Tumgik
a-dreamer95 · 1 month
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Questo anno (2024) sono dieci anni dal mio esame di maturità ed è quindi tempo per un bell'esame di coscienza. Sinceramente no, non sono soddisfatta della mia vita di adesso perché non ho raggiunto tanti obiettivi che mi ero prefissata. C'è da dire che sono anche una perfezionista, quindi di solito è impossibile traguardare tutti i miei obiettivi. Voglio però fare il punto della situazione: ho passato più momenti difficili che felici in questi anni. Dal 2014 al 2015 le delusioni in amore sono state tantissime, così come tantissime le ricadute e i pianti alla ricerca di attenzioni che non ho mai ottenuto. Le persone ti amano, oppure fanno finta di amarti, ma poi si dimenticano di te da un momento all'altro. Inoltre problemi familiari a non finire, litigi, depressione, deliri… Alla fine è tutto correlato con l'assenza di vero amore. Nella mia famiglia non c'è mai stato l'equilibrio di una famiglia sana, nonostante ciò ci vogliamo bene lo stesso. Quando si nasce in una famiglia povera non c'è scampo. Puoi solo ammazzarti di lavoro per cercare di aumentare in modo impercettibile il livello di reddito, diminuendo così ancora di più la qualità di vita. La vita quasi mai è giusta. Provo un senso di frustrazione che non penso andrà mai via. Sposto leggermente lo sguardo verso i miei successi: due lauree, una persona che mi ama e tanta, tanta consapevolezza in più. Non sarò quella che mi ero prefissata di essere, ma ammetto di essere un po' appagata e anche un po' nostalgica verso tutta questa mia gioventù "brucata". Talvolta anche esperienze difficili diventano un’occasione per crescere. Non sempre dobbiamo combattere le difficoltà, qualche volta possiamo anche assecondarle e vedere se ne esce qualcosa di buono. A me è successo, ed è stato bellissimo. ❤️
La vita non è una gara con nessuno, bisogna correre perché ci piace farlo, non per vincere, perché l'unico premio è la vita stessa.
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a-dreamer95 · 2 months
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Avrei bisogno di non fare niente, di momenti di vuoto, di stasi, in cui semplicemente posso pensare, ricordare, piangere quando ne sento il bisogno, frugare fra i ricordi, ma tutto nel silenzio e nella quiete del non far nulla. Non voglio affannarmi nel riempire le giornate per non pensare, anzi voglio andare a fondo, toccare le note più profonde, per dare un senso forse, o un valore ai momenti trascorsi, ai sentimenti, alle emozioni... Voglio sempre avere la possibilità di scegliere e di sentirmi padrona della situazione, anche quando si tratta di mostrare i miei veri sentimenti, dei quali non devo vergognarmi. E non dovresti farlo neanche tu. Dovresti goderti le sensazioni e sorridere. Il sorriso ti renderà attraente e non avrai bisogno di molto altro per conquistare chi vuoi. Penso a quella persona con la quale ho condiviso e detto cose molto importanti e, rendermi conto che ora siamo come perfetti sconosciuti, mi fa male. Penso sia questa la cosa che più mi dispiace. Tutto finisce, ma pensare che un certo tipo di legame poi si riduce a questo è davvero brutto. Poi ovviamente è solo un momento, la vita fortunatamente continua. Ma io... ti amerò oltre il tempo e lo spazio.
