ancora-unultimosospiro - Tumblr blog

[ancora-unultimosospiro]

com’è che ti viene così facile esser buona con la gente chiese lui

latte e miele stillarono

dalle mie labbra mentre rispondevo

perché la gente non è stata buona con me

[ancora-unultimosospiro]

Tu non sei abbastanza.

[ancora-unultimosospiro]

Sei di chi

va oltre i tuoi silenzi,

riscalda le tue paure

mettendole a tacere.

Sei di chi

scavalca i tuoi muri

insormontabili

che davanti alla

dedizione

e comprensione però

crollano.

Sei di chi

va oltre le apparenze

e ti guarda fin dentro l’anima

scruta il tuo cuore

e si impossessa

dei tuoi pensieri.

Sei di chi

non finge

e non spara a zero

ricostruendo nella

propria mente

un’immagine di te

che non rispecchia la

realtà.

Sei di chi ti ha visto

e capita davvero.

Sei però di pochi.

[ancora-unultimosospiro]

“Il silenzio è sacro. Unisce le persone perché solo chi si sente a proprio agio in compagnia di un altro può fare a meno di parlare. Questo è il grande paradosso.”

[ancora-unultimosospiro]

“Mh, è incredibile come in una stessa persona possano esserci due elementi così forti: orgoglio e timidezza. Interessante”.

[ancora-unultimosospiro]

Me ne andai. Niente uscite di affetto, niente lacrime. Chiusi solo la porta. Chiusi il mio cuore, lo strinsi più che potei e mi dissi che niente, niente doveva più toccarmi in profondità da quel giorno in poi.

[ancora-unultimosospiro]

Il tuo punto forte

è che sai stare sola

quando ti senti debole.

[ancora-unultimosospiro]

La mia timidezza

non è più mia nemica da un po’,

no,

è un punto a favore.

[ancora-unultimosospiro]

Non so cosa mi succeda, ora e da sempre che io mi ricordi.

Non so se è un pensiero che va solamente distratto o se un’ insicurezza irrisolta passata.

Non so è un problema reale, o se è solo nella mia testa..

Non so se può avere ripercussioni, oggi, domani, nella vita.

Vorrei solamente liberarmene e l’unico modo è conoscerlo, riconoscere cos’è.

[ancora-unultimosospiro]

Vorrei essere appesa ad un filo.

Così da poter vivere e seguire una via sicura per tornare nella conchiglia.

È difficile spiegare come ci si sente, nelle parole c’è sempre molto di più.

[ancora-unultimosospiro]

Oggi mi sento meglio

Oggi sono più felice

Oggi si torna a casa.

[ancora-unultimosospiro]

Questa mi lascia disarmata, mi fa paura..

E se un giorno sarà un problema?

Non posso per sempre lasciarla in un cassetto come un cubo di Rubik che a volte cerco di risolvere ma che infine non completo mai.

Non lo risolvo mai.

[ancora-unultimosospiro]

Ti rendi conto infine che non serve riconoscere l’emozione per poterla dominare. Nemmeno quello. Sei impotente, consapevole di dove ti trovi, nel posto della tua mente a forma di gabbia di paura con le sbarre di insicurezze. A metà, e non riesci a uscire, ma ad ogni modo, lì, è come se sentissi un po’ di sicurezza nelle tue già note insicurezze,

l’unica cosa che ti è familiare.

Preferisco nascondermi e lasciare, per ora, che questa mi divori.

[ancora-unultimosospiro]

Mi distraggo come posso, pensando che penso di non pensare

(...)

Ma lo sto già facendo.

[ancora-unultimosospiro]

Un raggio di sole nel mio inquieto vivere

[ancora-unultimosospiro]

Sono due giorni che sono tornata, tornata a respirare.

Mi sto rilassando e sorrido.

[ancora-unultimosospiro]

Ieri sera, sono ricaduta. L’ho rifatto, ho pianto di nuovo. Senza volerlo eh

Era settimane ormai, pensavo di averci almeno provato ad abituarmi.

Un piccolo pensierino girovagava per la testa e, da lì,sono partiti tutti:

Il letto non era della mia casa, quasi nemmeno le lenzuola

La stanza non era della mia casa

Le scale non erano della mia casa

Questa città non è la mia casa.

La mia è ancora lì, in quel posto, continua a vivere anche senza di me

E ne sono felice, almeno lei sta vivendo.

Non come qualcuno che sta solamente sopravvivendo