#tazza di rame
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LO STUDENTE E L'ANELLO * storia sufi
Un allievo presentò al suo maestro un problema: "Sono qui, maestro, perché sono tanto debole, e non ho la forza per fare niente. Dicono che non servo a nulla, che non faccio bene niente, che sono lento e molto stupido. Come posso migliorare? Che posso fare per valorizzarmi di più?".
Il maestro, senza guardarlo, disse: "Sono molto spiacente mio caro, ma ora non posso aiutarti, devo prima risolvere il mio problema. Forse dopo". E facendo una pausa parlò: "Se mi aiuterai, potrò risolvere il mio problema con più rapidità e dopo forse potrò aiutarti a risolvere il tuo".
"Va bene, maestro, ", balbettò il giovane, ma si sentì un'altra volta sminuito.
Il maestro, prese un anello che portava al mignolo, lo dette al ragazzo e disse: "Monta a cavallo e vai fino al mercato. Devi vendere questo anello perché devo pagare un debito. È necessario che tu ottenga per l'anello il massimo possibile, ma non accettare meno di una moneta d'oro. Va e torna con la moneta il più velocemente possibile".
Il giovane prese l'anello e partì. Arrivò al mercato e cominciò a offrire l'anello ai commercianti. Essi lo guardavano con interesse, fino a quando il giovane diceva quanto pretendeva per l'anello.
Quando il giovane menzionava una moneta d'oro, alcuni ridevano, altri andavano via senza nemmeno guardarlo, e solo un vecchietto fu amabile al punto di spiegargli che una moneta d'oro era molto preziosa per comprare un anello.
Tentando di aiutare il giovane, arrivarono a offrire una moneta d'argento e una tazza di rame, ma il giovane ricusava le offerte seguendo le istruzioni di non accettare meno di una moneta d'oro.
Dopo aver offerto il gioiello a tutti coloro che passavano al mercato e abbattuto per l'insuccesso, montò a cavallo e ritornò. Il giovane avrebbe desiderato avere una moneta d'oro per comprare egli stesso l'anello, liberando così il suo maestro, dalla preoccupazione e poter poi ricevere il suo aiuto e i suoi consigli.
Entrò in casa e disse: "Maestro,, mi dispiace molto, ma è impossibile ottenere ciò che ha chiesto. Forse si potrebbero ottenere 2 o 3 monete d'argento, ma non credo che si possa ingannare nessuno sul valore dell'anello".
"È importante quello che mi dici, ragazzo", obiettò sorridendo. "Prima si deve sapere il valore dell'anello. Prendi il cavallo e vai dal gioielliere. Chi meglio di lui può sapere il valore esatto dell'anello? Digli che vuoi venderlo e domanda quanto ti può dare. Ma non importa quanto ti offre, non lo vendere. Torna qui con il mio anello".
Il giovane arrivò dal gioielliere e gli dette l'anello da esaminare. Il gioielliere lo esaminò con una lente d'ingrandimento, lo pesò e disse: "Dica al suo maestro, che, se vuole venderlo ora, non posso dargli più di 58 monete d'oro". "58 monete d'oro!", esclamò il giovane. "Sì", replicò il gioielliere, "io so che col tempo potrei offrire circa 70 monete, ma se la vendita è urgente...".
Il giovane corse emozionato a casa del maestro, per raccontare quelle che era successo. Il maestro, dopo aver udito quanto offerto dal gioielliere, disse: "Tu sei come questo anello, una gioia preziosa e unica. Può essere valutata solo da uno specialista. Pensavi che chiunque potesse scoprire il suo vero valore?". E così dicendo tornò a collocare il suo anello nel dito.
Tutti noi siamo come questa gioia. Preziosi e unici e andiamo per tutti i mercati della vita pretendendo che persone inesperte ci valorizzino. Ripensa al tuo valore!
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L'autunno inizia con qualcosa di banale di Ella Yevtushenko
Ella Yevtushenko (1996) è una poetessa, traduttrice e musicista di Kiev. Il suo primo libro di poesia, “Lichtung”, è stato pubblicato nel 2016. Nel 2020 ha fondato un progetto solista elettronico e poetico, “Thuyone”. l’autunno inizia con qualcosa di banale: chiavi dimenticate in un’altra città, tosse come monete d’argento in gola, una tazza da tè turca, monete di rame, acqua nella…

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Pasta con farina di castagne, ceci e funghi
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Pasta con farina di castagne, ceci e funghi

Ecco una ricetta deliziosa per preparare la pasta con farina di castagne, ceci e funghi. Questo piatto offre un mix di sapori autunnali e una consistenza ricca grazie alla farina di castagne e ai funghi.
Ingredienti:
250g di pasta (preferibilmente una varietà che si abbina bene con i sapori robusti, come pappardelle o tagliatelle)
1 tazza di farina di castagne
1 tazza di ceci cotti
200g di funghi misti (porcini, champignon, shiitake, ecc.)
2 spicchi d’aglio, tritati finemente
1 cipolla, tritata
1 tazza di brodo vegetale
1/2 tazza di vino bianco secco
Olio d’oliva extra vergine
Sale e pepe nero q.b.
Prezzemolo fresco tritato per guarnire
Istruzioni:
Preparazione della pasta:
In una ciotola, mescolare la farina di castagne con un pizzico di sale.
Aggiungere acqua poco alla volta, mescolando continuamente, fino a ottenere un impasto omogeneo. Impastare bene fino a quando diventa elastico.
Stendere la pasta su una superficie infarinata e tagliarla nella forma desiderata.
Preparazione del condimento:
In una padella capiente, scaldare un po’ di olio d’oliva e aggiungere la cipolla e l’aglio tritati. Far soffriggere fino a quando diventano dorati.
Aggiungere i funghi lavati e tagliati a fette. Cuocere fino a quando i funghi rilasciano i loro succhi e diventano morbidi.
Cottura della pasta:
Portare a ebollizione una pentola di acqua salata. Cuocere la pasta secondo le istruzioni sulla confezione. La pasta fresca di castagne generalmente richiede meno tempo di cottura rispetto alla pasta tradizionale.
Preparazione della salsa:
Aggiungere i ceci cotti e sciacquati nella padella con i funghi.