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a-dreamer95 · 2 months
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Quando muore una persona, ci vuole del tempo per abituarsi a quella assenza. Non entrerà più dalla porta, non sentiremo più la sua voce. Bisogna darsi il tempo di accettarlo, affinché quel buco vuoto venga riempito da altre cose. Quando muore un amore è la stessa cosa. Quei sorrisi, quei baci, quella complicità, non fanno più parte della nostra vita. È straziante. Se ti sparano a una mano, non puoi pensare di impastare il pane il giorno dopo. Ma un giorno tornerai a farlo. Perché il tempo cura tutte le ferite. Prenditi cura di te stesso. Fatti dei regali come a una persona a cui si vuole bene, cioè fai le cose che ti piacciono, che ti fanno stare bene. La gente che ci usa e ci umilia crea una destabilizzazione emotiva, è una cosa deleteria per la mente e per il corpo. Esiste poi il rimorso, i ricordi belli soppiantano quelli negativi e si manifesta una certa nostalgia, o magari si comincia a star male da soli e si cerca di recuperare al meglio qualcuno che si conosce già. Non siamo macchine, ogni nostra decisione lascia tracce nel nostro spettro emotivo, e quest'ultimo influenza il nostro modo di agire. ❤️
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a-dreamer95 · 2 months
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La vita va vissuta fino in fondo, senza rimpianti né rimorsi, accettando anche ipotetiche delusioni. Ho rivisto un amore dopo sei anni di pausa totale, preparandomi al fatto di non sentire più nulla. Ma tutto questo non è accaduto e, fin dall'istante in cui ci siamo visti, è stato come se fosse passato meno di un giorno. Stessa complicità e sintonia. Il tempo era come sospeso, come se gli anni intercorsi fossero un dettaglio trascurabile. Io non sono in grado di spiegare il motivo di questi accadimenti, posso solo constatarlo e deporlo nello scrigno dei misteri. Non bisogna affrontare niente. Questo è il segreto. La vita non è fatta solo di positività e di felicità, ma anche di tristezza, delusione, amarezza. Il punto è proprio questo, non bisogna allontanare e ripudiare certe emozioni, sarebbe come ripudiare la propria essenza. Nella natura dell'uomo infatti c'è anche la sofferenza. Accogli queste emozioni, guardale, descrivile e falle tue. Guardale con occhio critico, distaccato, razionale. Assaporale perché prima o poi cesseranno.
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a-dreamer95 · 2 months
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Ho degli anni alle spalle, il cuore segnato dalle inevitabili delusioni della vita, sogni persi per strada, e altri realizzati. Ho lasciato lungo la via chi avevo creduto diverso e chi mi ha delusa, per colpa mia o sua, non importa, ed ho imparato a cadere in pezzi e a raccoglierli, per prendere nuove forme. Ho attraversato il dolore delle perdite e dell'abbandono, ma ho assaporato anche la riconquista dell’entusiasmo.
Ho imparato a cercare e a prendere quello che mi fa stare bene, talora con difficoltà, magari non sempre, pagando a volte un prezzo, ma va bene anche così, forse ne è aumentato il valore.
Ho realizzato che prendersi quello di cui si ha bisogno è una buona azione nei confronti di se stessi, ma anche che spesso ci vuole tempo per capire quello di cui non si ha bisogno, e scegliere di lasciarlo andare. Ho compreso che spesso chi ti ferisce sta camminando su una tua vecchia ferita ancora aperta, così come io posso calpestare, senza sapere, il dolore antico di qualcuno. È che da qui nascono molte incomprensioni, che spesso sono inevitabili ed involontarie.
Ho imparato a essere più sfrontata, a non voler essere per forza simpatica a tutti, ma piuttosto essere fedele a me stessa. A considerare più importante quel che sono io e che mi interessa, piuttosto delle persone che non sono importanti per me.
Ho recepito che spesso non serve spiegare a chi non vuole o non può capire; ci puoi provare, per non lasciare nulla di intentato o in sospeso, ma, anche se con rammarico, occorre accettare che le cose siano così.
Ho addosso i segni del tempo vissuto e di quello che ho imparato.
Si vede tutto. A volte ritocco le foto per non vedere i miei difetti, dimenticando il valore della strada percorsa e delle conquiste. 
E che l’essenza non ha tempo: conserva l’innocenza e l’entusiasmo del bambino, e acquista la maturità e la stanchezza dell’esperienza.
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a-dreamer95 · 2 months
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Una madre invadente è una madre ingombrante, che non lascia spazio. Spazio per crescere. Spazio per esprimersi. Spazio per la costruzione di un’identità. È una madre che ti insinua il dubbio, che ti rende insicuro e bisognoso. Che fa leva sul senso di colpa, per acchiapparti. Una madre invadente non ti crea sani confini, perché lei stessa non è in grado di rispettarli, i confini.
È una madre manipolativa. Una madre che non sa amare incondizionatamente, ma solo alle sue condizioni.
"Una madre ingombrante lascia poco spazio per te."
