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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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Crociera ai Caraibi
dal 07 al 22 febbraio 2020
Prologo
A fine novembre inizio la mia ricerca per il mio prossimo viaggio programmato tra Gennaio e Febbraio. Mete plausibili: Sud America, Sudafrica e Caraibi. Dopo una breve ricerca trovo alcune conferme. Il primo tour di gruppo confermato (tre iscritti) comprende Argentina con Iguazu, Terra del Fuoco e Cile 15gg a cui vorrei aggiungere una estensione di 3gg all'Isola di Pasqua. La quota parte alta. Cerco di condividere la camera con l'altro passeggero che viaggia da solo. La condivisione mi viene rifiutata e l'estensione mi costa € 2.300 perché perdo il pacchetto voli della Latam. Il totale sfiora gli 8.000 euro. Va bene, forse, per questa volta, è meglio glissare. Il secondo viaggio confermato è Sudafrica e Cascate Vittoria. Prevede in 12gg ben 12 voli perché tutti i collegamenti interni passano prima da Johannesburg. Sembra tutto un po forzato, non me la sento di fare il yoyo, e comunque siamo sui 5.000 euro. Urgono alternative economiche. Terza alternativa è una crociera Costa Magica ai Caraibi che occhieggio da tempo. Controllo i costi aggiornati e prenoto tramite la mia agenzia. Scelgo una “Cabina Interna Basic” che ha il costo più basso. L'offerta comprende un volo diretto Neos da Malpensa per Pointe à Pitre in Guadalupa, a cui aggancio un volo AirItaly da Catania. Tutto molto semplice. Siamo ad un mese prima dalla partenza e sul viaggio incombono non poche ombre. Per iniziare scopro uno sciopero indetto da AirItaly giusto il giorno della partenza. Segue l'incognita Etna, che, secondo alcuni vulcanologi, è in fermento. Terza ombra che rende tutti nervosi: l'influenza da coronavirus. Sul modulo di imbarco Costa Crociere da consegnare prima dell'imbarco in Guadalupe spunta una autodenuncia su possibili malesseri personali nelle ultime 24 ore o contatti con ammalati nell'ultima settimana. La cosa lascia perplessi. Al quarto posto, una mia ricerca sul sito “Viaggiaresicuri.it” segnala una allerta dengue in alcune isole Caraibiche. Ultima ombra, il mio grande problema ricorrente e irrisolto: l'eritema solare. Pensate un po, potrei essere costretto a tuffarmi nel mare turchino di una spiaggia paradisiaca. Già i miei amici mi prendono in giro. Per i primo tre problemi mi devo affidare alla buona sorte. Per l'eritema, con grande difficoltà essendo il mio viaggio fuori stagione, mi procuro degli integratori per prepararmi all'esposizione al sole e una protezione solare SPF 50+. Inizio la prevenzione 20 giorni alla partenza sperando che basti. Quattro giorni prima la partenza arrivano i documenti della crociera che mi vede assegnatario della Cabina Esterna 2437. Un free upgrade da 455 euro. Grazie Costa Crociere. Iniziamo bene. AirItaly conferma lo sciopero, ma il mio volo cade nella fascia protetta da agitazioni. Chiamo il servizio clienti e mi confermano: “forse dovrebbe partire”. L'Etna non si agita più di tanto. Il coronavirus sembra circoscritto alla Cina e ad una nave da crociera in quarantena in Giappone. La dengue è limitata ad alcune zone che non visiterò. Sembra proprio andare tutto per il verso giusto. Vedremo. Non mi resta che partire.
