benzedrina
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Troppo stanco per dormire
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Ci trovi me. I miei amici. Il mio mondo e altri dettagli.
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benzedrina · 13 days ago
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Al cinema eravamo io e altre 3 persone, tutti sulla stessa fila, a un orario improponibile, con questo sole fortissimo fuori. Ora io sono fan del cinema vuoto e in solitaria, così non sto a sentire tizi che parlano durante e non devo starne a parlare dopo. Specie per questo film che avevo già visto e che sapevo m'avrebbe steso. Quello che non lo sapeva era di certo il tizio che avevo alla mia destra, un ragazzo alto, giovane e con questa chioma riccia, che aveva iniziato a borbottare da solo per le scelte di regia, per il fatto che fosse un musical, perché si aspettava altro. In silenzio l'ho guardato, ho fatto un gesto con la mano e gli ho detto di stare tranquillo che ne valeva la pena. Dopo un'ora eravamo in 4 a singhiozzare per l'espressivitá di Bjork. Passeranno gli anni, ma Dancer in the Dark fa sempre male.
M mi ha chiesto perché certe volte mi sento in colpa per quello che vivo e per come lo vivo, per le persone che ci sono intorno e per come interagisco con loro. Non riusciva a capirlo, poi si è ricordata di una cosa che ho scritto di recente, mi ha chiesto se fossi quella persona, e dopo la moa conferma m'ha detto che aveva capito finalmente. Come se gli avessi sbloccato una chiave di lettura.
Avrei bisogno di staccare un po' da tutto.
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benzedrina · 17 days ago
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Credevo fosse il periodo, il momento e invece con molta probabilità sono io, che non è un sentirsi in colpa o un distaccarsi dal mondo, è che proprio questi sono i frutti di reazioni avvenute anni fa a quei rapporti tossici, a quelle relazioni malate, a quel darsi senza soluzione di continuità. Ora come ora, parlo poco di poco, e sto usando parlare, perché esprimersi è una cosa che non porta chissà che, e sono finito a esprimermi tantissimo con pochissimi. E in sostanza va bene così, tranne quando vedo tutte queste persone intorno che usano parole, tempi, espressioni, che a me sono ridotte all'osso e soprattutto non hanno un seguito. A chi potrebbe interessare di quest'ultima passione per la sartoria? Di quel Jacquard di seta fantastico preso a un prezzo irrisorio perché ormai io e il commerciante ci mandiamo foto degli outfit fatti su misura, o di quel vichy super carino con cui farò dei pantaloncini per me e per M. Oppure semplicemente non ne so parlare, o smetto di parlarne quando uno non sa la differenza tra lino e cotone e non c'ho voglia di spiegarglielo. E quindi eccomi qui, a fare cose per me, di cui potrei parlarne solo con me o con quelle persone che hanno esperienza in quel settore, andando a settorializzare un po' tutte le amicizie che ho. Boh in sostanza va bene così, è il pregio e il difetto di farsi piacere molte cose.
Ridanno al cinema Dancer in the Dark e ricordo ancora quel pianto a singhiozzo che non smetteva, e che tuttora mi da i brividi.
Sto scrivendo una cosa lunga, sai che bello se mi viene la voglia di scrivere un libro e alla domanda su che cosa sto facendo ora, rispondere con "sto scrivendo un libro". Perché scrivo un botto, ma forse solo M lo sa.
Vorrei essere più facile e accessibile, sembrare meno elitario e più popolare, e invece c'ho sta veste che manco mi sta bene.
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benzedrina · 20 days ago
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Ogni tanto ripenso al fatto che jn fondo sono fortunato. Posso permettermi di andare in palestra, mettermi il costume in bagno e poi scendere giù al mare. Non sarà niente di che, è tutta sabbia qui, ma è il mare. Una rinfrescata, un po' di sole e infine si sale a pranzare.
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benzedrina · 21 days ago
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C'è questa linea sottile che trema di continuo e mai si spezza, che fa da confine tra il mio isolarmi e il mio voler essere riconosciuto. Non so bene come definirla, se essa sia un argine, un frangiflutti, un pannello che si mantiene chissà come. C'è, resiste e trema. Mi accorgo di come mi faccia stare bene essere riconosciuto per qualcosa che faccio, al punto tale che qualcosa mi rema contro per sminuirlo, e mi accorgo di come mi faccia stare male essere sminuito in quello che faccio. Non è un equilibrio, non è una mediana tra i valori; è un rapporto instabile che cerco di portare sulle sensazioni positive. Vedi, per esempio, questa cena in cui una tizia sconosciuta non mi si staccava di dosso perché voleva sapere tutto di me, e una tizia che conosco da sempre non faceva altro che smontare ogni mio accenno di ego. Non è gelosia, ci ho anche pensato, è che di mio cerco di stare in un ambiente che, se può, distrugge il mio ego, non so in base a quale meccanismo malato.
