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ChatGPT conosce l'underground italiano!
Abbiamo fatto una ‘chiacchierata’ con ChatGPT. Tra le altre cose, abbiamo ‘testato’ la sua conoscenza della scena indipendente italiana. Del nostro underground insomma. Devo dire, a sorpresa, ne ha dimostrato una discreta padronanza. Abbiamo utilizzato la versione 3.5 e non la 4, quindi aggiornata ad inizio 2022. Ergo, band e artisti nati o che hanno pubblicato il primo disco in data successiva, non sono stati presi in considerazione. Resta tuttavia sorprendente la capacità di parlare dei gruppi con una certa padronanza, facendo anche riferimento ai generi cui si ispirano. Tenendo presente che stiamo parlando di band italiane che non sono conosciutissime, è una cosa davvero sbalorditiva.
NB: dal mio punto di vista, la presenza di alcuni nomi e non di altri, è legata anche dalla presenza in rete di informazioni delle band stesse. Questo a sottolineare, ancora una volta e se ce ne fosse bisogno, l’importanza di avere siti e profili social attivi e aggiornati.
Di seguito la conversazione integrale.
Chat, quali artisti dell’underground metal italiano conosci?
ChatGPT La scena metal underground italiana è ricca di talento e diversità, con numerose band che contribuiscono in modo significativo a vari sottogeneri del metal. Alcuni artisti dell’underground metal italiano che potrebbero interessarti includono:
Hour of Penance: Una band di death metal tecnico che ha guadagnato riconoscimento internazionale per la loro abilità strumentale e la ferocia delle loro esecuzioni.
Forgotten Tomb: Noti per il loro approccio al black-doom metal, i Forgotten Tomb creano atmosfere cupe e malinconiche.
Ufomammut: Una band di doom metal sperimentale con sonorità psichedeliche, sono conosciuti per le lunghe e immersive composizioni.
Nero Di Marte: Combina elementi di progressive, post-metal e mathcore, offrendo un sound complesso e avanguardista.
Void of Silence: Un gruppo di funeral doom metal che crea atmosfere pesanti e decadenti.
Fleshgod Apocalypse: Una band di symphonic death metal con un sound teatrale, caratterizzata dall’uso di elementi orchestrali.
Lorn: Un gruppo di blackened death metal noto per la loro aggressività e atmosfere oscure.
Ephel Duath: Una band avant-garde metal che ha sperimentato con elementi jazz e progressivi.
Necrodeath: Attivi fin dagli anni ’80, sono considerati una delle prime band thrash metal italiane.
The Secret: Una band di blackened hardcore che ha guadagnato attenzione per la loro potente e caotica musica.
Questi sono solo alcuni esempi e la scena metal italiana offre una vasta gamma di talenti in diversi sottogeneri. Esplorare l’underground metal italiano può rivelare molte gemme nascoste e band appassionanti.
User fammi altri esempi ChatGPT Certamente, ecco ulteriori esempi di band dell’underground metal italiano che potrebbero catturare il tuo interesse:
Destrage: Una band di progressive metalcore che combina abilmente elementi tecnici con melodie accattivanti.
Labyrinth: Attivi dal 1991, sono noti per il loro power metal melodico e virtuosismo strumentale.
Novembre: Un gruppo di gothic-doom metal che ha creato atmosfere malinconiche e avvolgenti.
Stormlord: Una band di symphonic black metal con tematiche legate all’epica e all’oscurità.
Caronte: Band doom metal con influenze occulte e occult rock, offrono sonorità pesanti e ipnotiche.
Adimiron: Mescolando elementi di death metal e metalcore, la loro musica è potente e tecnica.
Inferno: Una band di black metal con forti elementi atmosferici e un approccio cupo alla loro musica.
The Foreshadowing: Con un sound gothic-doom metal, creano atmosfere oscure e suggestive.
Furor Gallico: Una band folk metal che incorpora elementi della tradizione musicale italiana nelle loro composizioni.
Klimt 1918: Conosciuti per il loro alternative rock con influenze shoegaze, creano brani atmosferici e malinconici.