Versare il vino bianco e far evaporare l’alcol.
Aggiungere il brodo vegetale e cuocere a fuoco medio fino a quando la salsa si addensa leggermente. Regolare di sale e pepe secondo il proprio gusto.
Completamento del piatto:
Scolare la pasta e aggiungerla direttamente alla padella con la salsa. Mescolare bene per far amalgamare i sapori.
Servire la pasta con farina di castagne, ceci e funghi su piatti individuali. Guarnire con prezzemolo fresco tritato e un filo di olio d’oliva.
Proprietà Benefiche
Questa ricetta offre diverse proprietà benefiche grazie agli ingredienti utilizzati. Ecco alcune delle proprietà positive per la salute:
Farina di castagne:
Ricca di fibre, vitamine (in particolare vitamina E e vitamine del gruppo B), e minerali (come potassio e magnesio). Apporta energia sostenuta grazie alla presenza di carboidrati complessi. Contribuisce a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Ceci:
Alti contenuti di proteine vegetali, che sono importanti per la salute muscolare. Ricchi di fibre alimentari, che promuovono la sazietà e supportano la salute digestiva. Forniscono importanti micronutrienti come ferro, zinco e vitamine del gruppo B. Funghi:
Fonte di antiossidanti, che aiutano a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Contengono vitamina D (se esposti alla luce solare), importante per la salute delle ossa. Apportano minerali come selenio, rame e potassio. Aglio:
Conosciuto per le sue proprietà antibatteriche e antivirali. Può aiutare a regolare la pressione sanguigna e migliorare la salute cardiovascolare. Agisce come antiossidante. Olio d’oliva extra vergine:
Fonte di grassi monoinsaturi, che sono benefici per la salute del cuore. Contiene antiossidanti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo. Può contribuire al controllo del colesterolo. Pasta fresca di castagne:
Apporta un sapore unico e offre la varietà di farine, contribuendo a una dieta più diversificata. Può essere una buona fonte di carboidrati complessi, fornendo energia a lunga durata. In generale, questa ricetta fornisce una combinazione equilibrata di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e minerali, rendendola un’opzione nutriente e gustosa. Tuttavia, le proprietà benefiche dipendono anche dalle dimensioni delle porzioni e dal contesto complessivo della dieta complessiva.
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Moscow Mule anyone?
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Qualcosa si stava rompendo, qualcosa s'è rotto. Non ti senti più - come dire? - sorretto: qualcosa che ti sembrava, e ti sembra, t'avesse finora confortato, scaldato il cuore, restituito il sentimento della tua esistenza, quasi della tua stessa importanza, dandoti l'impressione di aderire al mondo e di esservi come immerso, comincia a venir meno. [...] E tuttavia niente resta di quella traiettoria saettante, di quel movimento proiettato in avanti che da sempre sei stato portato a identificare con la tua vita, cioè con il suo senso, la sua verità e la sua tensione: un passato ricco di esperienze feconde, di lezioni ben assimilate, di radiosi ricordi d'infanzia, di luminose felicità campagnole, di sferzanti venti dal largo, un presente denso, compatto e caricato a molla, un futuro generoso, verdeggiante e arioso. [...] Sei seduto e vuoi soltanto aspettare, aspettare solamente finché non ci sia più niente da aspettare: che venga la notte, che suonino le ore, che i giorni fuggano, che sfumino i ricordi. [...] Le pietose menzogne che cullano i sogni di quelli che si sono impantanati e girano a vuoto, le illusioni smarrite dei milioni di reietti, quelli che sono arrivati troppo tardi, quelli che hanno poggiato la valigia sul marciapiede e ci si sono seduti sopra ad asciugarsi la fronte. Ma tu non hai più bisogno di scuse, né di rimpianti, né di nostalgie. Tu non respingi niente, non rifiuti niente. Tu hai smesso la marcia in avanti, ma già da prima avevi smesso di andare avanti, ora non ti metti in moto semplicemente perché sei arrivato a destinazione, e non vedi proprio cosa ci andresti a fare più avanti: è bastata, o quasi, in un giorno di maggio in cui faceva troppo caldo, l'inopportuna congiunzione tra un testo di cui avevi perso il filo, una tazza di Nescafé dall'improvviso gusto troppo amaro, e una bacinella di plastica rosa piena di acqua nerastra al cui interno galleggiavano sei calzini, perché qualcosa si rompesse, si alterasse, si disfacesse; perché venisse alla splendente luce del sole - ma la luce del sole non splende mai nella soffitta di rue Saint-Honoré - questa verità deludente, triste e ridicola come un cappello da asino, pesante come un dizionario Gaffiot: tu non hai più voglia di proseguire, né di difenderti, né di attaccare. [...] ...questo nello specchio incrinato non è il tuo nuovo volto, sono le maschere a essere cadute... _______________________ Hai solo venticinque anni, ma la tua strada è tracciata. Tutti i ruoli sono pronti, e così le etichette: dal vasino della prima infanzia alla sedia a rotelle della vecchiaia tutti i sedili sono lì che aspettano il tuo turno. Le tue avventure così ben dettagliate che anche davanti alla più violenta delle ribellioni nessuno batterebbe ciglio. [...] Tutto è previsto, preparato nei minimi particolari: i grandi slanci del cuore, la fredda ironia, la lacerazione, la pienezza, l'esotismo, la grande avventura, la disperazione. _______________________ Non voler più niente. Aspettare finché non ci sia più nulla da aspettare. Vagare, dormire. Lasciarsi portare dalla folla, dalle vie. Seguire i canaletti di scolo, le inferriate, l'acqua lungo le sponde. Camminare lungo il fiume, rasente i muri. Perdere tempo. Tenersi lontano da ogni progetto, da ogni smania. Essere senza desideri, senza risentimenti, senza ribellione. _______________________ Hai tutto da imparare: tutto quello che non si può imparare: la solitudine, l'indifferenza, la pazienza, il silenzio. Devi disabituarti a tutto: [...] disabituarti a tirar per le lunghe la scialba complicità delle amicizie che non cessano