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a-dreamer95 · 2 months
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Ho atteso con ansia e timore che arrivassero i 30. Imponendomi obiettivi che non avrei raggiunto, come se il valore della mia vita si basasse su tappe da smarcare, come fossero una lista di cose da fare. Ho cercato per anni risposte a domande che sono diventate sempre più grandi e divoranti. Ho smantellato certezze che avevo e provato a costruire di nuovo, usando mattoncini nuovi, talvolta improvvisati. Scrivo seguendo un flusso che non so da dove arriva, forse mi parla dall’unica parte di me che è sempre stata vera, che ha sempre cercato di spingermi a seguire la mia direzione, a prendere la mia strada e a trovare la mia casa. Mi sono persa, tra amori impossibili, occhi che non mi vedevano e percorsi difficili. Mi sono cercata in nuovi ruoli, andando sempre cercando un perché. Il controllo ho sempre cercato di averlo, ma non è sempre possibile. Ho visto amiche affrontare abissi, con la paura di morire e abbandonarsi, riemergere poi forti e sicure e questo mi dà la forza di buttarmi a capofitto nel mio buio a trovare nuove luci.
Credevo che i trent’anni fossero un traguardo, ma forse son solo un altro inizio? Un numero come un altro? 🔢
Quando sarò tutta crepa, sarò di nuovo intera.
E grazie a chi c’era e c’è nel mio essere crepa.
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a-dreamer95 · 2 months
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Ogni giorno faccio azioni ripetitive perché ho dei bisogni che devo soddisfare: mangiare, bere, dormire. E mi tocca lavorare per soddisfare questi miei bisogni, ed allora mi chiedo che senso abbia tutto questo. E di nuovo mi sveglio, e la routine inizia e mi chiedo ancora il senso. Assurdo che per sopravvivere io debba lavorare ogni santissimo giorno della mia esistenza. Quindi lavorare è obbligatorio, quindi lavorare è essenziale, anche se non mi va.
Ogni giorno mi sveglio con il peso dei bisogni che mi costringono ad agire: mangiare per nutrire il corpo, bere per dissetare la sete, dormire per ricaricare le energie consumate dalla giornata precedente.
Eppure, anche se queste azioni sono vitali per la mia sopravvivenza, non posso fare a meno di interrogarmi sul significato dietro a questo inesorabile, incessante e implacabile susseguirsi di eventi.
Lavorare è diventato un altro tassello inevitabile nella mia routine quotidiana. È un'attività necessaria per soddisfare quei bisogni primari che mi costringono ad alzarmi ogni mattina. Ma mentre mi trovo immersa nelle mie mansioni quotidiane, mi assale un senso di smarrimento. Che senso ha tutto questo? Perché devo spendere gran parte della mia vita in un lavoro che spesso mi appare come un peso, un obbligo da sopportare piuttosto che una fonte di soddisfazione?
E così, mentre la giornata scorre e le ore si susseguono, mi ritrovo costantemente a domandarmi se c'è un vero scopo dietro a tutto ciò. È assurdo che la mia esistenza sia così strettamente legata alla necessità di lavorare per sopravvivere. Ma forse è proprio questa la triste realtà della condizione umana: una costante lotta per soddisfare i bisogni più basilari, una corsa senza fine verso un obiettivo che spesso sembra sfuggire alla nostra comprensione.
Eppure, nonostante tutto, so che il lavoro è essenziale per la mia esistenza. È attraverso di esso che posso garantire il cibo sul tavolo, il tetto sopra la testa, le cure necessarie in caso di malattia. Anche se a volte può sembrare un peso insostenibile, devo accettare che il lavoro è una parte inevitabile della vita. E così, giorno dopo giorno, mi sveglio e affronto la mia routine con rassegnazione, consapevole che il lavoro è ciò che mi permette di continuare ad esistere in questo mondo.
Mi accorgo che forse il senso sta proprio nel fatto di ripetere le stesse azioni che sembrano sempre uguali ma che cambiano ogni giorno, io cambio ogni giorno fino a che le rughe non solcheranno interamente il mio viso, ancora puro ed innocente. Fino alla mia morte. 💔
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a-dreamer95 · 2 months
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In un periodo in cui gli eventi mi travolgono come onde, in cui non riesco a credere abbastanza in me stessa, in cui non riesco a fare andare le cose come vorrei ci sei sempre tu al mio fianco ad indicarmi la via. Sempre pronto ad incoraggiarmi e a ricordarmi che ce la posso fare ad arrivare anche fino in cima alla luna. Siamo cresciuti insieme e lo abbiamo fatto ognuno con i propri sogni e le proprie sfide, ma sempre accanto, guardando nella stessa direzione.