Questi rappresentano solo una piccola frazione della diversità presente nella scena metal underground italiana. L’esplorazione di queste band potrebbe portarti a scoprire ulteriori gemme e a comprendere la ricchezza della scena metal nel paese.
User elencami 50 band del panorama metal underground italiano che conosci ChatGPT Certamente, ecco un elenco di 50 band dell’underground metal italiano. Queste band coprono una vasta gamma di sottogeneri del metal e riflettono la diversità della scena musicale italiana:
Hour of Penance (Death Metal) Forgotten Tomb (Black-Doom Metal) Ufomammut (Doom Metal) Nero Di Marte (Progressive/Post-Metal) Fleshgod Apocalypse (Symphonic Death Metal) Lorn (Blackened Death Metal) Ephel Duath (Avant-Garde Metal) Necrodeath (Thrash Metal) The Secret (Blackened Hardcore) Destrage (Progressive Metalcore) Labyrinth (Power Metal) Novembre (Gothic-Doom Metal) Stormlord (Symphonic Black Metal) Caronte (Doom Metal) Adimiron (Death Metal/Metalcore) Inferno (Black Metal) The Foreshadowing (Gothic-Doom Metal) Furor Gallico (Folk Metal) Klimt 1918 (Alternative Rock/Shoegaze) Graveworm (Melodic Death/Gothic Metal) Bulldozer (Blackened Thrash Metal) Aborym (Industrial Black Metal) Antropofagus (Brutal Death Metal) Eyeconoclast (Technical Death Metal) Rhapsody of Fire (Symphonic Power Metal) Sadist (Technical Death Metal) Hierophant (Blackened Hardcore) Aborym (Industrial Black Metal) L’Impero delle Ombre (Black Metal) Void of Silence (Funeral Doom Metal) Cadaveria (Black/Gothic Metal) Cripple Bastards (Grindcore) Chaos Invocation (Black Metal) Vulture Industries (Avant-Garde/Progressive Metal) Arcana Coelestia (Funeral Doom/Black Metal) Node (Progressive Thrash Metal) Hateful (Black Metal) Macabre Omen (Epic Black Metal) Grime (Sludge/Doom Metal) Black Flame (Black Metal) Gory Blister (Technical Death Metal) Be’lakor (Melodic Death Metal) Ars Onirica (Black Metal) Goblinsmoker (Doom/Sludge Metal) The Well (Stoner/Doom Metal) Tethra (Gothic/Doom Metal) Kraworath (Black Metal) Selvans (Black Metal) Malamorte (Black Metal) Valgrind (Death Metal) Queste band offrono una panoramica della diversità e della qualità presenti nella scena metal underground italiana.
User riesci ad arrivare a 100 nomi? ChatGPT Certamente, ecco altri 50 nomi di band dell’underground metal italiano, portandoci a un totale di 100:
Atrame Klogr Agharti Rosae Crucis Helslave Opera IX Void of Sleep Sun of the Dying Stormo Hornwood Fell Ecnephias Hellish God Il Vuoto Mother of Millions Grimness Abysmal Grief Razor of Occam Aythis Locus Mortis Deathrow Kaledon Nequient Unbirth Hateful Agony S.R.L. Sacradis Hangman’s Chair Sepolcro Fatum Elisum Total Death Near Voids of Vomit Novembre Rain Urna Schizo In Tormentata Quiete Into Darkness Neurodeliri Zippo Mindful of Pripyat L’Ego Synapses Omega Skanners Mortuary Drape Highlord Into the Abyss Antithesis Hate Profile Ancient Bards Questa lista aggiuntiva offre un’ulteriore panoramica delle molteplici sfaccettature della scena metal underground italiana, spaziando attraverso vari sottogeneri e stili musicali.
User mi potresti parlare dei Nero Di Marte e del loro stile? ChatGPT Nero Di Marte è una band italiana di metal progressivo e sperimentale, formata nel 2011 a Bologna. Il loro stile musicale è noto per essere eclettico e caratterizzato da una combinazione di elementi provenienti da diversi sottogeneri del metal. La band si distingue per la sua capacità di fondere progressive metal, post-metal e influenze avant-garde in un sound unico e complesso.
