damacomcuba
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Un Bacio A Chi Mi Ama e Due A Chi Mi Odia
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“E se degli altri non mi è mai importato niente, spiegami cos'hai tu di differente.”
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damacomcuba · 3 years ago
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damacomcuba · 3 years ago
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Mi manchi
e manchi perfino
alla parte più sicura di me
quella che sa affrontare la vita
quella che non ha paura mai
che cammina
con la schiena dritta
rassicura chi è triste
e riconosce sempre
il momento giusto
di abbracciare.
Mi manchi
ma non mi manca
nessun pezzo
sono intatto,unito, illeso
mi manchi in senso buono
mi manchi dalla parte giusta
dalla parte
che fa bene.
Mi manchi
ma non sono a metà
non sono frammentato
sei una pienezza a parte tu,
un doppio cielo
un caffè lungo
sei quel più in più
su quel tutto che è ha già tutto.
Ho imparato a sentire
la tua mancanza
la porto dentro me
la indosso bene
le offro colazione
e di notte
dormiamo insieme.
La mancanza che ho di te
conosce a memoria
le mie canzoni
di buonanotte
e si addormenta
sempre dal lato
dei miei occhi chiusi.
Mi manchi
ma non mi manca
nessun pezzo
resto intero
con me stesso,
solo che con te
mi sentivo interissimo.
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damacomcuba · 3 years ago
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prendimi così, dai
fragile fragile
che ti importa
se non sollevo pietre dure
per costruire palazzi a mani nude,
se ho fatto muscoli al pensiero
e ho lasciato che le mie braccia
si dedicassero solo all'abbraccio
esili d'autunno e colorate a primavera,
che ti importa, dai,
se la schiena, a volte
mi si rompe per così poco
prendimi così, dai
fragilina fragilina
che sarà mai
se piango ancora nel finale dei film
se sogno ad occhi spalancati
se per far passare gli altri, a volte
dimentico me
e perdo treni aerei e mongolfiere,
che sarà mai
se il vento di nord mi arrossa il naso
e se le spinte degli uomini di broncio
sanno ancora
farmi triste
prendimi così dai,
che ti importa
se non ho spalle da gigante
se non alzo macchine e pianeti
e se ancora inciampo
di fronte alle persone
di fronte al mondo
di fronte alla vita
prendimi così, dai
che poi, se dovessimo inciampare
con l'inciampo
improvviseremo una danza moderna
cosicché
tra noi
ci sarà sempre qualcosa da ballare.
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damacomcuba · 3 years ago
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La vita è un parto ma non lamentarti
se cambi una lettera diventa un party
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damacomcuba · 3 years ago
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"Non so cosa tu sia per il mondo ma per chi ti conosce sei sicuramente qualcosa di stupendo travolgente e non so cosa tu sia per i tanti forse una come un'altra ma io posso dirti cosa sei per me.
E cosa sei per me?
Sei il meglio che c'è,
il meglio che vorrei.
Sei una boccata d'aria in questi giorni senza fiato
sei la mia quiete
il mio arcobaleno
in un giorno di tempesta
sei pace per la mia testa.
Cosa sei per me?
Sei casa per quando non so dove andare
sei quel qualcosa
che so sempre di trovare
su cui posso sempre contare.
Sei mare che mi accoglie sempre
sei vento tra i capelli che mi fa sentire viva sempre
e sei tutte le cose belle.
Sei il coraggio che non ho mai avuto
sei una forza che non ho mai conosciuto
sei la mia canzone preferita
sei la mia compagna per ogni salita
sei la soluzione ad ogni mia paura
sei la cura ad ogni cosa.
Siamo noi siamo io e te
che insieme siamo invincibili
che insieme siamo imbattibili.
Sei l'inizio il mezzo e la fine.
Sei la forza di ricominciare
la forza di continuare a sperare
sei il petto su cui so sempre
che posso essere me stessa
senza alcuna spiegazione
sei la mano che mi viene
sempre a salvare quando
sto per precipitare
e sei più di una confidente
più di una migliore amica più
di una sorella:
sei tutto,
proprio tutto.
Sei la mia guerra vinta
forse, l'unica
e sei la migliore che io abbia mai potuto vincere
sei l'alba d'estete sei il tramonto di primavera.