Sto leggendo "Il porto di Toledo", sono convinto di averlo visto in qualche post qui, ma non ricordo dove. Chiunque tu sia, grazie.
Nelle sensazioni piacevoli che un po' mi mancano, c'è tutta questa parentesi del contatto umano, di quell'affetto fisico, di quel calore, che sento un po' lontano. Forse ho smesso di cercarlo, forse sono circondato da gente a cui non piace quel contatto, forse doveva andare così: il tempo aumenta la distanza.
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benzedrina · 24 days ago
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Maggio
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benzedrina · 27 days ago
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C'è questo video su YouTube, un DJ set con solo il DJ alla console: nessuna persona intorno, nessun cellulare, solo lui e questo filtro bianco e nero a contrasto. La postazione è minima, lo sfondo intorno è come se non ci fosse, e lui muove cose e balla in quella che sembra una danza mistica. L'ho scoperto per caso; ultimamente sto in fissa con CoD di notte, sto nell'1% dei giocatori mondiali – che non so se è un bene o un male – e mentre ci gioco metto una Boiler Room nelle cuffie e vado. Mi capita questo video, lo ascolto la prima, la seconda, e per giorni ne resto ossessionato. È un video vecchio di quasi otto anni, la musica è più mistica che cassa dritta, ha qualcosa che mi ricorda qualcosa che non ho mai visto, non ho mai vissuto; è come se l'istinto si attivasse, come per i pulcini quando si lanciano per volare, qualcosa di arcaico, insomma. A tal punto ossessionato che l'ho scaricato, e come per "La Chimera" e per il concerto di Iosonouncane, è lì in quella cartella a cui posso accedere da ovunque.
Una volta ho guidato per e da Napoli, non ricordo bene se nonno fosse ancora vivo o no, non ricordo neanche la casa che abitavo; ero forse un'altra persona? Non so. Ricordo che scrissi un post qui (quanti anni sono passati?). Ora sono sulla stessa strada in pullman, l'ho già fatta altre volte, ma ora ricordo quel viaggio con poche ore di sonno e uno scazzo invivibile. Sarà che ci sono i Sigur Rós in cuffia.
Sono arrivato a un punto della vita in cui non ho persone a cui dare il buongiorno o la buonanotte, a cui dare conto, a cui dire i diversi programmi. Oggi ci stavo pensando, ma è già da un po'. Mi sono rimaste persone con cui condividere cose, momenti, e non dividerli; ed è una specie di solitudine che ho sempre cercato. Vedo che un po' tutti qui intorno corrono per cercarsi, per trovarsi, arrivano al punto di dannarsi pur di non restare soli, e li capisco. Vorrei avere io quella forza motrice del cercare di stare sempre in compagnia, e invece niente. Prendi una mia giornata libera tipo: vado in palestra per le 10, alle 12 esco e vado al mare, torno a casa, mi doccio, mi cucino, muoio sul divano a giocare a CoD e poi quello che capita capita. C'ha ragione M quando dice che sono difficile. Come può intersecarsi un'altra persona in questa strada che faccio ogni giorno?
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benzedrina · 1 month ago
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Una volta una persona mi chiese se l'amassi, risposi "ti amo come si amano le cose belle", e forse esigeva una risposta più complessa, più poetica, più sentimentale, non so di preciso cosa si aspettasse da me, le stavo comunque dicendo che l'amavo. Continuò con "e se un giorno mi troverai brutta", risposi, con questo tono semplicistico, quasi superficiale, che uso di solito, "smetterò di amarti". Mi disse qualcosa sul fatto che non ci credeva, che la mia era una versione dell'amore che non poteva comprendere. Forse era vero, forse no, non c'è bisogno di comprendere secondo me, è un sentimento, e come tale esce fuori. In una canzone c'è questa frase topica "quello che hai voglia di dare, non lo puoi trattenere". Per me, molte delle cose sono lì, in quel dare senza trattenere, tanto in un modo o nell'altro esce. Poi un giorno ai miei occhi lei diventò brutta, maligna, cattiva, fredda, e come promesso smisi di dare.
