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Concrezioni Rapide scivolano sotto muta coltre rovine sepolte di anime. Avvolte di silenzi impauriti e pieghe stridenti, lame contorte si mostrano alla vista con profondi abissi celati al cammino. Quasi aggregati di verderame: acque lanciate e appese in cerca di uno sfavillante destino. Brunite brillano alla luce artefatta, piccole stelle non spente attendono di ardere ancora. Cristalli rinsaldati dal fato che gocciola lento. Dal sale nell’acqua, se anche impura, private dell’aria, crescono insieme.. Sono anime mai arrese. Alice Nioi https://www.instagram.com/p/B_azYVDlrPi/?igshid=pucku8cu2n72

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Poesia E nei momenti bui, e senza sapere perché, io mi rivolgo a te e scrivo: pochi cari versi, spesso cancellati. E’ un ondata liquorosa, che si getta e si ritira, senza schiuma. Lontano, lo sguardo, in cerca di risposta ma quel quesito eterno si compiace. Poi, come la scialuppa al naufrago, mi cheto. Alice Nioi (presso Cala Di Monte Turnu) https://www.instagram.com/p/BlygSEIgwvY/?igshid=nb9lhnqdnejy

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Verso la montagna A passo lento mi avvio alla montagna l’aria è fresca con la bruma che mi bagna, salgo, non ansimo, il cuore è allenato perfido a volte, ma per lo più lacerato. Lo sguardo a fissare la cima che verde, nasconde l’ignoto a colui che si perde, ma io, complice e semplice ne sono attirata dal dì che ricordo in salita, quale arrancata! Lo spazio d’intorno si allarga e colora, stinge quegli echi di strazio a ogni ora, compagni di viaggio un cane e un cardello che ora saluto: non divido il fardello. Dall’alto della cima li voglio vedere correre e volare, liberi di cadere e rialzarsi, giocosi alla mia dipartita, non scordatevi di me, chiederei alla vita. E prima che mi giunga il profumo eterno mi volto e osservo quel sentiero fraterno: dapprima contorto e di affanni intriso, ma poi rivedo della mia carne l’inciso. Perciò mentre cala il potente sipario conosco la gloria e l’amore primario, e, se colgo quel fiore dal ramo caduto, già non pesa più il cammino perduto. Alice Nioi (presso Monte Corrasi) https://www.instagram.com/p/B_IyN6QF4De/?igshid=124vr0eh80e88

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Verso la montagna A passo lento mi avvio alla montagna l’aria è fresca con la bruma che mi bagna, salgo, non ansimo, il cuore è allenato perfido a volte, ma per lo più lacerato. Lo sguardo a fissare la cima che verde, nasconde l’ignoto a colui che si perde, ma io, complice e semplice ne sono attirata dal dì che ricordo in salita, quale arrancata! Lo spazio d’intorno si allarga e colora, stinge quegli echi di strazio a ogni ora, compagni di viaggio un cane e un cardello che ora saluto: non divido il fardello. Dall’alto della cima li voglio vedere correre e volare, liberi di cadere e rialzarsi, giocosi alla mia dipartita, non scordatevi di me, chiederei alla vita. E prima che mi giunga il profumo eterno mi volto e osservo quel sentiero fraterno: dapprima contorto e di affanni intriso, ma poi rivedo della mia carne l’inciso. Perciò mentre cala il potente sipario conosco la gloria e l’amore primario, e, se colgo quel fiore dal ramo caduto, già non pesa più il cammino perduto. Alice Nioi (presso Monte Corrasi) https://www.instagram.com/p/B_IyN6QF4De/?igshid=1dgykpwco9v6z

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Sospesi Si vive in un marzo insensibile e reietto Dal tempo incerto, volute di caminetto Si aspetta il sole pioggia nel cuore Sospiro che serra a volte si muore. Quel passero dondola nel ramo più fino Profumo di pane e campane al mattino L'anziano ricorda, riflesso dai vetri, I canti di gola, gli avi, gli spettri. Si suona ai balconi nei tetti al riparo In gabbia usignoli ! Il vivere è amaro. E' aria pesante si scruta il vicino Pulviscolo folle ci chiude il cammino. Sospesi in attesa del tempo migliore Si vaga perdendo il ricordo e l'onore Si sta. Temendo incertezza privi di comando Le piene stie a braccio teso filmando. alice nioi 23 marzo 2020 (presso Pushkin Palazzo Di Caterina) https://www.instagram.com/p/B-LKauBF-qP/?igshid=uqbbdxakrawz