mai di sopravvivere a se stesse, nel vile e opportunista rancore dei legami che si sfilacciano. [...] ...non vai più in biblioteca a elemosinare un saluto, un sorriso, un cenno di riconoscimento. [...] il tuo abbigliamento, il tuo cibo e le tue letture non parleranno più al tuo posto, non te ne servirai più per fare il furbo. Non gli affiderai più l'estenuante, impossibile, mortale compito di rappresentarti. ______________________ Non spezzerai il cerchio magico della tua solitudine. Sei solo e non conosci nessuno; non conosci nessuno e sei solo. Vedi gli altri accalcarsi, stringersi, proteggersi, abbracciarsi. Tu invece, lo sguardo vitreo, non sei che un fantasma trasparente, un cinereo lebbroso, una sagoma già restituita alla polvere, un posto occupato cui nessuno si avvicina Ti sforzi di sperare in incontri imprevisti. Ma non è certo per te che cuoio, rame e legno di metteranno a brillare, che le luci si abbasseranno, e che i rumori si attutiranno. Sei solo, nonostante il fumo che si appesantisce, nonostante Lester Young o Coltrane, sei solo nel calore ovattato dei bar, nelle strade deserte in cui risuonano i tuoi passi, nella complicità mezzo addormentata degli unici pochi bar rimasti aperti. [...] L'infelicità non ti è piombata addosso di colpo, non si è abbattuta su di te all'improvviso; si è piuttosto infiltrata, insinuata lentamente, quasi soavemente. Ha impregnato minuziosamente la tua vita, i tuoi gesti, le tue ore e la tua stanza, come una verità a lungo camuffata, come un'evidenza negata; tenace e paziente, tenue, accanita, si è impadronita delle crepe sul soffitto, delle righe sul tuo viso nello specchio incrinato, delle carte da gioco distese sulla panca; si è infilata nella goccia d'acqua dell'acquaio sul pianerottolo, è risuonata ogni quarto d'ora al campanile di Saint-Roch. La trappola era questa sensazione, talvolta al limite dell'esaltante, quest'orgoglio, questa specie di ebbrezza; credevi di non aver bisogno che della città, delle pietre e delle strade, della folla che ti trascinava, soltanto un pezzetto di bancone alle Petite Source, di un posto davanti in un cinema di quartiere; della tua stanza, il tuo antro, la tua gabbia, la tana in cui torni ogni giorno, e da cui esci di nuovo ogni giorno, questo luogo quasi magico dove ormai non si offre più niente alla tua pazienza, nemmeno una crepa sul soffitto, una venatura nel legno dello scaffale, un fiore dipinto sulla carta da parati. Disponi per l'ennesima volta le cinquantadue carte sulla panca; per l'ennesima volta cerchi l'improbabile soluzione di un labirinto informe. [...] La trappola: quest'illusione pericolosa di essere - come dire? - inespugnabile, di non offrire alcuna presa al mondo esterno, di scivolare sulle cose, intoccabile, gli occhi sbarrati che guardano avanti, tutto percependo, fino ai minimi particolari, ma nulla conservando. Sonnambulo sveglio, cieco, che può vedere. Essere senza memoria, senza spavento. Ma non ci sono vie d'uscita, niente miracoli, nessuna verità. Armature, schermature. [...] Ti sono venuti incontro, ti si sono aggrappati al braccio. Quasi che, sconosciuto perso nella tua città, tu non potessi incontrare che altri sconosciuti comete; quasi che, tu solitario, ti vedessi piombare addosso le altre solitudini. Quasi che, il tempo di un bicchiere di vino bevuto al banco, solo potessero incontrarsi quelli che non parlano mai, quelli che parlano da soli. I vecchi pazzi, le vecchie ubriacone, gli esaltati, gli esiliati. [...] È come se, in ogni momento, ti aspettassi che un tuo minimo cedimento ti trascinasse troppo lontano. Come se, in ogni momento, avessi bisogno di dirti: è così perché io l'ho voluto così, l'ho voluto così o altrimenti sono morto. _______________________ Forse anche lui tenta disperatamente di conoscerti, facendo infinite interpretazioni su ogni segno percepito: che sei, cosa fai? tu che sfogli i giornali, tu che resti parecchi giorni senza uscire, o vari giorni senza tornare? _______________________ (e la benevolenza d'uno sguardo è forse anche la peggiore di tutte le armi, quella che ti disarmerà laddove l'odio non avrebbe fatto niente) _______________________ Non hai imparato niente, tranne che la solitudine non insegna niente, che l'indifferenza non insegna niente: era un'impostura, una fascinosa e ingannevole illusione. Eri solo, tutto qui, e volevi proteggerti; volevi tagliare per sempre i ponti tra te e il mondo. Ma tu sei così poca cosa, e il mondo un tal parolone: alla fine, il tuo non è stato altro che un errare in una grande città, e costeggiare chilometri di facciate, vetrine, parchi e lungofiume. L'indifferenza è inutile. [...] Ma il tuo rifiuto è inutile. La tua neutralità non significa niente. La tua inerzia è altrettanto vana della tua rabbia. [...] Ma niente è accaduto: nessun miracolo, nessuna esplosione. Ogni giorno sgranato non ha fatto che erodere la tua pazienza, che mettere a nudo l'ipocrisia dei tuoi ridicoli sforzi. Bisognava che il tempo si fermasse completamente, ma niente e nessuno è così forte da poter lottare contro il tempo. [...] Il tempo, che su tutto veglia, ha trovato tuo malgrado la soluzione. Il tempo, che conosce la risposta, ha continuato a scorrere. Poi in un giorno del genere, un po' più tardi, o un po' più presto, tutto ricomincia, tutto comincia, tutto continua.
Georges Perec, L’uomo che dorme
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Il rito del Caffè Turco

In Turchia un vecchio detto dice: “Bir fincan kahvenin kırk yıl hatırı vardır“ (Una tazza di caffè si ricorda per 40 anni).
A partire dalla sua preparazione possiamo cogliere tutta la ritualità del caffè turco. Prima di tutto si utilizza il cezve, un bricco di rame e ottone con un lungo manico. Si prepara in questo modo: versare la dose d’acqua nel cezve (circa 50 millilitri a tazza) e zuccherare a piacere, a seconda del grado di dolcezza desiderato (şekerli molto dolce, orta mediamente dolce o şekersız amaro). Aggiungere un cucchiaino di caffè a persona più uno e mescolare bene. Infine portare ad ebollizione.