M dice che sono una persona difficilissima e che non si capacita di come restiamo amici perché non ha molto da darmi. A lei dico che mi basta la compagnia, che ci sono diversi livelli e più tempo passa e più scendiamo in profondità, e che le persone con cui sono telepatico sono persone importanti.
A calcetto su una scivolata credo di essermi rotto 100 strati di pelle, in doccia sentivo la gamba sinistra pulsare, tutta rossa, tutta graffiata, ogni minuto parte una fitta.
C'è stato un momento di rottura, non so di preciso quando, ma l'ho sentito forte, come una scossa. Forse ero in palestra, forse sul divano, forse in giro. Pensavo a questo periodo, alle nuove persone, a nuove passioni, e mentre rispondevo a qualcuno ho capito che devo smetterla di svalutarmi.
Settimana prossima sono a Roma per Liberato, mi salto la finale di Champions. Bestemmie.
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benzedrina · 1 month ago
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Come si spegne questo cervello? Me lo chiedo nel letto quando ho poco sonno, come se fossi quello persona che rispetta gli orari, i tempi, il riposo. Di me, la cosa che sacrifico più facilmente è il mio riposo. Per altri è sacro, un tempio, un qualcosa di inviolabile, una scadenza, il ticchettio della morte che incede. Per me è facilmente cedibile, come per il mio tempo, è una moneta che non ha molto valore. È che mi stanno bene molte cose, basta che non siano violente. È che sono molto tollerante su tante cose. Mi va bene la qualunque, trovo il positivo sia nello stare a casa a giocare a cod fino alle 4 sia nell'uscire e stare in giro il giorno intero.
Cercavo una risposta alla domanda. Forse una mezza verità l'ho trovata. Spengo il cervello in compagnia, smetto di farmi domande, smetto le paturnie, stoppo tutti quei processi mentali che non mi fanno prendere sonno. Prendi oggi. Finale Sinner Alcaraz in tv, sul divano io tipello e la vampira, la modella a sistemare qualcosa alla stampante 3D, narghilè acceso, luce soffusa, cielo mezzo spento che filtrava dalla finestra. Nessuna domanda, nessun essere che mi sussurrava nelle orecchie qualcosa, ero lì, in un mega discorso con tipello su non so cosa, la vampira con la testa sulla mia gamba, mezza addormentata per i grattini che le facevo, la tv che andava. E come questo, altri momenti. Momenti in cui sento spegnere tutti questi sensori per godere del tempo che passa.
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benzedrina · 2 months ago
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Volevo mettere qualche foto di Aprile qui, ma come è successo per Marzo, non ho nulla da raccontare in galleria. Non che non faccia più foto, anzi, da quando ho comprato la nuova macchina (una fuji che sognavo da anni) ne faccio di più e con molta più soddisfazione, però sul cellulare non ho traccia di quello che vivo. Provo a scorrere e sono pieno: di screen, di chat, di post, di meme, di commenti, di articoli random; di io che mi provo modelli di robe che stampo, taglio e cucio con mia madre, tra cui kimono e pantaloni; della tizia di onlyfans che mi chiede letture di tarocchi e dato che non chiedo soldi, mi manda queste foto random in giro per bagni dei locali; di tarocchi a due, a tre, a nove carte; di cataloghi interi che l'amico fotografo mi manda per farmi scegliere le foto che mi piacciono di più perché per lui "ho occhio"; di M che mi manda questi selfie col dito medio. Roba inpostabile che descrive poco quello che mi succede.
Mi sono fatto stampare 9 foto in formato A4 su carta lucida come se fossero delle locandine. Mi piacerebbe appenderle in casa e vedere l'effetto che hanno.
Domani torno a lavoro dopo quasi 3 settimane di ponti, ferie e nulla. Non molta voglia di andarci. È così brutto sapere che tutto quel mondo lì è tossico all'inverosimile.
Forse vado a Siviglia in estate.
