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cristianalaimo · 4 months ago
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Quando il Tempo si Ferma: L’Arte di Rallentare in un Mondo che Corre
🖋️ di Maurizio Pezzati
Viviamo in un mondo che idolatra la velocità. Ogni secondo conta, ogni attimo deve essere produttivo, ogni pausa è vista come una perdita di tempo. In questo contesto, fermarsi diventa un atto rivoluzionario. Rallentare, oggi, non è solo una necessità: è un’arte da riscoprire.
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Nel cuore della filosofia dello slow living si cela un richiamo potente: il bisogno umano di ritrovare sé stesso. Dalla Scandinavia al Giappone, da piccole comunità rurali italiane ai grandi movimenti di mindfulness, l’idea che vivere lentamente porti a una vita migliore prende sempre più piede. E non si tratta solo di rallentare i gesti, ma di ripensare la nostra relazione con il tempo.
L’origine culturale della corsa moderna
Con l’avvento dell’era industriale, l’essere umano ha iniziato a vivere secondo il ritmo delle macchine. Il tempo non è più ciclico ma lineare. L’orologio da strumento è diventato tiranno. Smartphone, notifiche, multitasking: ci illudiamo di essere efficienti, ma spesso perdiamo qualità, creatività e benessere.
Già nel Medioevo, il tempo era scandito dai ritmi naturali e spirituali: la luce del sole, le campane del monastero, le stagioni. Il concetto di tempo era profondamente legato alla comunità e alla fede. Oggi invece, il tempo è diventato una risorsa economica, da ottimizzare, monetizzare, comprimere.
La scienza conferma: rallentare fa bene
Studi neuroscientifici dimostrano che il cervello ha bisogno di pause per essere lucido e creativo. Il mind wandering (vagabondaggio mentale) favorisce intuizioni profonde. La lentezza non è improduttiva: è fertilità dell’anima.
Secondo una ricerca della Harvard Medical School, la meditazione consapevole e le pause regolari migliorano la memoria, riducono lo stress cronico e potenziano le capacità decisionali. In Italia, il CNR ha evidenziato come il rallentamento cognitivo consenta una maggiore consapevolezza emotiva e relazionale.
Confronti culturali: come rallentano gli altri
In Giappone, l’arte del Ma celebra il vuoto tra due momenti, come spazio sacro. In Svezia, il concetto di Fika (la pausa caffè condivisa) è considerato fondamentale per la produttività. In Italia, esiste una forma storica di lentezza: la dolce far niente, che non è pigrizia, ma piacere del presente.
Anche movimenti come il Downshifting o il Digital Detox testimoniano la voglia globale di liberarsi dalla tirannia dell’urgenza.
Pratiche per rallentare davvero
Scrittura lenta: tenere un diario a mano, con calma
Camminate senza meta: senza auricolari, osservando ciò che ci circonda
Attese consapevoli: fare la fila senza agitarsi
Tempo digitale ridotto: staccare da smartphone e social
Rituali quotidiani: apparecchiare con cura, sorseggiare lentamente
Caso reale: la storia di Elena
Elena, 42 anni, project manager in una grande azienda di Milano, ha deciso di lasciare la frenesia cittadina per trasferirsi in un piccolo borgo in Liguria. "All’inizio era difficile convivere col silenzio, ma poi ho capito che stavo ascoltando finalmente me stessa. Ho iniziato a scrivere, a camminare nei boschi, a cucinare senza fretta. Non sono mai stata così lucida e felice."
Lentezza e produttività: una falsa contraddizione
Molti temono che rallentare significhi perdere opportunità. Eppure, aziende come Google e Apple promuovono la "pausa creativa". Le migliori intuizioni non arrivano sotto pressione, ma quando la mente è libera. Persino Einstein amava oziare: diceva che era il modo migliore per partorire nuove idee.
Citazioni e riflessioni
Seneca: "Non è vero che abbiamo poco tempo: ne sprechiamo molto."
Tiziano Terzani: "La fretta uccide l’anima."
Carl Honoré (autore de "Elogio della lentezza"): "La lentezza è la chiave per vivere pienamente."
Una settimana per rallentare: la sfida
Spegni lo smartphone per un’ora al giorno
Mangia senza schermi
Cammina 30 minuti senza meta
Leggi 10 pagine di un libro cartaceo
Scrivi ogni sera 3 pensieri positivi
Prenditi 15 minuti di silenzio ogni mattina
Condividi una pausa con qualcuno, senza parlare di lavoro
La filosofia slow nei contesti reali
Alcune città hanno fatto della lentezza un modello urbanistico: dai borghi certificati “CittàSlow” alle zone a traffico ridotto pensate per favorire relazioni umane più vere. Anche nel lavoro, cresce il fenomeno del deep work, ovvero il lavoro profondo senza interruzioni, che migliora risultati e benessere.