Sei quella che crede sempre in me senza mettere mai in dubbio alcuna parte di me e sei l'unica che mi conosce sul serio e che è rimasta sempre nonostante tutte le volte che io le abbia detto di no nonostante tutte le volte che io l'abbia cacciata via. Cosa sei per me? Per me sei il meglio che ci sia, il mio punto felice è per questo che ti terrò stretta sempre, ma, soprattuto, ogni volta che soffrirai  - te l'ho detto mai? Il nostro è l'amore più sincero che ci sia che non tradisce mai che ti sostiene sempre. [...]"
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damacomcuba · 3 years ago
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Non so di preciso cosa mi piaccia di te,
dev'essere la tua irresistibile voglia di rivoluzionare tutto col tuo buonumore
quando da ridere non c'è un cazzo
dev'essere il fatto che nessuno è come te e tu non sei come nessuno, ma per capirlo non basta guardarti, non basta mica ascoltarti parlare:
tu non sei come gli altri ma lo sembri
stesse camicie, stesso modo di fare
poi mi faccio un viaggio dentro al tuo cuore
e scopro che tu non sei come gli altri: sei migliore.
Dev'essere di te che mi piace così tanto il fatto che non ti arrabbi mai davvero
no, mai sul serio
perché non riesci ad essere cattivo col mondo
e vorresti, vorresti tanto
e ci provi un po' però poi smetti
perché la rabbia non fa per te
fare del male non fa per te
anche se forse farti del male si:
tu sei sorrisi spontanei che nascono da me
sei dove finiscono le mie mani
sei labbra serrate e occhi spalancati pieni di pensieri disordinati che se ti guardo bene mi piovono addosso senza rimedio
e quando parli con gli occhi di congiuntivi quanti ne sbagli
ma non importa, è quello che dici quello che conta
è il respiro che mi togli,
tu sei carezze dove il dolore non arriva mai.
Dev'essere che mi piace di te
il tuo modo di ragionare
il fatto che sei sempre pronto ad imparare
che pensi di non poter sbagliare
e invece puoi, come tutti
non sei mica infallibile
però resti un piccolo eroe
agli occhi miei.
Dev'essere che mi piace di te
che sai sempre che cos'è che ho
prima ancora che io possa dirti
che sono triste
e non mi chiedi "cosa c'è?" perché lo sai già
perché a risolvere la mia tristezza
non ti batte nessuno
e nessuno potrà mai.
Mi chiedo spesso cos'è che tanto
mi piace di te
ma una risposta raramente ce l'ho
perché mi piace un po' tutto
e a volte quasi niente
e di solito, sai, tutto e niente
ma mi piace di più
di più di tutto
questa sensazione inspiegabile
questo fatto che se si tratta di te
io che ho sempre le parole giuste
non so parlare più
se si tratta di te
io che ho sempre il controllo
non so che cosa mi succede
se si tratta di te, quando mi chiedono "cosa ne pensi in proposito?"
io dico non lo so, perché davvero
insomma, non lo so davvero
però mi scoppia il cuore
mi scorre la bellezza nelle vene
e solo questo
so.
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damacomcuba · 3 years ago
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Godeteveli questi giorni tra i banchi di scuola,
che sia il vostro ultimo anno,
che sia il vostro primo anno,
perché una cosa è certa:
sono anni
che non torneranno.
Godetevi quei banchi
quei corridoi
le paure
le ansie
le bestemmie
i professori stronzi
quelli finti buoni
e poi i compagni amati, ma anche quelli odiati
e godetevi i compiti
le interrogazioni,
ma, soprattutto, le risate.
Godetevi tutto:
i cambi, le ricreazioni, i progetti, i corridoi,
i due e i quattro
i sei strappati per miracolo
i minuti contanti per vedere il vostro lui o la vostra lei nel corridoio,
le liti, i vaffanculo,
perché non tornerà niente.
Non abbiate paura di nulla,
perché anche quando tremerete di paura
perché anche quando penserete 'Sto morendo',
non sarà vero niente,
anzi starete vivendo un sacco,
starete vivendo forte.