Un piccolo segreto. Prima di servire il caffè, aggiungete un cucchiaino d’acqua fredda per accelerare il deposito di polvere di caffè sul fondo e infine versatelo nella tazzina.
La caratteristica del caffè turco è quello di essere macinato molto fine e va bevuto lentamente accompagnandolo magari tra un sorso e l’altro, con i caratteristici lokum: i dolcetti d’amido e zucchero, gelatinosi e dai vari gusti.
E’ l’occasione giusta per conversare, leggere, ascoltare della musica o per qualche minuto di semplice relax. E’ diverso dal nostro “espresso” che come dice la parola é veloce: lo prendi al bar, lo bevi, lo paghi e via.
Il caffè turco è concettualmente un diverso tipo di “pausa”.
Visto che il caffè non é filtrato alla fine dovete lasciare nella vostra tazzina il “fondo” e se volete potete azzardarvi in una divertente “lettura” sul vostro futuro.

A Baku, in Azerbaigian, l’8 dicembre 2013 la Commissione dell’UNESCO ha riconosciuto il caffé turco come Patrimonio dell’Umanità. Ad Istanbul si organizza anche il Festival del caffè. Per finire, Istanbul ha ospitato i primi luoghi pubblici adibiti al consumo del caffè.
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La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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Dialetti salentini: cazzafitta
di Armando Polito
La cazzafitta è ciò che in italiano si chiama intonaco, voce rispetto alla quale presenta una volta tanto, per quanto riguarda l’etimo, minore divagazione metaforica ma maggiore precisione tecnica, quasi una sintetica descrizione dell’operazione di cui l’intonaco è il risultato. Ma procediamo con ordine proprio da quest’ultimo dicendo che è da intonacare, che suppone un latino *intunicare, composto dalla preposizione in (da cui quella italiana) e da tunica, veste di lana o di lino a maniche corte, lunga fino al ginocchio, di linea diritta, trattenuta in vita da una cintura, indossata sia dagli uomini che dalle donne in epoca greco-romana. Nel latino medioevale indica la veste sacerdotale e nella religione cattolica il camice bianco indossato dal laico che esercita funzioni di lettore, cantore o ministrante durante le funzioni. Molto probabilmente la voce intonaco è nata proprio in riferimento doppio alla tunica come vestito ma anche al suo colore.
Diversa è la storia etimologica di cazzafitta, voce presente nel vocabolario del Rohlfs, ma per la quale, stranamente, non viene proposto alcun etimo. Eppure e facilmente individuabile considerandola parola composta da cazza+fitta. Entrambi i componenti esistono, derivati dal latino, in italiano.
Cazza è un recipiente per fondervi i metalli o sinonimo di mestolo e in passato era il nome dello strumento di rame, a forma d’un grande cucchiaio (perciò detto anche cucchiaia o cucchiara) che serviva per introdurre la carica in fondo ai pezzi d’artiglieria. Cazza è fatta derivare dal latino tardo cattia, per alcuni connesso con il greco κύαϑος (leggi chiùathos) che significa coppa, tazza1. L’attestazione di cattia non son riuscito a trovarla da nessuna parte, ma il glossario del Du Cange registra alcuni lemmi che m’inducono a pensare che cattia sia un adattamento, arbitrario e per nulla scientifico, per giustificare la doppia z di cazza.
(CAZA Tipo di vaso o piuttosto cucchiaio per rimuovere la schiuma; in francese ecumoire2. Vedi cazia. Bertramo in Vita di S. Franca badessa tomo 3 aprile p. 384: divenuto cieco e liberato offrì una coppa e un secchio. Ibidem p. 398: al calderaio Polzagallo, mentre a Piacenza realizzava una coppa per l’acqua da versare sulle mani, toccò che etc. Ad un dottissimo editore pare opportuno che si scriva caza invece di cassa e che significa pelvi. Il significato va bene, ma non vedo perché si debba scrivere cassa invece di casa. In spagnolo cazo è un catino di bronzo di Cipro che comunemente chiamiamo casseruola. In italiano cazza, cazzuola per friggere, in francese friquet)
(CAZIA Lo stesso che caza2. Tipo di vaso. Anastasio Bibliotecario nelle Vite dei pontefici romani presso il Muratori tomo 3 p.188: Prendendo ciascuno una porzione di pane e una porzione di vino … nonché una coppa di companatico. Muratori invece di coppa pose carne, ma cazia è compatibile con un corretto significato. Ibidem p. 197 colonna 1 Vaso per colorare in argento rivestito d’oro, come è manoscritto. L’edizione a stampa legge Vaso per colare in argento rivestito d’oro. Vaso per colare, cioè ciò che in italiano si dice cazza, piccola brocca forata, in francese friquet, come già s’è detto in caza2. Vedi cazula)
(CAZULA Che cosa sia ce l’insegna l’Ordine ecclesiastico ambrosiano di Milano nell’anno 1130 circa, presso Muratori tomo 4 Antichità del medioevo italico colonna 869: Colui che ha la cura settimanale delle lampade porta … un vaso da cui cola il vino durante il sacrificio, e un calice, etc. Vedi catiola e cazia)
(CATIOLA Colatoio,come sembra, in francese couloire. ecclesiastico ambrosiano di Milano nell’anno 1130 circa, presso Muratori tomo 4 Antichità del medioevo italico colonna 873: Poi il suddiacono versa in un calice di oro per mezzo di un colatoio di argento dal calice dove è stato versato il vino delle offerte. Vedi più avanti cazula)
Se cazza per via di cattia ha posto un problema per il quale credo di aver trovato, se non la soluzione, quanto meno un’ipotesi della sua proposizione, per fitta il discorso si complica ma, alla fine, credo che si tratti di una questione di scelta.
Intanto, se cazza è sostantivo femminile, l’attributo fitta sarà anch’esso femminile. In italiano fitto può essere participio passato di figgere (da qui il valore aggettivale di pieno, zeppo, immaginando che le parti costituenti il tutto siano fissate, poste a brevissima distanza l’una dall’altra; da qui anche il valore sostantivato di fitto e del composto affitto, con riferimento alla fissazione del prezzo). Tutto questo dal latino fictu(m), Participio passato di figere che significa ficcare, con assimilazione –ct->-tt-. Figere, oltre a fictum, ha come participio passato anche la variante fixum, da cui l’italiano fisso e il latino medioevale fixare, da cui l’italiano fissare.