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benzedrina · 2 months ago
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Sono settimane che sono ossessionato da una frase: "ti somiglia un paese". È una frase che sta in una canzone bellissima di un album bellissimo. (Piazza centrale di Gaia Banfi - album La maccaia). Trovata nel video del concerto caricato da Iosonouncane su YouTube. Concerto a cui volevo assistere, almeno una delle 4 date, ma accollarmi da solo un viaggio fino a Bologna, io che non sono fan dei concerti in solitaria, era un po' too much. Vabbè, comunque. La frase la sento, la interiorizzo e ne divento ossessionato. C'è qualcuno nella mia vita a cui avrei potuto dedicarla? O al contrario, qualcuno avrebbe mai potuto dedicarmela? Non lo so. È una frase forte, è un concetto forte. È così potente da farmi paura. Come quando nei viaggi in treno alla triennale leggevo il capitolo sui nomi dei paesi di Proust. Che ero lì, stupido com'ero, a leggere qualcosa che tuttora porto dentro, qualcosa che mi cambiava come mi sta cambiando questa frase. Ti somiglia un paese. Che bello. Le strade, i muretti, i portoni colorati, le scalette che portano al mare, le facciate tutte diverse di condomini che non sanno bene a che stile ispirarsi. Sono uno di quelli che si dimentica un botto di cose, eppure queste immagini mentali dei paesi continuano a resistermi dentro. Tipello non sopporta che mi ricordo le strade anche di città lontane, mentre lui si scorda pure come arrivare a casa mia. A ha quasi pianto di gioia, quando guidando, ha preso una strada che non conoscevo. M si lascia trasportare ogni volta che siamo insieme perché "tanto conosci posti belli". Mi è parso poi così tanto naturale passare a scattarli quei posti, a lasciarli su fotografie.
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benzedrina · 3 months ago
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Credo che la scrittura, più di ogni altra cosa, mi abbia fatto scoprire parti di me che non avrei mai visto. Il coraggio, l’ardore, l’istinto di raccontare il mondo che mi circonda; il fermarmi su dettagli come fossero appigli; l’imprimere su carta — o su qualsiasi altro supporto — il pensiero del momento; il rivelarmi a poco a poco, fino ad arrivare ad ammettere a me stesso cose che mai avrei detto ad alta voce. Con la scrittura ho odiato, amato, desiderato e abbandonato più di quanto abbia fatto con qualsiasi altra forma espressiva.
Alla fine faccio un sacco di cose, spinto da questa esigenza di “fare”, ma la costante, l’elemento immutabile, è il fatto di scrivere. In qualunque cellulare, PC o dispositivo su cui possa lasciare traccia, ci sarà sempre qualcosa di scritto: note, poesie, interi racconti, incipit inutili messi lì a conservare frammenti che poi, magari, rileggerò. Anche questo spazio qui serve a conservare. Conservare, conservare e conservare.
Prima scrivevo per imparare ad aprirmi, poi per far piacere a qualcuno, o per divertire qualcuna, per lasciare un segno in un animo diverso dal mio. In seguito ho scritto per sfogarmi, liberarmi, buttare via; poi per creare qualcosa di più sostanzioso, forse un libro, o una raccolta di cento poesie dedicate a non so chi, perché quella persona non fa più parte del mio mondo.
Alla fine ho capito che, in fondo, nel mondo che frequento, non interessa a nessuno quello che faccio (o meglio, non interessa delle mie cose). E lo so: se cambiassi ambiente, se cambiassi compagnia o approccio, magari qualcosa cambierebbe davvero. Poi, un giorno di settembre, mi sono reso conto che avevo inseguito una chimera per tutta la vita, quando mi sarebbe bastato scrivere e fare le cose per me, per il semplice gusto di farle e conservarle. Così, pian piano, mi sono chiuso sempre di più e non ho più condiviso nulla di me, perché non ne sentivo il bisogno. Mai una via di mezzo, sempre un estremo.
Poi, a un certo punto, una tizia qualsiasi mi ha detto: “Sembri che non hai nulla e invece sei pieno”, mentre frugava in un angolo qualunque di casa, scoprendo taccuini e disegni. Ed ecco che se mi apro solo un pochino, poi divento “too much”. Riuscirò mai a imparare a stare in una via di mezzo? Boh, al momento non sento di aver fatto nulla di concreto.
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benzedrina · 3 months ago
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Sarà il cambio d'ora, saranno queste pioggie infami, sarà che mi sto isolando più spesso, sarà che sono insofferente in questo periodo. A molte cose, alcune piccole, alcune grandi, alcune folli.