Godeteveli quei banchi
e questi giorni in quella scuola che tanto odiate
- la vostra.
Godetevi i respiri profondi,
le risate,
essere ragazzi
- perché quando uscirete da quel liceo
dopo la maturità
dopo la notte delle notti
dopo la notte prima degli esami
che è una notte speciale
inizierete ad essere grandi -
le volte in cui urlerete 'Questa volta non ce la faccio'
e ricordatevi che ce la fate sempre,
se solo volete,
perché l'unico blocco che avete sono quelle quattro parole che vi ripetete 'Non ce la faccio'
e non fatevi convincere di niente:
che non siete in grado di superare le vostre paure e i vostri limiti,
perché non ne avete.
Godetevi questi anni,
perché questi anni sono pieni di vita, di paura, di speranza, di voglia,
pure se passerete cento giorni con la testa abbassata sulla scrivania,
ma ne varrà la pena - credetemi -
e se posso darvi un consiglio:
studiate sì, ma, soprattutto, divertitevi.
Godetevi questi anni
e non pensate al voto,
perché non siete un voto
e certo fa schifo pensare che qualcuno possa classificarvi come un numero,
ma voi non vi arrendete:
mostrate che siete molto di più
- di un voto scritto su un pezzo di carta,
perché quello che tu sei vale tanto e tanto di più,
vale di più.
Non valete quello che un professore giudica:
pure se si mostra vostro amico.
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damacomcuba · 3 years ago
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E ai ragazzi di quinto,
che devono affrontare la maturità,
voglio dire di non temerla
né di odiarla
né di convincersi
di essere quel voto in centesimi scritto nero su bianco a metà luglio,
dato da metà professori sconosciuti,
arrivati per dimostrarvi che non valete niente
e da un'altra metà che finge di stare dalla vostra parte, ma sa già "quanto valete"
e combatte per voi solo per dimostrare che valete tutto
e non perché lo pensano davvero
ma soltanto per riscattare loro stessi con i membri esterni.
Godetevi questi anni
e fate tutto quello che dovete fare:
in fondo, com'è che si dice?
Meglio un rimorso che un rimpianto.
Dimostrate chi siete
e non abbiate paura
e non fatevi ingannare dalle parole.
Godetevi questi anni
e la vostra scuola,
perché in questi anni e in quella scuola
resterà una parte della vostra vita,
della vostra adolescenza,
del vostro insegnamento
e del vostro cuore.
Godetevi tutto quello che c'è tra quelle mura,
tanto odiate
quanto amate
Date un senso a tutto:
a questa vita
a questi giorni,
a quei banchi
a quei libri.
Studiate per voi
crescete per voi stessi,
perché in questa vita tutto quello che facciamo lo dobbiamo fare per noi.
Buona fortuna
che non so se si dice
o se invece porta sfiga,
ma tanto quello che conta
è essere felice
e godersi ogni attimo
di ogni momento
di ogni anno
ed allora
buona fortuna.
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damacomcuba · 3 years ago
Text
Arriverà
senza chiederti il permesso
entrerà senza bussare
e si prenderà
tantissimi dei tuoi pensieri
da portar via
stravolgerà
la tua idea di vita
ti metterà voglia di ballare
anche quando intorno
non avrai musica
e voglia di tramonto
anche quando il cielo
sarà nuvole e tempeste
ti ribalterà
gli occhi e lo sguardo, l'ascolto e il tocco,
ti ribalterà il sonno e gli orari
i piedi, il cammino e la camminata
e scoprirai che il mondo
visto da sottosopra
ha un panorama meraviglioso
ti capovolgerà testa e cuore
e capirai finalmente
che là dove c'era il cuore
bisognava metterci testa
e là dove c'era testa
bisognava metterci solo
un po' più di cuore
arriverà e ti sconvolgerà
ma ti lascerà sempre rimanere te stessa
e ti renderà
una persona
innamorata e spettacolare
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damacomcuba · 3 years ago
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Non ho l'età per parlare
ma ho visto la mia classe
E per dire qualcosa a riguardo:
ho visto sporcizia chiamarsi amore
convenienza chiamarsi amicizia:
c'è differenza tra un ti amo
per obbligo di circostanza
e un ti amo di cuore
esattamente come c'è differenza tra
il ti voglio bene per lealtà
e il ti voglio bene per fare a gara.
