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Mitradite
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blattatek · 5 years ago
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Io posso amarti a tua insaputa
Come se ogni mio passo
che ti segue non esistesse.
Ogni volta che ti amo
Che sento che ti amo
custodisco di te
cio'che posso.
Posso amarti distante
da una distanza e
Con una forza che
nemmeno immagini.
Tu non lo sai quanto tu
sia dentro di me .
Quanto i miei silenzi
in realta' siano frasi d'amore.
Posso amarti senza dirtelo
custodire di te cio' che posso.
Godere di te in ogni mia ora,
In ogni mio desiderio.
Posso farti sentire il tuo mancarmi
con un sussurro
come se tu non sapessi
che non mi basti mai.
G.V:
Notte. ♥️
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blattatek · 5 years ago
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Ci sono stati mesi interi in cui ho pregato. Ho pregato Dio, l'Universo, il karma o qualsiasi altra forma divina che avesse un qualche potere sulla mia vita affinché esaudisse l'unico desiderio che mi opprimeva lo spirito, che riempiva il mio cuore e la mia mente. Sono arrivato a pregare anche il Diavolo, gli avrei concesso la mia anima volentieri purché realizzasse ciò che volevo più di ogni altra cosa.
Poi qualcosa si è avverato, in una forma diversa magari, ma si è avverato. Probabilmente le preghiere non sono servite, è stata solo la mia testardaggine, il mio non arrrendermi. Oppure sono state proprio quelle a guidarmi. Forse neanche quello. Forse doveva accadere, era "scritto" ed è accaduto a prescindere da qualunque fosse la mia volontà.
Ora mi sembra di non aver niente per cui pregare, che il desiderio, ritornato a fronte di una inevitabile mancanza, sia vuoto. So di sentire, ma come se fossi distante, lontano dal mio desiderare, lontano da me stesso. Il desiderio si è trasformato in un recipiente svuotato, forma ma non sostanza. Io stesso mi sento così, vuoto, mentre vago nel buio dentro me alla ricerca di un eco in lontananza, di una piccola scintilla che a malapena riesco a scorgere. E nonostante questo non posso fare a meno di cercare, perché questo desiderio è tutto ciò che mi da la forza di affrontare ciò che mi si para davanti.
Vorrei avere l'energia per pregare, anche il Diavolo se necessario.
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blattatek · 5 years ago
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non avrei mai pensato di poter desiderare così tanto una persona finché non ho incontrato lei
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blattatek · 5 years ago
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Ci siamo allontanati.
Succede spesso
di amarsi come non mai
per poi buttare tutto all'aria.
Ed io sto crollando.
Ti ho dato tutto ciò che avevo
e adesso mi sento
come un bicchiere caduto in mille pezzi.
Io son di vetro,
basta troppo poco e mi spacco.
Magari un giorno torneremo,
chi lo sa.
Ma il problema è crederci in due,
il problema è fidarsi l'un dell'altro
perché a volte non c'è un altra persona
in grado di cancellare una mancanza.
Cioè, alla fine
se mi prendi il cuore non esiste doppione.
Ma a volte va così:
io un passo indietro
tu un passo indietro,
e magari così ci ritroveremo.
Le storie più belle
non filano mai lisce
dall'inizio alla fine.
A volte ci vuole
un po' di caos
per capire se ne vale veramente la pena,
per capire se si è disposti ad affrontarlo.
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blattatek · 5 years ago
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blattatek · 5 years ago
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Amo le cose pazze,
pazzamente.
Mi piacciono le tenaglie,
le forbici,
adoro
le tazze,
gli anelli,
le zuppiere,
per non parlare, naturalmente,
del cappello.
.
Amo
tutte le cose,
non solo
le eccelse,
ma
quelle infinitamente
piccole,
il ditale,
gli speroni,
i piatti,
le fioriere.
.
Amo
tutte
le cose,
non perché siano
ardenti
o profumate,
ma perché
non so,
perché
quest’oceano è il tuo,
è il mio:
i bottoni,
le ruote,
i piccoli
tesori
dimenticati,
i ventagli nelle
cui piume
l’amore ha fatto appassire
i suoi fiori d’arancio,
le coppe, i coltelli,
le forbici,
tutto ha
nel manico, nell’orlo,
l’impronta
di certe dita,
di una mano remota
smarrita
nel più dimenticato degli oblii.
.
Oh fiume
Irrevocabile
delle cose,
non si dirà
che solo
ho amato
i pesci,
o gli alberi della selva
e della prateria,
che non solo
ho amato
ciò che salta, s’arrampica,
sopravvive, sospira.
Non è vero
molte cose
mi hanno detto tutto.