Ma in italiano esiste anche la voce poetica obsoleta fitto, col significato di finto, falso, inventato. Anche questa voce deriva dal latino fictu(m), che, però è diverso dal precedente. Se, infatti, quello era da figere, questo è da fingere (c’è anche la variante finctum, da cui finto) che come significato di base aveva quello di modellare, dal quale poi si è sviluppato quello della voce italiana (per fingere bisogna modellare il viso in un certo modo; il calciatore o il pugile altre parti del corpo, per fingere di essere morti, tutto il corpo …).
Siamo arrivarti al dilemma finale: se cazzafitta non può significare cazza fissata né cazza modellata è da ipotizzare una locuzione latina cazza ficta in cui cazza sia non nominativo ma ablativo strumentale, per cui la sua traduzione sarebbe fissata con la cazza o modellata con la cazza.
Per non farmi mancare nulla, poi, non mi sentirei di escludere che cazzafitta sia sempre parola composta, ma da due verbi (del tipo dell’italiano saliscendi, parapiglia e simili), cioè cazzare e fittare. Cazzare nel salentino è sinonimo di schiacciare e problematica appare in un primo momento la sua derivazione dalla voce marinaresca, che è dallo spagnolo cazar, che significa cacciare, ma considerando che cazar (al pari di cacciare) deriva da un latino *captiare frequentativo di càpere, che significa prendere, non mi sentirei di escludere a priori un riferimento all’atto dell’intonacatura che comporta prima, mediante fracassu4 lo schiacciamento della malta sul muro e (con sopravvivenza del dilemma precedente) la successiva fissazione (fitta da fictare, a sua volta da fictum di figere) o modellazione (fitta sempre da fictare, ma, questa volta da fingere).
A chi mi ha seguito fin qui la scelta e, eventualmente, la parola.
____________
1 In italiano come termine tecnico ciato: specie di bicchiere o vaso metallico munito di un lungo manico, usato nell’antichità greca e romana per attingere il vino dai crateri.
2 Schiumarola.
3 Stesso etimo dell’italiano fracasso, che è da fracassare, probabilmente fusione dal latino frangere (da cui, tal quale, la voce italiana) e di quassare frequentativo di quater, che significa agitare, formatosi dal suo supino quassum). E queste azioni raramente sono silenziose, anche se nel caso di fracassu credo sia dominante l’idea dello spargimento della malta, come d’altra parte, nel nome italiano del fracassu salentino, cioè frattazzo o frettazzo che deriva da frettare, a sua volta da un latino *frictare formatosi dal supino frictum di fricare, dal quale con prostasi di s- intensiva (dal latino ex) è derivato l’italiano sfregare.
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Cioccolata calda, come prepararla: la ricetta veloce
Cioccolata calda, che bontà! Oltre a essere super gustosa, consumata con moderazione e preparata con il cacao amaro almeno al 70% è la merenda ideale per scaldarsi nelle giornate più fredde. I benefici? Favorisce il buonumore. Apporta magnesio, un minerale che ha un effetto rilassante e triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l’ormone del benessere. Inoltre aiuta a contrastare i cali di energia. Assicura infatti teobromina e caffeina, sostanze che favoriscono la concentrazione. In più è ricca di minerali come potassio, fosforo, zinco e rame alleati del buon funzionamento del sistema nervoso.
LA RICETTA
Fate bollire in un pentolino una tazza di latte di mucca o vegetale. Aggiungete un cucchiaio di cacao amaro in polvere, un cucchiaino di estratto di vaniglia e un cucchiaino di sciroppo d’acero. Mescolate il tutto. In alternativa potete sostituire il cacao in polvere con due quadratini di cioccolato fondente a pezzettini e aggiungerli a fuoco spento mescolando il tutto fino a quando non si sciolgono completamente.
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Miglior mini frullatore portatile : scopri le offerte
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Miglior mini frullatore portatile : scopri le offerte

Sapevate dell’esistenza del mini frullatore portatile?
Questo piccolo elettrodomestico sta avendo un grandissimo successo, specialmente sul web. La ragione sta nel fatto che consente di realizzare smoothies, milkshakes e bevande ovunque preferite. Piccolo e maneggevole, è dotato di un tasto di accensione e compie il tutto nel giro di un minuto.
Perfetto per le mamme e per chi trascorre molto tempo fuori casa, il mini frullatore portatile è un oggetto davvero utile ed allo stesso tempo comodo. Infatti, grazie ad esso potrete preparare anche degli ottimi centrifugati a base di frutta e/o verdura o deliziosi sughetti per primi piatti!
Inoltre, ciò che convince è il prezzo. Perché pur avendo numerose funzionalità, costano davvero poco. Su Amazon ne abbiamo trovati tantissimi, anche in termini di colori. Ecco i migliori mini frullatore scelti per voi (completi di descrizione riportati dal sito):
Mini frullatore KYG
KYG caratteristiche:
FRULLATORE PORTATILE: Uno spremiagrumi elettrico portatile che può essere utilizzato sempre e ovunque. piccolo e leggero, facile da trasportare ed è ideale per gli sport all’aria aperta e il turismo.
PROTEZIONE INTELLIGENTE: l’estrattore di succo è progettato con induzione magnetica di sicurezza, un frullatore ad alta intelligenza con tazza, dotati nel corpo di un dispositivo di protezione di sicurezza intelligente.
MULTIFUNZIONE: capacità 350 ml, ideale per la produzione di frullati di frutta verde, frappè, succhi, frullati proteici, integratori alimentari per bambini, condimenti per insalate, ecc.
FORTE POTERE: i suoi potenti lame a quattro foglie e motore offrono tutta la potenza necessaria per prestazioni veloci e affidabili. Ti permette di bere un succo perfetto in breve tempo.
SANO E SICURO: realizzato in materiale ecologico e in PP alimentare atossico, senza BPA. Protegge la tua salute e della tua famiglia.
Mini frullatore Cotsoco
Un altro mini frullatore di buona qualità è il Cotsoco.
