arturobianchi-blog
arturobianchi-blog
Senza titolo
42 posts
Don't wanna be here? Send us removal request.
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Una casalinga che si racconta parte 5 Ogni singola cravatta ha un suo scopo preciso,a suon di sculacciate ho imparato a memoria l'impiego di ogni cravatta,quando decide di usarle mi manda a prenderle chiamandole per numero. La n1 è la più usata è di seta rossa,questa la usa per legarmi le mani unite dietro la schiena. Quando la sento stringere i polsi inizio ad eccitarmi,cosa che non avviene così tanto se prima me la passa intorno alla vita per poi legare dopo i polsi facendo così modo di bloccare le mani alla schiena senza lasciarmi alcuna possibilità di movimento. Questa legatura la usa quando vuole punirmi duramente,di solito inizia a colpire con la mano,poi passa alla racchetta da Pin pong,e mi sculaccia sino a quando il mio sedere non diventa rosso porpora. Poi ce la 2 dal colore scuro questa la usa per bendarmi oppure per imbavagliarmi,questo succede solamente quando è tardi per evitare che i vicini sentano i miei lamenti,o i miei gemiti di piacere. La benda mi eccita da morire,lascia sempre tutto nel mistero farsi raccontare dalle sensazioni del mio corpo è sempre un piacere. La numero 3 e la numero 4 solitamente le utilizza insieme, con queste due di solito mi lega le mani alle caviglie, succede quasi sempre sul bordo del letto, in questa posizione io mi trovo pronta per essere frustata è penetrata. La cravatta numero 5 e la numero 6 anche loro viaggiano in coppia, se richieste insieme alla 3 alla 4 significa che presto mi ritrovo legata sul tavolo della cucina con braccia e gambe spalancate, mentre se vengono richieste con la numero uno ovvero quella rossa il gioco che mi aspetta diventa impegnativo. Mi spiego meglio, la rossa dopo essere stata passata intorno alla vita mi blocca le mani dietro la schiena, mentre la 5 e la 6 prima passano intorno al collo di mio marito dove vengono preparate per il loro utilizzo originario, ovvero il classico nodo scorsoio la cravatta, peccato che alla fine non è quello il loro scopo. Una volta preparati i 2 nodi le 2 cravatte vengono strette intorno ai miei abbondanti seni, stringi i nodi fino a trasformare il mio seno in due arance che pare che debbano esplodere, l'estremità più lunga viene legata dietro la schiena a mo' di reggiseno, mentre le estremità più corta le stringe tra le mani assestando qualche strattone ogni tanto fa stringere ulteriormente i nodi. La numero 7 è quella che mi eccita di più, vi ricordate quei cravattini in pelle che si usavano alla fine degli anni 90? Proprio quella... La usa per frustarmi sul sesso e a volte anche i seni. Come potete immaginare ogni qualvolta che mi richiede una specifica cravatta io so già cosa mi aspetta. Solamente una volta è capitato che alla richiesta delle 3/4/5/6 sono rimasta fregata, qualche dubbio me lo sono già posta quando hai iniziato a legarmi sul pavimento con braccia e gambe spalancate, fra le gambe del tavolo e le gambe del divano. Quando mi ha fatto dondolare davanti agli occhi 4 pinze da bucato legate a 4 spaghi mi sono venuti i brividi, per farvela breve quel giorno mi ha fatto fare la marionetta, due pinze sono finite sulle mie labbra vaginali, mentre le altre due sui capezzoli, premetto che prima di applicarle ha reso le 4 pinze più aggressive passando gli un elastico sulla parte che stringe. Questo trattamento era la punizione per essermi sottratta ad una penetrazione anale, quel giorno mia torturata fino a quando non l'ho supplicato di incularmi.
1 note · View note
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Parte 6 La maggior parte delle mie amiche, invidia il rapporto che ho con mio marito, la complicità che io ho con lui loro non riescono a raggiungerla, la spiegazione è molto semplice, loro di fronte alle difficoltà fuggono sottraendosi al confronto. Queste amiche perennemente infelici, di fronte alla minima difficoltà usano la fuga come arma di ricatto nei confronti dei relativi mariti o compagni, che siano a torto o a ragione,le dinamiche non cambiano mai, vengono a chiedere asilo politico per qualche giorno, con l'aspettativa di essere accolte,perché vera amica ti accoglie sempre senza giudicare. Oggi io non la penso piu così, se la persona in questione riconosco che sta subendo un torto di certo che lo accolgo a braccia aperte, e mi adopero con tutte le mie possibilità affinché quella brutta situazione si possa risanare, invece quando riconosco il torto, proprio perché sono un'amica mi permetto di giudicarla con l'intento di risanare la situazione. Quando propongo a loro la punizione come soluzione risanatoria inorridiscono solamente al pensiero, da una parte le capisco perché ricordo molto bene la prima volta che sono venuta a conoscenza di questa soluzione. Due anni fa nello spogliatoio di una palestra ho notato dei segni sul sedere di un'amica mentre si stava cambiando, preoccupata ho chiesto a lei spiegazioni sull'accaduto, " ti ha punita ma stiamo scherzando?" Lei con molta pacatezza, mi ha subito corretta " io non la chiamo punizione, ma bensì soluzione concordata.... Proprio così perché sono io a decidere quale tipo di correzione da adottare, sono stata sempre​ io a scegliere e staccare il ramo più adatto dalla nostra pianta di ulivo, dopo averlo preparato con cura rimuovendogli le foglie, l'ho consegnato a mio marito, lui mi ha dato la prima frustata dopodiché sempre io ho deciso quante ne avrei dovuto ricevere " Ricordo che per togliermi ogni perplessità mi ha aggiunto " mio marito stesso e contrario a questo tipo di soluzione, visto dalla mia parte ha un doppio senso, fondamentalmente mi aiuta a mettermi in pace con la coscienza, specialmente quando non ci sono le condizioni per potergli raccontare tutta la verità,al fine di non ferirlo inutilmente magari ometto qualche dettaglio...." Mi raccontava con trasporto anche un po divertita. "E poi arriva il dopo provvedimento,dove non è previsto fare sesso e tantomeno procurarmi del piacere." Accarezzando con la punta delle dita il sedere "questi il giorno dopo assumono un significato grandissimo, a pecorina davanti ai suoi occhi, diventano come lo spartito per un musicista... Come cantava la celebre Mia Martini...( le tue mani su di me, che dirigi da maestro esperto quale sei) lui al posto della bacchetta usa il suo uccello.. Mi adopera con un trasporto che non ti posso descrivere" Quella bella chiacchierata fatta in palestra ha segnato una svolta decisiva nella mia vita di coppia, allontanando lo spettro dell' affievolimento, mi ha dato l'opportunità di riflettere sulle mie reali necessità. Io ne sento proprio la necessità di essere amata in modo selvaggio, solamente l'umiliazione fisica e mentale è in grado di portare la mia eccitazione a livelli che sino a due anni fa non avevo mai raggiunto.