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crocieracaraibi · 5 years
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Giorno 1: 07-02-2020 Catania – Milano Malpensa- Point à Pitre (Guadalupa) - Navigazione
Sveglia alle 03.00 e partenza alle 04.00 per l'aeroporto di Catania. Il termometro dell'auto segna 1°. Arrivo alle 05.05, con 2,5°, al parcheggio e trovo subito il trasferimento per le partenze. Check-in e controllo sicurezza e alle 05.25 sono in attesa del mio volo AirItaly per Milano Malpensa servito da Tayaranjet. Nonostante il proclamato sciopero il volo, in fascia garantita, è dato in orario. Infatti alle 07.05 decolliamo (previsto 07.00). Ci servono biscottini e bevande. Cerco di dormire nella fredda cabina prima di atterrare alle 08.42 (previsto 08.55). A Milano il pilota annuncia una temperatura di -3°. Ritiro la valigia, stacco le vecchie etichette e aggancio le nuove fornite da Costa Crociere. Mi trasferisco in area partenze per in check-in del volo diretto Neos per Pointe à Pitre in Guadalupa. Alle 09.20 sono in fila per consegnare la valigia. Dopo 30' espleto il check-in e passato il controllo sicurezza e passaporto resto in attesa della partenza. Ci imbarchiamo per settori e alle 12.50 in 360 spicchiamo in volo (previsto 12.30). Alle 14.00 dispensano il pranzo: cannelloni ripiene di ricotto, caponata, tiramisù, bicchiere di vetro, posate d'acciaio, acqua in bottiglia e bevande a scelta. Sposto l'orologio indietro di 5 ore, e cerco di dormire cullato dal rumore dei motori e le strilla di un bambino che ne avrà per sole 6 ore. Alle 14.30 seconda collazione con calzone e bevande. Atterriamo in ritardo alle 16.40 (previsto 16.45) al secondo tentativo. Infatti una volta intrapresa una già turbolenta discesa, l'aereo ha dovuto nuovamente prendere quota. Il pilota adduce un problema in pista ad un volo che ci precede. Una volta atterrati ci segnalano 32°. Effettuiamo il controllo passaporti e senza valigie ci rechiamo alle uscite dove ci aspetta, oltre al gran caldo, il personale Costa Crociere che ci distribuisce sui pullman per il trasferimento al porto di Pointe à Pitre. In 18' alle 17.50 siamo all'attracco della nave Costa Magica. Sta tramontando e siamo costretti sotto una tettoia per ripararci da un improvviso quanto breve piovasco. In fila presentiamo i moduli di imbarco, che nessuno guarda, e ci misurano la temperatura corporea. Alla fine ci consegnano la Carta Costa, una tessera che esaudisce sulla nave ogni vostro desiderio, ovviamente a pagamento. E' buio quando alle 18.42 raggiungo finalmente la mia cabina, l'ultima di poppa, in fondo al lunghissimo corridoio a dritta della nave. Sorpresa, la mia cabina ha ben due oblò, un letto singolo ed è ampia e funzionale. Insieme ad un salvagente pronto all'uso, sul letto, trovo diversi fogli di informazioni. Apprendo che mi hanno assegnato, per cena, il primo turno al ristorante Portofino alle 18.30 (il secondo è alle 21.00). Cosi senza perdere tempo mi lavo faccia e mani e senza potermi cambiare (la valigia non è ancora arrivata) salgo al ponte 4. Presento la mia Carta Costa a Jaque, lo Chef de Range, mi accompagna al tavolo assegnato, il 433 da 6 posti. Scelgo dal “Menù della Sardegna” le specialità Caraibiche (spiego i particolare domani). Mi servono immediatamente. A fine cena, rientrato in cabina, trovo la mia valigia. Sistemo tutte le mie cose nei numerosi armadi e cassetti di cabina e metto via la valigia vuota in uno spazio ricavato appositamente tra l'armadio e il muro del bagno. Resto in attesa della annunciata esercitazione di abbandono nave obbligatoria per i nuovi imbarcati. Suona l'allarme: sette fischi brevi ed uno lungo. Indosso il salvagente, e sto per uscire quando il cameriere di cabina Josè mi viene a cercare per idicarmi la giusta direzione. Esco al ponte 3 di dritta verso la scialuppa assegnata seguendo le strette indicazione del personale di bordo. In coperta ci mettono in file parallele di cinque passeggeri e ci spiegano in 5 lingue la procedura di emergenza. Poi, dopo 25', un lungo fischio segnala il cessato allarme e la fine dell'esercitazione. Torno in cabina e prendo in mano il “Diario di Bordo”. Oggi, giornata di sbarco/imbarco, in Teatro si proietta un video concerto di Andrea Bocelli alle 22.00. Lo spettacolo teatrale live diventerà una mia abitudine, ma un video non fa al caso mio. Dopo una lunga e bollente doccia, una doverosa seduta w.c., mi butto sul letto. Sono le 22.15, non dormo sdraiato da 24 ore. Alle 23.00 salpiamo per St. George, Grenada.
