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anonima03-blog-blog · 2 years ago
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Un giorno qualunque di una qualche esistenza-17 ottobre 2023
Sono a lavoro, e alla mia sinistra c'è una psicologa che sta spulciando tra i faldoni in cerca di non so cosa. Io sono sulla mia sedia, ferma, forse con troppi caffè e con la paura che i capelli ancora un po' umidi facciano corto circuito con le prime giornate autunnali. La mia vita scorre in un giorno qualunque della mia esistenza. Sto attraversando una crisi, tardiva o forse prematura, ma necessaria. Questo è l'anno della fatidica domanda: chi voglio essere? Sto valutando di spostarmi alla facoltà di psicologia. Non so perchè. Lo so ma faccia fatica. Mi piacerebbe? Tantissimo ma mi spaventa chiederlo. Sono spaventata.
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anonima03-blog-blog · 2 years ago
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17 Agosto 2023- un dolore che non mi appartiene più
Mi rendo conto di aver avuto quello che ho sempre cercato dalle estati che si sono susseguite nel corso degli anni: ricerca. Ho avuto il tempo, il modo e le condizioni ideali per poter cercare. Ho avuto modo di fermarmi, sedermi al centro della mia vita e buttare lo sguardo indietro, scrutare ciò che c'era da scrutare, indagare ciò che c'era da indagare. Nonostante non ci siano mare e tramonti nei quali tuffarmi, sento di star riposando più di quanto io non abbia fatto negli ultimi anni. La verità è che sedersi al centro della propria esistenza e guardarla a tutto tondo è la forma di riposo più gratificante che esista. Non è vero che non si è in grado di reggerne il peso, lo sguardo, la stazza: la vita è piccolissima e tu sei un'imperante quercia. Riesco a vedere ogni cosa. Ieri le lacrime di mia madre mi hanno fatto provare una gioia tristissima. Credo di aver finalmente capito da dove proviene parte del peso che sento di sorreggere, ma mentre nel corpo e nella mente di mia madre questo peso sembra avere la meglio, io mi accorgo di quanto riesca a tenergli testa, a prenderlo per la gola, ad impugnarlo e sventrarlo. Io non sono mia madre e ieri sera l'ho sentito addosso. Io e mia sorella siamo cresciute troppo in fretta, la nostra coscienza ha dovuto indagare l'animo umano ancor prima che si accorgesse di essere coscienza. Ho sempre incolpato mio padre per la sofferenza che mi porto dentro, per i conflitti che mi attanagliano e logorano da quando avevo 13 anni. Ma la verità è un'altra. Tutti veniamo al mondo scontando il dolore dei propri genitori. Ieri nelle lacrime di mia madre, ho rivisto le mie lacrime, versate per un dolore che non mi è mai realmente appartenuto, e nella sua incapacità di guardarsi in volto, ho smesso di vedere me. Dare un volto al dolore è un processo lunghissimo, contorto, coraggioso. Distaccarsene mi è invece sembrato dolcissimo. Voglio fare tesoro di quest'euforia, e tenermela cara nelle notti in cui sento di impazzire, nelle notti in cui le mie stranezze mi otturano la gola e risucchiano i pensieri. L'amore per se stessi non me l'hanno insegnato mamma e papà. Sto combattendo, reagendo, scalciando per me. Questo non me l'ha insegnato nessuno mai. L'ho capito ieri sera e l'euforia mi ha invaso il petto. Ieri notte per la prima volta, non ho più rivisto la tredicenne fragile, paffuta ed impaurita: ero Eliana.