2 notes · View notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto di lei dove l'arte incontra il BDSM. Una storia d'amore nata nel disagio sociale, due giovani ragazze che pagano un prezzo altissimo per errori mai commessi, una severa educatrice ed un pittore. Un racconto erotico amatoriale di Arturo Bianchi.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 1 Silvia e Tania si sono affacciate timidamente un giorno alla porta del mio laboratorio di pittura. "buongiorno... possiamo dare un'occhiata?" Ricevere visite per me è sempre un piacere, mostrare i miei lavori mi dà soddisfazione, in particolar modo quando si tratta di due bellissime ragazze, indicativamente sui 25 anni. Dopo aver spalancato a loro la porta " buongiorno a voi...siete le benvenute.. Accomodatevi pure" Silvia quella che mi ha dato la sensazione di essere la meno interessata, si è soffermata appena dopo l'ingresso a guardarsi intorno, mentre Tania la più carina tra le due si è avviata passando al rassegna ogni singolo mio lavoro. Osservandole attentamente mi sono accorto che tutte e due indossavano abiti simili molto classici, avete presente le turiste giapponesi, gonna blu attillata sopra al ginocchio con camicetta bianca. La castità di quegli abiti di certo non erano in grado di nascondere i loro fisici, avevano tutti e due un culo da favola, Silvia malgrado fosse più magrolina aveva un volto bellissimo, mentre Tania vantava di due seni che riempivano la sua camicetta. I comportamenti di Silvia immobile davanti alla porta mi hanno subito incuriosito, dopo aver dato uno sguardo all'orario sul cellulare, ha tirato fuori dalla borsa un quaderno dove ha iniziato a scriverci, si guardava intorno e scriveva, fissava l'amica e continuava a scrivere, fino a quando hai interrotto il silenzio schiarendo si la gola " amore... che sensazioni stai provando?" Tania era talmente assorta nell'osservare i miei lavori che costrinse l'amica " Tania... sto parlando con te" Per risposta Tania come rientrando da un sogno "scusa... Mi sono persa" indicando il ritratto di fronte a lei " il volo libero di un gabbiano..." La risposta di Tania mi ha messo in difficolt��, il volo di un gabbiano con un ritratto non ci azzeccava proprio nulla, mi sono trattenuto dall'esprimere questa cosa, riflettendo sul fatto che l'avesse chiamata amore, come voler sottolineare un'ipotetica omosessualità al fine di cancellare qualche mio strano pensiero. Tania terminato il suo giro, si è soffermata davanti al lavoro a cui stavo lavorando, da quando era entrata Tania non aveva ancora pronunciato una sola parola, il suo sguardo mi metteva quasi a disagio, era come sé volesse prendere il controllo sulla situazione.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 2 Con aria di sfida Tania ha prelevato un pennello, intingendo nei colori che stavo utilizzando alzato lo sguardo su di me in cerca di approvazione, dopo aver mescolato accuratamente due colori ha sollevato il pennello, con un mezzo sorriso gli ho dato la mia approvazione. È successo tutto in un attimo, con moltissima grazia ha dato un paio di pennellate, all'improvviso la mando di Silvia si è infilata fra i suoi capelli tirandola in modo violento "ma che cazzo stai facendo?" Tutta la sicurezza di Tania si è spenta in un secondo, lasciando il posto al terrore "Scusa non volevo... Mi sono lasciata trascinare" Una sonora sberla rilasciata da Silvia mise Tania tacere "stai zitta... Sei mesi che aspetto di potermene andare in giro senza il fiato di Marta sul collo e tu cosa fai? Mi combini guai.." Silvia osservando la tela cercava di capire dove Tania aveva dato la pennellata " magari lo hai pure rovinato" rivolgendosi verso di me come aria disperata "glielo paghiamo... €100 e tutto quello che abbiamo" Mi sentivo interdetto, non ci stavo capendo niente di quello che stava succedendo, per un attimo ho pensato che essendo il primo di aprile quello poteva essere uno scherzo ben organizzato da qualche amico, non era così... Le lacrime che versava Tania erano reali, come il panico che aveva travolto Silvia. Priva di controllo Silvia agitava il quaderno su cui aveva scritto fino a qualche minuto prima " e cosa ci scrivo qua sopra adesso? Dalle 11:00 alle 11:33 guai?" Se mi fossi trovato davanti una persona che conoscevo vi assicuro che l'avrei messa io a tacere con una sberla, non potendolo fare gli ho preso una mano, indicandole il punto preciso dove Tania aveva posato il pennello " non c'è stato nessun danno calmati.... Lei ha dato una pennellata in perfetta armonia con quello che stavo facendo io" Silvia resasi conto dell'eccessiva reazione che aveva avuto, si è bloccata incredula " rilassati è tutto ok.. La tua amica ha una mano stupenda" Silvia mortificata volgendo lo sguardo verso Tania " mi dispiace amore... Non lo sapevo che tu fossi capace a dipingere" Tania buttandogli le braccia al collo, senza pronunciare parola gli fece sentire il suo perdono. Quando si sono staccate Silvia visibilmente a disagio, non posso stare qua a spiegarle tutto quanto, l'unica cosa che posso dire è che tutto quello che noi facciamo in questa giornata lo devo scrupolosamente annotare su questo quaderno, per rendere conto ad un'altra persona, in questo preciso istante non so cosa annotarci" senza grandi spiegazioni ho dedotto che Silvia e Tania stavano vivendo una sorta di libertà vigilata, indicando a loro una tela bianca "fagliele annotare qua le emozioni che sta vivendo..." Silvia ha colto subito con favore la mia proposta, fissando Tania " non sarebbe una cattiva idea... Tu sapresti cosa metterci su quella tela?" Tania annuendo con aria rincuorata indico prima Silvia e e poi ho ritratto di donna appeso alla parete, Silvia sorpresa dalla sua soluzione "vorresti fare un ritratto a me?" Tania senza esitare ha confermato con il solo movimento del capo.