Ecco alcuni elementi chiave del loro stile:
Metal Progressivo: Nero Di Marte si inserisce nel contesto del metal progressivo, utilizzando strutture musicali complesse, cambi di tempo e una varietà di dinamiche strumentali per creare un’esperienza d’ascolto intricata e coinvolgente.
Atmosfere Avant-garde: La band incorpora elementi avant-garde nella loro musica, sperimentando con suoni e arrangiamenti non convenzionali che aggiungono una dimensione di originalità e creatività al loro sound complessivo.
Post-Metal: Nero Di Marte attinge anche all’estetica post-metal, con atmosfere eteree, progressioni di accordi lunghe e evocative, e una sensazione di spaziosità nella loro musica.
Cambi di Dinamica: La band è abile nel passare da momenti di intensità e pesantezza a sezioni più eteree e atmosferiche. Questa variazione di dinamica contribuisce alla complessità e alla profondità della loro musica.
Liriche e Concept: Le liriche della band spesso esplorano tematiche oscure e introspettive, affrontando argomenti come la psiche umana, l’esistenzialismo e la ricerca di significato.
Strumentazione Tecnica: Gli strumentisti di Nero Di Marte dimostrano una notevole abilità tecnica. Le chitarre sono spesso caratterizzate da riff intricati e armonie complesse, mentre la sezione ritmica fornisce una base solida e dinamica.
Il loro album di debutto, “Nero Di Marte,” pubblicato nel 2013, è stato ben accolto dalla critica per la sua originalità e la sua fusione di stili. Nel corso degli anni, la band ha continuato a evolversi, mantenendo la loro identità sperimentale e progressiva. Con un approccio unico alla composizione e all’interpretazione, Nero Di Marte continua a essere una presenza intrigante nella scena metal italiana e internazionale.
User mi descriveresti anche gli S.R.L.? ChatGPT Attualmente, non ho informazioni specifiche su una band chiamata S.R.L. nel mio set di dati fino a gennaio 2022. Potrebbe essere che la band sia emersa o abbia guadagnato notorietà dopo quella data o che non sia stata ampiamente conosciuta fino a quel momento.
Se hai ulteriori dettagli su S.R.L., come il genere musicale, il luogo di provenienza, o altri elementi distintivi sulla loro musica o carriera, sarò felice di fornirti quante più informazioni possibili. In alternativa, posso aiutarti con altre domande o argomenti musicali, o cercare ulteriori dettagli se fornisci ulteriori informazioni specifiche sulla band.
User mi potresti parlare dei Klogr? ChatGPT Certamente, i Klogr sono una band italiana fondata nel 2011 e sono noti per il loro sound che fonde elementi di alternative metal, progressive metal e post-grunge. La band ha acquisito una buona notorietà nel panorama metal internazionale grazie alle loro performance dal vivo e alla pubblicazione di diversi album.
Ecco alcuni elementi chiave del loro stile:
Alternative Metal: I Klogr si collocano all’interno del genere alternative metal, incorporando elementi di melodia e dinamica tipici di questo stile.
Progressive Metal: La loro musica presenta spesso strutture complesse e progressioni armoniche che richiamano il progressive metal, aggiungendo un tocco di innovazione alla loro sound.
Post-Grunge: Elementi di post-grunge sono evidenti nella voce e nelle melodie, con tonalità emotive e spesso malinconiche.
Testi Riflessivi: I testi della band affrontano spesso tematiche riflessive e introspettive, toccando argomenti come la società, l’alienazione e la ricerca di significato.
Performance Energetiche: I Klogr sono noti per le loro performance dal vivo energetiche e coinvolgenti, in grado di trasmettere l’intensità delle loro composizioni anche sul palco.
Fusione di Stili: La band è abile nel fondere diversi stili musicali senza rinunciare a una coerenza nel sound complessivo. Questa versatilità contribuisce alla loro originalità.
