biovoc
biovoc
Ayo
2 posts
Don't wanna be here? Send us removal request.
biovoc · 6 months ago
Text
la mia casa è 'in condizioni'
Come direbbe la mia migliore amica. Dovrebbero mettere i sigilli alla casa da quanto fa schifo, solo la gatta per ora è testimone, ma prometto di sistemarla domani. Mi sto lasciando andare alla depressione e non ho nessuna intenzione di lasciare dubbi a riguardo al mio pubblico immaginario: faccio cagare. Però oggi non è una brutta giornata e la mia testa ha tante cose e persone a cui pensare.
Who is afraid of intimacy. Mi sento una povera cretina in diversi momenti della giornata, per esempio quando mangio da sola oppure quando prendo gli psicofarmaci e guardo tutorial di makeup. Allora facciamo cadere il sipario e mi sgamate tutti quanti mentre conto le gocce di citalopram e mi anniento davanti ai reels di IG. Io probabilmente lancerò via il telefono e prenderò il primo libro che mi capita a tiro, ma voi mi avete vista. Che cosa provate?
Non capisco se la mia sia solo curiosità nel ficcarmi nella vita degli altri oppure se io stia cercando di creare una sorta di gioco degli specchi fatto di riconoscimento. La cosa peggiore in una relazione è non essere visti e validati, giusto? Io sono lì e tu non cogli niente di quanto mi passa per la testa, non ti arriva nulla di quel che dico.
Ho scattato una serie di foto molto semplici nel corso di una delle giornate che passo rinchiusa qui dentro. Forse dovrei, come prima cosa, mostrarle e chiedere cosa ne pensate? Che vi viene in mente? Troppo indiscreto guardare queste fotografie o vi sentite ok?
0 notes
biovoc · 6 months ago
Text
who is afraid of intimacy
Qua per il momento raccolgo solo idee.
Sarà un processo lungo e doloroso, che non posso compiere da sola fino in fondo, ma dovrò pur iniziare da qualche parte, quindi comincio dalla fonte di informazioni più vicina a me: la sottoscritta.
Non sto a fornire chissà quale background emotivo e psichico, basti sapere che ho 28 anni, non ho tanti amici, faccio un dottorato e mi stanco molto in fretta. Ho un corpo che prova freddo e dolori più frequentemente della norma: lo metto di continuo alla prova perchè non lo riconosco più e spero di abituarmici. Quello che ho appena detto è strano, ma è come se da un paio d'anni mi avessero rifilato il corpo di un'altra persona e ora devo farlo mio pur essendo totalmente estraneo.
L'idea di questo progetto, che farò del mio meglio per non definire stupido o mediocre, è nata dopo un banale rapporto sessuale, qualche settimana fa. Durante tutto l'atto, pur trattandosi di un partner con cui ho affinità, sono stata molto distaccata con la testa e di conseguenza anche il mio corpo è stato poco brillante. Ad ogni modo, finito il cerimoniale sono scoppiata a piangere. Ho fatto sesso per la prima volta quasi dieci anni fa (OMG), da allora sono stata con oltre una trentina di persone, alcune per lungo tempo, altre solo per una sera, buona parte di questi rapporti molto mediocri ma non mi era mai e poi mai capitato di mettermi a piangere. Lì per lì ho pensato fosse solo un bug della mia povera testa depressa, tant'è che ultimamente sono peggiorata e penso che i farmaci non stiano funzionando. Poi sono andata a farmi la doccia e lì ci ho ripensato. A dire il vero, nemmeno ora riesco a formulare la concatenazione di pensieri che mi ha portato a domandarmi perchè sono così profondamente disgustata. Forse ciò a cui sono arrivata è: non tutti meritano di vederci piangere. E quelli che sono ammessi, non sempre ne hanno il diritto. Sono molto arrabbiata e frustrata perchè a volte non riesco a controllare questa reazione e non ho modo di scegliere chi può partecipare. Come quando ho pianto davanti al direttore del dipartimento, o a quel tipo X a cui non importa nulla di me, o davanti alla ragazza di mio fratello... Non ho quella capacità di murarmi dentro di me quel che basta per portarmi nella tomba (o semplicemente, a casa) il magone. Mi dicono che chi ce l'ha non sta alla grande, ma penso che sia peggio avere le tubature rotte. Comunque mi sono sentita una miserabile sfigata.
Piangere crea una gerarchia nelle persone delle nostre vite. Davanti a te posso, davanti a te no, tu sì, tu no, no, no, no. Tutto ciò è perchè siamo terrorizzati dall'intimità? Vulnerabilità? In quel momento siamo animaletti feriti e moribondi sul ciglio della strada?
Allora senza necessariamente arrivare alle lacrime, facciamo finta che tu puoi vedermi mentre faccio schifo. Mentre mi reputo un cesso inchiavabile disgustoso e repellente. Cosa vedi? Ti fa orrore come penso, o ti genera sollievo?
0 notes