Tumgik
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Il natale è vicino a portata di mano
Servi il signore e sii al suo comando
Ed il signore ti darà la tua parte
Dando la sua benedizione alla tua anima
A terra nel giardino dove i fiori crescono in fila
A terra sulle tue ginocchia piegate e dai la tua parte di ringraziamenti al signore
A terra sulle tue ginocchia e prega il signore giorno e notte
Abbandona i tuoi peccati e vivi una vita retta
Così orgogliosi e nobili in alcune sorti di peccato
Nelle quali molti provano diletto e piacere
Le quali parole il signore non disprezza
Nonostante squota la sua spada prima di colpire
Così orgogliose e nobili alcune persone
Si vestono come attori di una recita
Loro si coprono e colorano e si vestono di cose inutili
Come se il signore non li avesse creati abbastanza perfetti
Perfino i bimbi imparano a maledire ed imprecare
E non riescono a dir una parola da oratore del signore
Chi li istruirà meglio e chi gli insegnerà a credere
In Cristo amico del peccato che regna alto
Autore anonimo, canzone popolare inglese natalizia
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11 Gen 2018
So che non dovrei fare così ma sai cosa? Ho pensato a cosa avrebbe fatto Napoleone al mio posto. Ho pensato, cosa avrebbe fatto se se stesso fosse stato il suo più grande ostacolo? Lo avrebbe sicuramente eliminato, insomma non stiamo parlando delle sue imprese di costruzione di un impero però sicuramente non avrebbe perso tempo. Ecco, ho pensato come Napoleone prima quando pensavo di metter fine a tutto. Lo ho fatto per seguire l'illustre esempio! No, non la racconto giusta ma so che non capirai.. sai che c'è? C'è che ho pensato ai miei, i miei fanno fatica ad arrivare a fine mese da quando sono morti i miei nonni, probabilmente li tenevano in casa solo per questo. E insomma, mi hanno dato tanto in fondo (ma molto infondo, sai) e mi dispiaceva dargli altri pesi più di quanti ne portassero già. Ecco perché mi sono comportato così. No, non la sto raccontando ancora bene. Sempre che questo significhi raccontare. E allora sai che ti dico? Lo ho fatto perché mi odio, perché io sono il mio peggior nemico. Perché pensavo che sconfiggendo me stesso avrei vinto la partita. Io mi son sempre fatto del male, in ogni maniera, e pensavo che liberandomi di me stesso avrei migliorato le cose. Sì, deve essere stato proprio per questo. Sai che c'è Silvia mia ? (se posso ancora chiamarti così, e sempre che questo sia il tuo vero nome) C'è che non te la sto ancora raccontando giusta. Quel che ho fatto e che ho sempre fatto lo ho fatto per me e basta, lo ho fatto per vedere quanto in basso sarei riuscito a spingermi. Non lo ho certamente fatto perché così avrebbe fatto Napoleone, probabilmente se ne sarebbe fregato e basta. Non volevo seguire alcun illustre esempio, e non lo ho fatto nemmeno per i miei. No, certo che no, in fondo io non caratterizzo un peso, loro sono il loro peso, ma più che altro non lo ho fatto nemmeno per odio nei miei confronti: sono troppo egocentrico per odiarmi. Ebbene lo ho fatto per compiacermi, lo ho fatto con il senno di una persona che vuole qualcosa, in fondo. Lo ho fatto perché andava fatto. O forse no? Ma è forse così che si fa del male? No, non ho fatto niente, forse non ho fatto niente. Eppure ho così freddo..
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30 Nov 2017
Sa, signore, andava chiedendomi di alcuni fatti riguardo questa sua vita. Ma tra tutte queste numerose, numerosissime questioni una non mi andava giù, ed è la seguente: cosa sarà mai quel sentimento che da alla follia? Che cosa significa amare, quali conseguenze comporta?
Sa, signore, so che è passato molto tempo, ne sono più che consapevole. Ma, vede, mi manca ancora quell'angelo di cui le andava parlando or sono mesi fa. Ed ora mi chiedo, più che mai, che significa amare? Amo forse io quella ragazza? Riconosco, io, di non ritrovarmi nella miglior fase della vita mia, ma nonostante ciò poche cose così chiare son state da quando il dimonio ha fatto del mio cuor sua preda e campo giochi. Eppure qualcosa mi dice di amarla. Ma come dovrei fare dunque, sempre io, ad amare questa creatura se 'non la ho conosciuta abbastanza'? Mi pare che gli altri miei più larghi conviventi si basino soltanto che su questa cosa. Ma allora è forse questo il modo di amore, o signore? O c'è qualcos'altro che ignoro? Dietro a quale ostacolo si va occultando questo amore nelle nostre vite? A seguito di quale stimolo questo mette sotto assedio le nostre anime?
Signore, so che è passato molto tempo, che nel frattempo ho avuto più donne bionde che more e che di sigarette ne ho fumate troppe, ma non mi aspetto la sua simpatia: tutto ciò è stato troppo per me.
Sì fottino pure tutti i miei piu larghi conviventi, i quali credono che l'amore si guadagni e che non vada combattuto, che si fottino pure poiché rinnegano l'autenticità in nome di un lor bene superiore razionalizzato alla follia della nullità. Sì fottino perché non credono in un amore perenne. E lei mi odi pure, o signore, ma ora a rinnegare son io: non voglio più aver a che fare con gente gretta e tanto al punto di diventar irrazionale. Che si tengano pure il loro odio, e che con questo mi facciano pure guerra, poco m'importa: io a lor malgrado non riesco ad odiare. L'odio è una cozzaglia di rabbia e paura di non essere all'altezza, il tutto ripiegato su se stessi. Rabbia e paura non appartengono alla mia persona.
Lo so, lo so benissimo e vedo finalmente cosa sono e cosa voglio e per ora accetto anche ciò che son diventato. Ed ora, nel rifiorir di vita mia, ora che le forze si restaurano, e sempre ora che Dio è morto. Ora che da ogni dove emergono sempre nuove brecce di luce e dico: ora che il catrame che m'appesta vien da queste trapassato e distrutto. Ora che più che mai ho voglia di amare più di prima. Ora che é sempre ora, ora che è da sempre, ora che è per sempre, ora che è mai più.
Ora l'ombra di tutti lascio alle spalle volare via sì fievole com'è diventata, simile a cenere al vento. Voltiamo pagine ed apriamo nuove porte, noi umani, ma solo quando volgiamo al meglio ne sentiamo i benefici: ora che tutto par sottomesso alla mia volontà - il nostro potere più grande - oltreché in tanta speranza trarrò i buoni auspici.
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