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“DRAG TO YOU HELL.” DoppiaN.
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-Perché la gente dovrebbe ascoltare noyz narcos? -Noyz narcos:“ma la gente non dovrebbe ascoltarlo. Se gli capita di sentirlo trovandoci qualcosa che gli piaccia, qualcosa d'intelligente dentro i testi,allora devono far in modo di ascoltarlo bene per tirare fuori ciò che li comunica. Però secondo me,nessuno dovrebbe ascoltarlo. Anzi a dire la verita,non mi importi che la roba mia l'ascolti chiunque. Preferisco che la senta chi vuole trovarci dentro qualcosa di diverso. Anche per questo motivo,non mi fotte un cazzo di proporla in radio o in televisione per farla piacere a tanta gente,che magari non vuole sentirla o neanche la capirebbe. Chi la mia musica se la va a cercare,a mio avviso,riesce a capire meglio il suo significato.”
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Conversation
Jane: "Ti scrivo questa lettera con la speranza che i tuoi occhi possano cogliere ogni minimo messaggio che essa rappresenta. In questa notte siamo nuovamente lontani, tu sei a combattere una guerra per salvaguardare il mondo mentre io ne combatto due: quella in cui mi vede davanti alla porta osservando la tua figura che indomita si avvicina a me e quella in cui sei lontano, una lontananza che non può essere delimitabile o paragonabile, una lontananza che alimenta il fuoco della frustrazione, che lo fa espandere fino a carbonizzare completamente il mio cuore. Sono davanti a questo foglio bianco da ore chiedendomi quali parole usare che possano destare il mio più profondo sentimento, ma non le trovo. Sai... Sono passate ore, giorni, settimane, mesi, anni da quando sei partito ritrovandomi ogni giorno con la medesima domanda: quanto ancora persisterà il nostro dolore? Sono arrivata alla conclusione che l'essere umano ha un limite per ogni azione che compie e anche per ogni sentimento. L'unico sentimento che fa eccezione è l'amore, quello che provo per te, ma questo amore tanto ampio e vasto mi porta a fare delle scelte che tu probabilmente non comprenderai. Un'altra persona ha ormai occupato il mio cuore e fra poco ci sposeremo. Non sono alla ricerca di una benedizione, ma sono qui per scusarmi se alla fine ho dato un limite al mio amore, diventando debole e affamata di compassione."
Jane
Dean: "Cara Jane, non avrei voluto scrivere dopo le tue forti parole perché qualcosa di terribilmente oscuro si è posato su di me appesantendo ogni mia minima reazione. La guerra che sono costretto a combattere non è facile, i miei compagni di squadra muoiono di continuo per salvare i civili e difendere la nostra nazione, ma io questa guerra la combatto per te Jane. Il tuo amore fa luce sul mio cammino ogni volta che scende la sera, i tuoi occhi così luminosi diventano le mie stelle, guidandomi per i sentieri sconosciuti e il ricordo del tuo odore mi rialza dopo una dura caduta. Stare lontano da te per così tanto tempo, troppo tempo, provoca in me qualcosa che è impossibile trascriverti a parole, ma che solo l'unione dei nostri caldi cuori potrebbero capire ritrovandosi nuovamente nella calda notte d'estate in cui si sono sfiorati la prima volta. Non ti costringo a stare con me, ma sappi Jane che io costringerò me stesso per tutto il resto della mia vita a stare con te perché questa è l'unica cosa per la quale sono in vita, per la quale mi alzo la mattina e decido di respirare, per la quale combatto questa lunga guerra che mi ha fatto vedere cose che l'occhio umano non dovrebbe mai trovarsi davanti. Hai ragione. L'essere umano ha dei limiti nelle azioni che fa, ma io ti assicuro che non potrò mai dare un limite a queste mie parole perché esse escono da dentro me in modo totalmente incontrollabile descrivendo interamente l'amore che provo per te. Ritornerò e riverserò nuovamente il mio amore in te, saprò aspettare se dovrò farlo perché stare con te delimita la mia vita. Ti amo Jane, ti amo mentre qui i fucili scoppiano, le terre si sollevano e mentre il mio cuore degenera per queste mie ultime parole: ti amo."
Dean.
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Se ti piacio bene,se no cazzo mene."👊
#cazzo mene#ti piace#mi piace#ho voglia di scrivere#ti amo#tu no#mi manchi#non so che cazzo scrivere#voglio pubblicità#oraa
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Se cresci senza un padre cresci solo per metà.