Ho visto sentimenti spiattellati e gridati al mondo ma non ho mai
visto sentimenti davvero sentiti nel silenzio.
Poi ho visto ragazze direi grandi amiche sotto ghigni di incoerenza,
e ragazzi farsi la guerra per ascendere al trono dei re del nulla.
ho visto grandi gruppi di etichettati amici crearsi il capro espiatorio nelle vittime che non hanno scudi,
compiacendosi della vittoria facile e della supremazia guadagnata;
ho visto quegli stessi gruppi decantarsi filosofici e improvvisare grandi aforismi di vittimismo e umanesimo.
ma ho anche visto grandi vittime crearsi da sole l’accusa,
quelle stesse vittime che urlano solitudine e incomprensione ma che non hanno mai avuto a che fare con le reali verità difficili.
poi ho visto il marchio della banalità scadente e della propaganda delle regole da rispettare impresso in questa società che come e quando sia diventata chiusa nessuno lo ha mai osato chiedere.
non ho più visto innovazione differenza progresso, ma solo concorrenza da quando il pensiero fisso di ogni persona è diventato come vestirsi e quale foto pubblicare per essere un passo avanti agli altri.
ho visto falsi lettori improvvisarsi grandi scrittori e poeti di un nulla malinconico;
ignoranza ne ho vista una montagna
invalicabile altissima e millenaria tramandata di generazione in generazione.
ho visto poche cose ma per quelle che ho visto sono già confusa:
non voglio rischiare di sembrare poco originale nel dire che in questa società
risulta ormai difficile distinguere una bugia dalla verità.
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damacomcuba · 5 years ago
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Quando perdi qualcuno, qualcuno a cui tieni davvero, smetti di credere nel per sempre. Capisci che è inutile fare promesse, nessuno sa. Nessuno sa cosa accadrà, nessuno se lo aspetta. Ed è quando meno te lo aspetti che arriva il dolore, quello vero, quello per cui non servono lacrime, non servono urla, si tratta di qualcosa di molto più grande. È un dolore che ti lacera lo stomaco, non dà tregua. Ti si aprono gli occhi e riesci a capire cose che non avresti mai pensato di poter capire, a quel punto cresci. Cresci davvero. Capisci che nessuno è te, nessuno capirà, nessuno si fiderà, sarà tutto il contrario. Tutti ti giudicheranno, tutti dubiteranno di te, tutti ti guarderanno gli occhi ormai vuoti e riusciranno solo a pensare che cerchi affetto. E tu penserai che non ti interessa più niente, il loro affetto non ti serve, ormai non serve più niente per essere felice. Sarai felice da sola, basta dolore, basta pensare agli altri, basta. [-Un anno senza di te]
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damacomcuba · 5 years ago
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Oi Fede, come stai? Volevo dirti che mi manchi e io non sto tanto bene senza di te. Quando mi guardo intorno senza vederti mi chiedo il perché la vita sia stata così crudele. Quando mi chiedono come faccia io ad amare la solitudine vorrei rispondergli che io amo stare sola perché quando sono sola sono con te. Ogni tanto quando sento il tuo nome alzo gli occhi, giusto qualche secondo, sperando di incrociare i tuoi e mi rendo conto che li ho persi. Sai qual è la cosa che fa più male? La cosa che fa più male è sapere che dimenticherò, purtroppo inevitabilmente. Dimenticherò i tuoi enormi occhi verdi e i tuoi ricci, le tue labbra e il tuo profumo. Ogni mattina mi sveglio e mi vesto come se ci fossi tu a guardarmi, come quando mi dicevi ‘se vuoi ti vesto io’ e io ridevo. Come quando ridevo. Quanto mi facevi ridere. Quanto mi facevi ridere quando mi guardavi e poi facevi le “boccacce”, come le chiamavi tu. Mi facevi ridere quando mi prendevi in giro, ma dolcemente. Mi mancano tutti i momenti con te, mi manca quando ti urlavo addosso e tu mi interrompevi per dirmi che ero bellissima, anche se non lo ero. Mi manca quando mi addormentavo e quando mi svegliavo c’eri tu di fianco a me. Mi manca quando passavamo su una grata e tu mi prendevi in braccio perché io avevo paura. Mi mancano le tue mani, il