Tumgik
chaosdancer · 16 days
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Il fatto è che mi fa impazzire sentire le storie e i problemi degli altri e il loro modo di superare le difficoltà (sembro pazzo ma è più profonda tu così🤷‍♂️, assicuro), quindi ti chiedevo se potevi raccontarmi qualcosa che è successo in quel periodo lì, se non risulta indiscreto
Qualcosa di che tipo?
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chaosdancer · 22 days
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Non so se sia arrivata la domanda; Ho un po’ di problemi con Tumblr 😅
non sono arrivate domande al di fuori delle ultime risposte che ho pubblicato😢
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chaosdancer · 23 days
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Aggiungo che io adesso mi allontano se vedo che una persona o una cosa mi fa spesso del male e mi fa poche volte del bene (nonostante mi sembra che in futuro me ne pentirò per non averci creduto abbastanza, per essermene andato o perché era semplicemente una persona alla quale ero affezionato). Sicuramente ai tempi non avevo né la testa né l'esperienza per arrivare a queste cose che ti sto scrivendo adesso
Mi dispiace molto per ciò che hai passato, sono colpito dalla profondità con cui hai scritto certi passaggi. Ora ti chiedo, come si risale? Come si torna ad avere una visione pulita e positiva della vita? Ma soprattutto, perché non ne sei uscito prima, nonostante tutto il male che vi siete fatti? Da come l’hai descritto sembra atroce, viste anche le tue condizioni…
Questa è la tipica domanda da un milione (almeno per me ahahahah). Non ho mai avuto nessuno che mi abbia offerto soluzioni e/o ricette "pronte", come tantissime altre cose nella vita del resto. Credo che ogni situazione, ogni persona, ogni "legame chimico" tra le persone sia unico ed irripetibile. Poi c'è anche da considerare il "quando" una cosa avviene. Col senno e la maggior maturità di adesso forse saprei stare alla larga da certe cose bloccandole sul nascere. Il "quando" è maturo oggi ma non lo era in passato. Insomma, non siamo mai realmente pronti al 100% nella vita, è tutto una grandissima incognita e questo è ciò che ho imparato dopo 24 anni e mezzo tra felicità e sofferenze (a partire dalla famiglia che per fortuna/sfortuna ho avuto, oggi la apprezzo nei suoi mille difetti, probabilmente non avrei la testa di adesso e che sarà sempre più matura con gli anni a venire).
Sto divagando.
Ho pensato tante volte a cose come: "e se ne fossi uscito prima?", "e se avessi ascoltato i miei amici e mia madre?". Col tempo ho capito che è inutile pensare ai vari "se" ma reagire direttamente davanti alla realtà delle cose, prendendo anche delle decisioni drastiche a volte (come una rottura). Io penso che le cose siano dovute andare come sono andate, né chiudendola prima, né chiudendola dopo, la "vita" ha voluto così (so che parlo molto da buddhista o credente dell'universo ma ti assicuro che non lo sono in senso lato ahaha)
E la cosa più buffa è che non sono nemmeno stato io ad uscirne. Lei mi ha scritto mentre ero ricoverato e dopo la dimissione le ho dato un'altra chance nonostante avessi TUTTI contro (psichiatri inclusi). Siamo durati per altri sei mesi circa e alla fine ha chiuso lei (dopo che era evidente che si stesse spegnendo il nostro "fuoco", ci credo, ero apatico ed ero ancora sotto abbondanti dosi di cinque psicofarmaci diversi). Insomma l'ha chiusa lei ed io ci sono rimasto male ma non come le nostre precedenti due rotture. Non ci sentiamo dal mese in cui abbiamo rotto e va benissimo così. Però questo è per dire che io ero talmente cieco al punto che ha dovuto chiuderla lei, altrimenti io ci sarei stato ancora. E lei ha chiuso definitivamente (cosa che avrei dovuto fare io dopo i primi tre mesi, non dopo due anni). Ma io, da bravo scemo (e da persona cieca, testarda, che non ascoltava nessuno in mezzo a quel vortice) sono andato contro a tutto e tutti, pure contro al mio evidente stato di salute mentale.
Questo discorso è per dire che anche il mio "quando" risalire non era una cosa per cui fossi esattamente pronto, soprattutto perché il "quando" l'ha scelto l'altra persona. È stata lei a farmi uscire, non sono io che sono uscito da quella situazione, sono stato obbligato a farlo
Io vorrei veramente aiutarti ma ogni situazione è a sé stante e le persone che ne fanno parte sono diverse, ognuno con le proprie storie e i propri trascorsi. Poi nemmeno cose come il gaslighting sono belle, anzi, ti distruggono nel tempo senza che nemmeno tu ne sia consapevole e inizi a diventare una persona che non sei. Io mi sono riguardato indietro e mi sono reso conto di essere stato una persona che non ero. Ma mentre succedeva non me ne sono neanche accorto. Ci ho fatto caso solo mesi dopo essere uscito da quel tornado.