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 3 Senza il minimo imbarazzo Tania si è levata la camicetta senza neanche voltarmi le spalle, vi assicuro che per qualche istante il mio respiro è diventato irregolare alla vista del suo abbondante seno strizzato dentro un reggiseno di pizzo trasparente, divertita dal mio sguardo sorpreso si è infilata un grembiule che io gli ho offerto. Rivolgendo ora l'attenzione verso la sua compagna, ha infilato le mani sotto la sua camicetta andando a sganciare il reggiseno, ha posizionato Silvia a tre quarti seduta su uno sgabello, lasciando la camicetta aperta da dove si intravedeva un seno. Per farle tirare fuori tutta la sua essenza per poterla piegare ai severi tratti del suo pennello.... a Tania non bastava il corpo di Silvia per esprimersi al meglio, lasciato ricadere sul tavolo il pennello si avvicinò a Silviaa posandogli una mano sotto la nuca, in un lento gesto ha stretto i suoi capelli, tirando verso il basso l'ha costretta a guardarla in viso " non mi basta il tuo mediocre corpo... Voglio la tua anima... la tua essenza" Per Silvia non era certo facile rilassarsi di fronte a me un estraneo che gli girava intorno scattando fotografie. Tania scostando la camicetta già sbottonata, raccolse il suo piccolo seno con una mano, dopo averlo palpato per qualche istante, scivolo con le dita sul capezzolo, lo fece rotolare per qualche secondo tra i polpastrelli, dopo averlo stretto saldamente fra le dita, lo torse tirando verso l'alto, Tania rilasciando un gemito socchiuse le labbra "si... Tutto quello che desideri" Non si era mai respirata un' aria cosi forte nel mio laboratorio,sono rimasto impressionato nel vedere l'immagine di Silvia prendere forma sulla tela,Tania ha abbozzato il ritratto direttamente con un pennello piccolo, cosa che tutti facciamo con una matita, con la sola forza dello sguardo manteneva in posa la sua modella, una vera e propria dimostrazione di sottomissione visiva. Era un incanto a vedere Tania dipingere, dopo la pennellata sfumava servendosi del dito che poi si ripuliva con uno straccio bagnato che teneva in tasca. Pensando di fare cosa gradita a Silvia, mi sono offerto di allontanarmi un po' al fine di ridurre il suo imbarazzo. Tania negandomi quell' portunità scuotendo il capo, "non avrebbe senso quello che lei si offre di fare" Posato il pennello si avvicinò a Silvia " se lei si allontana, il disagio scompare insieme alla sua piccola sofferenza, la sua espressività andrebbe persa in un batter d'occhio" Tania mentre parlava con me, aveva fatto scendere la camicetta sulle spalle, lasciando il seno di Silvia completamente scoperto. Il disagio di Silvia era palpabile dal rossore del suo viso, accarezzandogli i seeni " rilassati.... Stai andando forte" Tania prima di lanciarsi nella creazione dei seni, si è avvicinato alla sua modella trattenendo sulla punta delle dita un lungo pennello, dopo averlo posato sporco di vernice sopra il seno, lo ha fatto scivolare fino alla punta del capezzolo, come voler marcarne il profilo... Silvia che di certo non gradiva quell'operazione " ma che fai? mi stai sporcando.." Tania per risposta trattenendogli la testa rovesciata indietro, la colpì sul seno con il pennello " zitta..." ha continuato a colpire più volte il capezzolo sino a quando Silvia rassegnata gli ha rilasciato un gemito. Tania terminato il suo splendido lavoro si è avvicinata a Silvia, con lo straccio bagnato iniziato a pulirgli le stampe che gli aveva lasciato con il pennello sul seno, al primo tentativo da parte di Silvia nel sottrarsi a quel umiliante operazione, tirando nuovamente i suoi capelli " ferma... faccio io" Terminata l'operazione di pulizia, Tania ha alzato lo sguardo su di me, e con aria divertita sempre mantenendo ferma la compagna dei capelli, ha colpito il seno con lo straccio bagnato a mo' di frusta per un paio di volte, raccogliendo gemiti soffocati da parte di Silvia.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 4 Tutta quella atmosfera che aleggiava nel mio laboratorio si è dissolta in pochi secondi, tre ore erano volate via senza che nessuno se ne accorgesse. Silvia colta dal panico improvviso "Cazzo Tania... abbiamo perso l'autobus... Arriveremo in ritardo con il prossimo... chi la sente adesso Marta" Io invitandola nuovamente alla calma " calma... dove dovete andare? Vi accompagno io" In un'ora di tragitto in auto ho avuto modo di comprendere più a fondo la loro situazione, Tania e Silvia mi hanno raccontato di essere ospiti di un centro per recupero sociale, per non metterle a disagio ho evitato di fare domande specifiche, con questa occasione Silvia e Tania hanno avuto l'opportunità di portarsi a casa quello splendido lavoro. Marta la responsabile del Centro si presentava proprio come le ragazze e me l'avevano descritta, una donna cupa dall'aria severa, a peggiorare il suo aspetto c'era pure l'abbigliamento, simile a quello di un educatrice anglosassone. Le ragazze si scambiavano sguardi cupi senza pronunciare parola, il perché l'ho compreso immediatamente dalle parole di Silvia di fronte a Marta " abbiamo perso l'autobus... Il Signore è stato molto gentile ad accompagnarci" Marta dopo avermi volto uno sguardo di sufficienza "Perché non mi avete chiamata? Mi sembra che le regole siano molto chiare" Silvia tentando di giustificarsi " ok abbiamo sbagliato..ma siamo in anticipo e non in ritardo" Marta indicando loro l'ingresso " andate in camera vostra dopo ne riparliamo" Salutandole ho messo in mano a loro il dipinto che Marta ha subito intercettato con la mano "e questo che cos'è?" Silvia accendendo un mezzo sorriso "Il mio ritratto.. lo ha fatto Tania" Marta inflessibile indicando nuovamente loro la strada "questo lo verificheremo... ora andate" Appena sono rimasto solo con Marta gli ho acceso un sorriso " Le assicuro che l'ha fatto Tania.. ha talento la ragazza" Marta dopo aver dato uno sguardo attento al dipinto " il punto non è chi ha fatto questo dipinto... Non so cosa le ragazze le hanno raccontato.. L'unica cosa che le posso assicurare che sono sotto la tutela dello Stato" Io ho ribattuto dicendo "non ritengo un reato lasciare che una persona esprima la sua creatività.. E tanto meno non mi sembrano due minorenni incapaci di intendere e volere" Marta indicandomi i seni sul ritratto "sono sotto la tutela dello Stato... è come se fossero delle minorenni, altrimenti non sarebbero state affidate a noi" Ho tentato invano di addolcirla offrendo la mia disponibilità per venire gratuitamente a dare lezioni di pittura" Marta senza esitare " sottoporro' al presidente la sua generosa offerta, le tengo presente che i programmi qua vengono pianificati a lunga scadenza." Non riuscivo a credere che rifiutasse a priori la mia offerta " mi sta dicendo che il presidente che decide quali attività fanno le ragazze?" Marta incrociando le braccia al petto " mi creda lasci perdere... È molto difficile che la sua generosa offerta venga preso in considerazione, è brutto dirlo il Presidente è il nostro unico finanziatore che ci permette di mantenere questa struttura attiva, lo Stato per sé stesso ci dà una miseria, sono le donazioni che ci fanno vivere, pertanto dobbiamo assecondare l decisioni di chi finanzia" Osservandola attentamente mentre mi dava tutte queste delucidazioni, Ho tentato di estrarre la donna che c'era dietro a quella maschera, le braccia incrociate sotto i seni mettevano in risalto la loro abbondanza, la sua vita era stretta con una bella curva sui fianchi, più in giù non si poteva comprendere perché c'era quello arrendo vestito. Marta c'è la stava proprio mettendo tutta per rendersi una persona sgradevole, se avessi seguito il mio istinto l'avrei mandata immediatamente a quel paese, invece poi osservando le sue lunghe dita affusolate, posate sugli avambracci ho cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno, immaginando quella mano che stringe una paletta di cuoio, ho avuto una reazione immediata del mio uccello. Penso che Marta quel giorno si sia accorta della mia analisi visiva, dopo essere arrossita l'ho trovata in difficoltà nel controbattere le mie considerazioni. Perso per perso l'ho salutata bloccandola vicino alla porta "è un vero peccato che tu non voglia avere a che fare con me.. Ti trovo molto interessante" Mi sono allontanato disinvolto per poi voltarmi all'improvviso dopo qualche metro, Marta era l'immobile ad osservarmi con un mezzo sorriso sulle labbra.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 5 Silvia e Tania mi tornavano in mente ogni giorno quando quando stavo in laboratorio,come tutte le volte che qualcuno si presentava sulla porta. Di Marta mi è rimasto solo quel mezzo sorriso a fluttuare nella mia mente, tutto il resto se l'era costruito la mia fantasia, mi è capitato più di una volta di fantasticare con l'immagine di Marta con le braccia incrociate intenta a rimproverare le ragazze. A distanza di un mese e non so quante telefonate, sono riuscito a convincere Marta ad incontrarmi, l'opportunità di poter salutare le ragazze me l'aveva già esclusa per telefono, pertanto mi ha dato solamente un appuntamento in un parco. Non l'avevo neanche riconosciuta Marta, tanto vero che era stata lei ad avvicinarsi dopo essersi accorta di me, io l'avevo notata posata contro un albero intenta a fissare chissà che cosa, mai più l'avrei collegata a lei, l'abbigliamento era sempre vintage, ma questa volta gli abiti facevano la differenza, la facevano molto più attraente. Marta ha salutato con un mezzo sorriso, mi ha invitato ad arrivare al punto guardando l'orologio, facendomi comprendere chiaramente che il nostro era un incontro breve. A giustificare il rifiuto della mia offerta Marta mi disse "La presidentessa non ne vuole neanche sentire parlare di pittura, è allergica alle sostanze contenute nei colori" Per ammorbidire una mia eventuale protesta, è stata molto abile nella giungere subito "sono d'accordo con lei che Tania abbia un talento, però adesso la pittura è l'ultima delle nostre preoccupazioni" In prossimità dei saluti mi ha allungato una busta dicendomi "questo è un modo simbolico per ringraziarla di essersi preso cura delle ragazze quel giorno" Aprendo la busta avevo l'aspettativa di trovare due righe scritte di pugno dalle ragazze, invece c'ho trovato un paio di banconote da €50", non sono riuscito a trattenermi,l'istinto mi avrebbe anche spinto a dargli una sberla. Mettendogli le banconote davanti al naso "sono questi i valori che date alle ragazze? Mi fate schifo" Se quel giorno Marta avesse potuto nascondersi un metro sotto terra di certo lo avrebbe fatto. Marta con il viso in fiamme dalla vergogna ha tenuto a precisare " questa è stata una mia iniziativa.. La direzione del centro non ne sa nulla" Me la potevo prendere solamente con lei, accecato dalla rabbia ho appallottolato le 2 banconote e sono andato ad infilarle dentro il reggiseno " allora tienitele tu stronza" Marta non era minimamente toccata dal fatto che gli avessi infilato le mani in mezzo ai seni, l'unica cosa che voleva essere essere perdonata. Marta cercava di prendere le mie mani " ti supplico perdonami... Non era mia intenzione offenderti" abbassando lo sguardo "sono disposta a tutto pur di essere perdonata.." l'ho messa alla prova posandogli le mani sui fianchi "a cosa sei disposta?" Marta con un'aria determinata sosteneva il mio sguardo, mentre le mie mani salivano sul suo torace, quando ho raggiunto il seno lei ha chiuso gli occhi, ho sollevato il reggiseno afferrando saldamente i suoi capezzoli, mi aspettavo che da un momento all'altro facesse un urlo, invece a mia sorpresa ha rilasciato un gemito sicuramente causato dal dolore che gli stavo provocando, ha posato la nuca contro il mio torace sussurrandomi "perdonami..." Quando ho mollato la presa Marta è scoppiata a piangere stringendosi a me, con la voce rotta dal pianto " è tutto così difficile in questi giorni.... Abbiamo grossi problemi con le ragazze, se ci tieni a loro non ti ci mettere anche tu a complicare le cose" L'ho coccolata fra le braccia affinché il suo pianto non si è placato, all'improvviso mi è venuto l'impulso di baciarla, lei non si è sotterrata anzi... Mi ha baciato intensamente. Ci siamo salutati con la promessa che al più presto mi avrebbe dato notizie.