Tumgik
artide · 8 months
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Ormai sono mesi che non scrivo più qui, non ne sento più la spinta. Credo che sia finita la magia di questo posto, c'è qualcosa che non mi torna più. Sei anni è un buon compleanno per chiudere il blog. Rimarrò ancora qui, non disattivo per ora. Grazie a chi ha voluto leggermi, ha interagito, è rimasto in silenzio, a chi ho potuto incontrare, in varie forme, perché in sei anni ci sono stati incontri molto belli e significativi, a chi per un motivo o per un altro è stato un passeggero, lo sono stato anche io con voi. Chi avrà voglia di seguirmi da un'altra parte potrà scrivermi un messaggio privato e troveremo il modo. Stare qui dentro è stato molto bello ed intenso, mi ha accompagnato per dei periodi molto importanti della mia vita, e credo che questa parte non la dimenticherò. Troverò il modo un giorno di raccogliere parte di quello che c'è e vedere cosa potrebbe uscire di carino in qualche forma. Per ora ho solo bisogno di tempo per capire e pensare.
Buona continuazione
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artide · 8 months
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Non io che torno a scuola per rimettere a posto una prolunga in prestito e trovo la finestra aperta, tappetini in terra, apparecchiato per crack, birre, patatine, si sono divertiti direi.
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artide · 9 months
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Succede che il senso di rimettere a posto casa è in realtà una bugia. È la casa che ti rimette a posto. Cosi sei fuori a levigare uno scuro lasciato la da chissà quanto, e ritorni indietro nel tempo, ti ricordi di tuo nonno, di tua zia, di tuo padre, e levighi e levighi ed in realtà stai lasciando andare ad ogni colpo qualcosa, una delusione, convinzioni limitanti, un dispiacere. Il sole ti brucia la schiena, le mani non le senti più, ma senti dentro una vita tua che ti appartiene. Ti fai un caffè e mentre lo butti giu amaro, percepisci che sei solo, libero e stai bene.
Forse non ti ho amato, o forse ti ho talmente amato da non volerti mai possedere.
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artide · 9 months
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La probabilità che la mia vicina di casa nuova di un borgo di 10 anime sperduto in collina fosse una violoncellista russa? Nessuna. Due violoncellisti su dieci anime.
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artide · 9 months
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Nel mondo frikkettony delle leggi dell’attrazione, della crescita personale, termine che aborro, va tanto di moda parlare di meccanica quantistica, di infinite possibilità ed infiniti mondi, anche qualche buddista senza h che legge troppi nuovi rinascimento, parla per sentito dire di tutte ste cose.
Ho appena terminato di leggere un libro bellissimo, un viaggio nella meccanica classica, quantistica, teoria delle stringhe etc ed insomma anche la fisica, la matematica ancora stanno capendo come funzionano queste particelle ed arriva il primo frikketone di turno a parlarci con sicurezza e quasi saccenza, che devo recitare o ripetere mantra o essere buddista o essere addirittura felice perché il buddismo è arrivato mille anni prima, perché se penso le cose arrivano e le attiro e posso cosi far parte della felicità in questo mondo. Insomma ho più dubbi che certezze, ancora più dubbi che devo essere felice ma ho la certezza che non devo esserlo casomai posso.
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artide · 10 months
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Stare sul sonno dei piccoli è un’esperienza mistica.
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artide · 10 months
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In vista degli obbiettivi futuri che sono espansione del nostro sé possiamo mettere in conto una naturale contrazione come piccolo sacrificio nel qui ed ora per il loro raggiungimento. Ma potremmo presto scoprire che ciò che pensiamo come espansione non sia solo un modo per rimanere costantemente contratti.
A.
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artide · 10 months
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Potevo scrivere un post molto personale. Rimane di questa giornata un profumo incredibile addosso di piante, insetti, caldo, sudore, quello che senti quando infili il naso nel collo della maglietta e capisci che sei felice.
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artide · 10 months
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grazie a @gimsydelfuturo
1. Are you named after anyone? Mio bisnonno, ma anche mio zio ha come secondo nome il mio. Un amico di mio padre che ora non è più amico ed io non sono più figlio. Un destino un nome
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? Mercoledì scorso accarezzando il gatto
3. Hai figli? no
4. Fai largo uso del sarcasmo? Si!
5. Quali sport pratichi o hai praticato? due anni di calcio, tutto il resto senza allenatori
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona? Occhi e mani
7. Qual è il colore dei tuoi occhi? Marroni
8. Scary movies o happy endings? Happy endings tutta la vita
9. Qualche talento particolare? Memoria, suonare il violoncello?
10. Dove sei nato? Cagliari
11. Quali sono i tuoi hobby? Leggere, passeggiare
12. Hai animali domestici? Un gatto
13. Quanto sei alto? 163m
14. Materia preferita a scuola? Umanistiche
15. Dream job? Nessuno! Taggo: @principersadanimo @perleaiporci @nusta
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artide · 10 months
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Ci sono tante relazioni che restringerti e farti meno libera, ma ci sono anche persone che farti più libera, liberarsi, come l’incontro con te.
