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alessandroquartagd · 5 years
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alessandroquartagd · 5 years
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alessandroquartagd · 5 years
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Ci penso quando scrivo. Penso a tutto quello che avrei dovuto fare ma che non ho mai fatto, delle volte per pigrizia altre per paura. Penso anche a tutto ciò che faccio, anche se molte volte prima di fare non penso proprio, d'altronde sono sempre stato un tipo impulsivo. Egoisticamente parlando ho sempre agito per conto di me stesso cercando del piacere e del compiacimento in ogni azione , gettandomi a capofitto in ogni situazione senza curarmi del giusto o dello sbagliato preferendo di vivere il momento. Altre volte invece penso alle conseguenze delle mie azioni, ci penso prima e purtroppo anche dopo, dico purtroppo perché se ci penso dopo vuol dire che ho fatto qualche cazzata, penso a tutte quelle cose che non ho fatto e che magari mi sarebbe piaciuto fare, ma che per proteggere qualcun altro non ho fatto e non me ne pento. Quando scrivo penso, ma anche quando non lo faccio. Ieri scrivevo e pensavo a tutte quelle persone che nel corso della mia vita sono entrate e sono uscite come se fossero in un cazzo di bar, a quelle che mi hanno insegnato tanto, a quelle che mi hanno fatto innamorare e a quelle che mi hanno deluso. Ci sono tante persone che ho conosciuto che anche con una sola frase ti comunicavano un'incommensurabile vortice di emozioni altre invece che le nascondevano dietro immensi discorsi. Quando mi fermo penso, ma anche quando sono in movimento. Oggi mi sono fermato, guardavo il cielo dalla mia finestra e pensavo. Pensavo alle persone che mi sono care, a quelle cui ho fatto conoscere il vero me stesso. Quelle persone su cui so sempre di poter contare, quelle che per me così come io per loro si prenderebbero un proiettile pur di proteggermi. Mio Padre, Mio Nonno, Mia Sorella e i Miei pochi Amici sono per me quello che astrattamente posso definire tutto, perché da loro ho appreso cos'è l'amore. Quando sono solo penso, ma anche quando sono in compagnia. Mi capita spesso di stare da solo, la solitudine mi spaventa ma non ne so fare a meno. Sono solo anche quando sto in compagnia a volte, un po' perché voglio stare sulle mie un po' perché mi perdo nei miei fitti pensieri. Questo pomeriggio sono stato da solo, così come questa mattina e questa notte, e ho pensato a me. Ho provato a cercare di capirmi, di conoscermi fingendo di essere lo psicanalista di turno e forse qualcosa su di me l'ho capita. Ho capito che sono il più duro giudice di me stesso, ma ho capito anche che l'essere strano e particolare mi ha dato la chiave per capire cosa voglio davvero dalla vita. Francamente non lo so ancora cosa voglio, come in quel film di Woody Allen io so solamente cosa non voglio ovvero essere uguale a tutti.