Non solo m’hanno toccato
o le ha toccate la mia mano,
ma hanno accompagnato
in modo tale
la mia esistenza
che con me sono esistite
e sono state per me tanto esistenti
che hanno vissuto con me mezza vita
e moriranno con me mezza morte.
.
Pablo Neruda, Ode alle cose
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blattatek · 5 years ago
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Il cuore di un Anarchico sanguina sempre, come il mio, perché sono consapevole che Anarchia è solo pura Utopia e perché il mondo che osservo con i miei occhi non mi piace e lo vorrei diverso.
Vorrei che nessuno sia padrone e che nessuno sia più servo;
Vorrei che l’uomo riesca finalmente ad autogestirsi e a collaborare con gli altri della sua specie;
Vorrei non avere più nessun uomo politico che gestisca il mio futuro e quello di migliaia di altre persone;
Vorrei che nessuno più sia mercenario di guerra al servizio del potere;
Vorrei che l’uomo non abbia più inibizioni come una legge imposta dall’alto e che l’unica legge sia la nostra morale;
Vorrei che la gente smetta di credere in valori sbagliati come il consumismo;
Vorrei che l’uomo fosse finalmente Libero;
Vorrei anche tante altre cose, ma mi ci vorrebbero almeno tre giorni per elencare tutto cio’ che voglio.
Fabrizio De André
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blattatek · 5 years ago
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Mai estinti
Nella lotta armata al fascismo che si sviluppa fra il 1943 e il'45 gli anarchici mettono a frutto le precedenti esperienze in Italia, nella rivoluzione di Spagna e i dibattiti che sulla base di quelle esperienze si sono sviluppate in carcere, al confino o in esilio forzato dal ventennio fascista. Non bisognerebbe mai dimenticare, per una giusta valutazione della storia (la resistenza al fascismo da parte degli anarchici non è scritta nei libri “ufficiali” né tantomeno raccontata nelle scuole) che un numero elevato di anarchici e anarchiche dopo il 25 aprile del ‘45 rimasero in carcere. Rimasero imprigionati anche dopo la famigerata amnistia Togliatti che nel '46 liberò migliaia di fascisti, per una sorta di riappacificazione bilaterale in seno alla nuova repubblica. Migliaia di fascisti tra cui i più feroci, alcuni responsabili di tali atrocità (la banda Koch) che spinsero gli anarchici, alcuni anarchici a non deporre le armi fino al febbraio del '47, mese in cui vennero letteralmente spazzati via dal nuovo esercito italiano “liberato”. Gli anarchici sono tra coloro che alla caduta del fascismo partecipano alla lotta armata in maniera rilevantissima (lo stesso Pertini ammise di vergognarsi per essere stato in silenzio quando Togliatti liberò tutti meno gli anarchici, troppo pericolosi gli rispose il capo degli stalinisti italiani, stalinisti responsabili solo nove anni prima del massacro dei libertari di Spagna, negli archivi si parla di centomila anarchici uccisi dagli stalinisti di varie nazionalità italiani compresi), militando in formazioni partigiane autonome ( formazioni Lucetti, Elio, Schirru,Bruzzi-Malatesta ecc.). Inutile elencare le formazioni e le azioni a cui parteciparono, sono innumerevoli, solo nella città di milano la Bruzzi-Malatesta era forte di 1300 uomini e donne. Assaltarono fabbriche in mano ai fascisti, convogli militari, treni, le loro azioni dirette venivano considerate spesso le più temerarie. Emilio Canzi, l'anarchico leggendario del piacentino era il terrore dei nazi-fascisti, dovettero mandare divisioni tedesche attrezzatissime, formate da migliaia di soldati da verona per fronteggiarlo, senza successo. Pare che il comandante supremo tedesco in italia, il generale delle SS Karl Wolff, di stanza in quei mesi a verona, disse, dopo aver ricevuto i dispacci degli insuccessi delle divisioni nel piacentino: <Se tutti gli italiani fossero come Canzi ci avrebbero preso a calci in culo da anni>. Milano, piacenza, carrara, livorno, torino,genova, napoli e decine di altre città, valli, montagne sono solo un esempio, in tutta italia gli anarchici morirono per la libertà, ma nonostante il loro contributo di sangue, furono isolati spesso dai partigiani bianchi e rossi, spesso vennero visti come traditori, troppo infinite le loro idee di un mondo diverso, troppo pericolose. La loro concezione di società egualitaria alla fine della guerra strideva con le nuove direttive democratiche appena nate. Oggi come allora gli anarchici sono denigrati, insultati, li si accusa per ogni pretesto, fino a ridicolizzarli. Scherniti e beffeggiati da tutte le formazioni politiche di qualsiasi colore o appartenenza, incompresi purtroppo, in alcuni casi, anche dagli stessi compagni di lotte condivise. Ma la storia signori non la si cambia, la si può sotterrare sotto metri di sabbia, si possono dire fiumi di menzogne, si può anche convincere le moltitudini ad avere paura o disprezzo degli anarchici, ma la storia cari democratici non la si cambia. Gli anarchici come non sono stati estinti nel '47 così non si estingueranno certo oggi, figuriamoci poi da voi, democratici che siete solo la brutta copia di quelli di allora. Fino a quando ci batterà il cuore grideremo di libertà, solidarietà, mutuo aiuto, abituatevi, il cuore non cambia posizione.
