Non so chi sono. Ma ti sto aspettando, magari tu mi capisci.
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Seven years ago
#Partenze
C’eravamo lasciati. Litigavamo sempre. E come potevamo non farlo? La sola idea di non vederci più era insopportabile, anche se eravamo entrambi troppo orgogliosi per ammetterlo. E poi eravamo troppo razionali per poter pensare che potesse durare, con un intero oceano a dividerci. Continuavamo a ripetere che era la cosa giusta, se il destino avesse voluto ci saremmo rincontrati, magari a distanza di anni. Era questo il piano.
Tu ti saresti trasferito in una nuova città, avresti conosciuto nuovi amici, e chissà magari anche un nuovo amore, una ragazza meno pazza di me, ma abbastanza egoista da chiederti di non partire, di rimanere con lei.
Io sarei rimasta qui, l’estate sarebbe finita, l’abbronzatura se ne sarebbe andata, e nonostante i buoni propositi avrei trascurato lo studio come faccio sempre. Avrei conosciuto un altro ragazzo, magari con occhi più belli dei tuoi.
Invece quattro anni fa, un attimo prima di imbarcarti, con il biglietto in mano, prendesti il telefono.
Io a chilometri di distanza non mi aspettavo una tua telefonata.
“ASPETTAMI”. Non dicesti altro, solo un’ unica parola. Ma dal tono della tua voce capivo con quanta trepidazione aspettavi la mia risposta.
Non potevo vederti ma ho sempre saputo che sorridevi quando ti dissi “L’AVREI FATTO COMUNQUE”.
Tra due giorni sarai su quell'aereo, di nuovo. In quattro anni sono cambiate tante cose, forse troppe. Certo sono ancora quella diciassettenne, forse un po’ troppo ostinata, che aveva tante idee e tanti progetti. Ma di una cosa sono sicura, se adesso tu mi chiamassi e mi dicessi di aspettarti ti direi di no. Non rimpiango niente di tutto quello che c’è stato tra noi, d’altronde come potrei? Sei stato, e sei tuttora una delle persone più importanti della mia vita. Ma ora ho la consapevolezza che la mia vita negli anni è andata avanti. Con o senza di te.
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#TuttoCosìSemplice
Era tutto così semplice tra noi, eravamo così spensierati. Tu che leggevi con la testa poggiata sul mio petto e io che ti guardavo corrucciare la fronte nei passaggi che non ti piacevano. Quante notti, senza volerlo, siamo rimasti svegli fino all’alba, perché il tempo insieme sembrava non bastare mai. Non potevo non amarti, forse uno dei miei tanti errori è stato quello di non dirtelo abbastanza spesso o forse avrei dovuto capire che eri giovane e ti stavo chiedendo troppo. Non so cosa ci ha portato al punto in cui siamo adesso. Ma una cosa la so: vorrei una vita diversa, dove il dolore che ci siamo fatti non esista, in cui ci siamo solo noi e tutto il resto non conta. Vorrei una vita al tuo fianco, ovunque tu voglia. Per sempre tuo
A.
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Cambiò l’olio alla lampada, l’accese, l’appese fuori la porta del faro e tornò dentro. Tirava vento ed il mare era inquieto. Oliver prese la sua pipa e aspirò a pieni polmoni. Aveva novant'anni il signor Oliver o forse ottantanove, chissà, ogni volta mi diceva un’età diversa. Non era famoso o conosciuto, era un uomo normale, con una vita normale e non sarebbe comparso in nessun libro di storia una volta scomparso. Aveva vissuto al vecchio faro fin da piccolo con i suoi genitori e dopo averlo ereditato, continuò a viverci con sua moglie Eleti. - “Non è burbero o cattivo, è solo mareopatico” ripeteva Eleti alla gente. “Mareopatico” sussurravo fra me e me ogni volta, sorridendo. Stranamente quella sera Oliver era calmo, fuori c’era una tempesta e lui fumava la sua pipa vicino alla libreria del sottoscala. Ogni tanto guardava dalla finestra e bisbigliava: “Speriamo che la veda, ora torna, adesso torna.” - “Torna chi signor Oliver?” Rabbuiato, Oliver non rispose. - “Questo faro, quanti giovani ha illuminato questo faro. Avrò avuto la tua età sai, quando conobbi Eleti. La vidi proprio nella spiaggia qui di fronte, lei voleva un posto tranquillo in cui pensare ed io come ogni sera dopo cena guardavo fuori la finestra. Pensavo sentisse freddo, così mi presentai da lei con una coperta, mi avrà preso per pazzo.” Respirò piano, chiuse gli occhi. - “Dopo avermi ringraziato” – riprese- “mi chiese se volessi sedermi lì con lei ed iniziammo a parlare. Le nostre nottate le cominciammo a passare in quella spiaggia, ad un passo dal mare e tre da casa mia, tra le sue risate ed i miei brividi di freddo. Ci innamorammo