Non è fuga, ma presenza
Spesso chi rallenta viene giudicato con sospetto. Ma scegliere un ritmo più umano non significa essere improduttivi o distaccarsi dalla realtà. Al contrario, è proprio attraverso il rallentare che possiamo essere più presenti, più lucidi e più empatici.
Non si tratta di fuggire dal mondo, ma di abitare meglio il tempo che abbiamo. L’arte di rallentare è un gesto silenzioso ma potente, che ci restituisce equilibrio, lucidità e autenticità. Un invito, oggi più che mai, a ritrovare il piacere dell’attesa e la forza del presente.
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cristianalaimo · 4 months ago
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Aurora Basso trionfa al concorso The Look of The Year Personality
Aurora Basso si aggiudica il titolo The Look of The Year Personality nella prestigiosa finale mondiale che si è svolta il 13 marzo presso il Teatro Ariston di Sanremo. La giovane modella di Volpago del Montello (TV), grazie al suo carisma, talento e personalità, ha conquistato un riconoscimento che in passato ha lanciato icone della moda come Cindy Crawford, Linda Evangelista, Giselle Bundchen e Nina Moric.
Il trionfo di Aurora Basso al Teatro Ariston di Sanremo
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La competizione finale di The Look of The Year Personality ha visto Aurora Basso distinguersi tra numerose concorrenti provenienti da tutto il mondo. La sua presenza scenica, eleganza e sicurezza hanno colpito profondamente la giuria, che le ha assegnato il titolo di "Personality". Questo prestigioso riconoscimento sottolinea l'importanza del carisma e della personalità nel mondo della moda, qualità che Aurora ha saputo mettere in risalto brillantemente.
Il percorso vincente di Aurora Basso verso la finale internazionale
Il viaggio che ha portato Aurora Basso a vincere il titolo è stato lungo e ricco di sfide. Dopo essersi distinta nella competizione regionale Miss Città Murata, gemellata con il concorso internazionale, Aurora ha partecipato alla finale nazionale di The Look of The Year Italia, tenutasi il 4 marzo in Sicilia. Anche in questa occasione, Aurora ha conquistato l'attenzione grazie alla sua personalità magnetica e al suo talento naturale, ottenendo il pass per la finale mondiale di Sanremo organizzata dalla Face Models Management di Mario D’Ovidio.
Aurora Basso: ambizione e talento oltre la passerella
Oltre alla sua carriera nel mondo della moda, Aurora Basso è una giovane studentessa appassionata e determinata, iscritta al corso di relazioni internazionali per il marketing a Treviso. Ama lo sport, il ballo e nutre il sogno di diventare giornalista sportiva, dimostrando così di avere aspirazioni ampie e versatili, capaci di spaziare oltre la sola moda.
Le nuove opportunità dopo la vittoria di Aurora Basso
Il titolo conquistato da Aurora Basso apre numerose opportunità nel mondo della moda internazionale. Grandi agenzie e brand famosi hanno mostrato interesse per la giovane modella, prospettando collaborazioni esclusive, shooting fotografici e sfilate di prestigio. Aurora sarà presente anche alla prossima selezione regionale di Miss Città Murata, prevista per il 29 marzo al Radika di Treviso, dove racconterà la sua esperienza e offrirà consigli a nuove aspiranti modelle.
Il valore della vittoria per Aurora e per il Veneto
La vittoria internazionale di Aurora Basso rappresenta un risultato di grande prestigio non solo per lei, ma anche per la comunità locale e l'intera regione Veneto. Questa vittoria mette in evidenza il talento e la capacità delle realtà locali, come Elegance Eventi ed Eleonora Sorato, agente regionale, di valorizzare giovani talenti emergenti, permettendo loro di farsi conoscere a livello internazionale.
Aurora Basso rappresenta ora un modello da seguire per tante giovani ragazze che aspirano a una carriera nel mondo della moda e non solo. Il suo successo dimostra che con dedizione, impegno e determinazione è possibile raggiungere importanti traguardi professionali e personali.
Il percorso di Aurora Basso è appena iniziato e la sua vittoria al concorso The Look of The Year Personality rappresenta il primo passo verso una carriera brillante e ricca di successi.
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