#gergo
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Dal libro di Valeria Saggese sul codice segreto dei musicisti napoletani a un ricordo di Franco Del Prete e del suo spessore umano e artistico.

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PRIMA PAGINA Il Dubbio di Oggi mercoledì, 19 marzo 2025
#PrimaPagina#ildubbio quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi gaza#mattanza#giorno#dubbio#trump#disarmare#kiev#casa#cremlino#degli#indii#design#gergo#inda#quello#drag#baluardo#reportage#bologna#carcere#donne
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bi de hastaliktan ve dis agrisindan geberdigim yetmezmis gibi bi de regl oldum o da tuzu biberi oldu doktorun verdigi iaclar da bi s**e yaramadi zaten
#dunyanin en gergo insaniyim bi haftadir#etrafa nefret kusuyorum#tek iyi sey olmadi#disciye gittigim gunu de s**m acikcasi#yemin ederim tatilim zehir oldu#haftaya da okul aciliyo#bok var aciliyo#sacma sapan arkadaslarimi gorucem#sevip sevmedigime de bi turlu karar veremiyorum#aa iyiler diyoeum bu bokluk cikiyo#neyse nötr olmaya calisicam#aptal hocalarim da daha sinavlari girmedi sinir krizi gecircem#medeni anayasa genel kamu#ilk uc sinavdi zaten girin siz de kurtulun biz de kurtulalim#neyi bekliyorsunuz#sinifin yarisi bos kagit verdi zaten#günlük 5 kisi okusa tek hoxa yine biterdi#ki zibilyon tane asistanlari vardir okuyun da girin işte#bu kadar negatiflij yeter ehe
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Bum, Baby, technical issue
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Per un Certo Periodo, nella mia dash una Certa Persona ha continuato a postare gif e video di cardinali che eleggevano papi. Recentemente ho notato che il cinema locale avrebbe proiettato un film sui cardinali e i papi. Invito le mie migliori amiche a vederlo: "Ma, anon, è un film sull'elezione del Papa, da quando in qua è una cosa che ci interessa? Beh, dai, ti accompagnamo perché sei nostra amica"
Usciamo dal cinema ossessionate dal film.
Grazie per la campagna di logoramento che mi ha convinta a vederlo <3
Sono felice di averti Conclavepillato ma ti assicuro che ne ho postato pochissimo in confronto a quello che passava sulla mia dashboard :D
#l'ho anche visto in anticipo perché ero in germania a trovare una mia amica#e abbiamo detto 'dai andiamo al cinema insieme' ed era l'unico in lingua originale in quel momento#lingua originale = inglese (non so abbastanza bene il tedesco da seguirlo senza sottotitoli) ma in realtà è metà in italiano#ralph fiennes che attacca l'omelia in italiano in perfetto gergo pretesco? non credevo avrei mai fatto un'esperienza del genere#oltre alla memificazione di sergio castellitto#replies#anon#conclave 2024#italian for ts
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we got the demo timetable for this semester and its. absolute fucking ass i might kill myself for real this time
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Ontologico/ontico
Dal gr. tό ὄν «l’ente». Coppia di concetti risalenti alla filosofia greca: ontologico significa ciò che concerne gli aspetti essenziali dell’essere, ontico ciò che riguarda l’ente concreto, empirico. A conferire importanza e un significato particolare alla distinzione è stato, nel 20° sec., Heidegger, che, fin dal primo periodo della sua riflessione, in Essere e tempo (1927), ne ha fatto uno dei cardini del suo ripensamento della tradizione filosofica occidentale: questa, privilegiando il senso dell’essere come «presenza», cioè come tutto ciò che è stabile, visibile, dato, ha tematizzato gli enti concreti (l’ontico) a scapito di tutto ciò che, pur non essendo presente, concreto e visibile, è radicalmente diverso dagli enti (l’ontologico); e la stessa ricerca ontologica ha finito per essere condizionata dalla prevalenza dell’ontico, poiché ha pensato l’ontologico come «il più generale» e quindi come ciò che è più povero di determinazioni. Già nella visione trascendentale di Kant ci si orienta verso un livello più profondo rispetto a quello ontico: si va verso quella prospettiva della ricerca «del senso dell’Essere» che l’opera di Heidegger vuole esplicitare, ponendoselo come obiettivo fondamentale: «la ricerca ontologica è certamente più originaria che la ricerca ontica delle scienze positive. Ma resta essa stessa ingenua e opaca se le sue indagini intorno all’essere dell’ente non prendono in esame il senso dell’essere in generale» (Essere e tempo, § 2). In questa prospettiva Heidegger veniva a rivendicare, di contro alle scienze naturali e al positivismo, che ne era stata l’espressione filosofica tipica, un nuovo primato della filosofia, cui spettava di stabilire, anteriormente e indipendentemente a ogni altra disciplina, l’autentico senso dell’essere. È anche da sottolineare come la distinzione di ontologico e ontico si collegasse a un’altra distinzione fondamentale operata da Heidegger in Essere e tempo: quella fra autentico e inautentico (➔). Nel secondo periodo del suo pensiero, quello caratterizzato dalla cosiddetta «svolta» (Kehre), i due termini assumono un rilievo ancora maggiore. L’oblio dell’essere a favore dell’ente non è più legato all’incapacità dell’uomo di superare il livello inautentico della vita quotidiana e delle scienze naturali, ma ha un carattere di necessità storica: è l’intera epoca della metafisica, da Platone a Nietzsche, a essere caratterizzata dall’oblio di quella che Heidegger chiama la «differenza ontico-ontologica», cioé la differenza fra gli enti concreti e quel senso più profondo, ontologico, dell’essere che, pur sostenendoli come fondamento, si nasconde fra di essi ed è, di per sé, senza fondamento (Abgrund «abisso», ciò che è privo di fondamento).
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(Gergo Bischof)
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