Uno dei loro album più noti è “Black Snow,” pubblicato nel 2014, che ha ricevuto apprezzamenti per la sua combinazione di elementi sonori e atmosfere coinvolgenti. Nel corso degli anni, i Klogr hanno continuato a pubblicare nuova musica, consolidando la loro presenza nel panorama metal internazionale.
User mi potresti elencare 10 artisti della scena indie underground italiana? ChatGPT Certamente, ecco un elenco di 10 artisti della scena indie underground italiana. Questi artisti coprono una varietà di generi e stili all’interno della sfera indie, riflettendo la diversità della scena musicale italiana:
Levante: Un’artista popolare con un approccio indie-pop, Levante ha guadagnato notorietà per le sue canzoni dalle sonorità fresche e orecchiabili.
Cosmo: Con una musica che mescola indie, elettronica e pop, Cosmo è noto per le sue composizioni innovative e le performance dal vivo coinvolgenti.
Colombre: Un progetto indie-folk guidato da Marco Ferrara, Colombre offre melodie delicate e testi poetici.
Cesare Basile: Musicista versatile, Cesare Basile è conosciuto per la sua fusione di indie-folk, pop e influenze mediterranee.
Maria Antonietta: Con un sound che abbraccia l’indie-pop e l’elettronica, Maria Antonietta crea brani freschi e spesso sperimentali.
Fine Before You Came: Una band indie-rock che ha guadagnato consensi per il loro sound energico e le liriche ispirate alla vita quotidiana.
Dente: Con un approccio indie-folk e pop, Dente ha costruito una solida reputazione per le sue canzoni sincere e malinconiche.
Calcutta: Artista popolare, Calcutta mescola indie, pop e rock nelle sue creazioni, creando un sound distintivo e moderno.
Thegiornalisti: Con una miscela di indie e pop rock, Thegiornalisti hanno ottenuto un notevole successo grazie a canzoni orecchiabili e testi riflessivi.
Any Other: Un progetto musicale indie rock guidato da Adele Nigro, Any Other è noto per la sua originalità e la combinazione di suoni diversi.
Questi artisti rappresentano solo una piccola parte della scena indie underground italiana, che è in costante evoluzione e offre una vasta gamma di talenti e stili musicali.
User conosci gli artisti più significativi dell’underground italiano (non solo metal)? ChatGPT Sì, la scena underground italiana è ricca di talento in vari generi musicali, non solo metal. Ecco alcuni artisti che hanno acquisito notorietà nell’underground italiano, spaziando tra diversi stili:
Pop X: Artista poliedrico che spazia dall’indie pop all’elettronica, Pop X è noto per le sue performance live innovative e il suo approccio sperimentale alla musica.
Ministri: Band alternative rock che ha guadagnato un seguito appassionato per il suo sound energico e le liriche intense.
Colle der Fomento: Pionieri dell’hip-hop italiano, Colle der Fomento ha contribuito in modo significativo alla scena rap underground italiana.
Ghemon: Artista hip-hop e cantautore, Ghemon è conosciuto per le sue liriche profonde e il suo stile musicale poliedrico.
Selton: Band indie-pop con influenze tropicali, Selton ha ottenuto consensi per la sua musica contagiosa e le atmosfere fresche.
C+C=Maxigross: Gruppo che esplora il confine tra indie, folk e psichedelia, C+C=Maxigross è noto per la sua originalità e le composizioni avvincenti.
Iosonouncane: Musicista e produttore, Iosonouncane crea un sound unico che mescola elettronica, folk e sperimentazione sonora.
Motta: Cantautore indie-rock, Motta ha ottenuto successo grazie alle sue canzoni introspettive e il suo stile musicale variegato.
Fast Animals and Slow Kids: Band indie-rock che ha guadagnato popolarità per le sue melodie accattivanti e le performance dal vivo cariche di energia.
Coma Cose: Duo pop alternativo noto per le loro canzoni orecchiabili e il loro approccio all’avanguardia al pop italiano.
Questi sono solo alcuni esempi, e la scena underground italiana offre una vasta gamma di talenti in molti generi diversi. La scena continua a evolversi, presentando nuovi artisti e progetti che contribuiscono a arricchire il panorama musicale del paese.
