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È un sogno?
Alzi la gamba per aprime meglio la via. Posi il piede sul muretto a secco nel sentiero tra gli aranceti. È un sogno, chiedo. Non importa, dici, se il viaggio è questo.
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23 giugno 2025
Cime di fiamma danzano tra le chiome, fumo nel vento.
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Le rovine di ciò che eravamo
Tu non tornerai mai. Io non ridimensionerò mai nulla. Ci incontreremo ogni giorno tra le rovine di ciò che eravamo. Tu fotografandone le macerie, io prendendone a calci i sassi.
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16 giugno 2025
Piano le onde muoiono sulla riva - versi del labbo.
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E tu svanisci
Dondola il treno Tra una scossa e la successiva Dei binari che curvano in periferia Sprazzi di sole arancione Sopra la linea degli edifici Sembri triste Nel riflesso del vetro Le mani serrate sulle corregge Dello zaino floscio Le labbra strette Ho voglia di colmare Lo spazio tra me e te Ma il ferro e l'acciaio frena forte Le porte si aprono e tu svanisci Lasciando dietro di te Solo l'ombra tremolante Che non ho saputo afferrare
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9 giugno 2025
Il vento freddo questa notte è muto - tra poco l'alba
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2 giugno 2025
Apro gli scuri sulla valle nebbiosa piove di nuovo
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26 maggio 2025
Profumo d'erba dopo il temporale api sui fiori
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Sono scalzo, sono impermanente
Sono scalzo nel mio vagare tra i piani di un sogno che dura da troppo tempo; l'ascensore si ferma e talvolta no; la notte sta passando sopra la stazione dal nome sbagliato: binari silenti, confezioni vuote di cibo d'asporto. E poi in volo, un grosso aeroplano, sedili consunti, moquette marrone e gialla come nel decennio della disco, il cielo sopra e il mare sotto, saturati; lampi disordinati e promesse di tempeste. Un piccolo coleottero rosso sul dorso della mia mano, crepe nel muro e nell'universo, fiammeggia la luna nella follia delle orbite, l'odore polveroso della mia camera di bambino al rientro dalle vacanze. Cerco il suo sguardo ma poi mi sottraggo, divoro la sua bocca e spazzo ogni sillaba; si accorge di me? Sono affamato, sono curvo, desidero e scrivo, sono impermanente.
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19 maggio 2025
Lame di sole nella piazza deserta quasi meriggio
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12 maggio 2025
Stelle cadenti nella notte tremula - cielo dipinto
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Prima della separazione
Mi fa male il capo: dolorosa è la primavera che si consuma velocemente nonostante l'abbia desiderata pioggia dopo pioggia. E forse ora mi innamorerò dell'estate, finchè non arriva. E tu? Sento il tuo cuore battere ma non so per cosa. Trattieni la mia mano sull'umida caldera mentre leggi distrattamente pagine ingiallite. Sono trascorsi degli anni, ho dimenticato i tuoi punti cardinali e le mie voglie sono ora insensate come lacrime che sgorgano prima della separazione.
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5 maggio 2025
Lunghi richiami d'averle tra i rovi, campi di maggio
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Sulla punta delle mie dita
Il cielo della notte fuori È terso e stellato Oppure piove Non lo so In camera sul letto La tua caviglia Sulla punta delle mie dita
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28 aprile 2025
Falò d'estate s'arrampica in cielo il fumo denso
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21 aprile 2025
Cima del monte profumo di glicini da fondovalle
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14 aprile 2025
Nel buio quieto è tornata la luna - notte d'aprile
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