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anonima03-blog-blog · 2 years ago
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8 Agosto 2023- Il viale di casa mia
Quest'estate sembra diversa, sospesa ad un filo che sento di non aver costruito, un filo che mi è stato imposto e sul quale la mia esistenza non può che ciondolare. Gli anni mi hanno insegnato la transitorietà. Questo mi aiuta a non pietrificarmi nell'illusione della permanenza. Tutto scivola, ed io non vengo risparmiata. Questo viale vuoto e dai colori soffusi mi ricorda quanto poco le mie estate abbiano preso vita qui, ma sempre altrove, lontano, portando con sè marasma di ricordi. Non ho il controllo, mai. Questo mi terrorizza. Mi manca l'università, sento di non averla mai iniziata. Ho bisogno di gettarmi nei miei ventidue anni. Non sento di aver perso me stessa, ma sento di dover compiere delle scelte che mi aiuteranno a trovarmi. Ho lasciato l'elicantropo e sento di non aver coltivato alcune persone. Non so perchè l'ho fatto. Forse ho paura, forse sono soltanto pigra. La mia storia con Robin mi hanno fatto conoscere Eliana come mai avevo fatto fin ora. C'è tanto dolore nella mia storia e sento di essere finalmente pronta a dialogarci. Nel frattempo, ho così tanto bisogno di ritornare a sentire la vita. Il profumo dell'acqua, la consistenza della terra, il fruscio della notte. Desidero ardentemente la libertà. Stasera, scrivendo, mi sento finalmente libera, perchè accomodata a questo tavolino dialogo con la mia esistenza senza sfuggirgli. Forse avevo bisogno di non partire. Forse i fili ai quali ci ritroviamo aggrappati non sempre impediscono il movimento, ma ci consentono di guardare il mondo dalla prospettiva di cui , anche se ancora non lo sappiamo, abbiamo veramente bisogno.
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anonima03-blog-blog · 2 years ago
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2 Agosto 2023-nuovo-
Scrivo con lo sguardo rivolto alla mia vecchia casa, abbracciando un orizzonte nuovo, intricato eppure pesantissimo. Perchè so che non avrò più ricordo di questo momento? Questi giorni li sento pesanti come il ghiaccio e sfuggenti come l’acqua. E’ tutto nuovo, eppure sono sempre in via Vittorio Alfieri e le mie sembianze sono le stesse. Eppure perchè sento che nulla mi appartiene e tutto è sconosciuto? Ho iniziato il servizio civile da pochi giorni e non posso fare a meno di notare quanto io mi lasci schiacciare dalle paure. Il confronto, il rifiuto, il giudizio. Desidero la leggerezza. Ambisco alla leggerezza. La stessa leggerezza bramata nel lontano 2019. La chiave è prendere i momenti più ingombranti della paura e cucirli addosso. 
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anonima03-blog-blog · 4 years ago
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Ho smesso di ricordare. Non conservo più gli attimi, non li accudisco, non gli do modo di poter fiorire dentro di me. Non so con precisione quand’è che ho smesso, so soltanto che ho un terribile bisogno di ricordare. Ricordare sempre e comunque, annaffiare la la nostalgia, offrire del pane alla nostalgia. Voglio ricordare i miei vent’anni così.
Sono a Porta di Massa, Giammarco di fronte a me e Nando alla mia destra che parla di come organizzare un parcheggio. Sono a spazio di massa, circodata da ragazzi che dopo quasi due anni sono ritornati ad attraversare con cautela l’università. Ma non è lo stesso. Ricordo i primi mesi qui. Quel vociare felice, quei volti nuovi, continui, mescolarsi costantemente e perdersi fino a non ritrovarsi mai. I corsi. Sedere davanti ad un professore ed ascoltarlo mentre parla. Averlo di fronte a me, vero, vivo, senza alcun ologramma. Niente di tutto questo ho vissuto più. Eppure quanta vita. C’è stato il dolore per le azioni di papà, l’addio (o meglio il non addio al totò), l’aggressione a Luca, Giammarco e Jonathan, la mensa  occupata vissuta come casa, piazza, università; c’è stata la casa a portalba, le spaghettate al pesto alle tre del mattino, l’occupazione di porta di massa, l’accademia, il percorso dalla psicologa, la riapertura destabilizzante e tanto attesa, c’è stato Ettore, Jhonny, la consapevolezza che andrò al riot. Ho vissuto tante cose, eppure mi sono sfuggite una ad una, dunque ho bisogno di ricordare. 
