RITORNA UAUEMO!!!
"UAUEMOâ„¢ l'unica vera alternativa a Sanremo" J. LodiÂ
22 FEBBRAIO 2014 : RITORNA UAUEMO SONO APERTE LE ISCRIZIONI
SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ITALICA CANZONE
Sono aperte le iscrizoni al festival dell'italica canzone di UAUEMO™,è ORA DI METTERSI IN GIOCO!
invia il nome della band e il titolo della canzone a:
[email protected]
oppure iscriviti direttamente al Sottoscala 9 attraverso quel bel figo di gianmarco lodi.
LE ISCRIZIONI TERMINERANNO LUNEDI 10 FEBBRAIO
referente tecnico : LUCA PACCHIELE
referente artistico : GIANMARCO LODI
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ATTENZIONE
UAUEMO™ non è semplicemente un mero contest fra band: è un super show condotto da Paul Melloni nel suggestivo scenario del Sottoscala 9,ripieno di ospiti,luci caledoscopiche,vallette e valletti,ric chi premi e cotillon.
REGOLAMENTO:
fai una band con i tuoi amici o nemici o con te stesso e basta(oppure se ne hai già una cambiale nome),SONO GRADITI: amatori ,dilettanti e totali incapaci anche proprio quelli che non hanno mai visto uno strumento musicale.
LE BAND CHE HANNO PARTECIPATO ALLA PRIMA EDIZIONE DI UAUEMO POSSONO PARTECIPARE DI NUOVO CON LO STESSO PROGETTO.
nventa una breve e finta biografia del gruppo
presenta un pezzo INEDITO (SOLO UNO!)in qualsiasi lingua e di qualsiasi genere,meglio se scritto appositamente per partecipare.
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ANCHE QUEST'ANNO UAUEMO ABBRACCIA LA TECNOLOGIA
Avete letto bene: oltre alle numerose telecamere sarà possibile VIDEOPROIETTARE video e foto durante la vostra speciale esibizione!!
Vi invitiamo pertanto a comunicare a
[email protected] le seguenti informazioni:
- Nome band
- Nome brano
- Formazione con eventuale scheda tecnica
- Allegati quali foto, loghi, ecc.
Per i video, vi invitiamo a fare un CD-ROM e portarlo al SOTTOSCALA9 con specificato il nome della band ed un recapito mail/facebook.
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Manifesto del collettivo Swamp
Swamp "Un suono dalla palude"
La palude. Uno stato naturale tragico, di disagio e degrado. Nella palude l'impenetrabile e fitto strato di umidità spezza i collegamenti con la realtà e la ragione.
Da sempre gli abitanti di Latina cercano di scappare e incoraggiano a fuggire dal territorio, concepito come "la morte dell'arte". Ed è qui l'errore.
Lo spirito artistico tra i campi di fiorellini, nei boschi felici e nei talent show muore vomitando la sua stessa essenza.
Ma nel puzzo della melma riaffiora nel suo vivo splendore. È proprio qui che rinasce lo spirito artistico:
che tra distruzione e disagio si plasma e si ravviva nei putridi acquitrini, in mezzo alla melma.
C'è chi in un tempo non troppo lontano ha voluto "pulire" la palude e il suo spirito con colate di marmo e cemento.
Ma sotto il cemento c'è ancora l'acquitrino che si è stancato di rimanere oppresso.
La palude è ancora negli stomachi degli abitanti della latrina.
Eppure la ricerca di un abbattimento del sistema non tenendo conto di quanto è stato distrutto ha solo rafforzato la dittatura del cemento.
È il momento di distruggere il marmo.
Siamo un collettivo di persone che vuole riportare l'arte della palude NELLA palude.
Abbiamo scarpe ancora sporche di Melma.
Per le dirette radio :
spreaker.com/swamplatina
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La storia di un corpo affusolato dalla mente pensante - L'inizio
Luce.
Il calore di una lampadina mi penetra sulla pelle.
Non riesco a muovermi.
Ogni parte del mio corpo sembra completamente bloccata quasi attaccata l'una con l'altra
Eppure qualcosa mi muove e mi dirige verso un'oscuro quanto misterioso tunnel.