Correndo tra un impegno e l'altro, facendo lo slalom tra i casini della vita, si danno tante cose per scontate. Stasera mi fermo e penso a quanto sono fortunata ad avere l'amore, il rispetto e la cura grazie a te.
Un altro anno con il tuo sguardo tenero, fiero e birbante. Un altro anno con le tue braccia che mi stringono dolcemente e mi proteggono da tutto. Un altro anno con le tue facce buffe che mi fanno arrossire e mi fanno sentire tanto fortunata. Un altro anno per ricordarci dove eravamo qualche anno fa e dove siamo ora... perché ci piace tanto farci travolgere dalla nostalgia dei primi momenti felici trascorsi insieme. Auguri a noi due che, nonostante le nostre imperfezioni, non smettiamo di tenerci sempre l'un l'altro, essendo sempre lo scudo reciproco con amore tenero, attento e forte passione. ❤️❤️
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a-dreamer95 · 2 months
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Ho "attraversato" il dolore cercando di mantenere intatta la bellezza dei miei sentimenti. Nessun amore va mai perduto, anche se chi ne è l'oggetto, legittimamente, non lo corrisponde. L'amore è nato e cresciuto in noi e ci ha resi sicuramente migliori, se glielo abbiamo permesso, accettando la realtà senza cercare di sfuggire alla sofferenza che provoca. Tornerò a provare amore e gioia, è importante comprendere che si tratta solo di un momento della mia vita.
Ho solo voglia di restare con la felpa a guardare la luna dal terrazzo che si diverte a farsi inseguire con gli occhi. Ho sempre provato piacere a guardarmi indietro e a mettere un punto per "Riniziare" con la maiuscola. Stasera, invece, ho bisogno di spazio e di virgole, di lettere minuscole e di pochi imperativi. Sorrido e penso a quanto è bizzarra questa sera: la vita ha fretta che io diventi una donna con un lavoro, con obiettivi chiari e con la voglia di costruire, eppure io mi sento ancora un po' bambina perché non ho tutte le risposte, perché non so come affrontare il distacco dalla mia famiglia, ma nel mio respiro mi sento anche una giovane donna. Tra me e me mi dico" Vai, assapora ogni momento, prendi a morsi ogni dubbio, viaggia, respira (sennò poi sbotti), leggi, balla, canta, scrivi, muoviti, stai ferma, prenditi in giro, fai tante domande senza mai forzare nessun rapporto, ma soprattutto dai un tempo a questi anni che passano come lancette impazzite, dagli il tuo tempo, il tuo senso e la tua verità."
Nel frattempo, farò qualsiasi cosa possibile per far sentire meno sola anche soltanto una persona e per rimanere autentica in un mondo che ha paura di mostrare le fragilità. Paragonarsi agli altri non fa altro che allontanarmi da quello che voglio io e, quindi, da ciò che fa stare bene me. Va bene fermarsi perché ho imparato ad ascoltare e ad osservare, a fare ciò che mi è possibile in quel momento di vita. Va bene anche stare male e accogliere i "momenti no": non durano mai per sempre ma possono essere utili per conoscermi meglio e per crescere. Va bene iniziare un percorso e avere delle ricadute perché ho interiorizzato che non esistono linee rette, ma è proprio questo che rende interessante la mia strada. E quindi va bene guardarsi con occhi più gentili, accogliendo i difetti e capendo cosa si può fare per migliorare. Non si tratta di una gara a tempo e non si può sperare in un cambiamento se non vogliamo accettare di poter inciampare, cadere, fallire. Stiamo già cadendo nel momento in cui cerchiamo di essere persone perfette perché, per quanto rincorriamo questo estenuante obiettivo, sappiamo benissimo che non riusciremo mai a raggiungerlo. Abbiamo solo bisogno di cambiare la visione delle cose, di fare un passo indietro, per andare avanti. Con i nostri desideri, le nostre paure, i nostri tempi, i nostri modi, il nostro bagaglio di vita.
A prescindere da come andrà, non perdere mai la speranza. Ricordati che anche le cose peggiori possono portare conseguenze positive. Domani sarà più semplice e andrà meglio, un giorno alla volta.