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anonima03-blog-blog · 5 years ago
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23 Novembre- Persa
Alle volte mi accorgo di non essermi mai sentita più persa. Poi ci ripenso, poi sminuisco, poi mi ripeto che la colpa è soltanto mia. In una casa dove non riesco a guardare negli occhi mio padre, dove l’unico sguardo sul mondo mi è offerto dalla mia finestra, dove il silenzio mi è concesso soltanto pochi istanti prima di addormentarmi. Non ho orizzonti, non ho prospettive. Non coltivo i miei sogni. Faccio fatica ad accudirmi, a prendermi cura della mia anima e del mio corpo. Non capisco con esattezza cosa non stia andando nella mia testa. Non capisco esattamente quale sia la mia colpa. So soltanto che è una colpa continua. Come se tutta la forza ed il desiderio si fossero tramutati in stanchezza. So soltanto di aver bisogno di aiuto. Mi colpevolizzo anche per questo. Mi rimbomba in testa questo : “comìè possibile che tu abbia sempre bisogno di aiuto?” “com’è possibile che ogni tanto esce fuori qualcosa che non va?”. Mi sento sola in questo grido disperato al mondo e contro il mondo. Vorrei solo svegliarmi al mattino e non sentirmi un automa che cammina a fatica. Vorrei solo reagire. Vorrei soltanto volermi bene un po’ in più. 
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anonima03-blog-blog · 6 years ago
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24 novembre 2019- Realtà più grandi.
Pochi giorni fa ho scoperto che fino all’ultimo sono stata in lizza per brigida. Questa notizia mi ha riempito il cuore. Ma la realtà è che il teatro totò è una realtà molto piccola, ed alle volte inizia a starmi stretta. Il mio sogno è quello di finire la triennale a napoli, concludere con altri tre anni di teatro qui (al 99% all’elicantropo) e poi spostarmi. Bologna o Firenze. Concludere lì la magistrale ed iniziare teatro. Il mio sogno è sviscerare il teatro. Dalla scrittura, alla regia, all’interpretazione. Devo iniziare a credere un po’ in più nei miei sogni. Chissà se ne sarò in grado. Il mio sogno è che un giorno interpreterò un mio pezzo, o un mio dramma in un grande teatro. I miei nonni in prima fila, mia sorella cresciuta, magra, ben truccata, dietro le quinte con me, mia grande sostenitrice, amica e collega, mia madre e mio padre affianco ad i miei nonni e con le lacrime agli occhi. Questo è il mio sogno: l’indipendenza, la passione concretizzata in una realtà che mi appartiene, oramai mia. Per raggiungere tutto ciò devo studiare. Devo laurearmi, formarmi, studiare anche senza i libri, strappare e rubare tutto ciò che posso, fiorire. Mi auguro di non demordere mai. 
