Arriverà il momento in cui ci saranno almeno un milione di buoni motivi per mollare. Il vero coraggio, e forse anche un po' di pazzia, sta nel continuare ad andare avanti lo stesso. Noi gente di cavalli siamo fatti cosí, quando la forza non basta, oltre l'ostacolo ci butti il cuore.
Don't wanna be here? Send us removal request.
Quote
Si innamoro’ come si innamorano sempre tutte le donne intelligenti: come un'idiota
Angeles Mastretta (via eleonoratisi)
743 notes
·
View notes
Quote
Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama.
-Seneca (via itaintmatter)
923 notes
·
View notes
Text
-COLORO CHE REBBLOGGHERANNO QUESTO POST RICEVERANNO UNA FRASE CHE LI DESCRIVE.
1K notes
·
View notes
Quote
Una voce alle mie spalle, familiare, che sarei capace di riconoscere ovunque, nonostante tutto il tempo che è passato. Ma non può essere lui, non può essere. Il destino mi sta giocando un brutto scherzo. Mi volto, lentamente, con il cuore in gola e per un momento credo di avere le allucinazioni. “Sei proprio tu allora” sorride. Alla visione di quel sorriso e di quella dannata fossetta il mio cuore salta un battito. Riconosco a stento la mia voce quando mi sento dire “Sì, sono io… Ehm, ciao”. È più che altro un sussurro. Si avvicina, e in questo momento vorrei tanto scappare lontano, il più possibile, nascondermi in qualche posto in cui nessuno possa trovarmi. Mi posa due dita sotto il mento, in modo che lo guardi negli occhi. Lo stesso gesto che faceva sempre, gli stessi occhi che mi abbattono sempre, completamente. E mi ci vuole qualche minuto per tornare allo stato iniziale. Fa un mezzo sorriso, e vedo un'emozione balenargli negli occhi, anche se non so bene quale sia. “Mi riconosci, non è vero?” chiede. Come può domandarmi una cosa del genere? Come potrei non riconoscerlo? “Sì che ti riconosco” rispondo, in tono acido. Gli scappa un risolino, ma sembra piuttosto triste, “Bene, pensavo che ti fossi dimenticata di me”. Non potrei mai dimenticarmi di lui… “Per mia sfortuna no, mi ricordo eccome”. “Come stai?” domanda. “Benone” sospiro “e tu?” “Io… sì, bene, sto bene” risponde, abbassando lo sguardo. Non gli credo, non è mai stato capace di mentirmi, più o meno. “Allora… hai trovato il tuo lieto fine?” Mi domanda. “Sì” rispondo, con falsa convinzione. “Non ci credo” fa un sorrisetto impertinente e mi verrebbe voglia di prenderlo a pugni “ero io, il tuo lieto fine” conclude. Scoppio a ridere “ma per favore, non credere di poter venire qui e…” “Okay, senti, stavo scherzando” mi interrompe. Non aggiungo altro. C'è un silenzio imbarazzato tra noi due, è passato qualche minuto e già non ne posso più. “Beh, io vado, ci si vede in giro” dico e faccio per andarmene. Mi blocca per il braccio e mi fa voltare, per poi cingermi la vita con le braccia. Mi stringe in un modo… come se temesse di vedermi scappare. Ho il batticuore, e non riesco proprio a spiegarmi il perché. Ero convinta di essere andata avanti, di averci messo un punto, ma no, non potrei mai, lui rimarrà per sempre. Posso far finta di averlo dimenticato, posso fingere che non abbia mai fatto parte della mia vita, che non m'importi, che sto bene. Ma non è la verità e non posso continuare a mentire a me stessa, ma mi starò bene, mi accontenterò di come sono, di come mi sento: spezzata, con un grande vuoto costante nel petto, un vuoto che solo lui può riempire. Questo non posso cambiarlo, in fondo, l'ho sempre saputo. L'ho odiato, l'ho odiato con tutta me stessa e mi sono odiata. Ma l'odio non è il sentimento contrario all'amore. Perché io l'ho anche amato, l'ho amato con l'anima e con il corpo, con il cuore e con la mente, più di quanto qualsiasi persona possa arrivare a capire o a concepire. È sempre stato così tra noi due, prima fumo e fiamme e poi… poi solo cenere. Le lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi, mi stacco dall'abbraccio e noto che anche lui ha gli occhi lucidi. Mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sfuggita all'elastico. Un altro gesto che faceva sempre. “Non piangere, piccola” sussurra, accarezzandomi la guancia. “Ti prego, va’ via, lasc… lasciami in pace” mi si spezza la voce. “Lo so, lo so non dovremmo, è tutto così complicato… Ma ti prego, ti prego ascoltami. So che è tutto inutile, va bene? Ma devi sapere che io ti ho amata tanto, ti ho amata come non