User che cos’è la scena underground italiana? ChatGPT La “scena underground italiana” si riferisce a un insieme di movimenti culturali, artistici e musicali che si sviluppano al di fuori dei canali principali dell’industria culturale e musicale. Questa “scena” comprende una varietà di sottoculture, movimenti artistici e comunità che operano in modo indipendente dalle principali istituzioni culturali e commerciali.
Nel contesto musicale, la scena underground italiana abbraccia una vasta gamma di generi, stili e sottogeneri musicali, che vanno dal punk al metal, dall’indie al rap, dallo sperimentale alla musica elettronica. Questi artisti spesso autoproducono la propria musica, organizzano concerti e eventi, e cercano di mantenere un controllo maggiore sulla loro creatività e sulla distribuzione della loro arte.
Le ragioni per partecipare alla scena underground possono essere molteplici, tra cui un desiderio di sperimentare liberamente, evitare le pressioni commerciali, mantenere una maggiore indipendenza creativa, o sfidare le norme della cultura mainstream.
La scena underground italiana è in costante evoluzione e può essere caratterizzata da un forte senso di comunità, con artisti, musicisti e fan che collaborano per sostenersi a vicenda. L’accessibilità e l’apertura alla diversità sono spesso valori fondamentali all’interno di queste comunità.
È importante notare che il concetto di “underground” può variare a seconda delle prospettive e dei contesti culturali, e ciò che è considerato “underground” in un momento o luogo specifico potrebbe emergere nella mainstream successivamente o in altri contesti.
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I have this friend who seems to disapprove of everything I do and when we argue I offten don't know who's being irrational and it drives me crazy. And I hate how all of this worsens my anxiety because multiple times a day I'll think things like "I can't tell him this, he'll get upset'' or ''I'll just say no to this other friend/plans because I don't have the energy to fight" and I live with this constant weight on my stomach because I worry he'll be upset and I realise that feeling like this it's soooo wrong but I don't know what to do. And honestly he gets so mean when he's angry and I feel like shit because I let him trat me like shit and I always forgive him, even if he doesn't regret what he said because he thinks he's in the right. He swings between being really nice and super supportive (when I do things he approves of) or being super mean and cold and I hate it I hate it so much. But then he'll be nice and I remember all the good times and I just forgive and forget everything
#just screaming into the void#e mi chiede spesso di leggere il mio diario#e io vedo già la domanda come una enorme invasione di privacy perchè insiste sempre un po' e so che vorrebbe davvero#ma in modo un po' strano non so spiegare#e l'ultimo litigio è stato sul piercing che vorrei farmi al naso#e lui continua a dire che è una brutta idea e trattarmi come se non fossi in grado di prendere una decisione così grande#e gli ho solo chiesto di non prendermi in giro nel suo modo cattivo e un po' serio se dovessi farmelo#perchè se non gli piace okay amen chissenefrega#ma questo non lo giustifica a prendermi in giro e farmi sentire insicura in merito#ma lui dice che non potrebbe proprio trattenersi perchè deve già ignorare tantissime cose che faccio e non approva#e di colpo ero io irragionevole a voler parlare della cosa ed essere ferita perchè a quanto pare lui fa già una fatica enorme a ignorare#tutti i miei ''crimini'' e rimanere nella mia vita#e io sono uno zerbino perchè domani sarò ancora sua amica uguale e ignorerò la cosa#e lui rimane a suo parere nella ragione per avermi detto che non sarebbe in grado di trattenersi dallo prendermi in giro in modo cattivo#ah e dovrei anche imparare ad accettarmi invece che cercare di cambiare il mio aspetto#e gli orecchini non li ho davvero voluti dato che me li hanno fatti a sei anni#poco importa che poi da più grande ne abbia aggiunti
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RECENSIONE (ITA-ENG): The Neighbourhood - The Neighbourhood (Columbia, 2018)
La band californiana The Neighbourhood ha pubblicato il terzo album in studio, un self-titled di dodici tracce. Solitamente, quando un artista pubblica un self-titled succede attorno al primo o secondo progetto discografico, in alcuni casi anche dopo una lunga pausa. Il motivo per cui accade è perché coincide col momento in cui egli ha trovato l’identità musicale che meglio gli si addice o perchè quell’album rappresenta il suo meglio fino a quel momento, così da renderlo sicuro e orgoglioso a sufficienza da metterci il proprio nome sopra. Contrariamente alle consuetudini i NBHD lo hanno fatto col terzo album: ciò che si percepisce a primo impatto è che hanno impiegato un pò troppo tempo per decidere chi sono e, personalmente, il loro secondo album Wiped Out! sarebbe stato più appropriato per quanto riguarda il percorso idoneo da seguire, parliamo sicuramente di un album ancora imperfetto, ma perlomeno più deciso e maturo. Insomma, il self-titled è una scelta artistica importante, è un biglietto da visita e pare che i NBHD abbiano difficoltà con l’essere obiettivi con la loro musica, tuttavia non si può giudicare un libro esclusivamente dalla copertina, perciò vediamo come si presenta musicalmente The Neighbourhood.