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Ho gli occhi di mia madre e la bocca di mio padre, almeno sul mio viso stanno ancora insieme…
(via ragazzaspensierata)
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Le 23 promesse da fare alla tua migliore amica
1. Ti prometto di non essere sempre d’accordo con te, ma nonostante ciò, di volerti bene e rispettare le tue decisioni.
2. Prometto di dirti che lui è nocivo per te, ma appoggerò ciò che tu decida.
3. Mi comprometto a tenere raccolti i tuoi capelli mentre vomiti, non importa se sono le 9 di mattina e lo stai facendo da tutta la notte.
4. Prometto di prendermi la colpa per qualcosa che abbia fatto tu perchè so che tu faresti lo stesso per me.
5. Prometto di litigare con te e farti uscire con la forza dalla tua zona di confort.
6. Prometto di burlarmi di te quando cadrai dalle scale, in una festa o per strada.
7. Prometto di dirti che ti stai sbagliando e aiutarti per cercare di risolvere l’errore.
8. Prometto di ricordarti sempre che le cose possono andare peggio.
9. Prometto di non arrivare mai a mani vuote e portare una bottiglia di vino e formaggio a sufficienza per entrambe.
10. Prometto di non dirti mai che le cose andranno bene, perchè onestamente non so se sarà così.
11. Prometto di proteggerti dagli altri, incluso da me stessa.
12. Prometto di essere lì quando avrai bisogno di me, in corpo, anima, o al telefono per non farti sentire mai sola.
13. Prometto di non nascondermi niente e dirti sempre come mi sento.
14. Prometto di dirti sempre la verità, anche se è l’ultima cosa che vorresti sentire.
15. Prometto di combattere per te sempre.
16. Prometto di essere la tua mano destra, la tua complice di avventure, senza dar importanza a quanti anni siano trascorsi dall’ultima volta che ci siamo viste.
17. Prometto di non starmene con le mani in mano se stai con un uomo che ti manchi di rispetto.
18. Prometto non dirti mai di no alle pazzie che vorrai fare, anche se sappiamo che dopo te ne pentirai. Di fatti, possiamo pentircene insieme.
19. Prometto di non dare mai per scontato che vorrai dividere il dessert, per questo sempre ne porterò uno per ciascuna.
20. Prometto di lasciarti perdere e rincontrarti, però sempre assicurandomi che tu non vada così lontano da dimenticarti come ritornare a casa.
21. Prometto di non svelare mai i tuoi segreti a nessuno. Ho giurato di proteggerli come se fossero i miei.
22. Prometto di invogliarti a desiderare sempre di più, ad essere ambiziosa anche quando non sai quello che vuoi.
23. Prometto di volerti bene senza condizioni, nei migliori e nei peggiori momenti.
*La 20 purtroppo mi è sfuggita di mano…*
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I screen sono i miei, piango troppo.
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E quando la mattina non ti sveglia nessuno E quando la sera non ti aspetta nessuno E quando puoi fare quello che vuoi Come la chiami? Libertà o solitudine?
tantoforteincredibilmentefragile (via tantoforteincredibilmentefragile)
questa é proprio bella
(via andiamoincimaalmondoinsieme)
Eh…
(via ilvolumedellemiebugie)
SBAM.
(via 1480kmdallamiasalvezza)
AH.
(via sonoundisastrocheprovaascrivere)
Solitudine.
(via ventiduezeronovenovantasei)
Vero..
(via chinonmuoresirivede)
Io la rebloggo ogni volta che la vedo.
(via lontanadaltuocuore)
Dove la vuoi la statua?
(via persaneisuoiabbracci)
Non voglio una statua haha
(via nonpreoccupartiperme)
…
(via unmaredimacerie)
??
(via faraway1260km)
oh
(via animocriptato)
Questa è stata una delle prime frasi che ho condiviso appena iscritto. Ed è ancora in grado di farmi provare emozioni tanto forti.
(via depressedman)
Bella domanda…
(via chiaralovemarco)
Ops
(via schiumadinchiostro)
Già..
