bluehearteffe

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ho nostalgia di una specifica sensazione:

quella di quando passi tutta la giornata al mare

e alla sera quando vai a letto provi quella stanchezza mista a calma e mista a felicità

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“L'amicizia è quella cosa che io ti dico che stai facendo una cazzata, tu la fai lo stesso e io ti voglio bene più di prima.”

— Atecheseiunicaalmondo

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“Perché l'amica, quella vera, quella sincera, è colei che resta nonostante le paure. É colei che resta nonostante gli sbagli. É colei che resta nonostante le litigate. É colei che passerebbe notti insonni per te. É colei che attraverserebbe un mondo intero per te. É colei che ti ama sopra ogni cosa, e tu, senza di lei sei come vuota, non puoi farcela. L'amica vera non è colei che conosci da anni, ma è colei che anche se la conosci da poco, sembri conoscerla da anni. Quella che non per forza deve esserci da sempre, ma resta per sempre! É lei la tua forza, la tua ancora, non sarà il tuo salvagente quando affondi, sai perché? Dai, secondo te ti farebbe mai affondare?“

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È una di quelle sere in cui ci vorrebbe una delle nostre telefonate..una di quelle che duravano fino alle tre di notte,nelle quali parlavamo davvero di tutto,nelle quali riuscivi sempre a farmi ridere nonostante potessi essere di pessimo umore,perché lo so ho un carattere strano e complicato ma avevi capito come prendermi..Bastava la tua voce a tranquillizzarmi,a fermare per un po’ tutto il casino che ho dentro.

Non pensavo si potesse sentire così la mancanza di una voce.

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sei la prima cosa che mi ha fatto stare bene

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Circondata dal silenzio, guardo la nostra foto.

Mi immergo in quel ricordo come se potessi

tornare indietro e riviverlo all'infinito.

Come si stava bene nel calore di quell'abbraccio, almeno lì, dura in eterno.

Per ora non posso fare altro che consumare questa foto a furia di guardarla, cercare di ricordare ogni minimo dettaglio di quel giorno e tenerti vicino al cuore.

Torneranno quei giorni felici, tornerò presto da te.

Gina

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Con il tempo, e per ora ne abbiamo a vendere, ho capito che tutto quello che si vive, che si prova, non è altro che una scappatoia che la nostra mente si impone di avere... siamo fatti carne e ossa, viviamo per sopravvivere, ma sopravvivendo non viviamo veramente...

Non mi è rimasto più niente, solo un grande vuoto e nessuna voglia di sopravvivere, tanto non cambia un cazzo, anzi tutto è peggiorato

Non ho più voglia, sto dormendo da sveglia, con l’eccezione che non mi è permesso sognare...

Mettiamo un punto.

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“Chiudevo gli occhi, e tu mi baciavi, e in quegli istanti sentivo solo le tue labbra: s'era annullato il rumore dei motori, i passi delle persone nella via: la strada stessa non c'era più, né il marciapiede. La città s'era spenta, il cielo non lo sentivo più sopra di noi, e neanche le parole percepivo, le mie, le tue, quelle degli altri: nessuno sembrava in grado di vocalizzarle ancora. I suoni ed il silenzio non li distinguevo, né gli odori ed i profumi, la stessa aria sembravo averla dimenticata. Le tue labbra, percepivo, e solo le tue dita che mi accarezzavano il viso: non sentivo più la mia carne, se tu non la toccavi. Non sentivo altro che quei baci, quell'amore: all'infuori di quell'amore null'altro esisteva.”