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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Giorno 2: 08-02-2020 Navigazione
Senza sveglia mi alzo alle 07.30. Oggi lunga e noiosa giornata di navigazione. L'oceano, per un terricolo come me, è abbastanza mosso. Mi reco al ristorante al Costa Smeralda al ponte 3 per una scarsa colazione internazionale causa nausea. Come suggerito dalle informazioni ricevute, devo agganciare la mia carta prepagata Hype (gratuita) alla Carta Costa, usando i totem a disposizione sui vari ponti. Dopo vari tentativi senza esito devo recarmi al Desk Informazioni preposto. Non sono il solo ad avere problemi. La fila internazionale è lunga, ma composta. Al mio turno, una ancora sorridente addetta, mi risolve il problema ottenendo una preautorizzazione a garanzia di addebiti futuri. Sono contentissimo. La mia precedente carta prepagata, quella della mia banca, non mi consentì in Cina il deposito di garanzia mettendomi in forte imbarazzo. Il mare si ingrossa proporzionalmente alla mia nausea, cosi torno in cabina. Devo scegliere e prenotare entro la mattina le escursioni da fare durante la crociera. Le offerte non mi sembrano cosi allettanti e mi confermo nel proposito di organizzarmi da solo. Salto il pranzo causa nausea; ascolto concerti in tv; leggo dal mio smartphone, dormicchio e faccio foto al tramonto. Alle 18.30 entro al ristorante Portofino. Jaque già mi chiama per nome e mi accompagna al tavolo. Il menù a tema, che cambia ogni giorno, è firmato dal bravissimo Executive Chef Luigi Leontini di Pozzallo. La scelta è tra 4 antipasti; 4 primi piatti; 4 secondi piatti; insalata e/o formaggi; 4 dessert. Per ogni portata esiste una “Specialità Caraibica”. Dal “Menù di Gala” scelgo nuovamente le portate caraibiche. Al tavolo arriva una compagna di viaggio. Aida, una signora lituana che abita in Germania e che ha imparato un buon italiano durante le vacanze nel nostro paese. Per due sere mi farà compagnia poi la incontrerò solo un paio di volte in giro per la nave. Le secca doversi abbigliare per la cena formale. Preferisce una cena informale al Buffet Bellagio al ponte 9. Ogni sera, dopo cena, trovo ad attendermi, in cabina, il preziosissimo “Diario di Bordo”, con tutti i principali appuntamenti di domani. Alle 21.30 mi reco a Teatro per lo spettacolo dal vivo “Cinemagique”. E alle 23.10 a letto.