Flowers non aiuta a smentire le impressioni, in quanto è probabilmente una delle peggiori tracce d’apertura mai sentite; la strumentale è davvero scadente e rasenta il ridicolo, mentre l’interpretazione vocale è oltre il sopportabile. I più coraggiosi non si faranno spaventare e continueranno ascoltando i tre singoli Scary Love, Nervous e Void che fortunatamente riavviano la partita e sono considerabili ciò che di meglio si può ascoltare nell’album; parliamo comunque di uno standard mediocre, considerabile come una vetta raggiunta solo all’interno del progetto in questione. Lo stesso discorso vale per le inedite Softcore e Blue, due canzoni passabili e facili da consumare, ma altrettanto facili da ignorare se sentite fuori dal loro contesto. Sadderdaze e You Get Me So High sono le uniche sopravvissute da Hard EP che nel 2017 ha anticipato l’album, un piccolo assaggio che aveva fatto presagire bene, ma che purtroppo era stato smontato dal disorganizzato e generico successore Hard To Imagine EP. E’ inevitabile pensare che la band avrebbe potuto considerare più brani dal primo EP come valide aggiunzioni alla tracklist. Sarebbe stato di sollievo risentire 24/7, possibilmente in sostituzione all’inascoltabile Revenge, dove le influenze trap non avrebbero potuto essere più fuori luogo.
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Le preoccupazioni maggiori di questo self-titled sovvengono nelle strumentali e nella parte vocale, quindi un pò dappertutto. Le prime sono così ripulite e sbiadite da non dare neanche più la sensazione di star sentendo una band al completo con strumenti reali, grande errore con il quale rischiarono di mandare a monte anche Wiped Out!, salvandosi solo con la sovrapposizione di parti strumentali più ricche e più contenuto nei testi; la seconda soddisfa soltanto nel momento in cui Jesse Rutherford, il frontman, trova una melodia carina sulla quale biascicare le parole, solitamente nel ritornello. Prendiamo ad esempio le strofe "You've got me nervous to speak / So I just won't say anything at all" in Nervous o "Make it tough but get it loud / You're done but I'm ready now" in Blue, ogni canzone è confezionata nel suo piccolo ed invitante motivetto da canticchiare quando sei sovrappensiero. Sicuramente sono orecchiabili, ma sono sintomo di una struttura musicale fin troppo facile e ripetitiva, destinata a non essere più invitante a lungo andare, soprattutto non pone le sue fondamenta sull’effettivo contenuto, piuttosto su quale parola suona bene su una certa melodia. Nonostante questo non bisogna abolire del tutto l’orecchiabilità, anzi è passabile nei ritornelli ed abbiamo capito che per i The Neighbourhood è fondamentale dato che non sono dei virtuosi musicisti, ma quando il resto delle strofe è poco interessante diventa un problema.