Dovrebbero bandire il parlare di lavoro a cena, specie se le persone che stanno a cena, sono le persone con cui lavori. Vorrei staccarmi, fare domande stupide, avere qualche ora di leggerezza e invece niente. Quindi sono insofferente, ci navigo un po', vorrei parlarne con le stesse persone che riescono a rendermi insofferente ma non avrebbe effetto. Sono fatte così, dicono. E quindi sono insofferente alle persone scettiche, a chi non riesce ad arrivarci e reagisce non credendoci, quelle persone che nonostante un bel discorso, delle belle teorie, una grande curiosità per un mondo ignoto, risponde che sono tutte stronzate. Sono insofferente a chi mette la propria esperienza personale in qualsiasi discorso, chi mette il conoscere gente di ogni mondo in qualunque argomento, per raccontare sempre qualcosa di sé, per dimostrare che sono interessanti e vissute. Sono insofferente a chi divide gli argomenti in seri e frivoli e decide di denigrare quelli che reputa frivoli. Sono insofferente a chi non ha curiosità alcuna ma solo ansia di conoscere per non sentirsi stupida. Poi mi riprenderò, poi riuscirò a non sentire questa insofferenza, poi capirò che isolarmi è stupido, nonostante mi stia mangiando libri e film a un ritmo folle, nonostante stia facendo un botto di cose per il piacere personale di farlo. Sono insofferente alle velleità dette, fatte, per scopare. Sono insofferente a me stesso.
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benzedrina · 3 months ago
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Periodo strano, freddo, lento.
Ho passato una giornata infernale per colpa di un amico (stavamo giocando a D&D), gli chiedo se fosse successo qualcosa e mi risponde con un messaggio lunghissimo diviso in punti tematici con tanto di punti per ogni sezione. Penso che nessuna persona mi abbia mai mandato un messaggio del genere. Vabbè. Ho provato a rispondere, non voleva ascoltarmi, ho concluso con un bel 👍. Ma fottiti.
Mi accorgo di aver pagato per 3 mesi l'abbonamento a una onlyfanser (11 euro, mortacci) dopo che era scaduta l'offerta, le scrivo in chat sta cosa, mai contattata prima, ma manco mi ricordavo dell'abbonamento, probabilmente ero fatto, e non so come, sono finito a leggerle i tarocchi.
Probabile a fine mese mi scade il contratto, cioè si, scade, non c'è stato un altro concorso, tutti speriamo in una proroga, sennò metto tutto privato e s'attaccano poi.
Sto leggendo la luna e i falò, che è un libro che mi rievoca ricordi di vita vividi, la mia vita in campagna, le persone che non so che fine abbiano fatto, il cercare in ogni luogo che abito quel vento e quei silenzi. Pochi libri mi danno quella percezione di cambiarmi la chimica del cervello.
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benzedrina · 3 months ago
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Nel magico mondo delle app dating non si fa match, ma penso che sia una questione della zona in cui vivo. Prendiamo il caso della modella, lui ne fa almeno 10-12 al giorno, scrive 2 cose in croce, si accordano, prende un b&b e si va. Poi se la serata è andata male chiama a me e a tipello e giochiamo al pc. Ora è chissà dove con la sua vampira a farsi un viaggio in camper. Tipello dice che non mi posso permettere le app dating perché so brutto. La modella dice che se cambiassi zona sarebbe più facile, specie per uno come me (ma sta cosa non ho capito che vuol dire). Difatti, ormai mi diverto a cambiare bio, a farne una specie di cronistoria di messaggi stupidi.
"alcuni tendono a definirmi una truffa, pieno di belle parole ma con niente da scoprire, altri un mistero, con un labirinto sotterraneo da esplorare. Io sinceramente mi sento nel mezzo, poi non so" (questa me la scrisse M, convintissima che andasse bene perché a lei piaceva. 0 match)
"compagnia per il venerdì sera, ci vediamo un film, al cinema o a casa, si beve qualcosa, si parla un po' e poi boh" (tipello, quando all'ennesimo venerdì gli ho detto che andavo al cinema, mi ha detto di fare un annuncio. 1 match con una che aveva un nome e in chat si presentava con un altro nome)
"alcune volte mi sento come quei palazzoni deserti e isolati che si vedono dalla superstrada, uno di quei mostri ecologici decadenti" (scritta da A che dice che il martedì mattina preciso sono come un mostro ecologico. 0 match, giustamente direi)
"lo conosci sfortuna dei FBYC? Se no, skippa" (questa è uscita in lab quando F mi disse "gi, ti meriti una che conosce e ama sfortuna dei FBYC, mi proporrei io ma convivo già)
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benzedrina · 4 months ago
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Sono stato malato per quasi una settimana, febbre, dolori, stanchezza, a una certa non sentivo le gambe e pensavo a come sarebbe cambiata la vita. Non so bene perché abbia questo senso di razionalizzare tutto quello che vive e potrebbe vivere la mia persona e poi quando vedo le altre vite mi emoziono facilmente. Che siano film, libri, testi random, boh chissà che altro. Oggi ho ripensato a nonna, non so bene perché, sono 14 anni circa che non posso più abbracciarla. Un po' tutto quello che ho intorno mi sta sul cazzo, è normale, sta arrivando la primavera e l'ora legale. Ogni tanto su IG apro il box tarocchi, a poco alla volta le persone hanno iniziato a prenderla come abitudine, ora mi arrivano domande anche dal mondo maschile. Sono insofferente a chi è lunatico, la trovo una grande scusa all'essere stronzi ed egoisti, così come chi fa una stronzata e ti dice "é normale, sono ariete", no, non è normale. Su Italia shore ho sentito una frase bellissima "sei tutto fumo, e manco fumo buono". Ho visto circa 30 film da inizio anno, la maggior parte da solo. La mia trasformazione a essere solitario è allo stadio finale. Se avessi il Nen sarei nella categoria della specializzazione, potere principale: prendere cose dagli altri.
