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Tu lavori e loro se stressano…

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No, non è invidia. Nessuno invidia il fatto che tu abbia scritto 120mila romanzi, al ritmo di uno alla settimana, roba che ci si mette di più a cambiare le lenzuola. Nessuno invidia il fatto che tu li abbia pubblicati pagando ("eh, ma perché in Italia non c'è meritocrazia"... se, se...), o che tu debba scongiurare gli amici sui social di lasciare finte recensioni positive su Amazon. Ma porco, porco cazzo. Se ti dichiari scrittore NON PUOI scrivere "qual è" con l'apostrofo. È una questione di responsabilità sociale, per Dio. Tua, e di quei cani maledetti che, pur sotto pagamento, accettano di pubblicarti.

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‘Poise’

Prints available here

annadittmann.com

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Ladies and Gentlemen, la testa di cazzo

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Le migliori vacanze di sempre

Lisbona. Senza ombra di dubbio. Lisbona non è una città. È una persona. Sul serio: arrivi e dici "si, boh, dai, caruccia". E poi ti riscopri, giorno dopo giorno, ad innnamorarti, sino all'addio, quando ti rendi conto che non ce la fai a lasciarla, che senti proprio male al cuore. Perché non grida, bisbiglia. E in un mondo dove tutti si sentono in diritto di dire la loro e dove tutti gridano, vacanza significa pace. Almeno per me. Lisbona è pace. Ma non è semplice. Lo senti che dentro ha molto di più: una città con i suoi casini, le sue contraddizioni. Il fatto è che a Lisbona tutto questo diventa una specie di colonna sonora. Come quando mescoli il dolce con l'amaro e viene fuori una roba così particolare che manco riesci a dire "mi piace" o "non mi piace". Fidatevi, andate a Lisbona.

PS. Una dritta che non sempre si trova sulle guide: Almada è un paesello sulla riva opposta del Tago, il fiume che bagna Lisbona e si getta sull'Oceano. Si raggiunge in traghetto con pochi euro, il porticciolo che lo caratterizza è pieno di edifici abbandonati decorati con Azulejos spettacolari. Da lì potrete vedere tutta Lisbona, la foce del fiume e l'Oceano, un vero spettacolo. Lì troverete anche un ristorante FA-VO-LO-SO: Ponto Final. Se volete conoscere il vero sapore del pesce fresco appena pescato, magari accompagnato da una bottiglia di vino verde freschissimo, è il posto che fa per voi.

PPS. Non perdetevi i Pasteis de Nata, squisiti tortini di sfoglia ripieni di crema a base di uova. I migliori? Accanto al monastero di Belem, dove pare siano nati.

PPPS (poi giuro che la smetto). Se volete vedere il Paradiso, visitate il Miradouro St. Luzia, una delle tante terrazze sulla città... Ma non una terrazza qualunque. La vista sull'Oceano, i pittori, i musicisti, il pergolato con i fiori, le piastrelle decorate, tutto contribuisce a creare un'atmosfera incredibile.

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Kamasi Washington - Truth

Il nuovo Coltrane. Al minuto 5.11, quando fa il cambio, ho pianto per la gioia, ho riso, mi sono commosso, ho ringraziato il mio Hebert che me lo ha fatto sentire ieri sera.

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Same. (via Boom_likean808)

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Great!

Taking care of o.rders daily instead of a day a week made me survive at the fatigue I feel lately and like this sending out them as quickly I can as well!The 3 stickers sets are cut by hand so not an easy task , and now are again available to get all together to save up! Thanks for the support ❤️💜💙💚 #mariabagnaleart #art #stickersart #stickersaddict #stickersale #stickers #brightcolors #brightart #popsurrealism #traditionalart #pencilart #coloredpencil

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La democrazia è un concetto sopravvalutato

Eh niente, basta il titolo.

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Per la cronaca, io sono donna e la ceretta non l'ho mai fatta.

Oggi sono andato al centro estetico per la beauty session prima delle vacanze NEL mare. Ho fatto la ceretta. Dice “ma gli uomini non dovrebbero fare la ceretta”. Avete ragione. E il prossimo passo quale sarà? Uomini che insegnano all’università? Uomini sulla luna? 