Infine: la vita è bella e la positività sta ovunque. Tutte le cose che sto dicendo non sono successe in una settimana. Sia le cose brutte che quelle belle post rottura si sono create in tanto tempo. Secondo me bisogna partire dall'avere più positività possibile intorno (tra ambiente, amici, famiglia, relazioni...) per poi diventare tu quella fonte di positività per gli altri. E poi anche allenarti a vedere le cose belle e positive intorno a te aiuta (rimanendo anche un po' coi piedi per terra). A volte siamo fin troppo concentrati sulle brutture e storture della vita e perdiamo di vista il fatto che l'obiettivo finale è sentirsi realizzati ed essere felici. Ma per raggiungere questo bisogna anche uscire dalla propria comfort zone e dai nostri circoli viziosi malsani facendo qualche sacrificio (e a volte bisogna proprio andarsene da certe situazioni, certe persone e certi ambienti)
Scusa ma hai toccato un argomento molto ampio e io ne avrei ancora da dire, sono in modalità sintetica ahahah
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chaosdancer · 23 days
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Mi dispiace molto per ciò che hai passato, sono colpito dalla profondità con cui hai scritto certi passaggi. Ora ti chiedo, come si risale? Come si torna ad avere una visione pulita e positiva della vita? Ma soprattutto, perché non ne sei uscito prima, nonostante tutto il male che vi siete fatti? Da come l’hai descritto sembra atroce, viste anche le tue condizioni…
Questa è la tipica domanda da un milione (almeno per me ahahahah). Non ho mai avuto nessuno che mi abbia offerto soluzioni e/o ricette "pronte", come tantissime altre cose nella vita del resto. Credo che ogni situazione, ogni persona, ogni "legame chimico" tra le persone sia unico ed irripetibile. Poi c'è anche da considerare il "quando" una cosa avviene. Col senno e la maggior maturità di adesso forse saprei stare alla larga da certe cose bloccandole sul nascere. Il "quando" è maturo oggi ma non lo era in passato. Insomma, non siamo mai realmente pronti al 100% nella vita, è tutto una grandissima incognita e questo è ciò che ho imparato dopo 24 anni e mezzo tra felicità e sofferenze (a partire dalla famiglia che per fortuna/sfortuna ho avuto, oggi la apprezzo nei suoi mille difetti, probabilmente non avrei la testa di adesso e che sarà sempre più matura con gli anni a venire).
Sto divagando.
Ho pensato tante volte a cose come: "e se ne fossi uscito prima?", "e se avessi ascoltato i miei amici e mia madre?". Col tempo ho capito che è inutile pensare ai vari "se" ma reagire direttamente davanti alla realtà delle cose, prendendo anche delle decisioni drastiche a volte (come una rottura). Io penso che le cose siano dovute andare come sono andate, né chiudendola prima, né chiudendola dopo, la "vita" ha voluto così (so che parlo molto da buddhista o credente dell'universo ma ti assicuro che non lo sono in senso lato ahaha)
E la cosa più buffa è che non sono nemmeno stato io ad uscirne. Lei mi ha scritto mentre ero ricoverato e dopo la dimissione le ho dato un'altra chance nonostante avessi TUTTI contro (psichiatri inclusi). Siamo durati per altri sei mesi circa e alla fine ha chiuso lei (dopo che era evidente che si stesse spegnendo il nostro "fuoco", ci credo, ero apatico ed ero ancora sotto abbondanti dosi di cinque psicofarmaci diversi). Insomma l'ha chiusa lei ed io ci sono rimasto male ma non come le nostre precedenti due rotture. Non ci sentiamo dal mese in cui abbiamo rotto e va benissimo così. Però questo è per dire che io ero talmente cieco al punto che ha dovuto chiuderla lei, altrimenti io ci sarei stato ancora. E lei ha chiuso definitivamente (cosa che avrei dovuto fare io dopo i primi tre mesi, non dopo due anni). Ma io, da bravo scemo (e da persona cieca, testarda, che non ascoltava nessuno in mezzo a quel vortice) sono andato contro a tutto e tutti, pure contro al mio evidente stato di salute mentale.