(via littleshivers210)
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3.08.14 Questa data teoricamente, dovrebbe essere una delle tante date del tour di Emis Killa. E invece, per me rappresenta tutt'altro. Alle sette mi è arrivato un messaggio: “Questa sera mamma mi porta in piazza”. Ero stanca perché ero appena tornata dal mare e Cristo. Questo messaggio mi ha smossa. Positivamente, mi ha smossa. È da quando che sono tornata da Roma che volevo vederla. Ma non perché prima non volessi vederla, quando sto insieme a lei mi sento bene e il tempo passa. E troppo velocemente. Prima del della partenza, prima di prendere quella fottutissima nave che mi avrebbe condotta a Roma, io l'avevo vista, avevamo passato il tempo insieme, ridere, scherzare, parlare, prenderci in giro, fare foto, video. Dio, quando amo passare il tempo insieme a lei. Ho fatto tutte cose di fretta, ma proprio tutto, tutto: shampoo, doccia, smalto nero, cena, vestiti e trucco, e alle dieci sono scesa. Lei è arrivata un'ora dopo. Mi sono girata la piazza due volte e poi mi sono seduta sopra una ringhiera formata da dei tubi di un azzurro trascurato e arruginito. E ho iniziato a parlare con la mia vicina di casa. Prima che mi inviasse quel bel messaggio, dovevo vedermi Scream insieme a lei e non mi sembrava giusto lasciarla in tredici. Così l'ho chiamata: “Cambio di programma. Stasera si esce.” le avevo detto. E si è accollata anche questo. Un giorno le costruirò una statua in diamanti. Davvero, la mia vicina di casa è unica. Oggi ho realizzato che ci conosciamo da quattordici anni, e sì, vado a scoppio ritardato, ma Dio!, come passa il tempo! Mi ricordo che prima giocavamo con le “Bratz” versione minuscola, e adesso siamo messe che raccogliamo i pezzi per fare il regalo di compleanno alla sua ragazza. E tra una chiaccheta e l'altra, arriva quel messaggio. “Sono arrivata.” È arrivata, è arrivata, cazzo. Ho pensato. Salto giù dal tubo. “Mettiti dove c'è la fontana.” E inizio a dirigermi, là. “Dov'è la fontana?” “Giù.” Io intanto arrivo, e mi soffermo a guardare quella struttura mal ridotta. Lo getto d'acqua che se un tempo era alto tipo un metro, adesso a mala pena spruzza qualcosa con l'acqua sporca che fuoriusciva dal marmo e che arrivava a toccare le nostre scarpe. “Mi vedi?” Alzo la testa, mi giro verso destra e la vedo scendere insieme a sua madre e ai suoi fratelli. “Si” Invio il messaggio, do il telefono ad Ambra, la mia vicina di casa, e la raggiungo per poi fermarmi a mezzo metro da lei. Il tempo che mi vede e con le mani mi dice “eccola” e io le sorrido. Iniziamo a muoverci contemporaneamente e azzeriamo lo spazio che c'era tra i nostri corpi con un abbraccio. Penso che sia stato un abbraccio voluto, un abbraccio desiderato. Uno di quegli abbracci che dicono “siamo qui, finalmente”. Uno di quegli abbracci che vedi nei video su YouTube, dove due persone che non si sono mai viste finalmente si danno quell'abbraccio. Caldo, pieno di sentimenti. Dio, che bel ricordo che ho di questa giornata. Io e Giorgia, questo il suo nome, siamo compagne di classe. E io sono più grande di lei di due anni. Ci conosciamo da undici mesi, ma siamo diventate amiche verso dicemebre, quindi il nostro legame è nato nove mesi fa. Abbiamo un rapporto bello, forse unico tanto qundo strano. Non saprei come descriverlo. Molti ci dicono che sembriamo migliori amiche, ma noi non lo siamo. O magari lo siamo ma non ce ne accorgiamo. Magari siamo troppo ottuse per capirlo, ma quando ce lo chiedono, ci guardiamo, iniziamo a ridere e diciamo: “Naah, per niente.” poi lei prosegue con un “la mia migliore amica è Giorgia” e io finisco con un “e la mia migliore amica è Francesca.” Entrambe con un'amicizia a distanza. E Giorgia all'inizio neanche me lo aveva detto.. perché sapeva che ci sarei rimasta male, che avrei pensato a Francesca; lei però non aveva capito che io, certo, sarei diventata triste, l'avrei capita e avremmo superato anche questa cosa insieme. Perché noi siamo così: ci sosteniamo a vicenda. “Tu sopporti me e io sopporto te.” Mi disse il nove giugno.. E Cristo, lei è una delle poche persone che è ancora qui, che non mi ha abbandonata. E alle 23:00 del tre agosto duemilaquattordici, mentre Emis Killa cantava una delle sue ultime canzoni, due ragazze si stavano abbracciando in una piazza, in mezzo alla folla, in mezzo al caos.