Olmo
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blattatek · 5 years ago
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E lei viveva nei suoi sogni, e la sua voglia di imparare in fretta il metodo inglese, e cucinare e fare l'amore.  Lei impazziva per le ricerche di cosmesi rimmel e maquillage, le letture Pavese, Ginsberg, De Gregori e fiumi di là.  Legato alle tradizioni.  Ma io l'amavo e lei amava me.  Nei suoi sogni ritrovavo anche un po’ di me.  E lei scopriva ogni giorno il valore del denaro e le conseguenze  Toccava il cielo con un dito e sanava le ferite con la rivoluzione. Ancora i poeti e un nuovo sound delle balere e forse amanti, ed il ‘68 raccontato e le conquiste, le canzoni che dicevano…  Io l'amavo e lei amava me. Nei suoi sogni ritrovavo anche un po’ di me.  Le bugie le poesie i racconti e la paura  L'inflazione, le battaglie l'egoismo della razza,  la stagione dei colori un bicchiere e le memorie  vecchi libri e dischi rock, un sudario e mille storie  le panchine dei viali e le strane fantasie  le bugie, le poesie e le strane cose che  stritolavano il passato il feudalesimo e l'anarchia,  i sogni, l'anarchia i miei sogni d'anarchia…
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blattatek · 5 years ago
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“Aspetterò domani e magari cent'anni ancora finché la signora Libertà e la signorina Anarchia verranno considerate dalla maggioranza dei miei simili come la migliore forma possibile di convivenza civile, non dimenticando che in Europa, ancora verso la metà del Settecento, le istituzioni repubblicane erano considerate utopie.”
— F. De Andrè (Dall'epilogo di  Amico fragile. Fabrizio De Andrè si racconta a Cesare G. Romana)
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blattatek · 5 years ago
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blattatek · 5 years ago
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Ti presento me stessa.
Entra con me.
Non avere paura, non sarà faticoso. Devi solo prendere la mia mano e chiudere gli occhi.
Non mollarla, non tirarti indietro.
Puoi fidarti ma promettimi che non piangerai.
Promettimi che sarà come viaggiare, che sarà come un bel panorama alla fine.
Al primo piano troverai la mente.
Troppo prudente per viversi il momento, troppo cosciente di come va la vita, vorrebbe solo sentirsi libera.
Perché non dici nulla?
Al secondo piano troverai il cuore.
Un po ammaccato dalle botte che ha preso, un po incompreso ma sta ancora aspettando qualcuno che lo capisca.
Perché stai tremando? Non te lo aspettavi?
Resta con me, ho ancora molto da mostrarti.
Al terzo piano troverai le emozioni.
Troppo confuse come spesso indecifrabili, troppo legate a ciò che ci circonda e non a ciò che ci fa stare bene.
Perché mi stringi la mano? Perché non smetti di guardarmi?
Al quarto piano troverai il corpo.
Un po stanco di portare il peso, un po stanco di guardarsi, vorrebbe solo non sentirsi giudicato.
Sei stata coraggiosa, ora puoi lasciare la mia mano.
Esci con me.
Perché stai piangendo? Avevi promesso che non lo avresti fatto.
Perché hai avuto paura? Andrà bene, devi solo smettere di pensare e lasciarti vivere.
Perché ti sei girata? Perché non cammini verso la mia direzione? Perché te ne sei andata? Ti avevo chiesto di restare.
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blattatek · 5 years ago
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Sono stufo.
