bartolsz - Tumblr blog

[bartolsz]

non ti perdonerò mai perché i gesti più comuni e più innocenti, tutt’oggi, in persone che non sono te, mi parlano comunque di te.

la cosa che più triggera i brutti ricordi è vederlo stare online per più di 5 minuti sapendo che non sta parlando a me.

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ti sento pericolosamente vicino

lasciami

smetti di pensarmi

smetti di sapermi

sto bene in questo limbo che non ti tocca i confini

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vorrei genuinamente averti avuto in grembo

averti dato la vita

averti cullato nel mio corpo

averti accarezzato al tuo primo respiro al mondo

ti amo come amerei mio figlio

sei viscerale

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preferirei mille volte dire romanticamente e stupidamente che ti amo ancora

e invece l’unica cosa che mi abita è l’odio che ho per te

te ne sarai andato ma hai dimenticato in me molte cose che avevi lasciato a stagnare

la paura degli altri, che ci sia un’altra, la preoccupazione per le intenzioni delle persone

se c’è una cosa a cui penso quando penso a te è la paura e l’insicurezza

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vorrei dirti che ci sarò sempre, un sempre che non mente e che non mi fa paura o incertezza.

mi troverai senza neanche sapere dove mi trovo, non importa neanche dove sarai tu, con chi sarò io e cosa farò.

io ci sarò e avrò custodito fino ad allora il tuo ricordo.

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guardo, ascolto, interagisco e mi relaziono con altri

ma l’unico pensiero è

ho scelto proprio bene

amo la persona giusta

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sei ormai lontanissimo

lo sei geograficamente sentimentalmente e temporalmente

se fossi un granello di polvere saresti quello ostinato che lascia l’alone di sporco

sei palloso perché mi ritorni nella vita in maniere subdole

mi schiaffeggi con le tante spine che mi hai lasciato addosso esplodendo

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non sono più brava a correre

non riesco, riecco quella sensazione, non avere fiato e non riuscire a tenere il passo, l’imbarazzo di non farcela, la vergogna di aver fallito ancora

non voglio lasciare andare

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lei che ascolta la nostra canzone mi conferma ancora una volta che tutt’ora cerchi degli appigli per i nostri ricordi e che ero ideale.

peccato tu faccia cacare.

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non mi ricordo ormai quasi più niente di noi

ogni tanto torno sulle vecchie chat, le ho ancora, e mi dico che non ricordo fossi così.

se c’è una cosa che mi preoccupa è che soprattutto non mi ricordo le coccole, non mi ricordo tenerezza.

ultimamente sto realizzando quanto ci siamo fatti del male: sono arrivata a pensare che in realtà mi hai fatto grooming, hai abusato di me e soprattutto hai abusato delle mie paure.

mi ricordo quando mi hai detto “ho visto delle tue foto ora, stai meglio, non come qualche mese fa che eri più piena” sapendo benissimo dei vecchi disturbi. ricordo quando hai iniziato a chiamarmi vacca perché ti piaceva. che schifo di persona che sei.

speriamo se ne accorga.

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scrivo poesie su di te.

ora sì che so che sono persa di te

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va tutto bene e sono felice.

crescere con te ne valeva la pena, adesso sono in pace con me e i miei sentimenti.

grazie di avermi aspettata.

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match my energy and effort

or you’ll see me matching stupid dudes on tinder again

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ma io ti ho mai sorriso?

hai mai visto il sorriso che tanto odio sul mio viso? ho paura che tu non l’abbia mai provocato e quindi tu non abbia mai assistito.

se penso al sorriso penso a Matteo, penso a quel suo sorriso scemo, quello a labbra strette che lo fa sembrare la tartaruga di KungfuPanda, penso a quello a denti scoperti che ho visto poco spesso, lo fa solo quando vuole essere plateale. se penso al mio penso al calore, se penso a te sento solo freddo.

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ti ho sognato un’altra volta

ultimamente succede spesso, basta che ti penso un po’ prima di dormire e poi mi compari in sogno. stavolta eravamo amici, forse il tipo esatto di amici che avremmo voluto rimanere. tornavamo a parlare tanto, come un tempo ma lei era gelosa. eravamo in un treno, come se facessimo lo stesso liceo e stavamo andando in gita in un posto.

lei non voleva sedessimo vicini, io non la guardavo, tu cercavi dove fossi ma baciavi lei.

se cerchi dove sono per davvero: sono in un posto al caldo, forse sono innamorata, forse no, sono schiva e sospettosa dei sentimenti, sono la solita narcisa egocentrica. non sono cambiata, mi hanno solo allontanata.

[bartolsz]

sei stato sovrascritto

mi sto scordando il tuo viso, tipo se avevi qualche neo, la forma del tuo naso, come tenevi le mani mentre facevamo qualcosa.

non mi ricordo come ci baciavamo né la sensazione, non mi ricordo se ci baciavamo per dire “voglio fare sesso” o se lo facevamo per il semplice gusto di farlo. non mi ricordo se infilavi la lingua prepotentemente o se eri timido. non mi ricordo se ero io a iniziare il bacio, non mi ricordo chi si staccava per primo, non mi ricordo quanto durassero.

non mi ricordo tante cose di te, sono in una cartella archiviata e nascosta. sto bene.

non pensavo che una persona e alcune cose potessero essere sovrascritte, o Matteo è una presenza illuminante e titanica o tu eri proprio piccolopiccolo. so che dovrei propendere per l’ultima, che amore insignificante, esaltato come se fosse vitale da due scemi.

[bartolsz]

delle volte penso che anche tu mi risulterai tossico.

sto bene, stavo finalmente bene, avevamo chiarito: ora ti risento lontano.

mi sento spesso da sola in questa relazione: potrebbe essere un bisogno residuo dal male del passato, alla fine non sono da sola.

eppure quando penso tutto questo poi mi ricordo le tue parole, qualcosa di carino, quella che mi presento come prova del “no ma che dici”.

e sì che le parole non hanno significato, lo hanno le intenzioni, le azioni, le sensazioni e le rielaborazioni. se c’è una cosa che ho imparato dal passato è che le parole sono un costrutto meraviglioso ma hanno significato solo nel momento in cui l’orecchio o l’occhio le filtra e le lega assieme. non lasciano niente, né nella storia né su di noi.

se allora devo basarmi su quanto provo e sento attaccatomi sulla pelle, pensi durerò ancora per molto?