Su un foglio, stamattina, lasciatomi in cucina
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artide · 10 months
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Quando arrivi a comprendere che intimità e atto sessuale sono cose molto distanti, che il desiderio è spesso mosso da sensazioni che non hanno niente a che vedere col desiderio stesso libertà e possibilità si fanno spazio. Allora posso poggiare una mano sul tuo sterno rimanere là senza tempo, senza brama; le mani a contatto sul seno senza cercare di eccitarti, senza percorrere strade già battute che spesso è solo in fondo scappare dalle complessità basilare e naturale di scoprirsi. Si apre la possibilità di sentire reciprocamente, di spazio di fiducia intimo, di piangere senza conoscersi di ringraziarsi profondamente per un momento delicato ed inaspettato. La possibilità di stare con agio e fiducia e sentirsi in fondo vulnerabili.
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artide · 10 months
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ONS
Forse è proprio questo, incontrarsi per la prima volta, prendere un caffè, passeggiare sino a San Luca, rimanere la a far parte della piazza e delle rondini sino a che chiudono i cancelli, scendere un po’ fermarsi vista colli, dirsi due cose importanti, tenersi la mano, accarezzarsi, darsi il primo di tanti baci, scendere giù storditi dalla fame, dalla sete, perdere l’ultimo treno, trovare da bere, una porzione di patatine, dirsi cerchiamo una panchina, baciarsi ancora, parlarsi ancora, le prime luci dell’alba, un buonanotte da uno sconosciuto, percorrere le vie in cerca della colazione, vedere altre coppie che si salutano sull’uscio di casa, altre che salgono le scale insieme, sdraiarsi nel prato, salutarsi.
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artide · 10 months
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I se non fanno la storia ma sicuramente nel 2013 vincendo il concorso abilitante per insegnare violoncello alle scuole medie ora sarei di ruolo in provincia di rovigo da quasi dieci anni. Il posto era mio ma non avevo un soldo per potermi permettere due anni ancora di tasse, di affitti e di mantenimento.
Leggere la storia al presente pensando di farla tornare è artificio superficiale eppure penso che il senso di questo percorso sia molto chiaro e lineare. Domani farai la maturità, e sono molto fiero del percorso brevissimo che abbiamo camminato, occasione che non capiterà più. Si conclude un anno incredibile del mio vissuto con la conferma che non potevo stare meglio che non potevo fare scelte migliori, che la gioia di questa dinamicità è impagabile.
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artide · 10 months
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Studiare ciò che studiano i tuoi allievi.
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artide · 10 months
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Potrebbe essere l’incipit di qualche storia tu che chiedi posso fermarmi da te stanotte e te ne vai dopo quattro giorni. L’apparire di una fiducia fragile, parlare ed ascoltarsi, poter addormentarsi nudi, sfiorare l’intimità del contatto del corpo, ballare senza paura, non avere alcun orario per mangiare, non avere programmi, vederti studiare sulla panchina in giardino, riposare sul divano dalle diciassette alle venti. Sentirti parlare tedesco rapito e tu che mi chiedi di ripetere quando non capisci alcune parole.
Ed ora la casa è vuota, silenziosa e ieri sono sprofondato a dormire sul divano dopo un ci rivedremo mentre il treno partiva. Ho sentito l’incontrarsi di due galassie, ma c’è tanto spazio che non ci sarà scontro come in questa casa troppo grande per una persona sola, per due persone sole, per due persone insieme.
Angoscia, paura ed ansia in tedesco fanno angst non lo avrei mai pensato in una lingua analitica come la tua.
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artide · 11 months
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Ho iniziato questo anno qui dentro da educatore. Vivevo in un’altra casa con una persona che mi ha accompagnava per nove anni. Mi ritrovo ora quasi maestro, solo col mio gatto, con una macchina, una casa quasi acquistata. Non avrei mai creduto al processo trasformativo del vivere a contatto con i bambini seppur lo avessi intuito l’anno scorso, lavorando alla Casa dei Bambini. Sono stato testimone di un’evoluzione inaspettata ed estremamente accelerata. Se mi ritrovo ancora in piedi senza aver sentito il peso ed il colpo di questi cambiamenti un po’ è perché il lavoro su di me è stato consapevolezza ed ascolto costante che mi hanno permesso di vivere quanto accaduto per quello che era e parte grazie a meravigliosi colleghi che mi hanno accompagnato come famiglia. Questo anno è stato centrale per ridefinire concetto di famiglia, di cura, ascolto e condivisione. Dieci mesi dal 15 settembre al 15 giugno carichi e densi. Non so come questa avventura continuerà nei modi e nei tempo ma son sicuro che ciò che è accaduto in questo tempo sia una tappa fondamentale che ho attraversato e ne ho avuto percezione costante in ogni attimo: negli intervalli in giardino, nei caffè la mattina in cucina, nei difficili cerchi con i bambini. Ci siamo salutati che quasi nessuno ha abbracciato il maestro ed io non lo richiedo e quando senti A. rispondendo alla semplice domanda della cosa più bella quest’anno con ho trovato un lombrico, capisci che loro vivono di un pensiero talvolta inafferrabile proprio perché gli permettiamo di poter perdersi in una siepe, quando stiamo pensando alla didattica, ai materiali e non dobbiamo ne possiamo pretendere altro che si vivano sotto il nostro sguardo la loro infanzia.
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artide · 11 months
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Ieri ti ho raccontato alcune cose che non ho detto a nessuno mai.
Eravamo in macchina e forse il guardare la strada ha aiutato ma n on sapevo come risponderti ad alcuni perché, ancora non lo so. Ma siamo qui che te ne parlo e mi sembra che sia tutto più facile sapendo che mi ascolti davvero.
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