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 6 Erano passati una quindicina di giorni da quando avevo incontrato Marta, gli avevo promesso che non avrei chiamato affinché non l'avesse fatto lei, Il sesto senso non sbaglia mai.. Erano giorni che avevo come la sensazione che stesse succedendo qualcosa. Da sempre la porta del mio laboratorio cigola, quella mattina non lo so perché quando l'ho sentita cigolare mi sono venuti i brividi, quando alzato lo sguardo davanti a me c'era Silvia, aveva uno zaino infilato su una spalla e il suo ritratto incartato nell'altra mano, lì per lì mi è venuto male ho pensato ad una fuga. Silvia lasciando cadere lo zaino terra e cosa a tuffarsi fra le mie braccia scoppiando immediatamente a piangere. "mi hanno cacciata... Hanno aspettato che Marta fosse in ferie per farlo... Mancavano solo 6 mesi e poi Tania poteva venire via con me" Quando Silvia si è calmata mi ha raccontato per filo e per segno tutta la sua storia, il suo programma di recupero era già terminato oramai da 6 mesi, era Marta a farsi carico di lei condivideva la sua stanza, pur di farla restare per altri sei mesi, sino a quando anche Tania sarebbe stata libera di andarsene. Il sostituto di Marta non si era fatto problemi ad avvisare il giudice di questa situazione, che di conseguenza ha provveduto immediatamente al suo allontanamento dal centro. Il numero privato di Marta io non ce l'avevo però ero felice che Silvia fosse venuta da me. Ho accolto Silvia in casa mia nell'attesa che Marta si facesse viva, era uno strazio vederla piangere dalla mattina alla sera, è stato anche uno strazio essere duro con lei per farla reagire. Dopo una lunghissima settimana ho ricevuto una telefonata di Marta disperata, era in lacrime non riusciva neanche a parlare, ho anticipato la sua domanda dicendogli "è con me Silvia... e sta bene" Marta con un filo di voce "sia ringraziato il cielo... ti supplico... tienila lì che io appena posso vengo a riprenderla" Purtroppo Marta per un'altra settimana non è riuscita a venire, lei non poteva contestare le decisioni del giudice, correva il rischio di essere rimossa dal suo incarico perdendo così anche i contatti con Tania. Fortunatamente i rapporti fra Marta e la presidente erano rimasti buoni,di fare rientrare Silvia nella casa alloggio a non se ne parlava nemmeno, in compenso Marta aveva più libertà nella tutela di Tania che dal canto suo ce la metteva tutta a farsi odiare dal resto della casa famiglia. Marta chiamava tutti i giorni cominciavo ad avere la sensazione che io fossi diventato la sua valvola di sfogo, non ne parliamo di Silvia che organizzava la sua giornata in funzione dell'arrivo di quella telefonata. Il cigolio della porta del mio laboratorio è sempre in stato di buon auspicio, Silvia impegnata davanti al computer non ha nemmeno alzato la testa, mentre io l'ho vista era Marta sorridente che mi invitava al silenzio. Da come silvia mi parlava di Marta mi aspettavo un'esplosione di gioia, invece quando gli ha coperto il viso con le mani, con aria sorpresa ha mormorato con un filo di voce " Marta... sei arrivata" Marta stessa non si aspettava i balletti turchi ma neanche una freddura simile, Marta stessa scrutando Silvia in viso "sei arrabbiata con me perché non sono riuscita a riportarti nella casa" Silvia senza parlare scosse solamente il capo, Marta accarezzando i capelli "allora cos'è questa freddura?" Silvia con un filo di voce "a te non piacciono le manifestazioni d'affetto in pubblico" Marta incassando l'appunto " hai ragione tesoro... sono io che non sono coerente... io non sono più la tua educatrice... ora sono tua sorella adottiva" Dopo quelle parole Silvia si è tuffata tra le braccia di Marta scoppiando a piangere " mi manchi da morire..." Anche il volto di Marta era tracciato da una lacrima, sforzandosi di darsi un contegno con tono ironico "questo non significa che non ti farò più il sedere nero se non ridi diritto"
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 7 Marta coccolando Silvia con aria sognante " non ce la faccio più a stare senza di lei...Se penso a 7 anni fa quando me l'hanno affidata pesava 25 kg...certi legami diventano eterni... Da quando è arrivata la nuova Psicologa le cose sono cambiate nel centro, io ho già deciso io la ci rimango fino a quando ci esce anche Tania è giunta l'ora che cambio aria" Che Marta e Silvia fossero diventate tutto uno me l'hanno dimostrato al volo, a Silvia è bastato uno sguardo da parte di Marta per indurla a dire "vado a prendere il pane 10 minuti torno" Marta era bellissima, tutt'altra cosa della donna che ricordavo, indossava una gonna attillata sopra il ginocchio per un paio di scarpe dal tacco altissimo, procedeva a piccoli passi verso di me sorridente "le ragazze mi avevano descritto questo posto come caldo.... Accogliente" Avvicinandosi sempre di piu "per ora non lo sento tale.." Marta con le mani è andata dritta ai miei capelli, ho sentito le sue dita sfiorare la mia nuca "pensi di salutarmi come si deve?" Era tanto che non mi sentivo così attratto da una donna, baciandola il mio uccello si è subito fatto sentire dentro i pantaloni, avevo le mani sui suoi fianchi quando lei ha iniziato a spingersi contro di me, stringendola dal sedere l'ho tirata contro il mio uccello impazzito,penso che se la porta non avesse cigolato da li a poco,gli avrei già strappato le mutandine. Silvia come nulla fosse "fate pure... Non occorre che portate rispetto per chi la fidanzata non può neanche vederla" Marta scoppiando a ridere si è avvicinato al mio orecchio "per oggi ci accontentiamo di questo... Sono venuta per Silvia, magari la prossima volta ci ritagliamo un po' di spazio anche per noi" Sorpreso dalla sua franchezza " certo... meglio che sia arrivata... Ancora qualche secondo avrei perso il controllo" Marta prima di staccarsi dal mio collo " mi eccita da morire quando perdi il controllo" Silvia esprimendosi apertamente " non sai quanto piacere mi faccia ad averti qua, ma se penso a Tania mi viene l'angoscia" Marta accendendo un sorriso " non ti preoccupare per Tania oggi è in buona compagnia.. Questa mattina Cristina è venuta a prendersela prima che io uscissi" Silvia allibita " Cristina la presidente? Loro si odiano a vicenda non si sono mai potute vedere" Marta con aria rassicurante " te l'ho detto sono cambiate tante cose nella casa, almeno questa è cambiata in positivo.. Il merito è tutto di Tania che riuscita ad aprire un canale di comunicazione" Dopo essersi fatta una risata " premetto che l'attività di sartoria è stata ridimensionata perché considerata troppo stressante per le ragazze, è stata rimpiazzata con un'attività alquanto stupida, hai presente? tu