#moroder
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jplc-ca · 4 months ago
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So I'm pretty confident that the Woodkid song "To The Wilder" from Death Stranding 2 is sampling (or heavily referencing) Daft Punk's "Giorgio by Moroder" from their Random Access Memories album
The repeating orchestral strings throughout Woodkid's "To The Wilder" sound to me like a slowed version of the orchestral strings in Daft Punk's "Giorgio by Moroder"
Specifically the strings in "Giorgio" around 5m20s: https://www.youtube.com/watch?v=zhl-Cs1-sG4&t=320s
"To The Wilder" to compare: https://youtu.be/ZYwNeNuxtIc
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byruit · 1 year ago
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I don’t know… 🤔
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mondonguita · 2 years ago
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detournementsmineurs · 1 month ago
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"Giorgio Moroder, Tom Moulton et Nile Rodgers" sculptures de Xavier Moroder (2025) devant "Dance First Think Later" ampoules Led et structures en aluminium peint de Marinella Senatore (2023) à l'exposition “Disco” de la Philarmonie, Paris, mai 2025.
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aitan · 1 year ago
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David di Donatello alla carriera a Giorgio Moroder detto Giorgio.
Canta Giorgia.
Giorgia, Giorgia, Giorgia in your mind.
Parola di ( (( aitan )) )
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graphroaddesigns · 2 years ago
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(via "Moroder Italo Disco Producer ,Composer" Classic T-Shirt for Sale by Graphroad)
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danzameccanica · 5 years ago
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Forse la fascinazione nelle macchine e nei sintetizzatori era già stata instillata nei componenti degli Ultravox già dagli esordi glam-punk. Nel 1978 qualcosa cambia; la band si avvicina alle sonorità più vellutate ed eleganti new romantic dei Roxy Music e di David Bowie con System of Romance. Poi John Foxx lascia la band ma gli Ultravox proseguono in parallelo la stessa strada dell’ex cantante. La prima tappa di questo viaggio letteralmente stellare è Vienna dove le tastiere, le atmosfere noir e i paesaggi cosmici diventano protagonisti. l’intro "Astradyne" lancia l’ascoltatore davvero in orbita a suon di space disco: Kraftwerk e Moroder sono le principali influenze e il suono delle macchine ci dice chiaramente che siamo entrati negli anni ’80.
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Midge Ure riesce a far fuoriuscire un’elasticità vocale davvero impressionante subito in "New Europeans". Traccia cadenzata electro-rock, i nuovi europei si distaccano dalle usanze del vecchio continente fatte di rock progressivo, di conservatorio, di strumentazione classica. La vecchia Europa era bruciata a Berlino con la trilogia di Bowie mentre le porte del futuro erano state spalancate e questo era il suono della nuova ondata musicale e generazionale. "Passing Stranger" ha quel qualcosa di apocalittico e di teatrale; i palazzi crollano danzando sul vocoder di Ure; la sua voce passa continuamente da un registro puro ad un altro effettato, ma perché in questo momento egli è il cantore dello spazio e dallo spazio (si possono sentire nella traccia un paio di volte, i synth che emettono pulsazioni da oltre i confini planetari, prima dei ritornelli). Le influenze si tingeranno sempre più di Bowie e di Bryan Ferry, le tracce passano dall’una all’altra senza soluzione di continuità, in un lungo viaggio che va dal rock alla dance alla minimal synth-wave (il brano omonimo). Dopo l’electro-disco "Sleepwalk" è forse il momento di uno dei picchi più stravaganti dell’album, "Mr. X", una traccia enigmatica e cinematografica, con richiami ai nostrani Chrisma/Krisma, dalle tinte in bianco e nero: espressionista e noir. "Western Promise" e il suo arpeggiatore moroderiano è ancora la prova che gli Ultravox sono colti, eleganti ma tremendamente decadenti. L’impressione che il mondo stia collassando laggiù piccolo in mezzo alla galassia è costante mentre noi stiamo ballando su una navicella spaziale David Sylvian e i primi Japan sono altre tangibili influenze che or sono perfettamente percepibili.
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La bellezza e l’unicità di Vienna (reperibile anche la versione completamente rimasterizzata da Steven Wilson) è che i suoi brani sono chiaramente pop-rock ma le tastiere prendono il posto della chitarra, diventano strumento principale sia nella struttura portante che nei fraseggi. L’approccio alla tastiera è simile ma opposto rispetto al genio Trevor Horn che nello stesso anno scrive Drama per gli Yes. I synth di Horn avranno un effetto di scomposizione sulla struttura delle tracce prog mentre le tastiere di Midge Ure faranno da collante e da condensante. Mentre gli Yes descrivono la teatralità del collasso dall’interno del pianeta (che può anche essere uno dei loro ipotetici globi extraterrestri) gli Ultravox lo fanno da oltre l’orbita.
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chrisburke · 5 months ago
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Donna Summer in the studio with Giorgio Moroder during the recording of "I Feel Love" in 1977
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gregor-samsung · 7 months ago
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Metropolis (Fritz Lang, 1927)
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balsanja · 2 months ago
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Happy 85th birthday, Giorgio Moroder
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arc-hus · 6 months ago
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House Zöggeler, South Tyrol, Italy - Stuflesser Moroder
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musicmags · 2 months ago
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nmoroder · 1 year ago
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May we embrace glory together, for back then we could not.
blame Placebo for my thoughts of a successful seed of light scenario. may we fade away together, huh
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phonographica · 8 months ago
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Giorgio Moroder & Joe Esposito – Solitary Men (1983)
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davidhudson · 2 months ago
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Happy 85th, Giorgio Moroder.
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timmurleyart · 21 days ago
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The game has changed. 🤖🤖🟪⬛️🟧🟥🎵
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