Questo discorso è per dire che anche il mio "quando" risalire non era una cosa per cui fossi esattamente pronto, soprattutto perché il "quando" l'ha scelto l'altra persona. È stata lei a farmi uscire, non sono io che sono uscito da quella situazione, sono stato obbligato a farlo
Io vorrei veramente aiutarti ma ogni situazione è a sé stante e le persone che ne fanno parte sono diverse, ognuno con le proprie storie e i propri trascorsi. Poi nemmeno cose come il gaslighting sono belle, anzi, ti distruggono nel tempo senza che nemmeno tu ne sia consapevole e inizi a diventare una persona che non sei. Io mi sono riguardato indietro e mi sono reso conto di essere stato una persona che non ero. Ma mentre succedeva non me ne sono neanche accorto. Ci ho fatto caso solo mesi dopo essere uscito da quel tornado.
Infine: la vita è bella e la positività sta ovunque. Tutte le cose che sto dicendo non sono successe in una settimana. Sia le cose brutte che quelle belle post rottura si sono create in tanto tempo. Secondo me bisogna partire dall'avere più positività possibile intorno (tra ambiente, amici, famiglia, relazioni...) per poi diventare tu quella fonte di positività per gli altri. E poi anche allenarti a vedere le cose belle e positive intorno a te aiuta (rimanendo anche un po' coi piedi per terra). A volte siamo fin troppo concentrati sulle brutture e storture della vita e perdiamo di vista il fatto che l'obiettivo finale è sentirsi realizzati ed essere felici. Ma per raggiungere questo bisogna anche uscire dalla propria comfort zone e dai nostri circoli viziosi malsani facendo qualche sacrificio (e a volte bisogna proprio andarsene da certe situazioni, certe persone e certi ambienti)
Scusa ma hai toccato un argomento molto ampio e io ne avrei ancora da dire, sono in modalità sintetica ahahah
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chaosdancer · 23 days
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chaosdancer · 23 days
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però questi sono quei lapsus "geniali" che rileggi il giorno dopo, da riposato, e ti dici: "ma come ho fatto a partorire certe cafonate"
piccolo flash: è stranissimo rendermi conto di essere passato dal quasi mutismo verbale (scritto e non) all'essere un logorroico, fantastico non essere più "quello che non si esprime mai perché non ha nulla da dire"
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chaosdancer · 23 days
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giuro di non essere sbronzo, è solo una teoria in mezzo flusso di coscienza perché in questo momento sto sottovalutando il dormire
piccolo flash: è stranissimo rendermi conto di essere passato dal quasi mutismo verbale (scritto e non) all'essere un logorroico, fantastico non essere più "quello che non si esprime mai perché non ha nulla da dire"
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chaosdancer · 23 days
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ammetto che questa era la mia indole di quando ero adolescente ma poi il mio mutismo e il mio essere lento è ritornato mentre ero imbottito di psicofarmaci, analogia strana ma vera
io adolescente = cocktail di psicofarmaci per due anni
piccolo flash: è stranissimo rendermi conto di essere passato dal quasi mutismo verbale (scritto e non) all'essere un logorroico, fantastico non essere più "quello che non si esprime mai perché non ha nulla da dire"
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chaosdancer · 23 days
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piccolo flash: è stranissimo rendermi conto di essere passato dal quasi mutismo verbale (scritto e non) all'essere un logorroico, fantastico non essere più "quello che non si esprime mai perché non ha nulla da dire"
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chaosdancer · 23 days
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va bene anche piangere ogni tanto
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chaosdancer · 23 days
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chaosdancer · 23 days
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Cosa è successo con l’ultima e il ricovero? Se vuoi
Devo dire che ho molti ricordi annebbiati di quei mesi in cui dovevo assumere grandi quantità di psicofarmaci misti. Sono stato ricoverato 21 giorni (tre settimane esatte) in reparto psichiatrico e stavano valutando di trasferirmi in una struttura privata ma mi sono fatto forza e ho rifiutato. Insomma ero completamente imbottito di roba, per qualche giorno la depressione mi aveva pure fatto perdere l'uso delle gambe, con apatia, anedonia e tutta una lista di cose diagnosticate. A livello patologico e fisiologico tutto bene, non ho mai avuto problemi. Il mio blackout è stato dovuto da un'esplosione emotiva che mi ha fatto staccare la spina.
Ho sempre sentito "troppo" nella mia vita, merito anche dell'ambiente in cui sono cresciuto. Ho sempre messo questa sensibilità al servizio della gente che lo merita (e lo meritava) e soprattutto al servizio della musica e del pianoforte. Ma diciamo che ora, col senno di poi, mi sento quasi fortunato ad aver toccato il fondo. Quando stai così male significa che c'è qualcosa che dev'essere categoricamente cambiato nella propria vita. E io dovevo cambiare certe persone, ambienti e anche modi di reagire al mondo là fuori. È stato un processo lento, ci ho messo due anni per rimuovere gli psicofarmaci (a novembre 2023 ho smesso, qualche mese fa insomma).