fai un disegno e poi lo commenti? Tania è stata fantastica... Ha disegnato una bellissima spiaggia con tanto di Palme, quando gli è stato chiesto dove era il suo pensiero nella realizzazione di quel bellissimo disegno, fissando la psicologa ha risposto che pensava al fastidio della sabbia nelle mutande. Io e Cristina ci siamo trattenute a non ridere, dopo aver prelevato Tania con la scusa di rimproverarla in privato l'abbiamo portata via, in ufficio c'è stato il miracolo Cristina se l'è tirata fra le braccia dicendo sono fiera di te, la stessa sensazione che provo io quando quella persona apre bocca" Marta indicando il ritratto di Silvia appeso alla parete "Cristina dopo aver visto il tuo ritratto in fotografia, ha preso seriamente in considerazione le capacità artistiche di Tania, oggi se la porta in azienda" Silvia ancora incredula a questa nuova situazione "non capisco cosa c'entrano le capacità artistiche di Tania con un marchio tessile" Marta sorridente " la portava in visita all'ufficio marketing, luogo dove vengono partorite tutte le trovate commerciali" Indicando nuovamente il quadro "Cristina e rimasta molto colpita dalla tua immagine, pare essere molto interessata questo quadro.. Lo vuole" Silvia scuotendo il capo dispiaciuta " un regalo del mio amore non glielo do a nessuno" Marta insistente " ne abbiamo già parlato con Tania di questo aspetto, anche lei è d'accordo sulla vendita, si sentirebbe partecipe del tuo sostegno fino a quando non trovi un lavoro." Silvia rassegnata a ciò che era già stato deciso " ok.. se Cristina lo vuole glielo cedo, però mi devi spiegare che relazione c'è questo ritratto con la sua attività" Marta dopo essersi fatta una risata " potrebbe rivelarsi alquanto imbarazzante per te, ti basti sapere che i grandi marchi in promozione commerciale tendono a provocare, con immagini fetish... Prova ad immaginare se Cristina ti chiedesse come è stata costruita quella posa" continuando a ridere Marta " ho chiesto a Tania di farmi un ritratto come quello, mi ha risposto che con me non ci sono le condizioni per poterlo fare" Ora Silvia un po' imbarazzata " sono d'accordo con Tania... Venite qua a farlo, sono certa che lui troverà le condizioni necessarie"
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Capitolo 8 Nei giorni a seguire le energie positive hanno iniziato a muoversi in tutte le direzioni, Silvia ha ricevuto la visita di Cristina, dove superati i primi attimi di imbarazzo ha potuto cogliere anche lei la sua grande opportunità, Cristina in cerca di un rapporto amichevole, si è presentata con un offerta di lavoro per Silvia, un occupazione provvisoria da commessa presso uno dei suoi punti vendita. La settimana successiva il cigolio della porta del mio laboratorio è stato seguito da un urlo, Marta nel suo giorno libero si era portata con se pure Tania. È stata un'emozione indescrivibile l'incontro di Tania e Silvia dopo un mese di sofferenza. Marta ha lasciato loro tutto il tempo necessario per salutarsi ricordando puoi a Tania " noi dobbiamo ritornare a casa con un ritratto... Se questo non accade io mi trovo in difficoltà con la psicologa" Tania in piena serenità "per me possiamo anche farlo subito.. Sei tu che devi sentirti pronta... Io non so cosa si aspettano di vedere la Psicologa e Cristina, hai parlato tu con loro" Marta annuendo un "hai ragione.. Loro si aspettano di vedere tutta la tua creatività.. Documentata nel dettaglio" Marta dopo aver ingoiato la saliva " lo so che poi mi dovrò pentire di questa cosa... Fai quello che vuoi.. Basta che non mi fai spogliare del tutto" Tania dopo aver sistemato pazientemente Marta visibilmente a disagio, sullo sgabello "devi rilassarti.. Così non ci esce nulla di particolare" Tana mettendogli una benda sugli occhi "vedrai che fra qualche minuto ti sentirai meglio...." Mentre Tania terminava di sistemare la benda, Silvia divertita mi porgeva una striscia di stoffa mostrandomi le sue mani incrociate dietro la schiena, appena Marta è rimasta a petto nudo con il vestito calato sui fianchi, ho seguito le Loro i s istruzioni legando le mani di Marta dietro la schiena. Marta iniziando a preoccuparsi " ti ho dato carta bianca ma non esageriamo adesso" Tania dopo aver posato un bacio sul collo di Marta, rivolgendosi a me " me la riscaldi per una mezz'oretta.. Noi saliamo su a vedere dove dorme Silvia" Marta con tono imperativo " Tania.... Vieni qua immediatamente.. Altrimenti sai cosa succede quando mi arrabbio" Mi sono eccitato nel sentire il tono di Marta, già me la immaginavo con un frustino in mano... Alzando anche la voce "Tania ti faccio il culo.. Se non mi liberi immediatamente" Tania trascinandosi via Silvia per una mano "capirai che novità.. Ci sono abituata... Riscaldamela un po'" Marta ora rivolgendosi a me "che stronza... Dai liberami..." mi ha supplicato in tutte le maniere, ero quasi tentato a liberarla ma poi ho pensato che se l'avessi fatto, avrai solamente soddisfatto la sua parte razionale, trascurando ciò che inconsciamente lei desiderava. Il suo seno era così invitante che non ho resistito raccoglierò fra le mani, la sorpresa del mio gesto la messa a tacere immediatamente. Ora frizionavo con la punta delle dita i suoi capezzoli "non ti facevo così severa.." Marta ora molto più contenuta " ho delle responsabilità nei confronti di quella ragazza... Io ci metto tutti i giorni la faccia per proteggerla... È il minimo che lei ci mette il sedere quando sbaglia" aggiungendomi con un tono di sfida " lo stesso discorso vale per Silvia... Ti conviene liberarmi se non vuoi conoscere il mio lato autoritario" Facendo pressione sui suoi capezzoli "non sei nella posizione per avanzare richieste.." dopo avergli strappato un gemito "me lo hai detto tu che ci dovevamo ricavare un po' di spazio..." Marta in crescente eccitazione con un filo di voce "si.... Allora prenditelo prima che si esaurisca" L'ho piegata sullo sgabello assestando un paio di sberle sulle cosce " allarga" sono partito dalla schiena con un dito sono sceso nel solco tracciato dal suo splendido sedere soffermandomi sopra il suo ano " potresti essere tu quella che adesso ci mette il sedere..." non ha fatto una piega nemmeno quando sono entrato con la prima falange dentro sul sedere, ho proseguito la mia lenta discesa sino al suo sesso, ci sono entrato con due dita, era pronta per accogliermi. La benda scura che aveva sugli occhi metteva in risalto le sue labbra carnose, non ho resistito ho posato l'uccello contro le sue labbra, è scomparso dentro di lei in una frazione di secondo. Tenendo i suoi capelli in tiro l'ho penetrata violentemente senza dargli un secondo di tregua, ho rallentato quando l'ho sentita urlare di piacere, ho esaurito fino all'ultimo gemito tutte le sue aspettative. Avrei voluto prolungare quel momento ma non ce l'ho fatta, ho seguito il suo orgasmo.