Giorgia, se stai leggendo, beh. Grazie di tutto, ci voleva questa uscita, davvero. Mi mancavi e volevo vederti. Ma non era quel tipo di mancanza che ti fa piangere la notte o che magari non ti fa dormire completamente, tra messaggi scritti e cancellati, rimpianti e ore passate nel perdersi nei ricordi. No, io parlo di quella mancanza fisica: una parola sussurrata, una foto, un'abbraccio, una risata.. E finalmente questa mancanza è stata colmata, perché ti ho vista. Dio, Giorgia!, ti voglio bene. E dico sul serio, cazzo. Arigatou. occhivelati (via occhivelati)
Un anno ieri.
(via occhivelati)
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Il fatto è che io non mi sono mai sentita importante per qualcuno.Il fatto è che a volte sento di poter dare di più, ma mi limito perché so che il mio più verrà buttato via senza neanche essere preso in considerazione.Il fatto è che la gente ti vuole cattiva, e io proprio non ci riesco.Il fatto è che vedo sempre troppo amore in un mondo che alla fine odio.Il fatto è che mi odio. Mi odio perché non c’è nessuno lì a dimostrare che merito amore.Il fatto è che il mondo va avanti e io sto ferma perché non ne vale la pena. Io non valgo la pena.Il fatto è che valgo solo un messaggio quando ti annoi, valgo solo un saluto quando sei solo.Il fatto è che mi sento da buttar via, perché nessuno mai ha provato a tenermi realmente. Nessuno mai si è sacrificato per me.Il fatto è che io darei la vita per tutti, ma non so se agli altri importerebbe.Il fatto è che gli altri vanno sempre meglio, io non basto mai.Il fatto è che penso troppo, sento troppo e parlo di cose vere.Il fatto è che a nessuno interessa.Il fatto è che mi trovo sempre a fare i conti con la mia solitudine, troppo scontata, troppo banale, troppo poco importante.Il fatto è che se provassi ad amarmi riuscirei ad odiare un po’ di più voi.Il fatto è che tutti hanno qualcuno, ma io non ho nessuno.Il fatto è che mi guardo intorno e vedo solo gente vuota e superficiale.Il fatto è che tutti sono felici così e io invece no. Io sono triste, ma vera. Io sono triste, ma con la consapevolezza di poter essere migliore. Il fatto è che adesso non m’importa più.Se gli altri non mi vogliono, io non voglio loro.Se agli altri non vado bene, a me non vanno bene loro.Il fatto è che si cresce e capisci che solo tu puoi amarti, aiutarti e salvarti.Non aspettarti niente da nessuno. Tu sei la tua salvezza.
Ventiduenovembreduemilaetredici (via ventiduenovembreduemilaetredici)
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Sarebbe come dire che solo chi ha delle belle ali ha diritto a volare. Ma vallo a dire a un piccione “tu non puoi volare”! Sai cosa ti fa?! Ti caga in testa.
Francesco Sole (via laragazzadallasciarpaverde)
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Ogni giorno quando ti svegli,Fai Qualcosa. Ma non del tipo fare una colazione del cazzo oppure scrivere ‘vaffanculo’ su un muro. Cerca di trovare qualcosa da fare che ti migliori la giornata. O meglio,che addirittura migliori te. Insomma basta una piccola cosa,ma che per quanto piccola ti renda felice. Mi spiego meglio. Devi cercare di fare quelle cose che sei ci ripensi ti mette il sorriso. Se ti manca il tuo ex,scrivigli. Non avere paura di fare una figura di merda. E se capita,al massimo,avrai qualcosa da raccontare alla tua migliore amica. E ci riderete sopra. Come deficienti. Non avere paura di non mancargli più. A lui o a lei. Insomma siamo in 7 miliardi. 7 miliardi,cazzo. Vuoi davvero credere che non ci sarà almeno una persona a cui potrai mancare? Se vuoi diventare più forte,più bravo.più preparato,più acculturato. Allenati,studia. Se non ti piace studiare non farlo. ma poi non lamentarti di chi studia e ottiene risultati. Non criticare chi si allena perchè vuole vincere. Criticare non rientra nel fare qualcosa. Rientra nel rompere le palle. E chi rompe le palle non ha mai vinto un cazzo. Anzi,ha già perso in partenza. Quando stai per iniziare qualcosa non vedere tutta la scala. Inizia facendo il primo passo. Fai qualcosa. Fai qualcosa che ti faccia volere bene. Fai qualcosa che ti faccia stare bene. Se ti piace la Nutella,mangiane quanta ne vuoi. E se ti piaci grasso non ti pesare. Ma non rompere le palle a chi è a dieta. E se,invece,vuoi dimagrire beh..mangia meno e compra una bilancia. Fai qualcosa. Trova qualcuno che ti chieda spesso 'Come stai?’