Sono stufo di essere visto come quello aggressivo, arrogante, presuntuoso, che vuole sempre avere ragione, con un carattere di merda, intrattabile, pesante, ecc SOLTANTO PERCHE’ HO IL CORAGGIO DI DIRE LE COSE COME STANNO, SOLTANTO PERCHE’ DICO DELLE VERITA’ OGGETTIVE. Sono stufo di non venire mai capito, compreso o sostenuto anche se spiego e argomento le cose nel minimo dettaglio tanto che pure un lombrico capirebbe. Sono stufo di chi cerca sempre di giustificare comportamenti negativi senza ammettere che hanno sbagliato e basta.  In fondo è semplice, basta vedere la realtà con occhio critico e smetterla di affogare nel buonismo e nella testardaggine. -Io non sono aggressivo, aggredire significa attaccare, io MI DIFENDO, quindi è l’esatto contrario, semmai sono DIFENSIVO. -Io non sono pesante: rido quando c’è da ridere e faccio il serio quando si tratta di argomenti seri. Qual è il problema in tutto ciò? -Non sono presuntuoso solo perchè dico le cose come stanno. E mi riferisco alle tematiche importanti. In questi casi non esistono opinioni, esiste solo chi ha ragione (cioè io e chi come me lotta contro la discriminazione) e chi ha torto (cioè chi crea la discriminazione o la alimenta). -Cerco di lottare contro ogni forma di discriminazione: omofobia, sessismo, razzismo, PER PROVARE NEL MIO PICCOLO A MIGLIORARE QUESTO SCHIFO DI SOCIETA’.  E la gente invece di aiutarmi a fare ciò, sta sempre pronta a puntarmi il dito contro, a criticarmi, a giudicarmi e a contraddirmi anche se dico cose oggettivamente vere. Basta. Avrò anche un carattere di merda, ma non voglio dire alla gente quel che vuole sentirsi dire solo per piacere e essere simpatico. Non mi interessa. -Voglio circondarmi SOLTANTO di persone che condividono i miei stessi ideali, perchè NON ESISTONO opinioni quando si tratta di tematiche importanti come la DISCRIMINAZIONE.  -Voglio circondarmi solo di persone che mi capiscono e mi supportano, perchè le altre sono persone TOSSICHE che mi fanno solo stare male, e io non voglio più stare male. Passo e chiudo. 👑
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blattatek · 5 years ago
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Come quelle domeniche in cui gli orologi non bastano per misurare il tempo che ci mettiamo nell’affrontare la vita in tutte le sue sfumature. Il tempo stesso si ferma con me, mi osserva, entra sotto pelle. Il tempo mi darà ancora tempo, perso. E io lo spenderò in gentilezze e sospiri. Si fa bene, così. Si fa del bene. E non per riceverlo in dosi più elevate, solo per sentirsi liberi e leggeri.
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blattatek · 5 years ago
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Entra pure, prego, fa come fossi in cuor tuo, siediti, serviti, lo so, c'è un po’ di disordine e non hai visto la testa, li c'è un casino… ma la metterò a posto.
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blattatek · 5 years ago
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blattatek · 5 years ago
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Ti aspetterò. Seduto in un bar, ti vedrò, ti riconoscerò e mi dirò che ho fatto bene ad aspettarti. Ti aspetterò in piedi, davanti ad un negozio. Ti aspetterò, seduto su un gradino. Ti aspetterò, davanti ad una stazione. Ti aspetterò, davanti alle porte di un treno, che si apriranno e mi dirò che ho fatto bene ad aspettarti. Ti aspetterò, mentre il sole batte. Ti aspetterò, mentre la pioggia scende. Ti aspetterò, mentre la neve cade. Ti aspetterò, mentre il vento impazza. Ti aspetterò, mentre la nebbia cala. Ti aspetterò, seduto su una panchina. Ti aspetterò, appoggiato ad un muro. Ti aspetterò, fumando una sigaretta. Ti aspetterò, bevendo un caffè. Ti aspetterò, mangiando l'illusione di vederti arrivare. Ti aspetterò, in un letto vuoto. Ti aspetterò, anche quando quel letto sarà pieno di qualcun'altro. Ti aspetterò, con questo cuore vuoto. Ma ti aspetterò, anche quando questo cuore vuoto sarà colmo d'amore per qualcun'altro. Ti aspetterò, con queste mani sole. Ma ti aspetterò, anche quando queste mani sole saranno attorcigliate ad altre. Ti aspetterò, seduto dietro ad un banco. Ti aspetterò, leggendo un libro. Ti aspetterò, scrivendo un racconto. Ti aspetterò, guardando un film. Ti aspetterò, immaginandomi che tu sia qui. Ti aspetterò, in estate. Quando è caldo, e la città è vuota perché tutti vanno via. Ti aspetterò, in inverno. Quando è freddo, e la città è vuota perché tutti sono a casa. Ti aspetterò, davanti ad un camino. Davanti ad un rubinetto aperto. Ti aspetterò la mattina. Quando apro gli occhi e inizio a vivere. Ti aspetterò la sera, quando chiudo gli occhi e mi ricordo i tuoi occhi ridere. Ti aspetterò, lo farò. Ma tu fai presto, ti aspetterò anche quando non vorrò. Ti aspetterò, anche quando un po’, ti perderò. Ti aspetterò, ti vedrò, ti riconoscerò e mi dirò che ho fatto bene ad aspettarti. (Via- @close-as-stranger)
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