fra un’onda e l’altra. La luce del faro quando facemmo l’amore la prima volta accecò e portò via il nostro imbarazzo.” Tossì. - “Non pensa che le faccia male fumare la pipa alla sua età?” Si alzò dalla poltrona, uscì fuori la porta e si assicurò che la lampada brillasse ancora nelle intemperie. - “Se c’è una cosa che Eleti mi ha insegnato è l’importanza di dire sì. Ormai siete tutti abituati a discorsi ridondanti e frasi dal duplice significato, infatti avete perso la capacità di sbalordirvi davanti ad una parola così semplice. Sì, aver paura che scostandole i capelli si spostasse anche il mio cuore, è amore. Sì, pensavo di essere completo prima di conoscerla ma lei mi ha dimostrato che la completezza l’ho raggiunta solo dopo averla incontrata. Sì, non pensavo di poter conoscere un'altra parte di me con lei; lasciarsi amare è come lasciarsi portare dal mare, alla deriva. Sì, lasciar modellare il proprio carattere e addolcire gli spigoli è amore per sé stessi e per l’altra persona. Il miglior modo per amare è rispettare gli spazi altrui, anche se vorresti essere solo te ad occuparli. Sì, quando corro sugli scogli sto attento e sì vado piano con la macchina quando torno da lavoro. Sì, non smetterò mai di guardarti con gli occhi con cui ti ho guardato la prima volta. Sì, non farà mai così caldo da dormire troppo distanti dal letto e sì, ti porto il caffè in camera, anche se non è granché quello che faccio.” Prese una lunga pausa, mi guardò. -“Sì, ti amerò anche quando non potrò più fartelo sapere.” Disse alla fine. Aveva novant'anni il signor Oliver o forse ottantanove, chissà, ogni volta mi diceva un’età diversa. Non era famoso o conosciuto, era un uomo normale, con una vita normale e non sarebbe comparso in nessun libro di storia una volta scomparso. Per una cosa però tutti lo avrebbero ricordato: l’infinito ed eterno amore che provò per la sua Eleti, caduta da uno scoglio anni prima e portata via da quel mare che per lungo tempo aveva accompagnato il suo amore. Ogni sera da quel giorno, il signor Oliver mette fuori una lampada ad olio. -“Chissà forse è troppo buio, magari vede meglio la strada verso il faro, magari torna.” Elia M. (-via daem-on)
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“L'errore non sei tu. Sbagli a crederlo. Lo diventi solo nel momento in cui non sei te stessa.”
— @lovehoperespect
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“Fuggire… sarebbe una bella cosa… se uno sapesse dove andare”
— “Frankenstein!”, Dylan Dog n.60
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“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.”
— Antoine de Saint-Exupéry (via anormalguywithabnormalmind)
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Stai con chi riesce ad esserci anche quando non c'è.
Marco Polani
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#buongiorno
Buongiorno angelo,
potrei iniziare scrivendo che "non riesco a dire come ogni volta che metto le mie braccia intorno a te, io mi sento a casa", e potrei continuare dicendo che "non riesco a dormire, me ne resto sveglio tutta notte girandomi e rigirandomi e ripetendo il tuo nome". Non sarebbe una lettera d'amore senza "pensiamo allo stesso modo. Leggiamo le nostre menti. Sappiamo ciò che l’altro vuole senza chiedere", ma queste frasi, seppur belle, non fanno per me. Potrei dirti che "Il tuo amore è per me come la stella della sera e quella dei mattino: tramonta dopo il sole e sorge prima di esso. Come la stella polare che non tramonta mai, e intreccia sopra le nostre teste una corona eternamente viva" ma non esiste situazione in cui Goethe non sia melodrammatico.
Ma per qualche motivo che ignoro ti scrivo solo per dirti che sei in grado di irritarmi come nessun altro al mondo.
A.
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mio nonno diceva sempre:
“se devi scegliere tra aprire il cuore o aprire
il vino, apri sempre il vino”
@gemitaids
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Speravo avesse visto il disastro che ero e che mi avrebbe lasciata stare, ma a quanto pare lui era un disastro proprio come me. Forse era per quello che era tornato.
Perché per quanto non volessi ammetterlo, io e lui insieme ci miglioravamo a vicenda, due cose negative messe insieme davano qualcosa di positivo?
Pazza di te - Sophia Blakee
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Memento audere semper. Ricorda di osare sempre.
Citazione latina
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