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto 9 Prima di uscire da dentro di lei gli ho liberato le mani, per mia sorpresa Marta non si è levata la benda, si è voltata lentamente andando in cerca di me, ci siamo baciati intensamente a lungo, con il viso posato sul mio petto " mamma mia quanto tempo che era passato dall'ultima volta che mi sono sentita così amata profondamente" Marta ancora assorta nel suo piacere non ha dato minimamente peso a cigolio della porta, Silvia e Tania in punta dei piedi sono entrate con aria divertita. Marta si è lasciata riposizionare sullo sgabello, Tania con una dolcezza infinita ha sistemato i suoi capelli per poi piegarsi sul suo orecchio e sussurrare qualcosa che io non ho sentito, ho solamente percepito la parola "pronta" mentre Marta annuiva. Su esplicita richiesta di Tania non ho mai perso il contatto con Marta, ancora assorta dal piacere si lasciava modellare come la creta, Marta rilasciava piccoli gemiti ogni qualvolta che la sfioravo,era ritornata al presente solamente quando Tania con un pennello asciutto ha stuzzicato i sui capezzoli per farli indurire " hai finito? non ce la faccio più" Tania in meno di mezz'ora è riuscita a riportare sulla tela un immagine stilizzata che raccontava tutta l'essenza di Marta. Marta stessa è rimasta a bocca aperta alcuni secondi ad osservare la sua immagine "complimenti tesoro... E come osservare uno specchio che vuole darti il meglio di té" indicando i seni splendidamente rappresentati "fantastici anche questi.. C'è solo un piccolo problema... Questo quadro lo devo mostrare Christina" Silvia porgendo il cellulare " Cristina è allergica alla pittura... Si deve accontentare di una foto con inquadratura che decidiamo noi"
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto 10 La soluzione di Silvia si è rivelata buona solamente per poco, ad informarmi di questo è stata Marta dopo qualche giorno per telefono "è successo un casino, Cristina ha scoperto che la foto del quadro era stata tagliata, quella puttana della Psicologa... È andata a mettere il naso nel telefono di Tania.." Quel giorno ho sentito Marta molto preoccupata, la fiducia di Cristina era compromessa, a peggiorare le cose c'era la psicologa che strumentalizzava l'accaduto considerando il quadro immorale. Per Marta l'appoggio di Cristina era fondamentale, ora si trovava nella condizione di dover sottostare a qualsiasi sua decisione, tra le tante decisioni prese c'era pure una esplicita richiesta di essere ritratta anche lei. Mi ha supplicato di aiutarla a trovare una soluzione "Ti prego.... aiutami a venirci fuori da questo casino... Ho già parlato con Tania di questa cosa, lei sostiene che è una bellissima donna, che può utilizzare tranquillamente colori ad acqua, ma di certo lei non è in grado di eliminare quella espressione da pesce lesso" Marta mi ha mostrato una foto di Christina,effettivamente era una bellissima donna e di certo se mi fosse stato chiesto di riscaldarla lo avrei fatto volentieri, peccato che questo non faceva parte dei programmi di Marta, e tantomeno era impensabile che lo facesse Tania stessa. Marta mi ha richiamato disperata dopo qualche giorno "aiutami a venirci anche fuori, tu non la conosci Cristina è tremenda.... Quella donna quando vuole qualcosa alla fine lo ottiene... Ho come la sensazione che mi stia sfidando... Per Cristina non è stato necessario che qualcuno gli spiegasse l'essenza dei due quadri che ha visto... Me lo ha fatto capire chiaramente questa mattina mostrandomi un catalogo di bigiotteria fetish" Io mi sono reso disponibile per qualsiasi cosa lei avesse deciso " Marta... Più che darti tutto la mia disponibilità non posso fare altro, se non che dirti .. Vuole essere sottomessa? E tu accontentala." Come si dice il vento aveva cambiato direzione, Marta era al settimo cielo quando mi ha chiamato " notizia bomba... Il giudice ha accettato la mia richiesta di tutela nei confronti di Tania, questo significa che me la posso portare via quando voglio.... Non dire nulla Silvia fino a quando non firmo i documenti" Ero felice per lei "sono proprio contento per le ragazze, almeno ora non ti devi più preoccupare per quella storia del ritratto" La risposta di Marta mi ha lasciato alquanto stupito " non ho nessuna intenzione di interrompere i rapporti con Christina, tanto più che adesso si legata molto a Tania, diciamo che adesso mi sento libera, di fare andare le cose come devono" Vi lascio immaginare a voi la gioia delle ragazze quando le è stato comunicata la novità, ricordo ancora bene quel giorno era domenica mattina, quando Marta Cristina Tania si sono presentate a casa mia,luogo scelto per realizzare il ritratto.