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Ancora una volta il concetto dei The Neighbourdhood si ferma all’estetica, a quel sapore west coast sterilizzato, lo stesso che tanto li aveva bloccati nel loro album di debutto I Love You., promettente ma fallimentare nel momento in cui la band si cimenta sul lungo formato. Il loro self-titled è discreto da sentire in sottofondo, da ballare quando non si hanno troppi pensieri per la testa o si sta cercando un surrogato à la Starboy di The Weeknd.
I problemi che questa band californiana continua a portarsi dietro hanno dato luce ad album che tendono ad essere inconcludenti ed autoreferenziali, caratterizzati da una potenza comunicativa molto debole e piatta, poco coinvolgimento emotivo nel trattare argomenti che lo richiederebbero e che invece sono patinati da un senso di protagonismo assoluto. Per non parlare delle pesanti attrazioni hip-hop e trap che in qualche modo sfociano nel trash (a tal proposito viene da dissotterrare il loro mixtape #000000 & #FFFFFF, il presagio di un possibile futuro trap della band che fortunatamente è stato inteso solo come un'esperimento). La ragione per cui sono ancora qui, a parlarvi dal punto di vista di un'ascoltatrice che li segue dal 2014, è per sentire quella maturazione artistica, quel passo avanti, che tanto mi aspettavo dopo l'ascolto del promettente EP di debutto "I'm sorry..." del 2012. Come è stato già detto, si sono avvicinati con Wiped Out!, ma con il terzo album sembra che abbiano mancato di nuovo il punto. L'album solista di Jesse Rutherford del 2017 è stato davvero difficile da prendere sul serio, un fallimentare cabaret che affoga nella megalomania, la dimostrazione che ci troviamo difronte ad un personaggio che è volontariamente poco in contatto con se stesso e ancora non sufficientemente maturo per poterselo permettere. Com'era prevedibile Jesse se n'è trascinato dietro l'influenza è l'ha messa in questo disco, risparmiando almeno l'auto-tune sulla voce. I The Neighbourhood si apprestano sempre di più a diventare la band di Jesse Rutherford e considerando la sua carriera da solista non può essere altro che negativo.
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#the neighbourhood#self-titled#recensione#review#musicale#music#columbia records#2018#synth pop#pop#west coast pop#recensioni
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"No Cross No Crown" in uscito il 12 gennaio 2018 è ul nuovo disco dei Corrosion of Conformity
Ogni qualvolta i Corrosion of Conformity pubblicano un album, fanno parlare di sé, ma quest’ultimo è davvero un evento. Sono circa dodici anni che i Corrosion of Conformity non registrano del nuovo materiale con il cantante/chitarrista Pepper Keenan. In tutti questi anni si è vociferato parecchio circa una reunion della leggendaria band Southern rock. Nel 2014, dopo quasi una decade al servizio dei DOWN, Keenan è si è riunito al trio dei Corrosion of Conformity, composto da Woody Weatherman, Mike Dean e Reed Mullin per suonare dal vivo. “Reed mi ha chiamato parlandomi di suonare un paio di concerti”, ricorda Keenan. “Gli ho detto: ‘Andiamo in Europa e vediamo che succede’. Quindi ci siamo andati e abbiamo finito per tornarci quattro volte in un anno. Siamo stati in tour per un anno intero e poi abbiamo iniziato a comporre, dieci o undici mesi fa”. Ora l’attesa è finita. I Corrosion of Conformity tornano con “No Cross No Crown”, un album che suona come se il tempo non fosse trascorso da “In The Arms Of God” del 2005 e oggi. Oltre a lanciare i pre-ordini, la band presenta anche il primo singolo, ‘Cast The First Stone’. https://www.youtube.com/watch?v=ljxyItzRZm4 Registrando in North Carolina con il produttore John Custer, i Corrosion of Conformity hanno dato vita a “No Cross No Crown” in una quarantina