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alessandroquartagd · 5 years
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Yeah, I know
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alessandroquartagd · 5 years
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Nico: tristezza, bellezza, profondità
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alessandroquartagd · 5 years
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Tutto ciò che ti circonda è perfetto, amici, denaro, belle macchine e vestiti, buon vino e ricche cene. Tu invece sei triste, annoiato e malinconico, tutto è in movimento, tu sei fermo lì, a pensare, pensare troppo. Tu sei sensibile, i tuoi occhi rivolti verso il mondo sono diversi da quelli della gente che ti circonda, tu osservi, apprendi, percepisci e rifletti. La tua maschera Pirandelliana di uomo forte e perfetto, nasconde un'immane tristezza interiore, vuoti non colmati e sentimenti repressi. La tua sottile intelligenza, quell'acume e quella perspicacia che hai sono la tua forza ma anche la tua condanna perché al contrario di tutti gli altri tu non riesci ad avere illusioni. Si contano sul palmo di una mano i pochi eletti che hai lasciato entarte nel tuo palazzo di vetro, quelli di cui ti fidi, quelli per cui fai sacrifici su sacrifici. Sei cinico, niente o quasi niente riesce ad impressionarti, a regalarti delle emozioni forti, ma non è apatia, sei solo tu che scappi dai sentimenti. Il tuo silenzio è la tua chiave per capire e capirti, nel tuo cervello ci sei tu che parli di te con te stesso, sempre in cerca di analizzarti e analizzare gli altri. Troppo scaltro e acuto per la gente comune, le tue ambizioni e il tuo pensiero ti portano in alto, tra gli dei e le stelle, a paragonarti a loro. Hai imparato a stare al mondo, sei sempre stato un uomo anche da piccolo. Quell'aria di sfida e arroganza ti contraddistingue quasi a dire "Vaffanculo mondo, Io sono Io e posso permettermi di fare tutto ciò che voglio". Tu sei Tu e lo sai bene, non ti sei mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno, ci hanno provato ma un po' per egoismo e un po' per voglia di vittoria hai sempre neutralizzato tutti. Sei sempre stato quello fuori dal comune, la pecora nera delle situazioni ma questo perché sei unico e anticonvenzionale. Hai quella voglia di essere sempre al centro dell'attenzione, molte volte la tua franchezza ferisce qualcuno, magari qualcuno di caro e tu non te lo perdoni. Sei fantastico, unico e i tuoi pregi e difetti si mescolano creando una sintesi di irriverenza, amore, noia, tristezza e ambizione. La tua passione per l'arte, la musica, la letteratura e soprattutto il Cinema ti ha regalato una cultura unica nel suo genere un mix di tutto ciò che leggi, vedi e senti. Tu pensi troppo amico mio, vuoi sembrare superficiale attaccandoti alle frivolezze ma sappiamo entrambi che è solo un trucco. Spero che impareremo a conoscerci. Alla fine siamo solo noi che parliamo di noi con noi stessi.
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alessandroquartagd · 5 years
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È la vita
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alessandroquartagd · 5 years
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L'angelo caduto. La rabbia di Lucifero.
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alessandroquartagd · 5 years
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The end of the F***ing world. Due ragazzi problematici e incasinati scappano insieme inziando a scoprire ti poter provare sentimenti ancora loro sconosciuti
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alessandroquartagd · 5 years
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"You can’t always get what you want" cantavano gli Stones nel lontano ‘69, forse le parole più vere mai scritte in una canzone. Credo che dovrei imparare dalle canzoni, forse potrei. Penso che alla fine dei conti, per quanto uno lotti, si strugga, si strazi, alcune cose non le otterrà mai, si deve accontentare di quello che ha e rassegnarsi...
Ma fanculo. Chi si arrende è un vigliacco, si deve lottare sempre, ognuno a suo modo, con le unghie e con i denti per raggiungere la desiderata meta. C’è chi si ferma a metà percorso e chi non intraprende la strada per timore di quello che lo aspetterà, ma i veri, gli autentici, gl’impavidi, non smetteranno mai di camminare, di correre, per tagliare quel fottuto traguardo sbattendosene di tutte le avversità che gli andranno contro. Nessuna battaglia è perduta se c’è anche solo un folle a lottare per essa, almeno così mi hanno detto, forse alla fine ne vale la pena.
-Qualcuno più saggio di me
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alessandroquartagd · 5 years
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La dolce vita, scena Fontana di Trevi.
Mastroianni
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alessandroquartagd · 5 years
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Inizio monologo finale
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alessandroquartagd · 5 years
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La grande bellezza, Jep Gambardella (Toni Servillo) final monologue.
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alessandroquartagd · 5 years
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La grande bellezza, Paolo Sorrentino
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alessandroquartagd · 5 years
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Good Will Hunting, Gus Van Sant
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alessandroquartagd · 5 years
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Otto e mezzo, Federico Fellini
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alessandroquartagd · 5 years
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Midnight in Paris, Woddy Allen
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