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anonima03-blog-blog · 7 years ago
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2 Maggio 2018-
Anche oggi l’unica dolcezza regalatami era stato lo strato di miele di acacia sul fondo del bicchiere della mia colazione mattutina. Tutto ciò che avevo ricevuto da queste 24 ore erano stati discorsi da parte dei docenti per quanto riguarda la nostra protesta sull’alternanza, emicrania, sigarette a vuoto, ancora emicrania e 100 grammi di pane invece che 50. Con ivan? Oggi mi ha salutata con freddezza e ha buttato una parolina in cerca di appoggio che io ho chiaramente respinto, ed una sua gomitata nelle tette. Mi viene da ridere adesso..ma è stato imbarazzante.. chissà come devono essergli sembrate. Comunque nulla. Il nulla del nulla, anche oggi. “da parte mia c’era più di un pensiero..” Cosa c’era allora? Cazzo spiegamelo. Che merda. Dover rinunciare ad un qualcosa ancor prima che inizi. A teatro ultimamente le cose sono tranquille. Da quando Davide è ad Atene, Giada sembra essersi distratta dal “Mi ha guardata, ha seguito stella e non me, ha assistito alla nostra lezione solo per me”. E’ la persona più logorroica che io abbia mai incontrato... E pensare che Jonathan diceva di essere logorroico... ma dove... ma quando... Giada= essere più logorroico sulla faccia della terra. Stella invece prosegue con la tua cotta platonica (sono fidanzata ma una ripassatina nei camerini te la darei volentieri) con Vincenzo di Giovanni. Scoperanno mai quei due? Secondo me no... Ma mai dire mai...mai dire mai nella vita. Ad Asia sembra diminuita la super cotta per Antonio mr bicipiti. Anche se, nessuno me lo toglie da testa...gatta ci cova con Emmanuel... non so.. vedo una strana aria fra loro. Anna? Oggi doveva parlare con Andrea....ma lui ha fatto un po’ il codardo e non l’ha presa a parlare.. Credo che fra loro sia palesemente finita. Frequentazione più breve di quanto non sia stata la mia cotta per andrea prima di vedergli il profilo social. Cosa provo per Ivan? Rabbia per tutto ciò che sarebbe potuto essere ma che non è stato. Chissà cosa passa per la testa dei ragazzi che mi piacciono...davvero me lo chiedo. In ogni caso...anche oggi..Niente. 
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anonima03-blog-blog · 8 years ago
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Liceo classico Garibaldi, sabato 22 aprile 2017. Sigaretta
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anonima03-blog-blog · 8 years ago
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Liceo classico Garibaldi, sabato 22 aprile 2017.
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anonima03-blog-blog · 8 years ago
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anonima03-blog-blog · 10 years ago
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Giovedi 8 gennaio 2015-
Il rientro è stato peggiore di quanto mi aspettassi. Non riesco, la sua mancanza è lancinante. Ho paura di crollare
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anonima03-blog-blog · 11 years ago
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anonima03-blog-blog · 11 years ago
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4 ottobre 2014-Liceale.
Questo è il primo sabato ufficiale che passo da liceale. La scuola è iniziata da quasi un mese, o venti giorni. Il liceo? Libri, sigarette, intervallo, zaini fighi, corse ai pullman, e cibo. O almeno per me. E' stato bello lasciare la mia "vecchia vita." E con vecchia vita capisci chi intendo. Symon e Metty. I miei due grandi amori. Con symon, dopo esserci lasciati.. le cose sono solo migliorate. Con Metty il discorso è più complesso. Non passa giorno, ora o minuto che in cui non mi penta di quello che ho fatto. Dirgli ciò che provavo è al primo posto nella classifica delle cose da non fare per non soffrire. Adesso sta con Sarah se non sbaglio,boh non so. Ovviamente non abbiamo più lo stesso rapporto, ed è tutta colpa mia. Secondo me, abbiamo bisogno entrambi di un po di tempo. Ma questo non è il momento per soffrire, non ne voglio più sapere di post-strappa lacrime su tumblr. Sono maturata quest'estate. E sono cresciuta abbastanza per capire che tutto si può gestire. Anche l'amore. Devo mettere i miei sentimenti per Metty da parte, e vivere la mia vita. 
La mia vita da quando ho iniziato il liceo è abbastanza movimentata. Beh,io toglierei abbastanza. La mattina vado in auto con papà, e per fortuna inizio la giornata con briosce calda e  la sua ottima playlist anni 90. Arrivo generalmente venti minuti prima,e passo del tempo con le mie amiche. La prima è Fede.. una ragazza riccia tutta libri e piscina. Non crede nell' amore, e per lei è come un orrenda malattia. Poi c'è patty, è alternativissima. Il suo stile è un misto tra punck-dark. Lo adoro. Poi ci sono giuly, andrea, elvira, carmen, benny, morena e fede. Ed in fine c'è serena.La ragazza con cui ho legato di più. La adoro,giuro. 
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anonima03-blog-blog · 11 years ago
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anonima03-blog-blog · 11 years ago
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anonima03-blog-blog · 11 years ago
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ho paura,mi sento così maledettamente sola.
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