Esso è dotato di:
Materiale di alta qualità e per uso alimentare: utilizzando un bicchiere di vetro borosilicato piuttosto che una plastica. Senza alcun odore particolare, non tossico ed ecologico. Più sano e molto più facile da pulire. Perfetto per preparare frappè, frullati proteici e altro succo fai-da-te.
Portabile e leggero: questo frullatore da 400 ml progettato per la massima portabilità. Pesa 760 g. Puoi metterlo nella borsa per ufficio e viaggio. Hai solo bisogno di 30-90 secondi per preparare una tazza di succo, assicurandoti di assumere abbastanza vitamina C quando e dove ti trovi.
Wireless e ricaricabile: dopo 2-4 ore di ricarica completa, è possibile utilizzarlo senza ricarica. È compatibile con qualsiasi dispositivo di alimentazione con porta USB, come adattatore per auto, adattatore CA o power bank, ecc., Puoi viaggiare in tutto il mondo senza preoccuparti di problemi di ricarica.
Aggiornamento della lama per un’eccellente miscelazione: le lame 3D da 6 pezzi e il potente sistema motore lo rendono una potente funzione. Puoi fare succhi, frullati e centrifughe straordinarie. Non lascia pezzi di frutta e non rumoroso come i frullatori tradizionali.
Mini frullatore LaHuko
LaHuko caratteristiche:
Sicuro e Conveniente. L’esclusivo design elettromagnetico fa sì che le pale smettano di funzionare automaticamente quando il corpo e la coppa si separano. Sostituisci la frutta con l’acqua, puoi pulire la tazza con un clic sul pulsante di accensione.
4000mAh più Forte Potenza. Dotato di batteria ricaricabile integrata da 2 * 2000mAh che può essere facilmente caricata da power bank, laptop, computer e altri dispositivi USB.
22000giri / min. Velocità del motore fino a 22000 rmp / min, che è molto più alta della media dei frullatori portatili. Il motore da 7,4 V viene fornito con 6 lame ultra affilate per alimenti, per frullare e frullare i tuoi frutti preferiti in 40 secondi.
380ML Dimensioni Portatili. Questo frullatore portatile è dotato di un coperchio da viaggio, portatile e conveniente. Puoi bere succo, frullati o frullati nutrienti ovunque tu voglia, come casa, ufficio, palestra, viaggi o qualsiasi altra attività all’aperto. Inoltre, può essere preso sull’aereo.
Ecologico e Garantito. Realizzato in materiale PCTG atossico ed ecologico per alimenti, scocca in ABS di alta qualità. Acciaio inossidabile 304 per uso alimentare, il frullatore LaHuko ti regalerà una giornata sana dalla mattina. LaHuko offre rimborso entro 30 giorni e 12 mesi di servizio di garanzia.
Mini frullatore Wissec
Wissec
6 lame in acciaio inossidabile. Frullatore portatile usb 6 lame l’estrattore dè progettato con 6 lame in acciaio inox 304 e un sistema di energia forte, motore in rame puro, velocità veloce e lunga durata, che può fare frutta senza sforzo, verdura in 1 minuto.
Ad alta potenza. Frullatore portatile usb Configurato con batteria ricaricabile 2000 mAh. Ricarica collegamento USB, come la ricarica tramite il power bank, l’adattatore CA e il computer. Il tempo di ricarica è di circa 3 ore; ricarica completa può funzionare fino a 10-12 volte.
Multifunzione. Frullatore portatile Adatto a una varietà di succhi di frutta, per preparare frullati nutritivi a una singola porzione. Frullati di succo, frutta e verdura, caffè, latte in polvere, frullati proteici, cibo supplementare per neonati e maschera fatta a mano. Può essere utilizzato come una normale bottiglia. Ideale per qualsiasi cucina, ufficio o all’aperto.
Portatile e di ampia applicazione. Frullatore portatile ricaricabile leggero e portatile (2,8*2,95*9inch/550g), facile da trasportare con gel di silicone. E’ anche un miglior regalo per gli appassionati di succo e i viaggi, adatto per attività in interni ed esterni.
Sicurezza e salute. Frullatore portatile con usb ricaricabile Realizzato in materiale ABS e acciaio inossidabile 304, senza bisfenolo A. Fondo in silicone, assorbimento degli urti antiscivolo. Il frullatore di succo è progettato con una funzione di induzione magnetica sicura.
Mini frullatore AUFELL
AUFELL
Lame super: l’estrattore di spremiagrumi è progettato con 6 lame in acciaio inox 304 e un sistema di energia forte, motore in rame puro, velocità veloce e lunga durata, che può fare frutta senza sforzo, verdura in 1 minuto.
Sicurezza e salute: realizzato in materiale ecologico, non tossico in polipropilene e ABS, senza BPA, fondo in silicone, antiscivolo e assorbimento degli urti. Il frullatore per succo è progettato con una sicura induzione magnetica, si prega di assicurarsi che la freccia rossa abbia come obiettivo cambiare, impermeabile e facile da pulire.
Ricarica USB: la coppa spremiagrumi USB è dotata di una batteria ricaricabile di alta qualità da 2000 mAh incorporata. Può essere ricaricata in una varietà di forme, come la ricarica tramite il power bank, l’adattatore CA e il computer e il tempo di ricarica è di circa 3 ore; ricarica completa può funzionare fino a 10-12 volte.
Multifunzione: questo frullatore è ideale per preparare frullati nutritivi a una singola porzione. Frullati di succo, frutta e verdura, caffè, latte in polvere, frullati proteici, cibo supplementare per neonati e maschera fatta a mano. Può essere utilizzato come una normale bottiglia. Ideale per qualsiasi cucina, ufficio o all’aperto.
Portatile e di ampia applicazione: leggero e portatile (2,8*2,95*9inch/550g), facile da trasportare con gel di silicone; questo spremiagrumi portatile è anche un miglior regalo per gli appassionati di succo e i viaggi, adatto per attività in interni ed esterni.