— Elisa Rossi | uncasinoinnamorato

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Nella vita ognuno ha un pacchetto di sigarette di relazioni umane. Il numero contenuto è variabile, 20 o 10 che sia, dipende da quanto vuoi diventare dipendente. Alcune sigarette le accendi e le consumi velocemente come i discorsi e le emozioni che provi, che ti legano. Altre non fai in tempo manco a finirle che è arrivato il bus o qualcosa a distrarti e l’hai dovuta buttare via di corsa e oramai è troppo tardi, non puoi tornare indietro a riprenderla. Altre pensi che le accenderai prima o poi ma poi non le accendi mai. Per altre trovi il tempo di abituarti al loro sapore. Le fumi nel luogo giusto. Le gusti nel tempo. Mentre il sole sta calando e in stanza c’è un’aria fresca che entra dalla finestra aperta e non serve nemmeno parlare, vuoi che questa relazione duri il più possibile. Fai minuscole boccate. Ma una volta accesa, sai che prima o poi dovrà finire, lasciandoti un olezzo disgustoso misto a nostalgia sulle dita. Delle volte passa qualcuno e ti chiede di offrirgliene una, tu non vorresti ma come fai, certe cose non le puoi controllare, magari ce l’avevi in mano e con un’abile mossa te la porta via. Capita. Potevi tenere più stretto ma forse certe relazioni sono destinate a non avere un destino. Altre volte invece, capisci per tempo la portata che avrà subito dopo il primo assaggio. Ti guardi dentro, poi guardi attorno e senti di non essere pronto. Allora la spegni, ma con cura, perché vuoi riaccenderla quando tutto si sistema. La riponi nuovamente nel pacchetto delle relazioni e vai avanti. Il casino è che quando arriva il momento giusto e la riaccendi, il sapore sarà cambiato. Sarà un’altra cosa. Potrai ignorarlo e fartelo andare bene lo stesso, ma il più delle volte, cercherai nel pacchetto e la sigaretta mezza iniziata sarà già andata via da un pezzo. Giustamente. Alcune le userai per migliorare altre situazioni, le amplificherai con erbe magiche e contesti unici. Alcune ti basterà un tiro e madonna che schifo meglio buttarle via subito che cazzo mi passava per la testa. Delle volte ne accenderai più contemporaneamente, solo per accorgerti di aver fatto la cazzata di non averne gustata per bene neanche una. Delle volte proprio non ti andrà di fumare e starai bene con i polmoni e i pensieri sgomberi. Altre volte, forse una sola volta da quando hai aperto il pacchetto, ne avrai una che ti piace tantissimo tra le dita, non ti era mai capitato prima, annulla tutto quello fumato in precedenza, riscrive le regole, vuoi che duri per sempre così la guardi e vedi che si consuma pianissimo, manca ancora un sacco all’arrivo del filtro, pensi “eccola, questa è quella giusta”, ma poi non sai perché la sigaretta svanisce mentre la stavi portando alla bocca, nel nulla, smettendo di rispondere, lasciandoti con le labbra secche dopo tante promesse mai iniziate. Il pacchetto terminerà. Ne compri un altro e vai avanti. Ma oramai sei assuefatto e pacchetto dopo pacchetto lo fai solo per abitudine. I gusti cambiano. I vestiti puzzano e vanno lavati più spesso per far scomparire le tracce. Alcuni odori ti ricordano qualcuno del passato, altri sanno di sigarette stantie che mai vorrai rincontrare. Ti capiterà di guardare nel tuo posacenere, qualche mozzicone non lo butterai mai via perché alla fine è andata come doveva andare, non serve portare rancore. Quando nessuno ti guarda lo solleverai per annusarlo e sentire quell’aroma oramai scomparso ma che ancora rispetti e vuoi onorare. Non è un cimitero, è un album di ricordi bruciati. Ti capiterà di guardare gli altri e pensare “Perché io non riesco a farle durare? Perché loro riescono a fumarle per sempre?” e ti avvicinerai a loro avvilito, solo per scoprire che alcuni stanno fingendo, non le portano più alla bocca, non aspirano. Ad altri si è spenta secoli fa, è rimasto solo il gesto. A pochi, pochissimi, invece capita la fortuna che niente si consumi e niente si spenga. Una sottile brace eterna. Rara quanto impossibile da riprodurre. Sarai invidioso. Ma non è roba per te. Sorrido, perché non è roba neanche per me, io che non ho mai fumato in vita mia. Non ho mai iniziato né comprato un pacchetto di sigarette se non per qualcun altro. Per te, quando non volevi uscire dalla stanza.

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Vorrei poter tornare a sentire la tua risata

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Tornerò sempre ma solo da te

“L'importante del litigare sta nel trovare sempre una scusa per poter ritornare”

— Fatta di scarabocchi.

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Voglio vederti stanotte per poterti dire che sei tutto ciò che desidero.

-brokeanheartedgirl

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“Siamo spettatori distratti, ci baciamo senza neanche guardarci proprio come gli amanti di Magritte.”

— Bucha

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“Anche in una stanza piena d'opere d'arte, io sceglierei di guardare sempre e solo te.”

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“Per te Ho ancora voglia di bruciare il cielo E farti la guerra e gettarti in mare Spaccarti la faccia e curarti ancora”

— Per quanto saremo lontani, Lo Stato Sociale