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Spesso sono così a disagio che mi pare di disconoscere luoghi, argomenti e persone che prima conoscevo bene. La mia persona si deforma e rimpicciolisce sotto le parole incessanti degli altri. Non so quanto mi faccia bene stare tra le persone a causa dello stato mentale in cui sono.E’ questione di maschere e repressione della propria personalità. Non è fingere. Significa che giocando a questo gioco, rischierò di seppellirmi da sola. Se il mio posto non è fra gente che sempre speravo di conoscere, non è da sola perchè finirei con avere deliri paranoidi e morire, non è con un singolo individuo dunque una relazione d’amore\amicizia, non con la famiglia perchè ahimè di famiglia ne è rimasta ben poca, l’unico posto che davvero non potrebbe deludermi è la natura. E se l’arte fosse un posto, anche quella.

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Oggi tornando a casa ho sentito miagolare un gattino nel giardino di una casa. Non lo vedevo, lo sentivo. Ho alzato gli occhi e una donna, con le labbra serrate e lo sguardo cupo, stava in piedi dietro una finestra chiusa. Allora le ho sorriso, salutandola, e anche lei ha ricambiato con un gran sorriso e giuro che, per la prima volta, ho visto il mio riflesso in qualcun’altro.

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Pretending to be okay. 

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