avevo mai amato qualcuno in vita mia, anzi, nessuno. Tu eri il mio pezzettino di vita più prezioso, l'unica componente della mia vita che la rendeva più viva, più bella, più… Insomma, mi facevi venire voglia di fare cose belle, di diventare una persona migliore, solo per te. Tu mi davi la vita. E ti amo, piccola, io ti amo anche adesso e so che ti amerò sempre.” Dice, tutto d'un fiato, come se avesse imparato a memoria queste parole, come se avesse paura di vedermi scomparire e non riuscire a finire in tempo ciò che ha da dirmi. Non vedo nemmeno un briciolo di speranza dentro ai suoi occhi, non vedo nulla, solo il vuoto e la consapevolezza che sì, questa volta, è finito davvero tutto. Non è più con lui il mio posto, non era destino. Adesso io ho Andrea e non posso rinunciare a tutto per rientrare in quel circolo vizioso. Ma sento il bisogno di dirgli qualcosa, io devo dirgli tutto, devo liberarmi di quel macigno sul mio cuore che pesa come una tonnellata. “Ti amo anch'io, e lo sapevi, tu l'hai sempre saputo che ti amavo, ti ho amato per tutto questo tempo e anche dopo ho amato tutto… e ci vuole coraggio ad amare uno come te. E tu stavi sempre lì ad autocommiserarti, a dire che non eri abbastanza per me. Ma sai che ti dico? Non toccava a te scegliere chi mi meritava oppure no, perché io sapevo cosa volevo. Io volevo te, io amavo te, io avevo il disperato bisogno di te. E non ho fatto altro che tormentarmi, ho provato a darmi la colpa e a darti la colpa, a darmi ragione e a darmi torto. Ho contato i miei errori ed i tuoi: a volte ho vinto io, a volte hai vinto tu, altre volte abbiamo pareggiato entrambi nell'essere felici. Solo poi ho capito che non c'erano errori, sbagli, frasi spezzate o qualcosa da salvare. Solo poi ho capito che ci stavamo sprecando entrambi. Semplicemente, non eravamo giusti. Mi dispiace di non essere riuscita a salvarti.” Solo quando ho finito di parlare, mi accorgo che sto piangendo a dirotto, liberandomi. Resta in silenzio per qualche secondo, e noto che stringe i pugni tanto che le nocche sono diventate bianche. “Hai ragione” dice, così piano che quasi non lo sento “ma non importa, io starò bene, ho solo bisogno… io devo…” sembra combattuto. Prima che possa capire cos'abbia in mente di fare, mi spinge contro il muro, mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Le sue labbra sfiorano le mie, prima lente, caute, è un bacio dolce, delicato. Schiudo le labbra, incapace di protestare. Avevo bisogno di quel contatto, mi mancava da morire la sensazione delle sue labbra sulle mie. Sento il suo sapore di menta, mischiato al retrogusto amaro delle lacrime. Poco dopo il bacio si fa più forte, inteso, sento il fuoco crescere dentro di me. La sua bocca si adatta perfettamente alla mia, la mia lingua e la sua danzano insieme. Gli getto le braccia al collo, so che è sbagliato ma non posso fermarmi, non posso. Potrebbe essere l'ultima volta, anzi, sicuramente sarà l'ultima volta. Si stacca da me, e mi scappa un lamento per la perdita di contatto. Sta ansimando, proprio come me. Nei suoi occhi vedo l'amore assoluto e mi costringo a distogliere lo sguardo. Devo allontanarmi, prima di commettere un'altra stupidagine. “Io… basta così, non rendermi le cose più complicate di quanto non siano” bisbiglio, fissando il pavimento. “Sì… è un addio, non è vero?” domanda, percepisco un briciolo di speranza nella sua voce. “Sì, lo è… allora, addio.” “Addio. Ti amerò sempre, almeno questo non dimenticarlo.” Afferma, cercando di assumere un tono freddo, distaccato, ma con scarsi risultati.. dopodiché fa un sorriso triste. Mi concedo di guardarlo solo un attimo, solo per incidere nella mia mente ogni dettaglio. Le labbra carnose, la fossetta che gli si forma sulla guancia sinistra, i suoi tatuaggi, i capelli spettinati ma allo stesso tempo perfetti, e i suoi occhi. Quegli occhi blu.. resteranno, insieme agli altri piccoli dettagli, per sempre impressi nella mia mente. Distolgo lo sguardo, “Anche io” rispondo, e mi allontano. Corro, e quando mi assicuro di essere abbastanza lontana da lui mi concedo di crollare. Scoppio a piangere, urlo, soffoco singhiozzi. So che mi ama, nel suo modo malato, ma mi ama. E io amo lui, lo amerò sempre. Ma non importa. Ci sono storie che non importa come siano andate a finire, l'importante è che siano esistite.
