brokenflowers - Tumblr blog

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una volta Flask avrebbe ammesso in privato che da quando era assurto al rango di ufficiale, da quel momento non aveva più saputo che cosa volesse dire non aver, più o meno, fame. Anziché placare la fame, ciò che mangiava contribuiva a renderla immortale. Pace e sazietà, pensava Flask, hanno per sempre detto addio al mio stomaco.

Herman Melville, Moby Dick

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Che paura!” disse; nel sentire il suono di quella parola fu quasi tentato di averne vergogna. "Ma la zia non dice sempre che devo innanzitutto imparare a perdonarmi? Mi paragono sempre a un modello perfetto, che non esiste. Perciò, adesso mi perdono la mia paura!

La certosa di Parma, Stendhal

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Quando sarò morto che non vi venga in mente di mettere manifesti: morto serenamente o dopo lunga sofferenza o peggio ancora in grazia di dio. Io sono morto per la vostra presenza.

Salvatore Toma (via andreadonaera)

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Tormenti e lacrime: è pur sempre vita.

Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo

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The courage it took to get out of bed each morning to face the same things over and over was enormous.

Charles Bukowski (via blue-voids)

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John Cheever

Tutto il giorno a letto; fuori è bellissimo, ma non prenderò la bellezza del mondo come un rimprovero.

[da Una specie di solitudine]

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Io per guarirmi dei miei noiosi amori ascolto i noiosissimi racconti di altri amori. Pur nella noia il dolore è vero, ma per un po’ lo vedo in queste storie simili, irreale, e mi sottraggo al mio perché è uguale. Pensando a questo mi pento e mi vergogno di aver sforzato con parole e pianti i cuori calmi di chi mi stava intorno. Ora capisco che è una presunzione con abitanti di climi temperati parlare di ghiacciai e di amazzonie.

(Patrizia Cavalli)

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Ora che, a suon di lividi e di rimorsi, ho compreso quanto sia stolto rifiutare la realtà per le fantasticherie e pretendere di ricevere quando non si ha nulla da offrire; ora, Cilia è morta.

Cesare Pavese

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Io giocavo le mie ultime mille lire su d’un tram che non partiva all’alba ma partiva molto calmamente verso le sette di sera con una vaga promessa d’essere lui il primo ad arrivare. Ma se io voleva assolutamente fare a meno di me stessa e di quel mio bisogno d’arrivare fra i primi alle sette della sera, allora mi recapitava un tal mal di testa da far morire le formiche, da far morire i prezzi della sera. E non seppi continuare.

- A. Rosselli - (via andreadonaera)

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Quando vedo una coppia di ragazzi e penso che lui se la scopa e che lei prende la pillola o si mette il diaframma, so che questo è il paradiso . che ogni vecchio ha sognato per tutta la vita - legami e gesti messi da parte come una mietitrebbia arrugginita, e ogni giovane che va giù per lo scivolo . di una felicità senza fine. Chissà se qualcuno osservandomi, quarant’anni fa, ha pensato: Quella sarà la vita; non più Dio, non più sudore e paura la notte . per l’inferno e per tutto il resto, non più il dovere di nascondere quello che pensi del prete. Lui e quelli come lui tutti giù per lo scivolo come maledetti uccelli liberi. E all’improvviso . non una parola viene, ma il pensiero di finestre alte: il vetro che assorbe il sole, e, al di là, l’aria azzurra e profonda, che non mostra nulla, che non è da nessuna parte, che non ha fine.

Philip Larkin, Finestre alte

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Uccideva sì ma col pensiero e volutamente mancava il centro la preda l'avrebbe arricchito ma gli faceva pena identificarsi nel bersaglio

Salvatore Toma

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Da sempre aborro le armi, non so se per superbia o per paura, e quanto ai cavalieri preferisco i cavalli. Amo invece l'amore e seguito a cercarlo bestemmiando e soffrendo, come non mai sapessi d'essere in un servaggio.

Elio Pecora

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Mi annoia la notte ormai, con i miei risvegli ritmici sempre uguali - alle due e mezza, alle tre e un quarto, alle cinque alle sei, poi alle sette finalmente ritorni e puzzi di frittura. “Non mi ha ancora pagata”, “Domani ci parlo io”, “No lascia stare. Mi vado a lavare.” “Ti aspetto. Dobbiamo parlare.”