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto 11 Marta aveva congedato le ragazze per un'ora mandandole al bar a fare colazione, chiudendosi poi in camera con Cristina per prepararla al ritratto. Cristina effettivamente era una bellissima donna, con un ottimo fisico malgrado i suoi 50 anni se non più, a valorizzare il suo aspetto c'era l'abbigliamento di classe, l'unica nota stonata era il suo sguardo cupo che non lasciava trasparire alcuna emozione. Quando mi sono arrivate davanti agli occhi mi è venuto da ridere, mi sono trattenuto perché tutte e due avevano l'aria cupa, Marta indossava il vestito che aveva la prima volta che l'ho vista, classica divisa da educatrice anglosassone, mentre cristina indossava una gonna scozzese a quadri sopra il ginocchio e una camicetta bianca. Marta tenendo la mano di Cristina con aria rassicurante "non ti preoccupare è tutto a posto, io Cristina ci siamo parlate a cuore aperto" Christina era talmente imbarazzata che non riusciva a sollevare lo sguardo da terra. Marta rimboccandosi le maniche di quell'orrendo vestito " immagino che ti stai chiedendo cosa c'entra tutto questo con il ritratto?" Sollevando il viso di Cristina "non guardarti i piedi mentre parlo non è non è rispettoso nei miei confronti..." Dopo essersi appoggiata al tavolo e incrociato le braccia " devi sapere che questo orrendo vestito come le divise delle ragazze, sono state adottate per volontà della qui presente Cristina... tipico abbigliamento scolaresco anglosassone, dove lei è stata educata ai tempi che furono, come anche la dura disciplina nei confronti della ragazze maggiorenni è una sua scelta." Dopo aver sollevato il viso di Cristina in fiamme per la seconda volta "questa è la seconda volta che te lo ripeto.. Tieni lo sguardo sollevato.... Dove ero arrivata? Il duro compito di somministrare le punizioni è sempre toccato a me, mentre lei comodamente seduta sul divano ha sempre assistito alle punizioni, per poi prendere in consegna la ragazza dopo la punizione e coccolarla per sollevare il morale." Marta ora camminava avanti e indietro gesticolando " oggi sono proprio contenta che Cristina dopo tanti anni ha avuto il coraggio di darmi una spiegazione a tutto ciò, mi ha confidato che la mia immagine autoritaria la eccita da sempre" Marta dopo essersi fermata proprio di fronte a Cristina "concordo sul fatto che nel caso specifico di Tania e Silvia questa dura disciplina ha dato buoni risultati, a questo punto mi chiedo se lo stesso discorso non è valido anche per te? Visto che mi hai costretta per anni a fare una cosa che a me non andava?" Quel giorno ho pensato che Cristina ci tenesse veramente tanto a mantenere il rapporto con Marta, altrimenti non si sarebbe mai sottoposta a un umiliazione simile. Marta continuava a fare giri di parole, come se fosse in cerca del momento giusto, per fare andare le cose come avrebbero dovuto andare "non ti trovi d'accordo con me Cristina?" Cristina sforzandosi di accendere un mezzo sorriso annuì dicendo con un filo di voce "sono perfettamente d'accordo con lei" L'uso del lei era la conferma dei ruoli, tanto vero che Cristina prima di abbassare lo sguardo verso il pavimento ha lanciato un mezzo sorriso a Marta che dal canto suo era pronta a proseguire con quella commedia. " ti avevo avvisata di non abbassare più lo sguardo... Sai cosa devi fare adesso" Cristina si guardò intorno come alla ricerca di qualcosa, Marta con aria divertita indico il divano dove quando erano arrivate ci aveva appoggiato un tubo da disegno, da quel tubo Cristina ci estrasse una canna di bambù all'incirca lungo un metro, era l'autentico strumento da punizione con tanto di impugnatura curvata stretta. Dopo aver consegnato lo strumento a Marta, voltandomi le spalle ha iniziato a sbottonarsi la camicia. Sentendomi di troppo mi sono offerto di allontanarmi, Marta indicandomi il divano " accomodati pure la, Cristina vuole provare fino in fondo tutta la sensazione che provavano le ragazze... Anzi mi farebbe molto piacere se tu gli facessi anche un pezzettino di video, così potrà sempre riguardarselo masturbandosi"
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto 12 Marta consapevole che io stavo sbavando dietro quella divina visione "non ti illudere il tuo uccello qui dentro non ci entra" Il mio uccello stava impazzendo dentro i pantaloni, malgrado quell'orrendo vestito Marta ero ugualmente eccitante, si vedeva che Marta aveva dimestichezza con quello strumento, allungando il braccio ha preso le misure per far sì che la canna attraversasse bene tutti e due le natiche, un movimento velocissimo un sibilo e l'urlo di Cristina, che stringendo il mio tavolo con tutte le forze non si è mossa di un centimetro. Dopo la seconda frustata Marta si è fermata, togliendosi frettolosamente il vestito " questa è l'ultima volta che lo indosso" dopo averlo calciato da una parte " così va meglio.." Voltandosi ora divertita verso di me così adesso hai anche altro da guardare" La sottile canna ha lasciato il segno del suo passaggio per ben 10 volte, Marta posata la canna sulla schiena di cristina "guai a te se la fai cadere... Lo sai meglio di me cosa comporterebbe" dopo aver osservato soddisfatta il sedere che Cristina, andò in cerca di qualcosa dentro la sua borsa, estrasse due strisce di stoffa. Quando tolse la canna da sopra la schiena di Cristina lei gli consegno le mani, ho avuto la netta sensazione che quello fosse un rituale già conosciuto. Marta terminato di legare le mani di cristina, mi indico il sedere dove iniziava ad apparire qualche livido " devi sapere che ogni volta che una ragazza è sfuggita la nostra sorveglianza, la sera stessa io mi ritrovavo con il sedere in queste condizioni" bendando gli occhi di cristina con l'altra fascia "stesso copione.... Io mi Gustavo il dolore riflettendo sulle mie mancanze, mentre lei si masturbava osservando il mio sedere martoriato... A me non era dato di vedere è per questo che mi bendava, l'unica cosa che potevo fare era stare in ascolto dei suoi gemiti" Ad un tratto mi ha chiamato vicino a lei "voltati... Non voglio correre il rischi con tutto sto ben di Dio esposto..." Mi ha fatto inginocchiare i suoi piedi posando una gamba sulla sedia, mi ha spinto la faccia contro suo sesso " datti da fare che deve sentire anche i miei di gemiti" Mi ha tenuto il viso premuto contro il suo sesso sì ma quando non è esploso in un orgasmo, dopodiché trascinandomi dei capelli mi ha portato di fronte a lei "piccola variante Al rituale.. Ora devi scegliere se fartelo piantare nel culo oppure succhiare" Cristina senza esitare "succhiare..." Marta mi massaggiava i testicoli, mentre Cristina me lo succhia va in una maniera divina, l'ha costretta ad inghiottire fino all'ultima goccia" Per terminare anche Cristina ha avuto la sua bella parte di piacere, con due dita dentro il sesso e il pollice piantato nel sedere, ha portato quella che adesso è un inseparabile amica all'orgasmo.
0 notes
arturobianchi-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Ritratto di Lei do l'arte incontra il Bdsm
0 notes