Mini frullatore TopEsct
TopEsct
VERSIONE RINNOVATA – Questa è una versione rinnovata del frullatore portatile con bicchiere senza fili con 6 lame affilate in acciaio inox. Batteria ricaricabile integrata da 4000 mAh. Crea gustosi frullati o smoothie con frutta e verdura in 40 secondi
PORTATILE E LEGGERO – Leggero e portatile, da portare in viaggio o in campeggio. Questo frullatore portatile wireless è anche un regalo fantastico per chi ama i succhi fatti in casa, per chi è a dieta o per chi ama stare in forma
MULTIFUNZIONE – Questo frullatore piccolo per single è ottimo per emulsionare frullati detox in monoporzione, macinare caffè, creare vellutate, succhi di frutta, smoothies, milkshakes. Ma anche per bevande proteiche, pappe e omogeneizzati per bambini, ma anche frullare verdure e frutta per ricette, dolci, salse e condimenti. Ottimo anche per fare maschere fai da te naturali, senza sporcare e senza sprecare.
SICURO – Realizzato in PP e ABS atossico, idoneo con il contatto con alimenti, senza BPA. Fondo in silicone, antiscivolo, che ammortizza gli urti. Il frullatore ha un interruttore magnetico di sicurezza, funziona solo se il magnete è allineato all’interruttore, pertanto è sicuro e facile da pulire. Basta premere due volte il pulsante per accendere il frullatore
RICARICABILE CON USB – Batteria ricaricabile integrata da 4000mAh ricaricabile tramite power bank, caricatore del telefono o computer, il tempo di ricarica è di circa 3-4 ore.
Mini frullatore Topspitgo
Topspitgo
Materiale per uso alimentare: questa tazza portatile per spremiagrumi è realizzata in materiale PP e ABS per alimenti, senza BPA. Non tossico ed ecologico. Puoi goderti la ritenzione di nutrienti freschi e un meraviglioso tempo libero.
Batterie al litio ricaricabili integrate: con batteria integrata e cavo USB, questo frullatore monouso può essere facilmente ricaricato con power bank, laptop, computer o altri dispositivi USB, per viaggiare sempre.
6 lame in 3D per una miscelazione superba: lame in acciaio inossidabile SUS304 fatte a denti di sega, 22.000 giri al minuto, che possono polverizzare senza sforzo frutta e verdura in incredibili frullati. Non lascia pezzi di frutta e ghiaccio e non rumorosi come i frullatori tradizionali.
Portatile e multifunzionale: questo frullatore non è solo per mescolare tipi di frutta e verdura, ma anche altri alimenti per bambini. È molto portatile per viaggiare, accamparsi, pescare ecc. All’aperto.
Facile da usare e da pulire: questo frullatore ha un dispositivo di protezione intelligente, un interruttore di rilevamento magnetico sicuro da usare e da pulire. Il corpo e il fondo della tazza di spremiagrumi possono essere separati, puoi pulirlo facilmente. Un grande elettrodomestico da cucina per te!
Mini frullatore Fityou
Fityou
Multifunzionale. Lo spremiagrumi personale Mini 480ml lo rende comodo, veloce e sicuro per mescolare frutta, pappe, verdura, semi ecc. Il tutto in soli 10 secondi. Tra l’altro, la tazza degli spremiagrumi può essere tolta come tazza per un facile trasporto. Suggerimento: tagliate i frutti in piccoli pezzi, non troppo grandi.
Frullatore Smoothie Materiale Premium e Sicuro. Questo frullatore per frutta è realizzato in materiale per uso alimentare, privo di BPA, approvato dalla FDA. Non tossico. Materiale ecologico in ABS, lame in acciaio inossidabile e materiale durevole in vetro borosilicato. Frullatore perfetto per frullato, succo, frullato proteico, integratore alimentare per bambini, condimenti per insalate, ecc. (Suggerimento: premere il tasto per 2-3 secondi per riattivare la macchina.)
Altre caratteristiche:
6 Lame. L’estrattore spremiagrumi è progettato con 6 pale PCS e un potente sistema di alimentazione. Motore di raffreddamento completamente in rame, doppia dissipazione del calore. La velocità del motore è 15000-25000 giri / min, che può facilmente polverizzare frutta, verdura in frullati incredibili.
Batteria a lunga durata. La mini batteria ricaricabile integrata agli ioni di litio da 4000 mAh, una singola carica completa può contenere fino a un massimo di 25 tazze di succo. Premere il pulsante per 2 secondi per avviare la macchina e il tempo massimo di spremitura è di 30 secondi.
Ma non è tutto. La macchina smetterà di funzionare automaticamente dopo 5 secondi di inattività o di 30 secondi. (Suggerimenti: il frullatore deve essere più fresco prima di riutilizzarlo).
Facile da pulire. 1 vetro bottiglie per Frullatore che possono essere utilizzate anche come borraccia per bere acqua. La base del motore può essere pulita con un panno, il corpo della tazza e il coperchio della tazza possono essere puliti con un pennello. Non mettere l’intera base del motore in acqua o lavarla. (Si prega di leggere attentamente il manuale dell’utente.)
Mini frullatore TENSWALL
Anche il mini frullatore TENSWALL presenta delle ottime recensioni.
Infatti, come indicato su Amazon, è dotato di:
Sistema di protezione intelligente di sicurezza: interruttore di rilevamento magnetico ultra sicuro da usare e da pulire, la ventosa smetterà di funzionare quando il corpo e il fondo si separano. Capacità 380 ml Mini frullatore, uscita portatile.
Aggiorna la miscelazione a 6 lame: il frullatore portatile a 6 lame ha una potenza maggiore rispetto ai tradizionali 4 mini lame, che possono trasformare facilmente succhi di frutta, verdure in incredibili frullati, senza lasciare pezzi di frutta e ghiaccio, facili da usare.
Materiale per uso alimentare: il frullatore portatile è realizzato in materiale PP e ABS non tossico ed ecologico per uso alimentare, privo di BPA non tossico ed ecologico, puoi goderti la ritenzione di nutrienti freschi e un meraviglioso tempo libero.
Ricaricabile e portatile: la ventosa USB è dotata di una batteria ricaricabile integrata da 2000 mAh che può essere facilmente caricata da power bank, laptop, computer, telefoni cellulari o altri dispositivi USB. 3 ore di carica per circa 12 volte di utilizzo.