Però ecco, mi fa schifo puntare il dito. Io so che c'erano parenti, amici e i miei psichiatri che dicevano che fosse principalmente lei la causa (e una piccola parte la faceva anche il mio modo di reagire emotivamente alle storture della vita). Lei è tornata da me dopo la dimissione dal reparto psichiatrico e la storia è continuata per un po' di mesi perché ho accettato di rimettermi con lei. Inutile dire che il compagno di mia madre volesse mettergli le mani addosso (l'ha detto a parole, non l'ha mai fatto alla fine, se n'è solo andato di casa quando l'ha rivista). Ho preso i peggio insulti da amici che sono comunque rimasti al mio fianco nonostante non avessi ascoltato i loro consigli di rifiutarla. Alla fine l'interesse è finito con lo scemare e la relazione si è definitivamente chiusa (l'ha chiusa lei). Io col senno di poi mi sento letteralmente un idiota cieco. Ma vabbè, si cresce soprattutto grazie alla merda (se non ti uccide). Io mi sono successivamente trasferito in un'altra città per la magistrale e ho iniziato lentamente una "nuova" vita.
Non sto nemmeno a scrivere qui i dettagli di certa merda che ricordo (e devo dire che ho pure dei bei ricordi in mezzo a quelli brutti, com'è giusto che sia, non è tutto bianco o nero). Sono stati due anni di tira e molla, manipolazioni e sensi di colpa che piovevano. Qui sono partecipe anche io, ad un certo punto era proprio diventato un gioco malato in cui uno manipolava inconsciamente e faceva sentire in colpa l'altro come risposta a cose dell'altro. Se lei mi faceva sentire in colpa senza motivo allora cominciavo a farlo inconsciamente anche io, e viceversa. Insomma era come nuotare nelle sabbie mobili e ci stavamo tirando giù a vicenda invece che aiutarci (assolutamente il contrario di quello che sarebbe dovuto essere). Poi io sono finito nel tunnel della depressione, almeno lei l'ha scampata però credo che stia crescendo più lentamente di me. Da quello che so vengo etichettato ancora come "colpevole" e quasi carnefice dopo tutto questo tempo. Io non vedo colpe al 100% da nessuna parte e quasi mi dispiace che lei non sia riuscita a maturare sotto questo punto di vista (sentivo questo suo senso di superiorità e del suo sentirsi con la "coscienza pulita" anche quando stavamo insieme).
Ma alla fine io penso che quei due anni dovevano succedere e basta. Prendo semplicemente come un segnale il fatto che dovessi raschiare il fondo del barile ed essere al mio minimo umano per riuscire a splendere come faccio oggi ed essere quella persona solare che tutti conoscono qui, nella mia nuova città, con tantissime e bellissime nuove persone. Forse è proprio stato il segno che dovevo rivoltare me stesso e la mia vita come un calzino per riuscire a splendere.☀️
(perdona se avrò ucciso la lingua italiana qui e là, ma si è fatta una certa ora)
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chaosdancer · 23 days
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Consigli per dormire?
Beh dipende da cosa è causata la tua insonnia... Però di base io prendo il mettersi al letto come quel momento in cui si mettono da parte tutti i problemi e le preoccupazioni, tanto non si possono risolvere prima di mettersi a dormire. Mi dedico a sentire ogni muscolo del mio corpo e mi concentro su come respiro. Da lì cerco di respirare più lentamente e più profondamente, cercando di svuotare sempre di più la testa da pensieri, ansie e preoccupazioni.
Insomma, quelle rare volte che non riesco assolutamente a dormire faccio queste tre grandi cose (rilassamento muscolare, respirazione profonda e mettere i pensieri da parte). Poi è chiaro che funziona molto meno se hai appena bevuto tre caffè di fila ahaha
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chaosdancer · 24 days
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Anch'io voglio le carezze.
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chaosdancer · 24 days
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L'intesa mentale è per pochi.
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chaosdancer · 24 days
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passiamo al mc drive, troviamo un posto dove guardare il tramonto, mangiamo in macchina e poi ci coccoliamo in silenzio
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chaosdancer · 24 days
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Non preoccuparti di essere prolisso, te l’ho chiesto io!
Va bene🥺
C'è qualcosa che vorresti sapere nello specifico? Per la parte "rapporti con le ex" non avrei molto da aggiungere...
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