tuo collo. Mi manca quell’ansia che avevo ogni volta che ti dovevo vedere, ogni volta come la prima. Mi manca sapere che mi passerai a prendere e andremo in uno di quei parchi bruttissimi pieni di insetti ma che tu amavi tanto. E ora dimmi come hai potuto andartene, perché io sono ancora qua che me lo chiedo, come hai potuto lasciarmi qui. Tu mi amavi, tu mi ami, io lo so. E so anche che sei abbastanza intelligente per capire che è più dura per chi resta che per chi se ne va. Quindi ora dimmi perché andartene. Avresti potuto dirmelo, avremmo potuto parlarne. Avrei potuto salutarti almeno. E so che non è colpa tua, ma in realtà lo è perché non è giusto. Non è giusto perché l’ultima volta che ci siamo visti io avrei voluto sapere che era l’ultima. Avrei voluto sapere che era l’ultima volta che ti vedevo mentre tu mi volevi baciare e io mi spostavo, avrei voluto saperlo mentre ti urlavo in faccia. Avrei voluto saperlo mentre mi abbracciavi e io ti spingevo via. Avrei voluto saperlo mentre mi chiedevi di tornare con te e io ti dicevo che non me ne fregava un cazzo. Avrei voluto baciarti, avrei voluto dirti che in realtà me ne fregava eccome di te, avrei voluto spiegarti delle notti in bianco che facevo per te. Quindi ho deciso di dirtelo ora, ho deciso di dirti che me ne frega eccome di te, ho deciso di spiegarti delle notti in bianco che faccio per te. Uso il presente perché tu sei qui e io lo so. Sei solo un ricordo tra presenza e assenza che mi impedisce di andare avanti ma anche di guardarmi indietro. Quindi no, io non sto tanto bene senza di te. Tu come stai?
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damacomcuba · 6 years ago
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“Come stai? Sto come quando non riesci a dormire e continui a guardare un punto della tua stanza senza battere le ciglia. Mentre sospiri guardando il vuoto, tutto comincia ad offuscarsi e diventa scuro, però continui a tenere gli occhi aperti”
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damacomcuba · 6 years ago
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"Ti dedico me e con questo voglio dire che non ti dedico di me tutto, perché di certo non ti voglio dedicare tutto il male, le sfide alla cieca contro il dolore, né l'inadeguatezza costante di chi sa ancora sognare. Io ti dedico di me la parte buona, quella che chi la vede si sorprende perché non se l'aspettava, ma io non la faccio vedere a nessuno, sai. La tengo per te. La dedico a te."
Cit.
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damacomcuba · 6 years ago
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@nostalgiadelpassato
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damacomcuba · 6 years ago
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Cara Rebecca del presente, brava, hai trovato persone che ti apprezzano per come sei e hai imparato a fregartene di chi non lo fa. Hai raggiunto dei traguardi, alcuni più semplici e altri più complicati. Hai sudato molto per i tuoi obiettivi, talvolta hai superato i tuoi limiti. Ti sei rialzata sempre, ce l'hai fatta anche quando pensavi di non farcela. Hai arredato gli spazi vuoti lasciati da chi ha preferito perderti che vivere, e hai riservato un posto a chi non dimenticherai mai.
Cara Rebecca del passato, complimenti, sei cresciuta, sei diventata una persona diversa, più matura. Adesso sai capire chi tenere al tuo fianco, sei pronta alle delusioni e hai meno paura di soffrire. Hai imparato a mettere un po' più di cuore nelle cose e soprattutto nelle sensazioni. Non hai perso la razionalità ma riesci a usare il cuore separandolo dalla testa. Non piangi più come prima. Non ti fai più influenzare dal giudizio degli altri.
Cara Rebecca del futuro, alcune raccomandazioni per te, e soprattutto un augurio. Ti auguro di goderti ogni istante al massimo. Ti raccomando di non farti rovinare tutto dalle tue mille pare, sono inutili e soprattutto troppe!
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damacomcuba · 6 years ago
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