. A voce o per sms. Trovalo perchè in alcuni momenti quella persona ti farà stare meglio. E quando te lo chiede,rispondigli. Subito. Perchè,altrimenti,smetterà di chiedertelo. E farà bene. Fai qualcosa. Qualcosa che ti faccia ammirare dagli altri. E non aver paura di non piacere. Tanto te lo dico subito. Non si può piacere a tutti. Non avere paura. Ma non criticare qualcuno se piace più di te. Cerca,piuttosto,di imparare da lui. L'invidia e l'odio la comprano quelli che non sanno fare un cazzo. E hanno bisogno di dire agli altri le cose che non hanno il coraggio di dire a se stessi. Perchè hanno preferito comprare l'invidia,invece che uno specchio. Se hai qualcosa da dire,dillo. Con una canzone,con un sms,con un libro,con un video,con una foto o con un cazzo di post-it. Sii te stesso. Gli altri devono prenderti per come sei. Devi essere te stesso. Ma il te stesso migliore. Insomma la mattina quando ti svegli fai qualcosa. Anzi prima pensa,tanto è gratis. E dopo che hai pensato, Fai Qualcosa.
- Francesco Sole believeinoursdreams (via believeinoursdreams)
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“C’ avete presente er primo 6 che avete sculato in matematica? Con quel professore che ve mandava a fanculo con l’ occhi appena entravate in classe? Ce l’ avete presente "Il cielo è azzurro sopra Berlino” del 2006 che annunciava a tutto er mondo che eravamo noi i più forti? O magari quel 60 che avete sculato, non sapete manco voi come, alla maturità? Me direte che tra tutte ste meraviglie non sapete manco voi quale sia la migliore. La più bella. Mbè ve lo dico io. Nessuna de queste. No perché tutto questo paragonato all’ occhi sua non è un cazzo. A quell’ occhi che me sento ancora addosso. Che me facevano tremà appena incontravano i miei. Regà io de belle ragazze ne ho incontrate na cifra e a modo loro me facevano partì tutte la brocca. Però ve lo giuro che quando ho conosciuto lei io ho smesso de respirà. Ho cominciato a vive in apnea e le uniche boccate d’ ossigeno ce l’ avevo solo quando la rivedevo. C’ avevo paura de toccalla, de faje male, de falla sfiorì. Na perla simile nun poesse toccata da tutti, te la devi merità, nun la poi sporcà. Ma un giorno regà lei m’ ha parlato. C’ ho ancora i brividi se ce penso. Semo stati tutto il pomeriggio insieme, l’ ho portata ar Pincio, a villa borghese, al giardino dell’ aranci a guardà tutta Roma ai piedi sua. Co quer tramonto, er sole che scendeva sempre più giù.. Non so se era più bella lei o tutti i tramonti de Roma che ho mai visto. Me tremavano le gambe, me sentivo così fortunato a sta davanti a ‘na bellezza simile che me veniva da piagne. M’ ha parlato della paura sua de fidasse delle persone, de fasse conosce per quella che è veramente, de fasse amà. Me teneva la mano, me accarezzava la guancia e me sorrideva. Io nun c’ avevo er coraggio de parlà. A ‘n certo punto m’ ha baciato. M’ ha passato le labbra sulle mie, ha chiuso l’ occhi e avemo fatto l’ amore solo co quer bacio, co tutta Roma a guardacce. Le mani sue intrecciate alle mie, quer profumo d’ estate che c’ aveva addosso, de libertà, de vittoria. M’ ha fatto capì er significato de esse n’ omo, m’ ha insegnato a batteme pe le cose che me fanno batte er core, a difende l’ amici mia. M’ ha fatto cresce e m’ ha fatto diventà l’ omo giusto pe lei. Pe lei e basta. M’ ha fatto vive l’ anni più belli della vita mia, però se sa: le cose belle finiscono sempre troppo in fretta. Ma ‘na cosa ve la vojo dì regà: dopo 5 anni, ogni volta che rivedo quer tramonto sento qualche cosa che me esplode dentro ar core. Na scintilla, na fiamma che me ricorda che a sto monno manco mi madre m’ ha mai guardato co quello sguardo che c’ aveva lei
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