di giorni lungo un anno intero. “Ci siamo presi il nostro tempo e non abbiamo sentito alcuna pressione su di noi”, dice Keenan. “Arrivavo da New Orleans e lavoravamo quattro o cinque giorni alla volta. È stato divertente perché abbiamo fatto come un demo, ma in uno studio. Noi stavamo scrivendo e registrandolo allo stesso tempo. Abbiamo preso le parti che pensavamo fossero grandiose fin dai vecchi tempi e non abbiamo avuto paura di guardarci indietro”. Alcune di queste nuove jam potrebbero tranquillamente stare su “Wiseblood” o “Deliverance”, due dei dischi più apprezzati dei Corrosion of Conformity. Su “No Cross No Crown”, brani Southern come ‘The Luddite’, ‘Little Man’, e ‘Forgive Me’ sono inframmezzati da interludi di chitarra malinconici come ‘No Cross’, ‘Matre’s Diem’ e ‘Sacred Isolation’, proprio come erano soliti fare i SABBATH negli anni ‘70. “Abbiamo iniziato a fare così su ‘Deliverance’”, racconta Keenan. “Io sono dell’idea che se stai cercando di realizzare un disco fluido, sia necessario lasciarsi un po’ andare. Quando hai bisogno di un attimo di respiro, inserisci un interludio. Mi piace scrivere dei pezzi suadenti per lasciare poi spazio a materiale più pesante”. Il titolo è stato ispirato dal recente tour in Inghilterra. “Abbiamo suonato in questa chiesa del 1500, oggi divenuta un centro culturale”, ricorda Keenan. “Il camerino aveva una finestra di vetro colorato rappresentante un poveraccio perseguitato e con sotto scritto ‘No Cross No Crown’, quindi ho fatto mia quell’idea. Non siamo saliti su un pulpito, ma abbiamo utilizzato l’idea come catalizzatore intorno cui scrivere delle canzoni”. “No Cross No Crown” ha molte meno implicazioni politiche o religiose del previsto. “Credo che ognuno abbia bisogno di allontanarsi da quella mentalità”, spiega Keenan. “Là fuori c’è un gran casino. Dobbiamo tornare ad essere umani e a prenderci cura gli uni degli altri e delle cose semplici. Per noi il concetto ‘No cross no crown’ è un tema e ne parliamo in tre brani”. “No Cross No Crown” dimostra la capacità dei Corrosion of Conformity di superare se stessi. “I Corrosion of Conformity e i primi dischi realizzati con loro sono rimasti”, osserva Keenan. “È un onore essere tornati qui e avere l’opportunità di farlo in maniera reale e non come una reunion qualsiasi. Ancora prima di scrivere il disco vedevamo che ce n’era la richiesta e che c’era un vuoto da riempire. È sempre stato così per i Corrosion of Conformity fin dal primo giorno. Non diamo la caccia a nessuno e non ci preoccupiamo di quale sia la moda del momento. I Corrosion of Conformity sono i Corrosion of Conformity“. “No Cross No Crown” verrà pubblicato su Nuclear Blast Entertainment il 12 gennaio 2018 in CD, digitale e vinile. I pre-ordini sono attivi: http://www.nuclearblast.com/coc-nocrossnocrown Chi pre-ordina “No Cross No Crown” in digitale riceverà immediatamente il singolo ‘Cast The First Stone’. http://nblast.de/COCCastTheFirstStone Ascoltate la NB Novelties Playlist: http://sptfy.com/2zZF
“No Cross No Crown” – Tracklist: 01. Novus Deus 02. The Luddite 03. Cast The First Stone 04. No Cross 05. Wolf Named Crow 06. Little Man 07. Matre’s Diem 08. Forgive Me 09. Nothing Left To Say 10. Sacred Isolation 11. Old Disaster 12. E.L.M. 13. No Cross No Crown 14. A Quest To Believe (A Call To The Void) 15. Son And Daughter Prima della pubblicazione di “No Cross No Crown”, i CORROSION OF CONFORMITY intraprenderanno un tour in Nord America con i BLACK LABEL SOCIETY. CORROSION OF CONFORMITY sono: Pepper Keenan | voce, chitarra Woodroe Weatherman | chitarra Mike Dean | basso, voce Reed Mullin | batteria, voce www.coc.com www.facebook.com/corrosionofconformity www.twitter.com/coccabal www.nuclearblast.de/corrosionofconformity
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