Ex pennarossa ex fossi-figo Sono sempre Renato ho 34 anni vengo dal Salento, ho 3 cani 3 gatti, mi piace suonare, seguo il calcio (uomo medio) e poi non so, ho perso le parole.
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Non è non potere, è non volere. E tu non hai mai voluto veramente.
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Ho fatto due buone azioni in due giorni.
1. Ieri alla cassa del supermercato davanti a me c'era una mamma e suo figlio. Il figlio è un bambino che era nella classe dell'infanzia in cui ho fatto il tirocinio. A questa signora mancavano 0.70€ per prendere un pacchetto di patatine che voleva il figlio. Non ci ho pensato due volte e le ho aggiunte io.
2. Questa mattina arrivo in università e sentivo miagolare, credevo arrivasse dalla siepe ma non si vedeva nulla. Allertando tutti in università, professori compresi, ci siamo avvicinati e il miagolio arrivava da dentro il cofano di una macchina. Contattiamo la proprietaria, che arriva subito ad aprire il cofano e vediamo un gattino grande quanto un pugno. Lo prendiamo e lo portiamo in università. Da oggi nella mia famiglia è arrivato Barnaba, nome voluto perché oggi è San Barnaba.
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saying goodbye.
THE HOBBIT: the battle of the five armies (2014)
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Nell'abbraccio freddo della menzogna, l'anima si rifugia nella solitudine, e la tristezza è il suo silenzioso compagno.
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“…Una volta un Re fece una festa e c’erano le principesse più belle del regno. Ma un soldato che faceva la guardia vide passare la figlia del Re. Era la più bella di tutte e se ne innamorò subito. Ma che poteva fare un povero soldato a paragone colla figlia del Re?
Ma, finalmente un giorno riuscì a incontrarla e le disse che non poteva più vivere senza di lei. E la principessa fu così impressionata del suo forte sentimento che disse al soldato: “Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine, io sarò tua.”
Ma, subito il soldato se ne andò là e aspettò un giorno, due giorni e dieci e poi venti. E ogni sera la principessa controllava dalla finestra ma quello non si muoveva mai. Con la pioggia, con il vento, con la neve era sempre là. Gli uccelli gli cacavano in testa e le api se lo mangiavano vivo ma lui non si muoveva.
Dopo novanta notti era diventato tutto secco, bianco e gli scendevano le lacrime dagli occhi e non poteva trattenerle poiché non aveva più la forza nemmeno per dormire… mentre la principessa sempre lo guardava.
E arrivati alla novantanovesima notte il soldato si alzò, mancava solo un'ora alla fine dei cento giorni e delle cento notti, si prese la sedia e se ne andò via”.
Se per me vali 2399 ore, fammi valere solo un'ora.
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