uncuore-di-ghiaccio (via uncuore-di-ghiaccio)
9 notes
·
View notes
Quote
Era anche bello litigare con te. Ma non erano di quei litigi fatti per ripicca. Ognuno rimaneva fermo nelle proprie convinzioni e cercava di difenderle proponendo sempre argomentazioni valide. E quando si finiva per non trovare un punto di accordo si decideva di non parlarsi più per qualche ora. Era il silenzio di chi voleva dire troppe cose, di chi sarebbe scoppiato se solo le avesse dette e che quindi preferiva tenerle per sè, per diplomatico orgoglio. Ed era questo il bello di litigare con te. Nonostante le tue fossero idee valide alla fine ritornavi; forse perché ti mancavo, io per te non c'ero ed era pesante da sopportare. Preferivi la mia presenza piuttosto che l'assenza. E ricordi, si faceva pace subito, scusandoci l'uno con l'altra per la brutta piega che aveva preso il litigio. Ero io a scriverti, ma aspettavo sempre fossi tu a farlo. Litigare con te aveva un senso, non era il solito capriccio tipico delle persone lunatiche e dei bambini che non tengono conto dell'altro. Si stava in pena nel non sentirsi. Era anche bello litigare con te. Ora invece regna la quiete, non si ci parla, non si litiga più. Si sparisce e basta: è l'amaro silenzio di chi non ha più nulla da dirsi.
(via iwroteyouintomyverse)
961 notes
·
View notes
Quote
Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita.
Jim Morrison (via strana-ostinata)
153 notes
·
View notes
Quote
Non morderti il labbro; voglio farlo io per te.
Cit. (via frammenti-di-ametista)
222 notes
·
View notes
Text
Non sarò il meglio perché insomma, guardami. Ma nemmeno il peggio perché insomma, guardati.
463 notes
·
View notes
Quote
“Non è importante se una persona sorride, ma per quanto tempo dura quel sorriso”
-lips without smiles (via lipswithoutsmiles)
🍃
(via ti--prego--resta)
302 notes
·
View notes
Quote
Un giorno ci ricorderemo della prima persona che abbiamo amato e magari rideremo, o forse la guarderemo negli occhi e la stringeremo più forte.
Il respiro dei libri (via il-respiro-dei-libri)
24K notes
·
View notes
Quote
Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte.
Charles Bukowski. (via sorrisidisperati)
14K notes
·
View notes
Quote
Se manco Beatrice l‘ha data a Dante, che era un poeta coi controcazzi, immaginate le speranze che avete voi con quelle frasi scopiazzate da pseudo-rapper
Letsumberto (via letsumberto)
AHAHAHHAHAHAHAHA
(via inloveee-)
Dopo questa hahahha
(via letuemanisudimehostranieffetti)
✖️
(via un-ragazzo-da-parete)
HAHAHAHAHAH
(via the-memoriesare-fading)
🌙
(via sorrisilontanichilometri)
BEA VERGOGNATI, DISGRAZIATA.
(via pioggiachecade-vitachescorre)
reblog a vita
(via sole-siamo-niente)
N
(via hovogliadiviveredavvero)
25K notes
·
View notes
Quote
Odio quando scrivo ‘ahahah’ e l’altro dice ‘ahahah’. Che rispondo? Non possiamo ahahahare per sempre.
(via tempestaemotiva)
Io rido per sempre.
(via silenzicheuccidono)
Rido fino al 2020 ahahahahahaha
(via persone-che-nessuno-salva)
Ahahahah piango :”)reblog a vita
(via guardaminegliocchilultimavolta)
Ahahahare, oddio
(via
lividisulcuore
)
ahahaha, sto male :’)
29K notes
·
View notes
Text
There's over 9 million users on Tumblr now. Reblog if you're one of the few who's never EVER left anon hate in somebody's ask box.
1M notes
·
View notes