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benzedrina · 4 months ago
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Febbraio lunghissimo e magico.
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benzedrina · 4 months ago
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Volevo provare a ripassare mentalmente le ultime 4 ore, come esercizio mentale.
Arrivo in stazione, passo dai miei, cerco fratello, è andato a giocare a D&D da qualche parte, penso di averlo influenzato in qualche modo, ci passiamo 11 anni di differenza, quando si giocava a casa con gli altri lui passava a tirare i dadi e a sentire di quei territori descritti da qualcuno. Madre dice che la macchina non parte, padre chiede perché non sa nulla, mi faccio un caffè e mi mangio una delle tante merendine. Padre è abitudinario, stessa tazza, stessa marca di biscotti, stesso numero di biscotti, stessa colazione da 30 anni, madre è una casinista incredibile, tutto diverso, merendine sempre diverse, che tanto mangio tutto, periodo caffè, periodo estratto perché le dispiaceva non usare un regalo fatto da me, periodo latte montato, periodo boh, una casinista indicibile, come posso tenermi qualcosa di stabile se ogni settimana d'infanzia mi cambiava la colazione? Padre mette prime, tra poco c'è la juve, prendo le chiavi della macchina e vado a controllare, uso quella nuova che ho dato a fratello, la sua vecchia l'aveva rotta e ho progettato e stampato in 3D la nuova, potevano pure comprarla, invece no, gigi ha la stampante 3D, facciamo fare a lui. La macchina parte, quel rincoglionito di fratello aveva paura di spezzarla e non la girava bene. Chiamo madre, avviso. Torno a casa, bagno, tuta, divano, Tik Tok, Juve, perde. Live su twitch, il trend delle signore sulla 60ina che ballano e cantano la nuova canzone di Marcella Bella, convintissimo che se mi frequentassi ancora con G, lei me la canterebbe, mai capito come io e quella tizia in quel periodo ci siamo ritrovati per poi abbandonarci in tempo record. Accendo una cioccia, doccia, okgiorgio live tra le mucche (video della vita), doccia bollente, 10 minuti poi l'acqua calda finisce, porcamadonna, lo scaldabagno da 30L non è stato un acquisto top, canto male, di quel male che non si è mai corretto, credo di essere l'essere più stonato dell'universo. Dovrei mandare un messaggio alla sorella di M, mi aveva promesso le foto del viaggio con M e invece ho solo un video di lei che corre e urla neveeeee, è un bel video però, che tipa, ogni volta mi ripete che tanto sono leone e che sono pessimo a prescindere come M che è leone. Acqua calda finita, spruzzo qualcosa sui capelli, M me l'ha regalato tempo fa, dice che è un termoprotettore, dice che mi fa bene ai capelli, ogni volta che ci vediamo mi tocca le punte, non li taglio da luglio e sono cresciuti un botto. Li tocca mentre siamo su qualche panchina a vedere il mare, mi guarda negli occhi e dice che sono belli, e vorrei che ci fosse attrazione, una qualche scintilla, un qualche cosa di sessuale e invece niente, io e M fratelli mancati, ci trattiamo come esseri asessuati, due todd, personaggio che più mi rappresenta insieme a re ghiaccio.bMi asciugo, mi vesto, mi lavo i denti, rivedo lo stesso reel per 3 volte, una barzelletta raccontata da emis killa ad anakin. Letto, alexa spegni tutte le luci, metto le 7 sveglie, scrivo.
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