Non avevo mai fatto la ceretta prima. Non sapevo cosa aspettarmi. Mi hanno messo in uno stanzino e una signora ha bussato. Sì? Era la signora della ceretta. Mi ha fatto stendere sul lettino e mi ha versato questa lava profumata addosso. Il profumo era piacevole, ma era comunque lava. La signorina ha detto che la temperatura era intorno ai 38 gradi, ma la signorina ovviamente non sapeva niente dei famosi grandi centigradi, perché in quella lava c’erano almeno 87 gradi. Era piena di gradi. Poi mi fa un massaggino e io penso che la ceretta è carina dopotutto e poi comincia a parlare. Perché vuole parlare? Perché mi sta distraendo? Lo scopro subito: non appena mi rilasso strappa via del tessuto cutaneo dal mio corpo. Tira via pure un braccio. Mi strappa i peli, lo strato superficiale dell’epidermide, la dignità, la speranza. Non so cosa fare. È solo l’inizio e dovrò sopportare almeno venti minuti di queste cose. La signora mi chiede se provo dolore. Rispondo strizzando le labbra e risucchiandole nella bocca. Le labbra ora non sono più visibili.

La signora è cattiva. Mi gioco la carta “coraggio delle donne”. Dico alla signora che se le donne fanno questo ogni tre per due allora sono davvero coraggiose. La signora si gioca la carta “e allora la gravidanza” e lì non posso che perdere. È come quando giochi al mercante in fiera e non compri l’ananasso e l’ananasso vince tutti i soldi.

Decido di tacere. A un certo punto faccio un movimento improvviso con la faccia e una cascata di lava mi copre il volto. Sembra di stare a Pompei nel 79dc solo che io non sono morto prima per via dei gas e dei lapilli, avete capito abitanti di Pompei fortunelli? La signora dice che è colpa mia e se la signora dice così allora è colpa mia.

La signora continua a spalmare lava bollente e strappare e sarebbe carino dire che ormai non provo più dolore, ma in realtà il male è talmente grande che arrotolo le braccia come quelle trombettine di cartone di capodanno che uno ci soffia dentro. 

A un certo punto la signora mi dice che mi devo alzare perché mi vuole guardare. Dice che vado bene e se ne va. Io resto solo nello stanzino. Non so cosa devo fare. Rimango per altri quaranta minuti tremolante sotto il lettino.

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E tu credi di fare un lavoro del cazzo?

Ore 17.00. Apro il file della pratica millimilaeuno della giornata. Nota del commerciale che mi ha passato la pratica: "non contattare il cliente. Dice che non ha necessità di migliorare la descrizione della sua attività sul sito, quello che abbiamo scritto è esaustivo"

Penso:"Eccallá, ennesimo cacacazzi che si scoccia a dedicarci due minuti, poi tra un mese si rilegge la descrizione, gli fa schifo e la colpa è mia che non l'ho chiamato".

Spulcio la pratica, vado alla sezione "categoria professionale" e leggo:

"Recupero carcasse animali deceduti".

E ringrazio Iddio che il cliente non abbia chiesto di imbastirgli una presentazione accattivante.

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Benvenuti nel nuovo millennio

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Oggi così

👒Let’s go for a swim!🏖

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TB, the ambitious Slytherin 🐍 Swipe for color! . . . . . . . . #draw #drawing #instadraw #art #artist #artwork #pointillism #instaart #ink #illustrationnow #inklife #inkdrawing #inkstagram #stippling #illustration #sketching #sketch #paint #painting #linework #blackworknow #blackworkillustrations #blackflashwork #dotwork #dotworknow #tattooart #tattoodesign #tempuradesign (at Gothenburg)

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Sessantenni buongiornissimo

"Buongiorno Sig.ra M., sono il tecnico. La contatto perché ha segnalato problemi sulla pagina Facebook che le abbiamo creato"

M:"Ma si, va'. Ga lascia 'ste! Io non volevo mica gestirli 'sti social aziendali, è un anno che mi ghe sto dietro a sto Facebook, ma non è che capisca..."

Io:"Beh, guardi, entriamo insieme sulla pagina, poi clicca in alto su Impostazioni..."

M: Va' che in alto non ho mica "Impostazioni", sa?! Io lì leggo "amici"

Io:"No, ma signora, quello è il suo profilo personale... La sua pagina è XXXX"

M:"Speta, né. Ah, toh, ma l'è questa? È da dove salta fuori?"

Io:"Signora, è lì da un anno..."

M:"Ostia! Ma alora cos'è che ho sempre aggiornato io?!?!"

Storia (triste) di come la signora M. scoprí di aver mandato a puttane la pagina Facebook aziendale, gestendo per un anno il suo profilo personale, convinta fosse la stessa cosa. Poi dice "le aziende italiane falliscono per via della crisi".