistolografia, tutti i testi e non le fonti, tutti i testi che arrivano sono il concetto di letteratura. piena di errori piena di fascini, rosa per bene del dissenso. cultura medievale, letteratura medievale, testi nei testi. in nova corpora mutatas formas le fortunas e le figuras. la parola segreta è la realtà intersecata che si sbilancia tutta a una parte, sanguina da una parte, prima vera e verificabile seconda. da fredegonda a meridiana lorelei le banshees spettri nascosti nelle paludi melusina le fate ishtar ecate le sirene le donne pesce le donne uccello le arpie le gorgoni fata morgana la parola è molto diversa. una prassi in cinque tempi della tradizione orale produzione trascrizione ricezione conservazione ripetizione non sto qui a tediarvi. la memoria è la biblioteca dell'oralità, non vi si vede più un buco. svolgere procedimenti di racconto, dalla teologia alla narrativa alla creazione alla panegiristica: letteratura, e quindi tradizione orale tradizione scritta testo. nel giardino del monastero la fanciulla lì a ricamare e sembra felice. la donna laica cresce manto e corna, la principessa di Salerno è donna molto per bene, la prassi della politica e però il continuo ricercarsi di un'alternativa. le streghe, nel regno dei burgundi basino e la moglie basina e childerico tra i primi merovingi con mezza moneta la tua qualità è di essere un homo utilis. i cinque astratti fondamentali sono la feretas il furor l'utilitas l'asperitas la fides, essere una persona che ha senso nel proprio tempo. clodoveo sposo di clotilde virtuosissima donna in testi non in fonti, clotilde diventa nonna e perde la testa. nessuno infatti sceglie dio se ha i capelli lunghi. la salvezza passa tra le gambe dei servi. la trasformazione allaga tutte. poi a venti minuti e mezzo mi fermo, vedovanza in pectore, testo venuto molto male, letteratura insomma e mai la madre precedente

[messaggioinbottiglia]

“Mi piaci troppo e questo è un problema, non possiamo stare insieme” secondo te è possibile che due persona che ricambino i sentimenti l’uno dell’altro non possano stare insieme per il loro bene? Trovi che al giorno d’oggi sia solo una banale scusa? Cosa ne pensi?

Ti ringrazio per la domanda perché secondo me è una questione parecchio interessante. Sono sicuro che come cosa sia possibile; le relazioni come tutte le faccende che riguardano l'uomo girano intorno al rapporto costi/benefici. Che nel caso dell'amore o comunque della passione può essere declinato in un bilancio tra quanto una persona sia in grado di farci stare bene e quanto dall'altro lato ci arrechi sofferenza. Chi mi piace non è detto che mi faccia stare sempre bene, anzi non è proprio possibile e quindi a questo punto bisogna razionalizzare e cercare di capire se ne vale veramente la pena. L'istinto, l'amore, l'emozione pura spesso inizialmente possono portarci fuori strada per cui secondo me è sempre necessario, quando le cose magari si incrinano, fare un passo indietro. Sono convinto infatti che le relazioni durature si basino più che altro su un'affinità e un'accettazione principalmente mentale. Il cuore si infiamma in un momento, brucia, arde, fomenta l'innamoramento, ma in seguito deve per forza intervenire un processo riflessivo. Non so se sono riuscito ad esprimere il concetto e per chiarire ti faccio un esempio personale, tanto in questi giorni Elisabetta è stata molto presente qui su blog, quindi post più post meno non cambia granché. Di lei ero innamorato, profondamente e su questo non ho il minimo dubbio. Ma se ci penso ora, il nostro rapporto è stato forse più dannoso di quanto non sia stato positivo. Certo i momenti di gioia e oserei dire pure di felicità ci sono stati, ma così come i momenti di intenso dolore. Tutto ciò serve a dire in sostanza che l'emozione a volte nella sua purezza distrugge completamente la ragione e può portare all'annientamento dell'animo e della psiche senza colpo ferire.

Concludo dicendo che in ogni caso le parole sono facili e fanno sembrare tutto semplice, ma quando poi ci si trova in mezzo a situazioni del genere ci vuole veramente un gran coraggio a dire cose come quella che hai riportato tu. Ritornando ancora la mia esperienza: io ed Elisabetta ci stavano letteralmente distruggendo a vicenda, ma nessuno dei due fino alla fine ha mai avuto l'ardore di guardare in faccia questa verità. Se lo avessimo fatto e ne avessimo parlato ci saremmo risparmiati probabilmente parecchio dolore.

Spero di essere stato esaustivo, ti auguro una buona serata!

[3giuggi3]

👄😎 magica gingia #basino #sunglasses #blackandwhite

[yellowinter]

Ho bisogno di qualcuno che mi capisca e che tenti di aiutarmi. L'hanno scorso c'era una ragazza che sembrava capirmi e per un po' sono stata meglio, grazie a lei. Poi io sono diventata più complicata e lei non mi aiuta più, non si impegna neanche più a farlo. Quando le dico che non sto bene lei riesce a trovare un modo per mettersi a parlare di quanto stia male lei e alla fine sono io quella che la consola, anche se sto male. Non ce la faccio più, nessuno mi capisce.

Credo che le relazioni si basino su un rapporto paritario, quindi è importante aiutarsi a vicenda. Non basare le tue relazioni solo ed esclusivamente sul fatto di dover essere per forza capita: conosci le persone per il puro piacere di farlo e di passare del tempo in loro compagnia. Sentirsi capiti è importante e forse fondamentale in rapporto d’amicizia, ma non tutti sono in grado di farlo e non puoi neanche pretenderlo. Se la tua “amica” si comporta così, secondo me dovresti provare a parlarle, ma se non ti comprende allora ti direi di andare oltre. Troverai certamente qualcun’altro in grado di ascoltarti e capirti.

[microbiologiaitalia]

In questo articolo sono descritte le principali differenze tra lo e riguardanti: struttura, benefici e nutrizione