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Immagine: La sombra del viento, Francesc Català-Roca

Copertina di L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón, 2016, Mondadori Libri S.p.A., Milano

La nebbia avvolge ogni cosa, nascondendo ombre dietro altre ombre. Un refolo di vento s’insinua tra le vie deserte nelle prime luci del mattino. I passi risuonano tetri sul marciapiede ghiacciato, incedono senza fretta, verso una meta sconosciuta ai più. Padre e figlio si tengono per mano, in silenzio, complici di un segreto antico quanto Barcellona stessa, un labirinto infinito e palpitante che odora di carta vecchia, polvere e magia.

“Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati”

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Settembre 2019. Chi l’avrebbe mai detto che quello sarebbe stato l’ultimo Scigamatt prima di uno stop forzato? Da due anni le vie di Lecco non riecheggiano di risate, di tecnici di gara con transenne e videocamere, non ci sono atleti che si riscaldano a bordo strada oppure che si aggiustano tra loro il costume prima di iniziare la corsa, per poi ammassarsi dietro la linea di partenza, in attesa del VIA!. Per adesso resta solo il ricordo, ma lo Scigamatt tornerà più pazzo di prima!

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Come fare per divertirsi allo Scigamatt: coinvolgi gli amici, in compagnia tutto è più bello! Scegli un costume originale e simpatico e ricordati di fare tante foto, perché a fine gara potrebbe essere a pezzi. Preparati a correre, infangarti, annaffiarti, a spostare pneumatici, a scalare muri e balle di fieno; ad arraffare l’ultimo bicchiere di tè allo stand ristoro, alla doccia gelata post gara e alla salamella che ti attende fumante sotto le stelle. Ti faranno male le ossa, ma ne varrà la pena!

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Quella volta che … mi hanno lanciata in un container pieno d’acqua gelida. Non sono un tipo sportivo, anzi, sono molto tranquilla. Ma mi sono lasciata trascinare da amici decisamente più in forma di me in una pazza gara ad ostacoli e, da allora, non ho perso un’edizione. Qui tutti si divertono, anche chi preferirebbe stare sul divano (come me). L’importante è stare in compagnia, ma anche il panino con la salamella a fine gara ha il suo perché.

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Sapevate che esiste una gara ad ostacoli in cui professionisti e non possono correre insieme, travestiti o meno, per le vie di Lecco? Lo Scigamatt regala emozioni e tante risate: divisi tra atleti e dilettanti, ci si lancia tra arrampicate, vicoli pieni di schiuma, balle di fieno, container pieni d’acqua ghiacciata verso il traguardo (e una medaglia per ricordo). Una gara pazza in cui non importa se non ti piace lo sport, il divertimento è assicurato, doppio se con gli amici di sempre!

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Non capita spesso di partecipare ad una gara sportiva con addosso un pigiama da Pokémon. Ma se capitate a Lecco la seconda settimana di Settembre, allo Scigamatt potrete vedere questo ed altro. Tra ostacoli naturali, container, fiumi, balle di fieno, copertoni, fango (ed, eccezionalmente, un tuffo nel lago) sai quando parti ma non in che condizioni torni. Se al traguardo sei distrutto, ne é valsa la pena. Bada ben di strizzare il costume, che il pile intriso d’acqua pesa!

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LA PIZZA DEL SABATO SERA

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Quando i ricordi culinari non svaniscono nel tempo ma si fondono con il presente

Non c’è niente di più bello del tornare a casa e sentirsi dire “stasera pizza!”

La pizza di Giancarlo è da sempre una costante che mi fa tornare il sorriso: c’è sempre stata, sia nei momenti felici sia in quelli più tristi. Dopo una giornata pesante, un brutto voto, per festeggiare un avvenimento importante, quando non avevo voglia di spignattare in cucina (l’ho mai avuta?!) o semplicemente per coccolarmi un po’. È quel comfort food che fa sentire bene, appaga tutta la famiglia senza troppe pretese, se non quella di doppia mozzarella ben calda. È quel piatto imprescindibile che non può mai mancare nel menù famigliare, che scandisce il ritmo della settimana e diventa emblema del weekend.

Rimane impresso il profumo delle serate in famiglia col cartone appoggiato al tavolino, tutti vicini vicini, pronti ad accaparrarsi l’ultima fetta o a rubare quella degli altri. Di quelle in compagnia di amici, con i piatti in bilico sul tavolo da 12, pronti per fare notte fonda davanti a un film o a un gioco di società, quelle in cui i vicini si chiedono se hai invitato delle piante carnivore a cena per la quantità di cartoni davanti alla spazzatura il giorno seguente oppure se i tuoi amici siano dei pozzi senza fondo. Ma è anche il profumo delle sere in solitaria, dove la voglia di relax prende il sopravvento e, dopo una doccia bollente, infilato il pigiama, ci si prepara ad aspettare il fattorino davanti alla porta di casa con l’entusiasmo di un bambino il giorno di Natale.

È il tacito accordo di decidere di andare a prendere da mangiare senza avere più il bisogno di specificare dove, di indovinare le scelte degli altri commensali, quell’abitudine che diventa tradizione, che accentua la voglia di condividere bei momenti insieme (sul condividere la propria fetta di pizza, avrei delle grosse riserve).

È entrare in pizzeria e sentire profumo di casa, di infanzia. Vedere un volto amico che ti conosce letteralmente da una vita al quale chiedi “il solito, per favore!” e, se la serata è tranquilla, si ferma a fare quattro chiacchiere mentre attendete l’ordinazione. È la certezza di avere sotto casa un pezzetto di felicità condito con pomodoro e mozzarella, la consapevolezza che il tempo passa, ma certe cose non cambiano.

Che mondo sarebbe senza 🍕

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My smile isn’t true.

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[….] I Can Go The Distance…. I Can Find My Way, If I Can Be Strong

Go the Distance~ -Michael Bolton