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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Giorno 3: 09-02-2020 Navigazione – St. George (Grenada)
Mi sveglio alle 06.10 con l'attracco a St. George. I rumori di ingranaggi sferraglianti mi sveglieranno tutte le mattine ed almeno nei primi giorni mi servirà da sveglia. Alle 07.10 faccio una abbondante colazione internazionale al ristorante Costa Smeralda al ponte 3 e alle 08.30 esco per la mia prima esplorazione. Dall'aria condizionata della nave passo ai 30° di Grenada. Non ho conosciuto nessuno per condividere un escursione, e purtroppo la situazione si ripresenterà uguale nei prossimi giorni. Cosi mi organizzerò sempre da solo. Ritiro una mappa di St. George all'Ufficio Informazioni del porto. “Capitale di Grenada, è una bellissima città portuale, considerata la più attraente di tutti i Caraibi. La cittadina offre uno scenario suggestivo caratterizzato da ripide stradine e case creole in tinte pastello risalenti al XIX secolo, molte delle quali conservano ancora i tetti costruiti con le tegole rosse utilizzate come zavorra dalle navi provenienti dall'Europa. Il Fort George, edificato dai francesi nel 1705, offre una bella vista che comprende il promontorio occidentale del porto, i tetti rossi delle case, le guglie delle chiese e il Carenage. Il Grenada National Museum, in centro città, è allestito in una vecchia caserma francese del 1704 ed espone fra le tante cose dei frammenti di vasellame amerindio, un vecchio alambicco per la distillazione del rum e una vasca da bagno in marmo appartenuta all'Imperatrice Giuseppina. Il porto Carenage è circondato da case mercantili, magazzini e caffè addossati alle vie della capitale cui fanno da sfondo le verdi colline lussureggianti dell'isola.” La mia prima tappa è salire verso Fort George costruito su una collina panoramica. Pago l'unico ingresso di tutto il tour, €2. Faccio le mie brave foto e ridiscendo dal versante opposto della collina. Passo dal Museo seguendo la Wharf Road . Giungo al Carenage con la statua del Cristo degli Abissi. La statua è stata donata dalla Costa Crociere agli abitanti di St. George in ringraziamento dell'aiuto dato ai passeggeri della Costa Bianca incendiatasi in porto nel 1961. Pochi metri dopo la banchina finisce e con essa città, non c'è altro da visitare. Sono solo le 10.00. Guardo le indicazioni stradali, do un occhiata alla cartina e decido di coprire a piedi le tre miglia (quasi 5 km) che mi separano dalla più vicina spiaggia: Grand Anse Beach. Scarpino per quasi un ora lungo la poco pianeggiane Kirani James Boulevard (alias Lagoon Road) sotto un sole ardente. Provo un primo varco verso il mare e trovo una piccola spiaggetta che farebbe la fortuna di molte zone marine, ma non è quella che cerco. Ancora qualche centinaio di metri e immediatamente dopo il resort di lusso Silversends, una stradina mi porta all'inizio di Grand Anse Beach. Splendida, bianca, sabbia fine e mare verde-turchino. Confidando nella cura preventiva per salvarmi la pelle, indosso il costume ed entro nelle acque tiepide. Che goduria. Sono almeno 20 anni che non mi tuffo in mare. Quando i miei polpastrelli raggrinziscono, esco. Mi asciugo sotto un provvidenziale albero con il telo messo a disposizione della Costa Crociere e resto rigorosamente all'ombra spalmandomi la crema. Alle 13.55 rientro verso il porto. Per colpa della lunga scarpinata, del gran caldo e dell'ammollo in acqua di mare, pur portando delle skechers traspiranti e leggere, mi procuro due bolle sotto i mignoli dei piedi. Faccio una sosta, ispeziono i mignoli, e non posso fare altro che continuare. Per fortuna le bolle non si aprono e cosi cambiando scarpe, nei prossimi giorni, posso proseguire le mie attività. Visito qualche negozio e trovo una linea WiFi al porto con la quale aggiorno le mie applicazione del cellulare e Whatsappo qualche minuto. Alle 16.15 sono in cabina e salgo al Buffet Bellagio per una piccola merenda avendo saltato il pranzo. Faccio la doccia e mi trovo la pelle solo un poco arrossata. Senza cura sarei già eritematoso e pruriginoso. Forse ci siamo. Alle 18.00 si salpa per Scarborough a Tobago. Cena alle 18.30 con “Menù del Friuli-Venezia-Giulia”. Scelgo nuovamente piatti caraibici. Breve chiacchierata con Aida e mi reco a Teatro per lo spettacolo delle 19.30. Oggi show acrobatico con Anna & Oliver. Ahimè qualche minuti prima della fine dello spettacolo devo correre in bagno per delle improvvise coliche. Sono a letto alle 21.15 dopo avere assunto fermenti lattici in quantità industriale. Non avrò più problemi.
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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crocieracaraibi · 5 years
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