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a-dreamer95 · 2 months
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Quanto spesso durante la giornata riuscite a vivere nel presente senza lasciarvi guidare dal pilota automatico? Quali azioni siete in grado di compiere con la piena consapevolezza, osservando ogni movimento e ogni sensazione? Vivere nel momento presente non è semplice, ma ci consente di essere totalmente liberi dalla mente, dai pensieri e da tutto il brusio circostante. Mangiare è una delle azioni che si compie senza consapevolezza, circondati da distrazioni e divagazioni della mente spazio-temporali. Essere presenti nel momento del pasto ci permette di trarre quanto più possibile in termini di esperienza. Il primo passo è ridurre gradualmente le distrazioni che ci circondano (TV, cellulare, computer...) per concentrarsi e assaporare ogni boccone. Fermarsi e apprezzare la vista e il gusto del cibo senza svolgere altre attività contemporaneamente (es. smettere di ripetere per l'esame durante lo spuntino pomeridiano). Rendere l'ambiente in cui si mangia rilassato e adeguato in termini di postura e comodità curando anche l'estetica del luogo dedicato al pasto. Osservate le differenze tra il mangiare velocemente e il vivere quest'azione in maniera consapevole nel momento presente. Molto spesso la causa dell'eccesso alimentare è proprio dovuta al fatto che non si concede al momento del pasto il giusto tempo per sentire la sazietà.
Nell'ultimo periodo ho riflettuto molto sul concetto di tempo, su quanto spesso alcune attese sembrano infinitamente lunghe e su come il tempo da dedicare a se stessi e ai propri affetti sembra non bastare mai. Se da un lato è fondamentale avere un'organizzazione continua per sfruttare al meglio il tempo, dall'altro lato è importante anche vivere con meno schemi, meno programmi e soprattutto con meno ansie per il futuro. Tutti abbiamo bisogno di staccare ogni tanto per ripartire al meglio perché, nonostante la società ci voglia "perfetti" nelle giuste tempistiche, esistono soltanto i nostri tempi e le nostre esperienze maturate durante questi tempi. Ognuno di noi ha un bagaglio di esperienze diverse, l'importante è essere felici del proprio percorso. Perché tutte le difficoltà aiutano a farci crescere.
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a-dreamer95 · 2 months
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Il mio scopo è proprio quello di ridurre la sensazione di ansia e di angoscia associata alla "dieta" e far percepire la perdita di peso come la principale conseguenza di un percorso di benessere.
Innumerevoli lavori scientifici delineano chiaramente le regole della dieta sana ma spesso il cibo assume significati, ruoli e funzioni diverse, particolarmente articolati e delicati; è il motivo per il quale non esiste una dieta proponibile a tutti indistintamente ma esistono innumerevoli possibilità per creare un percorso alimentare che rispetti il ruolo che il cibo assume nella vita di ognuno di noi. La perdita di peso non può e non deve essere l'unico obbiettivo di un percorso, la vera conquista è il raggiungimento di nuove certezze, la capacità di imparare a scegliere in qualunque situazione e saper rimediare, imparare a riconoscere e gestire le sensazioni legate al cibo.
Il mio scopo consiste nell'adattare le regole della sana alimentazione alle esigenze di ognuno di noi, dando i mezzi per scegliere criticamente ciò che mettiamo nel nostro piatto. Una volta iniziato il percorso e percepiti i benefici, la scelta di proseguire diventerà automatica perché la dieta sarà ormai una abitudine consolidata che ci fa sentire bene.
Frequentemente sento manifestare la volontà di “imparare a mangiare meglio” ma le nostre vite frenetiche ci obbligano ad accettare ciò che il mercato concede; il mio ruolo è anche quello di comunicare le poche e semplici regole per fare scelte sane, così da consentire a tutti, senza grandi sforzi, di diventare padroni della propria salute e di impedire che chiunque possa pilotare le proprie scelte a tavola.
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a-dreamer95 · 2 months
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Il rapporto che ognuno ha con il cibo dipende da moltissimi fattori, il rapporto con la famiglia è spesso uno dei più importanti; mi capita di seguire separatamente i componenti di una famiglia e di sentire da ognuno il punto di vista rispetto alla loro storia comune e dietro quelle storie scoprire l'amore che hanno l'uno per l'altro e la difficoltà che hanno nel raccontarselo. Diamo spazio a complimenti che celebrino la salute, la forza e il benessere generale. Le parole hanno un impatto profondo, possiamo costruire un ambiente più positivo evitando commenti che mettano in evidenza cambiamenti fisici. 🫂💙
Non c'è bisogno che il problema sia "abbastanza grave" per poter chiedere aiuto. Un intervento precoce può prevenire l'aggravarsi della sintomatologia e favorire un recupero più rapido ed efficace.