Miscelazione / pulizia con un solo pulsante: Durante la pulizia, basta mettere un po’ d’acqua nella tazza, premere il pulsante per avviare la pulizia automatica.
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Dite addio al vostro adorato Moscow Mule, da oggi si beve solo il Ciuco! http://winedharma.com/it/dharmag/giugno-2017/addio-moscow-mule-arrivato-il-cocktail-ciuco-il-nuovo-aperitivo-con-grappa-ginge
#ciuco#cocktail grappa#grappa#grappa e ginger beer#marolo#grappa di moscato#moscow mule#mule#vodka#vodka vs grappa#grappalicious#cocktail#ricette#ricetta#ricette cocktail#tazza di rame#mug#copper mug#melon#melone#cocktail estivo#cocktail melone
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Ogni cocktail ha il suo bicchiere
La preparazione di cocktail di qualità esige competenze, non è sufficiente seguire una ricetta e versare, ci vogliono tempo ed abilità, motivo per cui ogni cocktail merita un apposito bicchiere.
In effetti il bicchiere è l’abito del cocktail, può essere opaco, trasparente, con incisioni, con stelo e senza stelo. Potreste mai immaginare un Negroni in un flute? Ad ognuno il suo bicchiere, ed ognuno racconta la sua storia!
Un esempio? Il mito urbano narra che il Coupé, adatto a cocktail lisci (cd. “straight-up”), sia stato modellato sulla forma del seno sinistro della regina Maria Antonietta. Il Mule Mug, utilizzato per servire miscele di Ginger Beer come il Moscow Mule, è inciso con la figura del mulo e fatto rigorosamente di rame, non solo affinché la tazza si raffreddi velocemente, ma anche perché l’accostamento rame e lime aggiunge qualcosa di particolare al gusto del cocktail.
E tu, quale bicchiere usi per il tuo cocktail preferito?
**beviresponsabilmente**
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[SCONTO -54%] Deik Bicchieri di Rame Moscow Mule, set di… https://www.scontipronti.com/coupons/deik-bicchieri-di-rame-moscow-mule-set-di-4-tazza/
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Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare. Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini – mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità – verità – ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata. A vederlo da lontano non sarebbe che un punto nero: nel nulla, il niente di un uomo e di un cavalletto da pittore. Il cavalletto è ancorato con corde sottili a quattro sassi posati nella sabbia. Oscilla impercettibilmente al vento che sempre soffia da nord. L’uomo porta alti stivali e una grande giacca da pescatore. Sta in piedi, di fronte al mare, rigirando tra le dita un pennello sottile. Sul cavalletto, una tela. È come una sentinella – questo bisogna capirlo – in piedi a difendere quella porzione di mondo dall’invasione silenziosa della perfezione, piccola incrinatura che sgretola quella spettacolare scenografia dell’essere. Giacché sempre è così, basta il barlume di un uomo a ferire il riposo di ciò che sarebbe a un attimo dal diventare verità e invece immediatamente torna ad essere attesa e domanda, per il semplice e infinito potere di quell’uomo che è feritoia e spiraglio, porta piccola da cui rientrano storie a fiumi e l’immane repertorio di ciò che potrebbe essere, squarcio infinito, ferita meravigliosa, sentiero di passi a migliaia dove nulla più potrà essere vero ma tutto sarà – proprio come sono i passi di quella donna che avvolta in un mantello viola, il capo coperto, misura lentamente la spiaggia, costeggiando la risacca del mare, e riga da destra a sinistra l’ormai perduta perfezione del grande quadro consumando la distanza che la divide dall’uomo e dal suo cavalletto fino a giungere a qualche passo da lui, e poi proprio accanto a lui, dove diventa un nulla fermarsi – e, tacendo, guardare. L’uomo non si volta neppure. Continua a fissare il mare. Silenzio. Di tanto in tanto intinge il pennello in una tazza di rame e abbozza sulla tela pochi tratti leggeri. Le setole del pennello lasciano dietro di sé l’ombra di una pallidissima oscurità che il vento immediatamente asciuga riportando a galla il bianco di prima. Acqua. Nella tazza di rame c’è solo acqua. E sulla tela, niente. Niente che si possa vedere. Soffia come sempre il vento da nord e la donna si stringe nel suo mantello viola. — Plasson, sono giorni e giorni che lavorate quaggiù. Cosa vi portate in giro a fare tutti quei colori se non avete il coraggio di usarli? Questo sembra risvegliarlo. Questo l’ha colpito. Si gira a osservare il volto della donna. E quando parla non è per rispondere. — Vi prego, non muovetevi —, dice. Poi avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle sue labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all’altro della bocca. Le setole si tingono di rosso carminio. Lui le guarda, le immerge appena nell’acqua, e rialza lo sguardo verso il mare. Sulle labbra della donna rimane l’ombra di un sapore che la costringe a pensare “acqua di mare, quest’uomo dipinge il mare con il mare” – ed è un pensiero che dà i brividi. Lei si è già voltata da tempo, e già sta rimisurando l’immensa spiaggia con il matematico rosario dei suoi passi, quando il vento passa sulla tela ad asciugare uno sbuffo di luce rosea, nudo a galleggiare nel bianco. Si potrebbe stare ore a guardare quel mare, e quel cielo, e tutto quanto, ma non si potrebbe trovare nulla di quel colore. Nulla che si possa vedere. La marea, da quelle parti, sale prima che arrivi il buio. Poco prima. L’acqua circonda l’uomo e il suo cavalletto, se li piglia, adagio ma con precisione, restano lì, l’uno e l’altro, impassibili, come un’isola in miniatura, o un relitto a due teste. Plasson, il pittore. Viene a prenderselo, ogni sera, una barchetta, poco prima del tramonto, che l’acqua gli è già arrivata al cuore. È così che vuole, lui. Sale sulla barchetta, ci carica il cavalletto e tutto, e si lascia riportare a casa. La sentinella se ne va. Il suo dovere è finito. Scampato pericolo. Si spegne nel tramonto l’icona che ancora una volta non è riuscita a diventare sacra. Tutto per quell’ometto e i suoi pennelli. E ora che se n’è andato, non c’è più tempo. Il buio sospende tutto. Non c’è nulla che possa, nel buio, diventare vero.
Alessandro Baricco
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