Penso di essere nato da pochi secondi e già percepisco la paura per il buio(bella fortuna).
Entro.
Il terrore mi scorre sulla pelle,chissà cosa succederà ,cosa ci faccio qui,chi sono io.
Attimi,e già ho le mie prime crisi esistenziali.
Pochi secondi e dalla parte più alta del tunnel fuoriesce qualcosa.
Qualcosa...
Non so esattamente cosa,assomiglia molto a una sottospecie di siringa.
Passa solo un istante che quella specie di ago si dirige verso di me e in un attimo mi buca nella parte superiore del mio corpo.
Da essa ne esce un liquido sottile,leggero che mi entra in corpo,lo percepisco bene,anche se continuo un moto involontario sento il peso e la fatica dello spostamento.
Si intravede l'uscita dal tunnel.
Arrivato fuori la sorpresa,vedo molti altri esseri o oggetti animati,in realtà non so come potrei definirli.
Forse la definizione più consona potrebbe essere corpi affusolati di un materiale lucente e rigido.
Ma anche questa definizione mi sembra un po' inadeguata.
Potrei dire che sono come me,che sono menti pensanti,che anche loro hanno avuto terrore entrando nel tunnel ma non lo so.
Sono già abbastanza indeciso di chi sia io,di come sia fatto e mi preoccupo anche degli altri?!
L'unica cosa che so per certo è che sono tantissimi.
Tantissimi corpi affusolati,mossi da una specie di rullo nero che li sposta di qua e di la.
Scoperto ora il modo in cui mi muovo.
Pur non sapendo questi corpi affusolati chi siano da dove vengano ho imparato da loro e so che ci muoviamo allo stesso modo.
Il mio viaggio accompagnato dal rullo continua.
Passano secondi,minuti,ore.
Un lungo percorso che sembra non avere fine tutto aggrovigliato su se stesso.
Su di esso file interminabili di corpi affusolati diretti in ogni dove,una lunga marcia priva di ogni emozione.
Arrivati alla fine del rullo scorgo un altra figura misteriosa alla mia vista.
Un grande essere rosaceo,da una strana andatura, con l'animo abbastanza turbato e appesantimento si incammina verso di me.
Mi prende di peso come se fossi un oggetto qualunque.
Come se fossi un qualsiasi tizio che dice - ehi prendimi,usami e fai di me tutto ciò che vuoi-
.Dovresti avere rispetto.
Ora semplicemente te la prendi con me così?
Perché magari la tua vita fa schifo,hai un lavoro che non ti soddisfa,una moglie che dopo tutti quegli anni che la vedi pensi "ma come diavolo mi è venuto in mente di sposarla?"
E te la prendi con me?
Che ne neanche so esattamente chi sono io e chi sei tu?
Che non so se tutto quello che sto dicendo può avere un senso oppure no?
Sarò nato si è no da un tre ore circa,provate a chiedere a un appena nato il significato della vita e una consulenza per problemi di rabbia repressa.
E così mi prende e strattonandomi via dall'unica parte di mia esistenza che conoscevo mi carica su questo coso indefinibile.
Uno spazio enorme tutto scuro,con altri e tanti altri corpi affusolati.
Stavolta tutti in silenzio in uno strano silenzio solo qualche sibilo di sottofondo.
Non faccio in tempo neanche a pensarlo che sbam! qualcosa di lungo e appiccicoso mi si è incollata alla bocca.
Da quel momento non riusci a parlare neanche io.
Si...perché parlavo,o almeno penso che quello che pensavo uscisse sotto forma di qualche suono.
Avevo cercato di chiedere a qualcuno "Chi siete?" " Dove stiamo andando?" "Ma che razza di posto è mai questo?"
Ma ogni volta mi rispondevano con tono scocciato"Eccone un altro che vuole sapere tutto...ma nessuno sa niente"
Dentro quella scatola nera invece si potevano udire solo bisbigli e sibili.
Ad un certo punto ci siamo mossi.
E da li è iniziato il mio viaggio.
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