Fa bene ascoltarsi, assecondarsi e rispondere alle proprie esigenze in modo equilibrato, dovremmo farlo per ogni cosa e non solo per l'alimentazione. Tutto sta nell'equilibrio, un po' e un po'.
La chiave è trovare un equilibrio che promuova il proprio benessere fisico e mentale, adattandosi alle varie esigenze quotidiane personali.
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a-dreamer95 · 2 months
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In una società che richiede di essere perfetti e performanti, e lo richiede subito, è difficile pensare di darsi il giusto tempo di fare le cose. Il motivo per cui è importante concentrarsi sulla possibilità di darsi tempo è per aiutarsi ad abbandonare il pensiero dicotomico tutto o nulla. Il pensiero dicotomico è una modalità che ci porta a pensare che tutto sia o bianco o nero / buono o cattivo, senza nessuna sfumatura o compromesso. Spesso succede che la persona, convinta di aver ormai trasgredito la dieta ferrea (dopo aver mangiato anche piccole quantità di cibo), guidata dal pensiero "ormai ho rovinato tutto", prosegue nell'abbuffata. Alla prima "scivolata" verso cibi proibiti, penserà di aver fallito e di aver buttato via settimane di lavoro (perché la trasgressione segna la fine della dieta). Il pensiero dicotomico porta a percepire una situazione non proprio perfetta come un completo fallimento: "tutto o nulla" infatti va a braccetto con un certo ideale di perfezione, non fa cogliere ciò che è già stato raggiunto nel percorso ma solo il non-raggiungimento dell'obiettivo finale.
Come si smonta questa dicotomia?
Attraverso l'educazione alla via di mezzo. È solo questa "via di mezzo" che aiuterà a mantenere nel tempo i diversi traguardi raggiunti: ciò vuol dire flessibilità ed equilibrio alimentare. La persona così riesce a riconoscere ciò di cui ha voglia o bisogno in quel momento, senza sentimenti di colpa. Questo modo di approcciarsi all'alimentazione permette di abbandonare il pensiero "sono a dieta - non sono a dieta": l'educazione è nei confronti della normalità, dove la "regola" rappresenta un riferimento o una linea guida e l'obiettivo è quello di sentirsi liberi di mangiare il cibo che riteniamo possa essere il migliore per noi in quel determinato momento.
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a-dreamer95 · 2 months
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Sabato mattina ore 8:30, si parte. È solo una notte fuori sì, ma io neanche riesco a fare la valigia. Scrivo, prendo appunti, dormo poco, esco di casa e ti aspetto. Tu guidi, io guardo la cartina, come in un film degli anni 60. Mi dici che questa cosa è davvero troppo carina, la penso come te. Tutto lo stress, l’ansia per il lavoro, la casa, gli esami, la stanchezza. In un attimo, tutto scomparso. Un lungo viaggio per noi, che ancora non avevamo mai viaggiato fisicamente insieme, ed io parlo, parlo tanto, come sempre, e tu mi prendi in giro, sorridendo.
Guardo fuori dal finestrino, ascolto la musica e poi ti tengo la mano. Un viaggio leggero, il mio primo viaggio leggero dopo anni in cui uscire di casa era quasi un premio, era accontentare un capriccio, era fatica, era un qualcosa da scontare i giorni seguenti. Mi giro spesso verso di te, sei felice, io pure. Ancora non mi sembra vero. Arriviamo ed è tutto un camminare, esplorare, sentire, scherzare, ridere. Cerchiamo un posto un po' sperduto per mangiare un panino e poi ci immergiamo in un luogo da fiaba che neanche immaginavo potesse esistere. E qualcosa ci entra dentro, lo sentiamo entrambi. E lo so, custodiremo quel giorno e tutti i suoi segnali nel cuore, per sempre.
A tutto questo, a quello che verrà, a tutte le altre avventure e alle meravigliose gioie quotidiane, allo stringersi forte, e a quello che in poco tempo siamo diventati io e te.
Siamo una squadra, non dimenticarlo mai! ❤️
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a-dreamer95 · 2 months
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Io sono fatta per camminare, parlare e non per stare ferma, la qual cosa mi provoca la classica reazione di “spelluzzico da compensazione”. Con il tempo, ho imparato a controllare tutto ciò, ma non dovrei percepire di fare un sacrificio per vivere senza tentazioni. Vorrei essere in grado di resistere alle tentazioni senza sentire che sto rinunciando a qualcosa di importante o facendo "sacrifici"...
È mia grande premura far passare il messaggio che in questo tipo di percorso, il vero punto di arrivo non è il dimagrimento, ma il consolidamento di nuove abitudini, nuovi gusti e, ancora meglio, nuove necessità. Si riesce a non ritornare alle abitudini precedenti, perché la sensazione di benessere è tangibile ogni giorno e la sua mancanza è immediata quando alcune abitudini scorrette tentano di ritornare stabili. È il momento in cui uno stile di vita sano non è più un obbligo, è necessità: diventa necessario quel senso di equilibrio dentro e fuori di noi, con le persone e con le cose.
Uscire a fare una passeggiata all'aria aperta mi tranquillizza, mi apre la mente, mi fa vedere quello che perdo nella corsa delle mie giornate. Allora ho capito che mi dovevo davvero fermare: ero uscita dalle mie abitudini e ne dovevo trovare di nuove, perché il tempo è così prezioso!
Così mi sono anzitutto chiesta cosa altro mi mancasse. Dopo un po’ era chiaro: cucinare con calma e poter condividere le mie ricette, recuperare tutte le foto fatte anche in passato nella speranza di aiutare chi ha meno fantasia, leggere, studiare e fare un po’ di sport. 
Tutte le nuove abitudini introdotte hanno risvegliato e allietato la mia mente, la voglia di fare e soprattutto la gioia di fare. L’attività fisica, in primo luogo, ha sostituito i due chewingum, che già al quinto giorno non sono più stati necessari, e mi ha confermato che qualcosa nel mio percorso mancava, qualcosa che chiude il cerchio. Ho quindi capito che la ricerca del benessere non si era mai fermata, non si era mai arresa, ma si era alimentata di nuove consapevolezze e si era fortificata. Nel “tempo libero” non avevo cercato il frigorifero ma attività che mi facessero bene al corpo e alla mente. 
Ho avuto conferma che il benessere cerca il benessere e si può esprimere nella misura dettata dalle possibilità che abbiamo, o che decidiamo di darci, nei diversi momenti della vita. Io voglio pensare che questo sia l’inizio di una delle fasi di un percorso di benessere strutturato e solido. Mi porterò nell’anima il bagaglio di questi giorni e riorganizzerò i tasselli delle mie priorità.
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a-dreamer95 · 5 months
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"Buongiorno amore mio. Spero tu sia riuscita a riposare tranquilla stanotte. Io purtroppo poco, mi svegliavo continuamente, sentivo che mi mancava un qualcosa in questa stanza di hotel. Tu. Tu che sei sempre dolce verso di me, che fai di tutto per farmi stare bene e rendermi felice. La tua scelta di starmi accanto non è scontata, lo so bene. Un tempo questa cosa, dopo aver conosciuto quanto bello fosse vivere con te, mi creava ansia per la paura di perdere tutto e di non riuscire più a provare quello che provo ogni giorno con te al mio fianco. Fortunatamente, ora, questa paura è passata perché ho capito che siamo uguali e cerchiamo le stesse cose. Non ci diamo per scontati e lottiamo per il nostro rapporto, ci teniamo entrambi. Tu hai reso la mia vita migliore, l'hai resa una melodia che ogni giorno suona diversa ma preserva sempre un tono dolce. Spero, dentro di me, di riuscire a fare altrettanto anche per te. Tu sei un capolavoro di intelligenza e bellezza, non ti sottovalutare. Più conosco persone e più mi rendo conto di quanto tu sia rara. Non esiste essere umano al mondo che per me abbia una personalità così perfetta come la tua. Sempre pronta a metterti in gioco, curiosa, appassionata, grintosa, che non demorde e che cerca sempre di dare il massimo! Grazie per essere semplicemente tu! Buon compleanno topolina 🎂 🐭 Un anno in più, un altro anno di saggezza. ❤️"
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